Archivi del mese: giugno 2016

La mobilità del lavoro dopo Brexit: che cosa rischiamo noi e …

… che cosa rischiano gli inglesi?
Gli effetti di Brexit sulla libera circolazione dei lavoratori sono ipotizzabili in base a due scenari che potrebbero aprirsi da qui a due anni:

1° – Se ci fosse un accordo-ponte oppure no
ll Regno Unito potrebbe stipulare un accordo simile a quello che riguarda la Norvegia: tale intesa permetterebbe di far parte dello Spazio economico europeo con Svizzera, Liechteinstein e Islanda, e con pochi cambiamenti rispetto a oggi. Ma la Gran Bretagna potrebbe anche decidere di andare avanti senza intese e puntare a un accordo unicamente doganale. In quest’ultimo caso, che segnerebbe l’out da tutto il sistema della libera circolazione delle persone, gli effetti, per certi aspetti disastrosi, interesserebbero, da una parte, i cittadini degli altri Stati membri della Ue che cercano lavoro in Gran Bretagna, dall’altra, anche i britannici verso gli altri Paesi dell’Unione

2° – Cercare lavoro in Uk non sarà più un diritto
In assenza di accordo, i cittadini degli Stati membri saranno privati dei vantaggi insiti nel sistema della libera circolazione dei lavoratori che ha portato all’eliminazione dei permessi di lavoro, con le autorità nazionali tenute a chiedere unicamente la sussistenza del permesso di soggiorno. Che vuol dire, in sostanza, cancellazione del diritto a cercare lavoro sul suolo britannico, soggiornarvi liberamente per motivi lavorativi e usufruire di un’uguaglianza con i lavoratori britannici. Londra potrebbe decidere, inoltre, di fissare quote per i cittadini dei 27 Stati membri

3° – Maggiore contraccolpo per le attività più semplici
La conseguenza più grave potrebbe riguardare chi cerca un lavoro per il quale non è richiesta una particolare qualifica. Saranno così le attività lavorative più semplici a subire il maggiore contraccolpo. Strada più in discesa per i lavoratori più qualificati che, in ogni caso, perderanno tutti i vantaggi della cittadinanza europea. In questo caso, infatti, c’è anche in gioco l’interesse del Paese ad avere lavoratori altamente qualificati, ma tutto passerà attraverso un sistema di visti

4° – Via i diritti di circolazione e soggiorno
La Brexit spazzerà via anche i diritti consolidati nella direttiva 2004/38/Ce sul diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Un danno non solo per i tanti cittadini italiani e di altri Stati membri in entrata nel Regno Unito, ma anche per i britannici che perderanno la cittadinanza europea. Un effetto duplicemente negativo sia per chi lavora o cerca lavoro in un altro Stato membro, sia per chi cerca impiego nelle istituzioni dell’Unione. Nessun dubbio che da domani in poi i concorsi per lavorare nelle istituzioni dell’Unione, per i quali è richiesta la cittadinanza di uno Stato membro, saranno preclusi ai britannici. Un effetto negativo, ma che potrebbe essere positivo e con maggiori spazi per i cittadini di altri Stati, inclusi gli italiani

5° Società, addio all’equiparazione
Anche le società saranno colpite dalla Brexit. Il Regno Unito non sarà più tenuto a equiparare le società costituite conformemente alla legislazione di uno Stato membro con sede sociale all’interno dell’Unione alle persone fisiche con cittadinanza di uno degli Stati membri. Si avranno effetti sulle società di capitali costituite ai sensi della legge di un Paese Ue e la cui sede o principale centro d’affari si trova nell’Unione. Il Regno Unito non sarà più obbligato ad applicare la direttiva 2005/56 sulle fusioni transfrontaliere delle società di capitale.

6° Ostacoli per i professionisti
I liberi professionisti del Regno Unito non avranno più il diritto alla libera prestazione dei servizi e il diritto di stabilimento, con svantaggi in particolare tra le professioni regolamentate. Effetti negativi, inoltre, potranno esserci nel campo della professione forense per il venir meno della direttiva 98/05 che facilita l’esercizio permanente della professioni di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquisita la qualifica.

Ma tanto al popolo che importa tutto questo? Non ha la minima idea delle conseguenze della decisione Brexit!  Al popolo basta far rotolare teste … senza pensare che i risvolti negativi sarà proprio il ”popolo” a pagarli più cari! Come fecero esattamente i ”sanculotti” durante la rivoluzione francese.

Eppure, Winston Churchill nel 1948, alla fine della seconda guerra mondiale così diceva:

13557701_10206855063271352_4750204712342478962_n

Io ci sono vissuta in Inghilterra … a Oxford.
Una meravigliosa città cosmopolita che accettava tutti … in cui tutti si sentivano a ”casa”.  Ho conosciuto gente che arrivava da tutto il mondo … ed è stata una bellissima esperienza … che tristezza …

Alla prossima

Elena 

fonte: Sole24ore

BREXIT? Una ulteriore perdita di tempo …

Che angoscia questa uscita della Gran Bretagna dall’Europa! Eppure ormai dovremmo essere tutti abbastanza maturi da aver capito che è necessario per salvare ‘sto pianeta il remare tutti nella stessa direzione. La pace e la tranquillità portano benessere per tutti.

155418_600

Il mondo deve essere uno, unico ed unito! Bisogna assolutamente trovare una quadra decente tra tutti! I nemici comuni sono quelli che vogliono avere ”troppo” … la ridistribuzione del reddito dovrebbe essere  ”rivista”.
Quando aprendo il frigorifero mi domando: ”Cosa potrei cucinare questa sera? Questo perché nel mio frigo esistono gli alimenti per fare cose diverse …  e c’è gente che invece non ha da mangiare … io mi sento in colpa.
Ma come dovrebbero sentirsi invece i figli di ”magnati” … ricchi sfondati che si acquistano le Ferrari d’oro? Giovani che gettano in mare champagne preziosi solo per il gusto di farlo? Si annoiano e quindi si inventano giochi di questo genere …  mentre ci sono persone che non hanno un tetto sulla testa e che non hanno da mangiare?
Le multinazionali con il loro smisurato potere economico sono qualche cosa di ”sbagliato” … il ”troppo grande” diventa anche ”troppo potente” e come tale va ridimensionato.
Senza regole le multinazionali hanno sedi dove fa loro più comodo, in questo modo non pagano le tasse dovute, delocalizzano e sfruttano mano d’opera a basso costo.
Nei paesi con un tenore di vita più alto, dove i cittadini non si vogliono adattare ai dictat delle multinazionali c’è disoccupazione.
Ovviamente il potere di ”leva” di costoro  nei confronti dei singoli Stati è fortissimo, possono permettersi di dire: ”Se non fai quel che ti chiedo … vado a produrre altrove e tu ti ritrovi con un mare di disoccupati”!
I politici, tra incudine e martello, non hanno poi un gran margine di manovra, anche perché quando si fanno le cose da ”soli” è più faticoso e nessuno vuol prendersi troppo responsabilità!
Ecco quindi le riforme del lavoro non esattamente a vantaggio dei lavoratori …
Bisogna mettere regole ferree a questi Higlanders ed impedire a questi ”novelli imperatori” che diventino troppo grandi e che, in combutta con la Finanza spericolata, ci riducano tutti quanti a schiavi pezzenti!
Vogliono darci il reddito di cittadinanza per ”tenerci zitti buoni” e mantenere il loro status-quo di  ”quattro gatti” che detengono  il 50% della ricchezza mondiale … e a noialtri dare un’elemosina statale che permetterà di mantenere un minimo di consumi … e acquistare quanto gli schiavi cinesi producono!
No … noi dobbiamo ribellarci a questo ”andazzo” … dobbiamo imporre alla ”politica” di  metter regole ferree a ‘sti mostri! Noi vogliamo un lavoro decente che ci  dia dignità e che ci permetta di guardare al futuro!
Per imporre  regole e restrizioni  a questi mostruosi Highlanders bisogna essere ”forti” ! La forza la dà l’unione NON la divisione!

iur

La brexit fa solo perdere tempo prezioso … il futuro, se vogliamo sopravvivere,  è l’unione! Punto!

 

Alla prossima

 

Elena

 

by by England … se ne sono andati !

L’Inghilterra ha scelto per ”uscire” dall’Europa! Ebbene si, il ”popolo” ha scelto di andarsene.

Forti del fatto di avere la ”finanza” in casa se ne sono andati, ma forti anche del fatto di ignorare tutti i risvolti a cui andranno incontro, perché siamo onesti, il ”popolo” NON ha la  minima idea di che cosa succederà  in campo economico-finanziario con questa scelta.  Quel che il ”popolo” sa è che ”prima” stava meglio! Il fatto che stesse meglio perché il mondo era diverso e l’economia ”tirava” non lo sfiora nemmeno. Il problema ai guai è identificare un ”nemico” ed il nemico in questo caso è l’Europa, quindi via dall’Europa! Non hanno capito che non è affatto scontato che ”tornando indietro” l’economia, come per incanto riparta.

Mah …

Comunque il ”popolo” ha scelto e come tutti i ”divorzi” l’uscita non sarà immediata, ci sono alcune lungaggini burocratiche che la terranno ancora per un po’ ”legata” al resto dell’Europa.  David Cameron dovrà notificare la scelta al Consiglio europeo, composto da Capi di Stato e di governi dell’Ue e, solo da quel momento, inizieranno le pratiche per l’uscita vera e propria che potrebbero durare dai due ai cinque anni.

Scegliendo di abbandonare l’Unione Europea, la Gran Bretagna diventerà un ”Paese terzo” e dovrà ridefinire i suoi rapporti con la stessa. La trattativa si svolgerà secondo le regole previste dall’articolo 218 del Trattato , al tavolo dei negoziati ci sarà la Commissione Ue la Gran Bretagna; sarà il Consiglio Ue a decidere chi altro parteciperà.

Le conseguenze per studenti, lavoratori e turisti. 
Cambieranno molte cose soprattutto per studenti, turisti e imprese. Prima di tutto, gli studenti universitari europei verranno equiparati a quelli extra europei: di conseguenza la retta potrebbe passare da 9mila a 36mila sterline e, inoltre, perderebbero il diritto all’assistenza sanitaria gratuita. Chi lavora nel Regno Unito conserverà i diritti finora acquisiti perché ha dalla sua la Convenzione di Vienna del 1969, ma i problemi arrivano per chi ancora non si è trasferito. Per i turisti, le vacanze 2016-2017 non sono assolutamente a rischio, ma dal 2018 qualcosa cambierà: code più lunghe per i controlli di frontiera, visto turistico e così via…

Lo scenario per le aziende italiane 
Per le imprese potrebbero arrivare nuovi dazi e certificazioni obbligatorie, potrebbe inoltre cadere la tutela del brevetto europeo: servirebbero nuovi accordi bilaterali per le imposte indirette come Iva e dazi, sul modello della Svizzera. I big dell’auto (come Honda o Toyota), con circa 1,6 milioni di veicoli prodotti, potrebbero decidere di lasciare il Regno Unito in quanto lo sbarco nel continente potrebbe essere penalizzato da ingenti dazi. Anche i mercati potrebbero subire la decisione del referendum: in caso di Brexit si prevede una perdita del 20%, mentre in caso di Bremain un +15%. In ultimo, oltre 1.120 funzionari britannici dell’Ue potrebbero dover abbandonare le istituzioni per cui lavorano.

Adesso aspettiamoci i ”copycat” e se ne troveranno di certo!

Noi nel 2017, mi sa che le elezioni politiche non aspetteranno certo il canonico 2018,  avremo molto probabilmente il m5s al governo e saremo chiamati a scegliere sull’euro, passo propedeutico all’uscita … (°)

Far scegliere al popolo … mah … secondo me se si chiede al popolo se vuole o meno la pena di morte il popolo dice che la vuole!

Schermata 2016-06-23 alle 14.10.17

Alla prossima

 

Elena

 

 

(°) secondo me il m5s modificherà pure la Costituzione per poter fare il referendum sull’euro … cosa che al momento non è fattibile.

 

Negli USA è più difficile comprare un cane che una pistola!

 

160616182828-puppy-with-a-gun-medium-tease

Troppo spesso si legge di ”stragi” provocate da armi negli Usa, il più recente quello del 12 giugno, in un locale gay ad Orlando in Florida,  che ha causato la morte di 50 persone e 53 feriti.  In aprile 8 membri della stessa famiglia, nella contea di Pike in Ohio, morti senza alcun motivo apparente. Il 20 febbraio 2016 – Sei persone, tra cui un bimbo di 8 anni sono state uccise a Kalamazoo (Michigan) per i colpi sparati da Jason Dalton. E questi sono solo i casi più recenti, ma purtroppo l’elenco è impressionante.

Tutto questo solleva polemiche anche per la facilità con cui le armi sono vendute negli Stati Uniti. Ecco qui alcuni esempi.

Patente
per ottenere la patente di guida per un autoveicolo dovete avere un documento di identità, passare un esame medico ed un testo scritto. Guidare un paio di settimane con la patente di ”apprendista” quindi passare il test di guida ufficiale.
Ecco quello che serve per ottenere una patente di guida. In alcuni stati, come il Maryland, quando si ottiene la patente per alcuni mesi si è controllati dalla polizia.
Armi
Non bisogna effettuare nessuna prova di capacità di utilizzo dell’arma. Non si ha bisogno di una licenza o di un permesso per acquistarla. L’unica cosa che viene chiesta è di vivere sul territorio USA. Se si acquista un’arma inoltre nessuno si sogna di ”controllarti” per alcuni mesi.

Passaporto
Devi dimostrare di essere un cittadino americano, avere un documento non scaduto ed una foto, aspettare circa sei settimane per avere tra le mani il tuo primo passaporto.
Armi
Il negozio di armi si mette in contatto via internet con l’FBI ”National Instant Criminal Background Chech System” per vedere se se sei ”schedato” se non risulta nulla a tuo carico tu paghi il negoziante e l’arma è tua. Ci vogliono pochi minuti. Se tu compri da un privato poi non devi nemmeno passare attraverso il controllo FBI e la cosa è assolutamente normale.

Medicina per l’influenza
C’è un limite mensile per le medicine che puoi comprare al mese. Questo perché uno degli ingredienti è la pseudoephedrine che è anche un ingrediente per fabbricare droga, quindi vogliono esser sicuri che la medicina per il raffreddore non venga usata per ”altro”, per questo motivo è ”contingentata”.
Armi
Non c’è nessuna legge federale che limiti il possesso di armi. Puoi comprarne quante ne vuoi!

Divorzio
In alcuni stati affinchè tutte le pratiche per il divorzio siano completate si ”rischia” di aspettare fino a sei mesi. (Pensa un po’ ….)
Armi
Tu puoi comprare sia via Internet che di persona e non devi aspettare nulla per formalizzare l’acquisto. Ordini, paghi, prendi. A meno che tu non viva in alcuni stati in cui esiste un periodo di attesa, ma anche in questo caso l’attesa non è poi così lunga.  (vedi figura)

Schermata 2016-06-17 alle 07.46.52

Animali da compagnia
Per acquistare un cane o un gatto bisogna esser maggiorenni, dare una documento di identità, fornire personali referenze possibilmente con un testimone, inoltre l’agenzia che vi fornisce l’animale fa alcuni controlli a casa vostra, prima e dopo, per assicurarsi che l’ambiente in cui vivete garantisca il benessere del cucciolo adottato.
Armi
Nessuno controlla il posto dove vivete, nessuno domanda referenze personali, potreste essere anche ”matto la legare” … ma va bene lo stesso …

160616123414-easier-to-get-than-a-gun-exlarge-169

Posso capire che ognuno abbia  il sacrosanto diritto di difendersi, ma non sarebbe male che ci fossero dei controlli maggiori sull’acquisto di qualche cosa che è in grado di uccidere il nostro prossimo?

Eppure … la ”mina vagante” Donald Trump pensa che le restrizioni per ottenere armi negli USA siano attualmente esagerate!

Alla prossima

Elena

fonte: http://edition.cnn.com/2016/06/16/health/getting-gun-ease-trnd/index.html

Il nostro è un ”mondo dicotomizzato” …o ”bislacco”?

La società OPA (Open Platform for Architecture) che ha sedi sia in Olanda che in Grecia,  ha disegnato una casa decisamente particolare, costruita in cemento armato a strapiombo su una parete rocciosa,  il tetto è costituito da una piscina.La luce del cielo entra in casa filtrata dalla piscina che oltre a rinfrescare la temperatura crea un effetto rilassante.

Schermata 2016-06-06 alle 20.41.15

Schermata 2016-06-06 alle 20.42.01

Il progetto è stato messo su Internet e si è subito trovato il ”cliente” che vuole realizzarlo. La ”casetta” sarà di 1.600 metri quadri e sorgerà su una parete rocciosa a strapiombo sul mare in Libano.Quanto costa? Ma … se domandiamo il prezzo … significa che non possiamo permettercela!

Noialtri qui stiamo a discutere del ”reddito di cittadinanza” , un obolo dato a tutti per tenerci ”tranquilli”, visto che la digitalizzazione continuerà a togliere posti di lavoro, intanto ci sono in giro per il pianeta,  dei ”singoli” cittadini che possono permettersi delle casette come questa, che ovviamente sarà solo una casa per le vacanze”! Ma questo sarebbe ancora il meno: quel che trovo drammatico è che mentre ci sono persone con denaro per ”far delle guerre” nel vero senso della parola c’è una marea di gente che vive in posti come questi!

iu-6

Ci sono campi profughi in Africa dove tensioni e combattimenti lungo le rotte di approvvigionamento ostacolano il trasporto di aiuti alimentari, aiuti che poi si traducono in due tazze di lenticchie, un bicchiere d’olio e mezzo chilo di sorgo! Alla faccia degli OGM che sfamano il mondo! Gli OGM sfamano solo chi PAGA. (chiedere conferma alle multinazionali che li producono)

iur

La guerra civile in Siria, il cui intervento esterno di alcuni paesi per eliminare il ”tiranno” Assad,  non ha fatto altro che rafforzarne il regime ed alimentare un flusso ininterrotto di umanità in fuga dalla fame e dalla violenza.  Il tragico fenomeno dei migranti sta mettendo in crisi, ogni giorno di più, l’Unione Europea spingendola verso un collasso politico.  Nei Paesi immediatamente coinvolti dalle ondate migratorie le tensioni crescono sempre di più. Quella che si tende a sottovalutare è la più grave crisi umanitaria del Pianeta,  una crisi non solo drammatica, ma estremamente pericolosa. Mentre alcuni Paesi chiudono i confini con esercito e fili spinati … i paesi nel Mar Mediterraneo sono i più ”esposti” ad ondate di disperati, che su barconi fatiscenti, nelle mani della malavita organizzata, cercano un futuro.

iu-3

Il bellissimo Mediterraneo è diventato una tomba per centinaia di uomini, donne bambini. Abbiamo tutti davanti agli occhi le scene strazianti dei corpi annegati che giornalmente i telegiornali trasmettono ed ai quali cominciamo ad assuefarci. Eppure come impedire a dei disperati che fuggono da guerre, fame, carestie, di cercare una vita migliore? L’unico modo sarebbe quello di aiutarli ”a casa loro” come ormai molti in Europa stanno spingendo a fare.

Ma … che cosa si intende esattamente per ”aiutare a casa loro”? Il Piano Marshall in Europa ha funzionato perché si usciva dalla II guerra mondiale e si aveva tutti una gran voglia di stare ”zitti e buoni” e fare quel che ci dicevano, in Italia la DC faceva da ”garante”.  Non dimentichiamo che il termine ”democrazia” nei Paesi più disperati (e non solo) è una sorta di termine ”ornamentale” , mentre la realtà è lontana anni luce. Sarà ”duro” combattere con chi detiene il potere sul posto. Chi in Africa è garante dell’ordine necessario per un ”Piano Marshall africano”? Personaggi come Boko Haram?

Non sarà un’impresa facile …  ma è ora che anche il Sud del Mondo inizi a camminare con le proprie gambe in modo civile e democratico ed è anche ora che non ci siano più  dei ”singoli individui” che possiedono il PIL di nazioni intere!

Ce la faremo a vincere questa sfida? La risposta mi sa che è una sola:  Dobbiamo!

Alla prossima

Elena

la Svizzera … e il salario garantito a tutti !

Mentre noi stiamo a ”scannarci” per eleggere un sindaco … oggi gli svizzeri votano, se è il caso oppure no, di dare a ”tutti” gli abitanti del Paese uno ”stipendio universale”! 

iu

Tutti quanti! Che abbiano o meno un lavoro, compresi  gli stranieri residenti da almeno 5 anni.

Il referendum di iniziativa popolare è stato organizzato da un gruppo che non appartiene a nessun partito politico. Così almeno sostengono … ma mi piacerebbe sapere ”cosa e chi” sta dietro a tutto questo, se  non esiste davvero una qualche ”strumentalizzazione” a monte.  A ”chi”  potrebbe, ad esempio,  far comodo dare un ”obolo” a tutti? In modo da tenerci tranquilli e quindi non creare ”tensioni sociali”?    Mah …

Tornando all’argomento: lo stipendio dovrebbe essere di 2.500 franchi svizzeri  (2.260 euro) al mese a persona più 650 franchi svizzeri al mese per ogni bambino.  Non ”saltate sulle sedie” dall’entusiasmo, ricordate che la Svizzera è ”ricca”, ha più banche che abitanti e che il costo della vita da loro è molto più alto del nostro.

Comunque, ammesso e non concesso che gli svizzeri votino a favore,  il che non è dato per scontato,  tempo fa infatti  hanno rifiutato di avere più giorni di ferie pagate! Il che la dice lunga sulla loro ”mentalità’!

Questo ”stipendio”,  se dovesse esser promosso, sarà ”ovviamente” compensato con un aumento generalizzato delle imposte e delle tasse e molto probabilmente con riduzioni su prestazioni sanitarie … scolastiche … abitative … etc… etc …

D’altronde se la ”coperta” è quella … bisogna tirare un po’ dappertutto.

Uno dei promotori del referendum, Ralph Kundig, sostiene che dare un  ”salario a tutti” è indispensabile a fronte della perdita progressiva dell’occupazione ”umana” causata dall’ automatizzazione crescente, lo stesso ”vangelo” di Grillo.

Quindi diamo un salario di sopravvivenza a tutti … tutti uguali … d’altronde se il futuro apparterrà  alle ”multinazionali’ e ne rimarrà solo ”una/o” come gli Highlanders … avremo, ad esempio,  una sola casa produttrice di abbigliamento … una sola casa produttrice di auto … una sola casa produttrice di ”celle abitative”…  alla fine vivremo tutti nello stesso modo sul pianeta. Avremo tutti gli stessi vestiti … guideremo tutti la stessa auto … vivremo tutti negli stessi alloggiamenti.

iurVe lo ricordate il ”cattivone” in Highlander?

Mò … ‘sta a vedere … che alla fin dei fini i  ”marxisti”  sono gli svizzeri e le Multinazionali!

E chi lo avrebbe mai detto?

 

Alla prossima

 

Elena

 

Parigi – lo ”Zuavo” ha i piedi nell’acqua!

I parigini usano spesso questa frase: ”lo zuavo ha i piedi nell’acqua” ! E  questa bizzarra espressione significa che ci sono dei ”problemi”.
Ma a che cosa si riferiscono esattamente?
Si riferiscono ad una statua che rappresenta uno”zuavo” .
Gli Zuavi erano dei  soldati che facevano parte dell’armata d’Africa  il cui corpo di infanteria aveva partecipato alla campagna di Russia del 1954. 
Questa statua troneggia ai piedi dell’ormai unico  pilastro del ponte de l’Alma – nome che deriva dalla battaglia omonima in Crimea.

Il ponte fu inaugurato nel 1856 da Napoleone III.

Per l’esposizione universale di Parigi del 1900, fu raddoppiato, aggiungendo una passerella per agevolare il passaggio dei pedoni.

Inizialmente le statue erano due, una su ogni ”campata” ma,  tra il 1970 ed il 1974 è stato completamente ricostruito ed è passato da due campate ad una sola, quindi anche di statue ne è rimasta solo una.

Ecco qui alcune fotografie che illustrano i cambiamenti nel tempo ed il livello dell’acqua in rapporto allo ”Zuavo”!

Le Zouave du Pont de l'Alma au plus fort de la crue (ELD 1924)Piena della Senna anno 1924

4933608_6_ed0c_le-zouave-du-pont-de-l-alma-sur-la-seine-en_f54c717394056fb0c7367edef877fb76gennaio del 1968 – la ”piena” era di 4,10 metri

4933607_6_aa8d_le-zouave-du-pont-de-l-alma-au-petit-matin-du_e48375b5be05753ee61dbb6b8ada8dde dicembre 2010 – la piena era di  3,7 metri

4933606_7_8cfd_le-26-decembre-2010-la-seine-se-situe-a-3-7_03eface3b3e39415dd1a8eed8ed6bbf23 giugno 2016 – la piena è di 5,60

Avendo spostato la statua, non si riescono più a fare dei confronti sicuri sull’entità della piena ma … in ogni caso … i francesi tengono d’occhio con ansia lo Zuavo, visto che questa è la situazione della Senna in questi giorni! 

4933399_3_d908_les-quais-de-seine-innondes-sur_3d7ff41894e859f43e095e41b925fd1a

Alla prossima

Elena

 

http://www.lemonde.fr/les-decodeurs/article/2016/06/03/les-droles-de-mesures-de-crues-sur-le-zouave-du-pont-de-l-alma_4933609_4355770.html

2 GIUGNO 1946 … nascita della Repubblica Italiana

Che cosa si festeggia oggi? Lo so che lo sappiamo tutti quanti … ma forse alcuni giovani non conoscono bene la ”faccenda”, quindi  ecco qui di seguito il motivo per cui oggi viene celebrata la ”nascita” della nostra Repubblica.

corriere-955x1024

Pima di tutto è bene ricordare che questa ”nostra” ricorrenza trova in Francia la sua ‘gemella” nel 14 di luglio, giorno in cui la Francia ricorda la ”presa della Bastiglia” .  I francesi, come al solito,  ci hanno anticipato di parecchio!  Infatti la rivoluzione per eliminare una monarchia assolutista e creare la Repubblica hanno iniziato a farla nel 1789.

Anche gli americani hanno una festa simile, è  il 4 di luglio, giorno in cui festeggiano l’indipendenza dalla Gran Bretagna avvenuta nel 1776, tra l’altro con l’aiuto dei francesi.

La Repubblica Italiana è nata invece solo nel giugno del 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno.

Un referendum indetto alla fine della seconda guerra mondiale, affinché il popolo scegliesse quale forma di governo dare al Paese, dopo la caduta del fascismo. Regime che aveva di fatto ridotto enormemente il potere del re.  Dopo 85 anni di regno sabaudo, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l’Italia diventava una repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati.

Il due e tre giugno, il referendum fu a suffragio universale, quindi le donne italiane votarono per la prima volta!

Una grande conquista per noi donne. Ma sarebbe stato impossibile non concederci questa possibilità. Durante la guerra le donne avevano sostituito gli uomini, occupati a combattere nell’esercito regolare o sulle montagne, a seconda delle loro idee politiche. E le donne avevano lavorato sia nelle fabbriche che nelle campagne, dimostrando di essere più che all’altezza della situazione.

Erano inoltre state ”partigiane” anche loro sulle montagne, oppure staffette, portando messaggi e viveri.

Quindi se le donne erano ”buone” per lavorare nelle fabbriche … nei campi …  tenere un fucile tra le mani …portare di nascosto messaggi importanti rischiando di esser prese dai tedeschi … perché mai non avrebbero dovuto esser in grado anche di ”votare”?

Una pagina della Domenica del Corriere dell’estate del 1946, riporta i visi di 21 donne, elette all’Assemblea Costituente. Erano 9 della Democrazia cristiana, 9 del Partito comunista, 2 del Partito socialista e 1 del partito dell’Uomo qualunque.

iu

Erano una minoranza rispetto ai 535 uomini, ma comunque un grande risultato se si considera che fino ad allora alle donne italiane era persino vietato votare, figurarsi entrare in Parlamento!

Cinque di queste Signore: Nilde Iotti, Teresa Noce, Lina Merlin, Maria Federici, Ottavia Penna Buscemi, faranno anche parte della ristretta commissione, composta da 75 persone,  incaricata di elaborare il progetto di Costituzione. Una delle più belle del mondo! Anche perché è stata una delle ”ultime” ad essere stilate.

Queste Signore, nonostante sedessero in un Parlamento ”maschilista” per tradizione e vocazione culturale,  erano decise e poco malleabili ai ”desiderata” e agli ”ordini di scuderia” dei rispettivi partiti. (Nessuno parlava all’epoca di ”obbligo di mandato”)  Quindi le 5 neo deputate,  con competenza e decisione, nel corso delle lunghe sedute, diedero battaglia per difendere i diritti che le donne volevano finalmente vedersi riconosciuti.

la Signora Merlin (conosciuta più per esser la ”madre” di una legge che abolì le ”case chiuse”)  riuscì a fare inserire all’articolo 3 della Costituzione una frase fondamentale:  “senza distinzione di sesso” – che è stata, e lo è ancora oggi, alla base di ogni rivendicazione etica e giuridica per il rispetto e l’osservanza delle pari opportunità tra uomo e donna!

Eppure, quando si parla di nascita della Repubblica Italiana si parla sempre di ”Padri fondatori” , addirittura molti ignorano che ci furono donne che nell’antifascismo prima e nella Resistenza poi hanno lottato in prima persona e non solo per la libertà del Paese, ma anche per accelerare il processo di emancipazione femminile e affermare un’identità di genere. Un po’ come stanno facendo oggigiorno le coraggiose combattenti curde in Siria.

Qui sotto, per intero,  l’articolo 3 della nostra Costituzione:
Art. 3 della Costituzione italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
.-.-.-.
Questa frase è talmente bella che vengono le lacrime agli occhi nel leggerla!

Ma torniamo alla nostra festa … La città di Roma nel giugno del 1948 per la prima volta ospitò la parata militare in onore della Repubblica.  L’anno seguente, con l’ingresso dell’Italia nella NATO, se ne svolsero dieci in contemporanea in tutto il Paese mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali! Alla parata militare e durante la deposizione della corona d’alloro presso il Milite Ignoto, prendono parte tutte le Forze Armate, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcune delegazioni militari dell’ONU, della NATO, dell’Unione Europea e rappresentanze di reparti multinazionali che presentano una componente italiana.

Attualmente il cerimoniale prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato. La cerimonia prosegue nel pomeriggio con l’apertura al pubblico dei giardini del palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, con esecuzioni musicali da parte dei complessi bandistici dell’Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell’Aeronautica Militare Italiana, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.

2-giugno-festa-della-repubblica

Insomma un gran bel giorno di festa! E noi del ”CIP” … (Club Italianiste de Provence) non rinunciamo certo a festeggiarla questa giornata! Quest’anno ci ritroveremo presso il ristorante italiano di Frejus ”La Bella Trattoria” a mangiare, cantare e brindare tutti assieme.

Anche se viviamo in Francia,  a molti di noi … batte ancora il cuore per il nostro Paese!

Alla prossima

Elena