Archivi del mese: marzo 2015

Il santo del giorno e … l’assoluzione del ”Troll”

11 Marzo 2015 …

Questa mattina, dopo aver letto con enorme disgusto la notizia riguardante la sentenza di Cassazione che ha assolto, una volta per tutte,  il ”puttaniere” Silvio Berlusconi … sono andata a vedere qual’è il santo che si festeggia oggi! Cribbio quanti sono!  Ne hai da pregare e ringraziare di Santi oggi caro il mio ”gnomolaccatodibiaccamarroneintesta”!

berlusconi_prega

Sul sito ufficiale della chiesa cattolica il santo festeggiato è un certo San Sofronio di Gerusalemme – Patriarca – Sofronio, siriano di Damasco, fu eletto patriarca di Gerusalemme nel 634. La Palestina al tempo si trovava a vivere sotto la pressione dell’imminente invasione da parte di Abu-Bekr, suocero di Maometto († 632) e del califfo Omar. Allo stesso Sofronio fu impossibile celebrare il Natale, come di consueto, nella chiesa della Natività di Betlemme a causa dell’assedio. Ma il patriarca dovette affrontare anche l’eresia del monoteismo che proponeva un modello cristologico incompleto e limitante. Assieme a Massimo il Confessore, Sofronio cercò di combattere con vari scritti l’eresia che usciva dalla stessa corte imperiale di Costantinopoli. Nel 638 però dovette consegnare la città al califfo Omar. Morì di lì a poco. Di lui ci sono pervenute alcune poesie e lettere.

Ma non è certo l’unico …

Per la Chiesa greca oggi si santifica il più celebre Costantino della storia, cioè all’Imperatore romano che riconobbe ai cristiani la libertà di culto, e che favorì in molti modi – anche con la sua conversione – la diffusione e l’affermazione del Cristianesimo nel mondo romano. L’Imperatore Costantino è perciò stato onorato, addirittura con il titolo di « pari agli Apostoli » o anche di « tredicesimo Apostolo ».

Sempre per la chiesa cattolica:

San Benedetto di Milano  – Quarantunesimo vescovo di Milano, vissuto tra la fine del sec. VII e l’inizio dell’VIII.  Famoso per aver fatto convertire Caedwalla, re del Wessex (Inghilterra), da lui stesso catechizzato e accompagnato a Roma, dove fu battezzato da papa Sergio I nel sabato santo del 689 e dove morì il 20 aprile dello stesso anno.  Il suo episcopato sarebbe stato lunghissimo: ben quarantasette anni. Benedetto, insieme con altri santi, era invocato come protettore da coloro che fossero impegnati nei processi sia come attori ed accusatori sia come convenuti e rei.

San Domenico Cam – Martire del Tonchino – Religioso domenicano nato nell’attuale Vietnam. Nella città di Hưng Yên nel Tonchino, ora Viet Nam, san Domenico Cẩm, sacerdote e martire, che per molti anni esercitò clandestinamente il suo ministero con pericolo di vita, anche dopo essere finito in carcere, e, condannato a morte per ordine dell’imperatore Tự Đức, abbracciò la croce del Signore che aveva fermamente rifiutato di calpestare.

Sant’ Eulogio di Cordoba – Sacerdote e martire – Eulogio è il più importante dei «Martiri di Cordoba» assieme a Rodrigo e Salomone. Strappata ai Visigoti dagli Arabi nel 771, Cordoba raggiunse il suo apogeo culturale nel X secolo, prima di essere “riconquistata” nel 1236 da Ferdinando III di Castiglia. I musulmani non si mostrarono sempre feroci persecutori dei cristiani, cui talvolta si limitavano a imporre di non testimoniare la loro fede e di versare un cospicuo tributo periodico: se ciò provocava lo spirito d’indipendenza dei cristiani, i più sensibili, non potevano tollerare una specie di ibernazione religiosa. Di qui sporadiche reazioni alla dominazione, che venivano soffocate con sporadiche persecuzioni. Di una di queste reazioni furono protagonisti Rodrigo, Salomone ed Eulogio. Questo era prete; non potendo accettare la passività dei cristiani, parlò apertamente contro il Corano. Imprigionato una prima volta, venne rilasciato, ma, nominato vescovo di Toledo, non poté essere ordinato, perché venne decapitato l’11 marzo 859.

Beato Giovanni Kearney – Sacerdote e martire – Il martirio di questo intrepido testimone della fede si colloca nel contesto delle sanguinose persecuzioni perpetrate in Gran Bretagna ed Irlanda verso quei cattolici che rifiutarono di firmare l’Atto di Supremazia, cioè il riconoscimento del sovrano inglese quale capo della Chiesa Anglicana in opposizione al Romano Pontefice.John Kearney [Seano O Cearnaigh] nacque a Cashel, in Irlanda, nel 1619 da John Kearney e da Elizabeth Creagh, la quale si uccise quando la cattedrale di Cashel fu data alle fiamme nel 1647. La vita di questo beato è abbastanza ben documentata. John, desideroso di farsi francescano, entrò nell’ordine dei Frati Minori Osservanti a Kilkenny, studiò per diversi anni a Lovanio e ricevette l’ordinazione presbiterale a Bruxelles nel 1642. Nel 1644, mentre era di ritorno in patria, ebbero inizio le sue disavventure: la nave su cui viaggiava fu individuata e John Kearney venne arrestato, torturato e condannato a morte a Londra. Riuscì a fuggire e raggiungere l’Irlanda passando per Calais. Esercitò il suo ministero principalmente come insegnante e predicatore. Con l’avvento al potere di Cromwell dovette nascondersi e ben presto venne posta una taglia sul suo capo. Nella primavera del 1653 venne scovato e catturato nella contea di Tipperary. Durante il processo celebrato a Clonmell l’imputato fu accusato di aver esercitato il ministero sacerdotale cattolico andando così contro la legge. Fu allora impiccato presso Glenn l’11 marzo 1653. Papa Giovanni Paolo II ha beatificato John Kearney il 27 settembre 1992, insieme ad altre sedici vittime della medesima persecuzione.

Beato Giovanni Righi da Fabriano – Nato a Fabriano, dalla nobile famiglia Righi, intorno al 1470, Giovanni visse la spiritualità cristiana appresa in famigliacon uno slancio cavalleresco ancora tutto medievale. Professo francescano, visse nel convento di Forano e poi, per raggiungere maggior perfezione, si fece solitario in una grotta detta «La Romita», a Massaccio. Visse in penitenza e austerità, pregando, leggendo i Padri e spendendosi per le persone con cui veniva in contatto. Morì nel 1539 ed è sepolto e venerato nella chiesa francescana di San Giacomo Della Romita a Cupramontana (Ancona). (Avvenire)

Santi Marco Chong Ui-bae e Alessio U Se-yong – Martiri – A Sai-Nam-The in Corea, ricordo dei SS. martiri Marco Chong Ui-bae, catechista, e Alessio U Se-yong, che furono, per la loro fede cristiana insultati e frustati dai loro stessi familiari e vicini.

Sant’ Oengus il Culdeo – Nel monastero di Tallaght in Irlanda, sant’Oengus, detto il Culdeo, monaco, ebbe la cura di comporre un martirologio dei santi d’Irlanda.

San Pionio (o Pione) di Smirne – Martire – A Smirne, nell’odierna Turchia, san Pionio, sacerdote e martire, che, come si racconta, per aver tenuto pubblicamente un’apologia in difesa della fede cristiana, dopo aver subíto l’amarezza del carcere, durante il quale confortò con il suo incoraggiamento molti fratelli ad affrontare il martirio, crudelmente torturato ottenne in sorte nel fuoco una fine beata in Cristo.

Santa Rosina di Wenglingen – Vergine, martire – Una delle sante più popolari dei secoli scorsi in alcune zone della Germania, in una relazione sulla processione avvenuta nel 1769 per la festività del ‘Corpus Domini’ in Miesbach, la santa veniva rappresentata in un quadro vivente, fatto riservato ai santi più conosciuti.  Nello stesso tempo dobbiamo considerare che c’è una costanza secolare nel festeggiarla all’11 marzo, data rimasta ancora oggi a Wenglingen.  Per quanto riguarda la sua figura non si sa niente, probabilmente vissuta nel IV secolo, come una vergine oppure come vergine martire (per questo sull’altare maggiore della chiesa di Wenglingen, nella diocesi di Augusta, essa è rappresentata con la tradizionale palma e con la spada) e a volte viene considerata come un eremita martire nelle selve. È patrona dal XIII secolo, della città di Wenglingen. Nei secoli XVIII e XIX il suo culto si affermò con un crescendo, tanto che molte bambine portavano il suo nome e le tante immagini religiose anche popolari, lo testimoniano.  Di lei non sappiamo altro, ma l’amore che ispirò è vissuto per secoli e tanto ci basta.  In Italia è il diminutivo di Rosa, mentre nei Paesi dell’Alta Europa è usato così nella forma ”Rosina”.

Beato Tommaso Atkinsons  – Sacerdote e martire – Nato a East Riding nello Yorkshire nel 1545 circa  morto a York, Scozia l’ 11 marzo 1616 , beato Tommaso Atkinso durante il regno di Giacomo I, patì il martirio per il semplice fatto di essere un sacerdote.

Santi Trofimo e Tallo – a Laodicea in Siria i santi Trofimo e Talo furono perseguitati dall’imperatore Diocleziano per la loro fede.

San Vindiciano di Cambrai-Arras – Vescovo – Nella regione dell’Hainault in Neustria, nell’odierna Francia, san Vindiciano, vescovo di Cambrai e Arras, che invitò Teodorico III ad espiare con la penitenza il crimine commesso con l’uccisione di san Leodegario.

Visto ”silviuccio” quanti sono? Prega … prega … e ringrazia …

Grrrr …

Alla prossima

 

Elena

 

 

http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/cciv4_edit_info.edit_santo

TECNOLOGIA DIGITALE E … GIOVANI MILIARDARI

Non solo Zuckerberg … ecco i cinque neomiliardari under 40 della Silicon Valley …

Mark Zuckerberg è il simbolo della ricchezza giovane! Il creatore di Facebook svetta nella classifica dei “miliardari ragazzini” con i suoi oltre 35 miliardi di dollari. Ma non è l’unico. Ecco le storie dei nuovi Paperoni hi-tech californiani e le idee che hanno cambiato le loro vite.

Jan Koum (39 anni): 7,7 miliardi di dollari con WhatsApp – Nato a Kiev nel 1976 da una famiglia ebraica, è ceo e co-fondatore (con Brian Acton) di WhatsApp, l’app di messaggistica mobile multipiattaforma acquistata da Facebook nel febbraio dell’anno scorso per 19 miliardi di dollari. Approda in California nel 1992 con la madre e la nonna, tutti poverissimi, trovando lavoro come uomo delle pulizie in una drogheria. Appassionato di programmazione, si iscrive all’Università statale di San Jose lavorando nello stesso tempo per Ernst & Young come security tester. Nel 1997 viene assunto a Yahoo!, dove lavora fino al quando, nel gennaio 2009, gli si accende la lampadina di WhatsApp giocando con un iPhone. Suo padre non ha seguito la madre ed è morto in Ucraina nel 1997.

Jan-Koum-AFP-khfD--672x351@IlSole24Ore-Web Jan Koum

2. Dustin Moskovitz (30 anni): 7,7 miliardi di dollari con Facebook – L’ex compagno di stanza di Zuckerberg all’università di Harvard, nato otto giorni dopo Mark, è il più giovane super-ricco del mondo. Di famiglia ebraica, “dropout” come tutti i golden boy della Silicon Valley, abbandona l’università per seguire Mark a Palo Alto e aiutarlo a sviluppare il social network più famoso del mondo, di cui è co-fondatore. Nel 2008 lascia Facebook (pur detenendo il 6% delle azioni) per dare vita a una serie di start up, tra cui Asana. Tre anni dopo, assieme alla moglie Cari Tuna (ex giornalista del Wall Street Journal) segue le orme di Gates fondando Good Ventures, ricca fondazione filantropica privata.

Dustin-Moskovitz-AFP -kYOI--672x351@IlSole24Ore-Web Dustin Moskovitz

3. Travis Kalanick (38 anni): 5,3 miliardi di dollari con Uber – E’ il padre di Uber, l’app che connette passeggeri e autisti in tutto il mondo bypassando i taxisti. Anche lui è un “dropout”: nato a Los Angeles, nel 1998 abbandona gli studi di ingegneria informatica alla Ucla, l’Università della California, per fondare con alcuni amici Scour (motore di ricerca multimediale) e Scour Exchange (servizio peer-to-peer), quest’ultimo fallito nel 2000. Travis ci riprova con Red Swoosh, un’altra peer-to-peer file sharing company, venduta nel 2007 ad Akamai Technologies per 19 milioni di dollari. Ma il trionfo arriva con Uber, di cui Kalanick è co fondatore assieme a Garrett Camp.

Travis-Kalanick-AFP-kKHE--672x351@IlSole24Ore-Web Travis Kalanick

4. Sean Parker (35 anni): 5,2 miliardi di dollari tra Napster e Facebook – Cofondatore di Napster, Plaxo e Causes, è stato il primo presidente di Facebook. Nato a San Francisco nel 1979, impara a programmare all’età di sette anni grazie a suo padre. A sedici anni è già un discreto hacker e a vent’anni fonda Napster, il pioniere del file-sharing, che durerà due anni prima di essere sepolto sotto la valanga di cause legali delle case discografiche americane. Amico e consulente dei fondatori di Facebook, nel 2004 diventa presidente del social network per poi essere costretto alle dimissioni dopo l’arresto per possesso di cocaina. Dal 2010 è nel board di Spotify, dove ha investito 15 milioni di dollari. Ha donato 100mila dollari durante una campagna per legalizzare la marijuana in California.

sean-parcker-kQqC--672x351@IlSole24Ore-Web Sean Parker

5. Elizabeth Holmes (31 anni): 4,5 miliardi di dollari con Theranos – Nata a Washington nel 1984, Elizabeth è la donna under 35 più ricca del mondo. A nove anni inizia a imparare il Mandarino e da teen-ager trascorre alcuni anni della sua vita in Cina. Nel 2002 si iscrive a chimica a Stanford. Ma poco dopo, a 19 anni, affascinata dalla telemedicina, lascia l’università per fondare la sua società, Theranos. Elizabeth inventa un innovativo sistema di prelievo sanguigno che elimina l’utilizzo di siringhe e prelievi massicci, sostituendoli con una piccola e indolore puntura sul polpastrello, con prelievo di una goccia di sangue. I finanziatori si fanno avanti per irrobustire l’azienda a colpi di centinaia di milioni di dollari (tra loro c’è Larry Ellison di Oracle). Oggi Theranos, che ha sede a Palo Alto, ha 500 addetti e un valore di almeno 9 miliardi di dollari.

Elizabeth-Holmes-kPaE--672x351@IlSole24Ore-Web Elizabeth Holmes

Ok … ora abbiamo appurato che la tecnologia rende miliardari quei giovani, padroni dell’argomento, che hanno i cosiddetti ”lampi di genio” ! Benissimo!  Speriamo ora che nascano ”attorno” a questi personaggi, decine di migliaia di posti di lavoro per i ”comuni mortali”! Perchè se la tecnologia ”digitale” si limita a rendere ”miliardari” 5 individui …  alla ”massa” non risolve il problema!

Alla prossima

Elena

 

 

 

Tratto da: Sole24ore