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Navalny e il ”Pugno sul cuore”

Secondo alcune fonti Navalny potrebbe anche essere stato ucciso con ”un pugno sul cuore”.
Dopo averlo lasciato ore ed ore a temperature bassissime un forte pugno sul cuore potrebbe averlo fermato per sempre.

Immagino che il personale del Gulag non sia poi imbevuto di carità cristiana anzi, molto probabilmente il sadismo fa parte del ”mestiere”.

Un lavoro simile non è che stimoli una filosofia filantropica di amore per il prossimo.

Picchiare uno poi che è inviso al Potere costituito è una dimostrazione di fede che, nella mente bacata di un sadico, è sinonimo di far bene il proprio dovere.

RUSSIA NAVALNY TRIAL

RUSSIA NAVALNY TRIAL

Navalny faceva con le mani il ”segno del cuore” alla propria famiglia e qualcuno lo ha punito anche per questo.

Alla prossima

Elena

Come funziona l’elezione del Presidente in Russia?

Dato che non so una cippa e sono ignorante come una scarpa, sono andata a cercare un pò di informazioni in rete e, in base a quel che ho letto, direi che ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

La prossima tornata elettorale russa è prevista per il 15/17 marzo 2024.

In Russia per essere eletti alla carica di Presidente sono necessari almeno 35 anni di età, e si deve risiedere stabilmente in Russia da almeno 25 anni e non si deve avere mai avuto in precedenza né una cittadinanza straniera né un permesso di soggiorno straniero.

Questo, secondo me, lo hanno fatto per ‘’eliminare’’ dalla corsa presidenziale quei ”concorrenti cattivi” che abbiano goduto di permessi di soggiorno all’estero. Come quei permessi in Germania per essere curati dall’avvelenamento di Novichok. Questo ”cattivo concorrente” però è morto nel Gulag in Siberia pochi giorni fa.
Speriamo che, almeno per carità cristiana, ne diano presto il corpo alla mamma affinché possa dargli una degna sepoltura e che la terra gli sia leggera.

Torniamo a noi, Putin ha voluto fortemente un referendum per cambiare la Costituzione pro domo sua e, grazie all’esclusivo pugno di ferro esercitato dal Governo sui media russi, è riuscito a lavar le meningi al ”popolo” e a cambiare a proprio piacimento la Costituzione.

Oggi il presidente viene eletto direttamente dal ‘’popolo’’ – si fa per dire – per un mandato di 6 anni. (Nel periodo 1996 – 2008 erano solo 4 gli anni).
Se nessun candidato arriva alla maggioranza dei voti si passa al ballottaggio tra i primi due.
La Costituzione russa impedisce a chiunque di essere eletto per un terzo mandato consecutivo, ma consente ad un ex presidente, di essere rieletto dopo aver saltato un mandato completo, come fece Vladimir Putin. Al suo posto ci aveva messo il suo ‘’delfino’’ Medvedev.

A seguito del referendum costituzionale del 2020, la costituzione russa limita il numero di mandati che un Presidente può servire a massimo due di sei anni ciascuno a persona.

Tuttavia… i candidati eletti ‘’prima del 2020’’, guarda caso, non sono toccati da tale modifica costituzionale e questo consente sia a Vladimir Putin che a Dimitri Medvedev di essere rieletti per due mandati di sei anni ciascuno a partire dal 2024.

”Giri costituzionali’’ che si direbbero tagliati ‘’su misura’’ per favorire Vladimir Putin

Comunque, leggendo qua a là, pare che a rivendicare il titolo di leader del Paese, siano in nove.

Già dall’inizio di gennaio la Commissione elettorale centrale russa aveva registrato le candidature di tre rappresentanti di partiti parlamentari: 

– Leonid Slutskyj (Partito liberaldemocratico di Russia), 
– Vladislav Davankov (Nuova Gente)
– Nikolaj Kharitonov (Partito comunista).

‘Sti tre sono membri di partiti che siedono tutti in Parlamento: sono ufficialmente di opposizione, ma di fatto non hanno mai ostacolato le politiche del Cremlino, anche perché NON gli conviene. Il sistema politico russo ha ormai relegato all’illegalità ogni forma di dissenso.
E il dissenso viene punito, se gli va bene con il carcere, se va male con il veleno. Quindi… perchè rendersi la vita difficile?

Per quanto riguarda invece i candidati delle formazioni extraparlamentari costoro devono raccogliere almeno 100 mila firme a proprio favore.

Ci è riuscito il leader del partito ‘’Comunisti della Russia’’, Sergej Malinkovich, il cui programma, intitolato “10 colpi stalinisti contro il capitalismo e l’imperialismo statunitense”, prevede il “completamento vittorioso dell’operazione militare speciale in Ucraina”.

L’unico candidato che si è finora espresso contro l’operazione speciale in Ucraina è stato Boris Nadezhdin, sostenuto dal partito di destra Piattaforma civica. L’ex deputato della Duma di Stato, che ha consegnato 105 mila firme a suo favore alla Commissione elettorale centrale, ha definito la decisione di iniziare le ostilità in Ucraina un “errore fatale”, affermando anche che l’attuale leader del Paese sta guidando la Russia “verso un disastro”.
Tuttavia, come ha detto il quotidiano indipendente russo “Meduza”, una fonte vicina al Cremlino, Mosca non sarebbe ”pronta” a consentire alla Commissione elettorale centrale russa di registrare la candidatura di politici con una posizione contro la guerra”. 
Non si può essere contro la guerra! Oops, la ”manovra speciale” in Ucraina, non è previsto.
Siamo ormai al: ‘’Radio Mosca dice che fa caldo, toglietevi i cappotti’’!

Nonostante avesse raccolto il numero sufficiente di firme, ha invece ritirato – chissà come mai – la sua candidatura il presidente del partito Unione nazionale russa, Sergej Baburin. 

Il fondatore del Partito russo per la libertà e la giustizia, Andrej Bogdanov anche.

La candidata del Partito Democratico di Russia, Irina Sviridova, ha comunicato invece di non essere riuscita a raccogliere abbastanza firme a suo sostegno e quindi, ‘’ciccia’’.

Comunque sia la Sviridova che Baburin hanno esortato i cittadini russi a votare per l’attuale capo dello Stato, Vladimir Putin, che la Commissione elettorale ha registrato come candidato indipendente.

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Vladimir Putin ha 71 anni, guida la Russia dal 1999: ha ricoperto sia la carica di presidente sia quella di premier.
L’attuale mandato presidenziale è il quarto per Putin.
È stato eletto capo di Stato per la prima volta il 26 marzo 2000 e poi nel 2004, 2012 e 2018. Dopo la riforma costituzionale e l'”azzeramento” dei mandati, ha potuto ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo.

In teoria potrebbe rimanere al potere fino al 2036, diventando il leader russo più longevo della storia.

Morale? Morale Putin verrà rieletto!

Timidamente qualcuno ci prova ma poi il salvar la pelle diventa il problema maggiore e quindi…

Alla prossima

Elena

Fonti: AGI – Nova News – Meduza

Libertà di Stampa? Ma dove?

Pensierino del mattino …

Sono sempre più numerosi i sintomi di peggioramento.

A proposito di ‘’bavaglio’’, il giornale Domani scrive: ‘’abbiamo ricevuto una querela da parte del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari per un articolo firmato da Stefano Iannaccone. (°)
Dopo le minacce di querele: Durigon, Santanchè, Crosetto, Giorgetti e Meloni, si tratta dell’ennesimo attacco di un esponente del governo al nostro giornale. Continueremo a fare il nostro lavoro come sempre’’.
Ovviamente la direzione del giornale conferma che continuerà a fare il proprio lavoro come sempre ma, a che prezzo?
Oggi i giornali, dal punto di vista economico, faticano a sopravvivere, e difendersi dalle ‘’querele’’ costa un sacco di quattrini. Specie da querele e da minacce fatte da personaggi che ricoprono ‘’posti di comando’’e che dispongono di conoscenze e quattrini sufficienti per gestire la cosa a proprio vantaggio. Quelli tanto per intenderci del: ‘’Lei non sa chi sono io’’!

Essere ‘’liberi’’ di dire quel che si viene a sapere è diventato una sorta di atto ‘’eroico’’.
Già informare una popolazione, assorbita completamente dal dover ‘’tirare la carretta’’ per sopravvivere, è un’impresa difficile, se poi a questa impresa difficile ci si mettono pure le pastoie delle minacce di querele costanti, bè… vedete un pò voi.

E’ mai possibile che i giornalisti debbano vivere in questa maniera? Con le spade di Damocle delle denunce sulla testa?
Se non sei allineato e coperto ti rendono la vita difficile.
Che ne è stato della libertà del famoso ‘’Quarto potere’’?
Stanno forse costringendo la categoria, per il quieto vivere, a pubblicare notizie che non vadano contro il ‘’potere costituito’’ e che quindi non disturbino il ‘’manovratore’’?

Qui le cose peggiorano a vista d’occhio invece di migliorare.

Alla prossima

Elena

(°) https://www.editorialedomani.it/politica/italia/fece-un-contratto-doro-a-fazzolari-il-governo-lo-piazza-direttore-della-3-i-spa-uknr29m9

I giovani, il malessere, la paura del domani…

Pensierino del mattino …

I giovani e la paura del domani.

Sono vecchietta, ho 68 anni compiuti e la mia vita, bene o male, l’ho vissuta in modo tutto sommato, sereno.
Non si navigava nell’oro, c’eran tante difficoltà, la tv era una cosa da ricchi, così come le automobili, ma, eravamo tutti sulla ‘’stessa barca’’ e quindi grandi differenze tra noi ragazzini, alla fin dei fini, non ce n’erano.
Pur non essendo un genio ho avuto la fortuna di essere assunta, nella stessa città in cui sono nata, Torino, negli uffici della più grande industria italiana dell’epoca, dove ho fatto la mia piccola carriera. Quando ho smesso di lavorare ero ‘’Segretaria Assistente di Direzione’’ , niente di che ma, stipendio e tipo di lavoro mi permettevano di vivere dignitosamente.
La domanda che mi pongo è: ‘’Possono i giovani di oggi, con lo stesso mio impegno, avere le mie stesse possibilità’’?
Non credo proprio.
Prima di tutto, ai miei tempi, angosce relative a guerre, a pandemie, a cambiamenti climatici, a inquinamento, alle crisi economiche non pesavano sulle nostre teste come spade di Damocle.
Spade di Damocle che pesano invece sui giovani di oggi, sempre più spaventati e sempre meno capaci di trovare una ‘’via d’uscita’’ che riesca a salvare ‘’capre e cavoli’’. Mi riferisco a Pianeta ed Umanità.
La domanda che mi pongo è: ‘’noialtri vecchietti, che abbiamo avuto una vita, rispetto a loro ‘’serena’’, li aiutiamo fare il ‘’salto’’?
Li aiutiamo a cambiare il mondo in ‘’meglio’’ oppure tendiamo a criticare la loro indifferenza e la loro abulia, che altro non sono se non ‘’una paura folle’’ che blocca loro qualsiasi iniziativa?
Invece di aiutarli tendiamo a criticarli. Noialtri è vero che non avevamo le guerre, ma siamo cresciuti con chi la guerra l’aveva fatte. Alcuni, come i nostri nonni, persino due. Ci hanno passato questi nonni e questi genitori gli ‘’anticorpi’’ per certi orrori.

Possiamo dire che gli stessi ‘’anticorpi’’ siano nelle generazioni di oggi?
O di quelle cresciute con il Grande Fratello? Che dal 2000, mi dicono sia ancora in produzione! Non credo il GF sia stato particolarmente ‘’vantaggioso’’ a livello di crescita personale per le generazioni che l’hanno seguito e vissuto come un modello da imitare.

Noialtri la TV l’abbiamo conosciuta con il Maestro Manzi, quel Signore che insegnava a leggere e scrivere ai nostri nonni. La TV considerata un mezzo per ‘’crescere’’.
Poi è arrivato Silvio Berlusconi e la TV è diventata… cosa esattamente? Ai posteri l’ardua sentenza.

Comunque, resta il fatto che le generazioni odierne siano spaventate. Il modello passato non funziona più e sarebbe più che ora di ‘’fare il salto’’.
Per ‘’salto’’ intendo cambiare completamente il modo con cui si fa economia oggi. Una sorta di economia da ‘’rapina’’ in cui le multinazionali dettano legge ed hanno quattrini per condizionare le scelte strategiche di paesi interi.

Gli agricoltori per esempio oggi scioperano prendendosela con chi? Con l’Europa che non gli permette di avvelenare il terreno con i pesticidi!

Ma… sarebbe quello il problema degli agricoltori? Non sarà che le Multinazionali li stiano strangolando pagando le loro produzioni tanto poco da affamarli? Ma ‘’nessuno’’ ha il potere di bloccare le Multinazionali! Quindi diamo la colpa all’Europa che si spende per NON continuare ad inquinare il Pianeta e depauperare i terreni produttivi, come invece li obbligano a fare le Multinazionali!

Abbiamo lottato tanto nel passato per eliminare i re assoluti e gli Imperatori ma… oggi? Oggi ‘’Novelli Imperatori’’ controllano il mondo intero, sotto forma di poche Multinazionali che, tutte collegate tra loro decidono le sorti del Mondo intero.

Possiamo davvero permetterlo? Possiamo permettere che in nome della sola economia, mascherandola, una volta da ‘’sacrosanto ritorno all’Impero’’, una volta da Supremazia religiosa, ci siano nel 2024 guerre di invasione e genocidi?

Se non saremo capaci di ‘’fare il salto’’ il mondo andrà verso un futuro distopico che porterà solo disgrazia.

Eppure qualche cosa mi dice che i giovani l’han capita questa antifona e che vorrebbero davvero fare qualche cosa di diverso. Noialtri ci avevamo provato con il ‘’mettere dei fiori nei nostri cannoni’’, ma poi: età che avanza, pigrizia e routine avevano preso il sopravvento e avevamo concluso poco.

Saremo in grado di collaborare con le nuove generazioni, guardando al futuro, con un occhio più simile al loro? Oppure ci culleremo nella nostra miopia dettata da un’età che ci consiglia di: ‘’goderci in santa pace gli ultimi anni’’?

Visto e considerato che Greta Thumberg, l’attivista ambientale è sotto processo a Londra, con l’accusa di avere arrecato disturbo alla quiete pubblica, dopo avere protestato durante una importante fiera dell’industria petrolifera e del gas nella capitale britannica, lo scorso ottobre, si direbbe che la nostra ‘’miopia’’ aumenti invece che diminuire.

Mah… alla prossima

Elena

Trino – autocandidatura per la discarica nucleare d’Italia…

Buongiorno, pensierino del mattino…
Parliamo dell’autocandidatura della Città di Trino Vercellese per ospitare, sul proprio territorio, la ‘’discarica nucleare di tutta Italia’’.
Abito a Trino solo da alcuni anni, prima abitavo in Francia, in Costa Azzurra. Non vi sto a spiegare il motivo di questo trasferimento ma ci tengo a dire che Trino mi è piaciuta subito. E questo nonostante lo stato di abbandono di molte abitazioni, alcune delle quali, un tempo sicuramente belle.
Abbandono dovuto alla diminuzione delle popolazione che da più di 10.000 abitanti è sprofondata a 6.500, nonostante l’apporto di 700 immigrati, fuggiti dai loro Paesi.
Detto questo Trino è una cittadina tranquilla e ben organizzata, grazie anche ad un un notevole volontariato sociale e culturale svolto dai cittadini stessi.
E’ a misura d’uomo e, in pochi minuti, si è nella campagna a respirare pace e silenzio, oppure a passeggiare nel magnifico Bosco della Partecipanza e/o a godersi lo spettacolo delle colline del Monferrato.
Recentemente la cittadina, quella che io considero un’oasi di pace, è stata scossa dall’autocandidatura per ospitare il Deposito Nazionale delle scorie radioattive esistenti sul territorio italiano.
Il primo fastidio è che la città di Trino, intesa come popolazione, non si è mai sognata di autocandidarsi.
Questa ‘’autocandidatura’’è stata un’iniziativa del solo Sindaco e della Sua giunta. Non si è discusso affatto della questione con la popolazione.
L’unico e solo ‘’esercizio democratico’’ sull’argomento è stato fortemente voluto dai Consiglieri di Minoranza,dove 3 tecnici – 3 per parte – hanno comunicato al pubblico i dati tecnici e le loro opinioni in merito.
Il confronto si è tenuto sotto forma di ‘’Adunanza Aperta’’ l’11 gennaio 2024 alla Biblioteca Brunod di Trino.
Eppure… una popolazione così presente e partecipativa avrebbe sicuramente meritato un pò più di considerazione da parte del Sindaco. O no?
Queste decisioni calate dall’alto ricordano troppo il Marchese del Grillo.
Ci si lamenta di aver perso dialogo e fiducia tra la popolazione e le Istituzioni, cosa questa che spalanca, pericolosamente, le porte al populismo più becero ma… di chi è la colpa?
Ma torniamo ai dettagli tecnici.
Oggi le regole per questi impianti sono dettate dall’IAEA – International Agency for Atomic Energy e dall’ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, quindi NON dai sindaci o da politici di ogni livello.
Questi Enti sono nati per evitare errori fatti nel passato.
Errori commessi anche a Trino, che ha sul proprio territorio i “cadaveri” delle due centrali dismesse che, a conti fatti, pare abbiano prodotto più ‘’politici’’ che KW!
Cadaveri che ci hanno lasciato un’eredità poco invidiabile come:
– il consumo inutile di territorio agricolo;
– il consumo di territorio destinato allo sviluppo industriale;
– i residui di materiale radioattivo stoccati in modo provvisorio;
– un numero di manufatti industriali abbandonati, fatiscenti e mai sanificati grava ancora sul territorio deturpandolo.

Possibile che, alla luce di quanto sopra, oggi si voglia nuovamente aggiungere un altro mastodontico manufatto?
Una discarica nucleare di 150 ettari, per la quale, le analisi fatte in base ai requisiti dettati dagli Enti di sicurezza nucleare, hanno dichiarato la zona NON IDONEA?
Possibile che non si riesca ad immaginare un futuro diverso per queste zone?
Tra l’altro qui NON stiamo nemmeno parlando di energia nucleare di ultima generazione! Macchè!Stiamo parlando solo ed esclusivamente della discarica nucleare di tutta Italia!
Discarica per la quale, sono stati identificati dagli enti competenti, ben 51 siti idonei, tra i quali Trino non esiste!
Quindi la domanda che sorge spontanea è: ‘’Per quale motivo vogliono costruire ‘sto catafalco in un sito giudicato NON idoneo?
Cambieranno le regole cosiddette ‘’amministrative’’ pur di dimostrare che il territorio è adatto? Magari, per questioni di spazio, dividendo le due costruzioni tra il deposito vero e proprio e il cosiddetto ‘’Polo tecnologico’’? (Centro che si occuperebbe della ricerca sui sistemi di stoccaggio delle scorie).
Certamente questa candidatura è una ‘’manna’’ per il Governo Meloni che, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 27 novembre 2023, ha approvato il testo dell’ennesimo decreto – legge in materia energetica.
Fra le varie norme ne spicca una in particolare: “la possibilità di autocandidature da parte di enti territoriali a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, per promuovere la possibilità di una più celere individuazione dell’area di stoccaggio”. (°)
Candidature a prescindere dalla compatibilità ambientale e territoriale del sito? Sembrerebbe proprio di si anche se noialtri speriamo proprio di no!
Se Trino non è mai stato considerato, dai tecnici, un luogo adatto da un punto di vista idrogeologico per quale motivo dovrebbe diventarlo per motivi politici?
Quindi? Quindi tutto il lavoro fatto dai tecnici Sogin, l’azienda creata dallo Stato proprio per gestire lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari ed individuare i siti adatti per la discarica, lo si butta al vento?
L’obiettivo del Governo è ovviamente quello di risolvere l’attuale stallo causato dal fatto che tutti i comuni individuati finora si oppongono alla costruzione del deposito.
Facciamoci una domanda e diamoci una risposta! Se si oppongono ci sarà pure un motivo no? Come mai in Italia il fenomeno NIMBY (acronimo inglese per: ‘’non nel mio gardino’’) è così marcato? Forse che la fiducia tra le parti sia ai minimi storici?
Forse perchè Governo e popolazione non sono in grado di comunicare? Forse perchè ormai l’impressione che si ha è che la politica si limiti a sparare slogan ma si guardi bene dal consultare/coinvolgere la cittadinanza su istanze che li riguardano?
Ci raccontano, per farci digerire la faccenda, che in Francia uno dei depositi di scorie sia nella Regione dello Champagne. Come se fosse in mezzo ai vigneti. Ma… qualcuno ha mai attraversato la Regione della Champagne? E’ grande quanto il Piemonte, e la discarica è in mezzo ai boschi, nascosta agli occhi di tutti. Qui sarebbe nel bel mezzo delle risaie! Un altro catafalco immenso, che non gioverebbe affatto a quella che vorrebbe definirsi la ‘’Porta del Monferrato’’. Il territorio della ciclovia VENTO.
Un ulteriore aspetto di questa faccenda che mi deprime è che oggi, 2024, la generazione che attualmente occupa posizioni strategiche, non sia in grado di immaginare un sistema di crescita economico più a ‘’misura d’uomo’’ ma continui a sfruttare l’esistente, anche a discapito di una depauperazione agricola, paesaggistica e turistica. Quindi una sorta di coazione e ripetere gli stessi errori fatti dalle generazioni precedenti.
Un’economia senza visione futura, si limita al triste ‘’prendi i soldi e scappa’’. Ad un poco lungimirante: ‘’Sfruttiamo le compensazioni e quello che c’è da prendere oggi, poi… si vedrà’’. Non dimentichiamo che questo sistema, utilizzato nel passato, ci ha lasciato con un pugno di mosche in mano.  
Per farla breve, al momento si direbbe che in tutta Italia l’unico sindaco favorevole sia Daniele Pane di Trino Vercellese e che la nuova regola introdotta dal governo sembra pensata apposta per il suo comune.
Noi cittadini italiani, con le nostre tasse, abbiamo pagato tutti ‘sti studi per stabilire dove fare ‘sta discarica per anni e adesso? Adesso arriva il Sindaco di Trino e decide lui per Governo e Paese!
Sembrerebbe proprio di sì e quindi? Quindi qui si rasenta la follia!
Sicuramente ‘’qualcuno’’ ci guadagnerà, ma molti, tra i quali la vocazione turistica ne subiranno solo le conseguenze.
Alla prossima

Elena
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(°) Fonte: GrIG – Gruppo Intervento Giuridici

Ilaria Salis … la Procura di Budapest chiede per lei 11 anni di carcere…

Questa insegnante italiana, antifascista nell’animo, è in carcere in Ungheria da un anno, senza aver ancora avuto accesso agli atti che la incriminano.
Abbiamo visto tutti ai TG come era incatenata durante l’udienza no?
Tajani, il nostro Ministro degli Esteri sostiene di non aver saputo nulla di questa detenzione.

Ma possibile mai? Ci dicono sempre: ‘’Se andate all’Estero, avvisate la Farnesina così potremo intervenire, in caso di necessità, in vostro aiuto’’.
Si vede che la Salis non gli aveva avvisati… colpa sua quindi?

Eppure ci sono state, secondo il giornale ‘’Domani’’:

– interrogazioni parlamentari in merito. Che ovviamente sono finite nei ‘’cassetti’’ dell’oblio;
– Membri dell’Ambasciata italiana in Ungheria erano stati allertati sulla sua detenzione;
– persino i Giudici di Milano erano al corrente di questo fatto.

Tajani invece? Lui no! Vabbè…

Nordio, per minimizzare, ha anche detto che la Magistratura Ungherese è sovrana quindi in pratica il suo messaggio è: ‘’Non rompeteci le ‘’OO’’! Avete solo da stare a casa vostra e non andare a manifestare contro i fascisti ungheresi.

Per giustificare l’amico Orban, ora salta persin fuori, e lo dicono personaggi come Ignazio Benito Maria La Russa, Presidente del Senato, che anche in Italia i carcerati li teniamo nello stesso modo. Con guinzagli e ceppi ai piedi!

Cosa gravissima! Ma, ammesso e non concesso sia vero, sicuramente non si tratta di ‘’colletti bianchi’’, quelli in galera non ci finiscono mai! Legiferano espressamente per tenerli al più sicuro possibile, ma tratteranno così immigrati e spacciatori, sempre immigrati, ovviamente.

Tutti sappiamo che grazie alla Bossi/Fini, che vigliacco se la eliminano, gli immigrati NON possono lavorare per sopravvivere. Quindi, se sono onestissimi e buoni come il pane, chiedono l’elemosina – ed ecco che questo Governo – ha reintrodotto il reato di accattonaggio – oppure finiscono nelle mani del ‘’Caporalato’’ e/o della malavita organizzata.

Ma lasciamo perdere questo tristissimo discorso e vediamo come mai ‘sta Signora è in galera in Ungheria.
Il 13 febbraio del 2023, Ilaria Salis era lì per contestare la manifestazione dei nazisti che “celebravano il giorno dell’onore”.

In Ungheria il 13 febbraio si celebra il ‘’Giorno dell’Onore’’, che altro non è se non il ritrovo di gruppi di estrema destra da tutta Europa.
L’insegnante 39enne italiana, aveva deciso, assieme ad altri, di partecipare a una contromanifestazione. La polizia locale la accusa di un’aggressione nei confronti di uno di quegli ”angioletti neri”.
E lo fa nonostante nel video siano tutti a volto coperto, quindi non si capisca affatto di chi si tratti.
Comunque, per questo motivo la Procura di Budapest ha chiesto per lei 11 anni di carcere!
Capito come si sta nella bella Ungheria di Orban?

Adesso aspettiamo la telefonata della Giorgia nazionale ad Orban, il cui tenore sarà: ‘’E daje falla tornare in Italia, fallo per me. Non famme fa ‘sta brutta figura in Europa, proprio adesso che sono er Presidente del G7 e c’ho ‘na carriera aperta in Europa’’.

Morale della favola? La morale è che i ‘’neri’’ ti possono menare come vogliono con i loro manganelli, avvolti da finte bandiere.
Se avete partecipato a manifestazioni a Roma, lo sapete tutti come funziona no?
Ma… se tu ne tocchi uno, specie in Ungheria, finisci in galera legato come un salame!

Che dire? No comment…

Alla prossima

Elena

Piano Mattei si… Piano Mattei no…

E dopo tanto TAM TAM su ‘sto famigerato Piano Mattei, viene fuori che le chiacchiere sono tantissime, ma i quattrini, destinati sono proprio pochi. O per meglio dire, per noi italiani sono parecchi visto che pare che ‘sti 5,5 miliardi li tireremo fuori noialtri.

Piano Mattei suona bene, non dobbiamo dimenticare infatti che Mattei riuscì a garantire una certa fortuna all’ENI sul mercato globale degli idrocarburi, riuscendo a reggere la competizione con aziende concorrenti britanniche, americane e francesi molto più grandi e strutturate.
Non dimentichiamo nemmeno che molti dei progetti inclusi nel “Piano Mattei” seguano investimenti avviati proprio da Eni, che è un’azienda che ha enormi interessi in diversi paesi dell’Africa e che spesso, proprio in virtù di questa sua influenza, svolge una funzione di sostegno e di indirizzo della politica estera italiana nella regione.

Noi popollo, tra annunci ed articoli di giornale, abbiamo capito che l’iniziativa è italiana ma non abbiamo ancora capito bene se l’Europa ha fatto suo oppure no ‘sto piano.

Il “Piano Mattei” appare al momento come una sorta di ‘’cornice’’ all’interno della quale vengono inseriti progetti già in programma da tempo e su cui varie importanti aziende pubbliche italiane avevano già investito. Sembrerebbe quindi che il Piano abbia principalmente l’obiettivo di coordinare questi obiettivi e di assegnare loro maggior prestigio proprio grazie all’impegno politico del governo. Il che non sarebbe affatto male.

Ma… nonostante fossero presenti Charles Michel, Roberta Metsola, e Ursula von der Leyen, ormai tutti baci e abbracci con la Giorgia Nazionale.
Nonostante il fatto che Ursula von del Leyen abbia ribadito che questo è il ‘’nostro piano per l’Africa’’, lasciando intendere con quel ‘’nostro’’ che l’Europa è d’accordo, la domanda da porsi è: ‘’Ma… saranno disposti a mollare risorse Ue, per non parlare di quelle nazionali di partner europei per attuarlo ‘sto Piano’’?
Come la pensano Francesi e tedeschi? Com’è visto il ‘’Piano Mattei’’ in Europa? Collaboreranno o si faranno concorrenza?

L’Europa dovrebbe muoversi in sintonia per contrastare gli interessi di Cina e Russia sul Continente Africano. Ce la faremo o anche questa volta perderemo il treno? Mah… va a sapere.
Possibile mai che non si riesca a pianificare uno straccio di nulla? Sembriamo anguille che si dibattono negli stagni.

Intanto Moussa Faki, il Presidente dell’Unione Africana, pur apprezzando il gesto, ha detto: ‘’Non siamo dei mendicanti. Avremmo preferito essere consultati sul piano’’.
Saranno ‘’consultati’’ da Cinesi e Russi? Mah…

Non è proprio incoraggiante come inizio.

Alla prossima

Elena

L’Italia e i 30 anni di berlusconismo …

Pensierino del mattino …
Il 26 gennaio 1994 – trent’anni fa, Silvio Berlusconi, pace all’anima sua, scendeva in politica e giustificava questo suo nuovo interesse solo ed esclusivamente grazie all’immenso amore che provava per il proprio Paese.
Forte delle sue TV lanciava messaggi rassicuranti e filantropici all’Italia intera.
Il primo in assoluto a trasmettere via etere questo immenso amore per l’Italia fu, guarda i casi della vita, Emilio Fede da Rete 4!
Fino a quel momento i partiti nascevano o per volontà parlamentare, oppure su pressione di gruppi di interesse, che comunque erano espressione della società.
Per Berlusconi invece la sua discesa in campo è dovuto solo ed esclusivamente alle tv! Sue tra l’altro. Già questo avrebbe dovuto farci suonare un ‘’campanello d’allarme’’. Ma a noialtri sia il ragionamento a più livelli che il ‘’conflitto di interesse’’ notoriamente fanno ‘’un baffo’’!

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Comunque… senza voler fare la pignola, la domanda sarebbe: ‘’Di questo sviscerato amore per l’Italia a ‘’noi popollo’’ che cosa è rimasto?
Ad onor del vero Mediaset sta benissimo ma… noi?
Eppure, nonostante aver sbattuto più volte la faccia contro il muro, continuiamo a dar retta al ‘’vuoto cosmico’’ di chi si presenta meglio, a chi risponde a tono, a chi non si fa mettere i piedi in testa, ai più aggressivi insomma.
Ma… siamo sicuri che per governare con lungimiranza sia sufficiente l’aggressività?

Che cosa ci è successo? Mah…

Alla prossima

Elena

Pensierino del mattino su Donald Trump…

Nello Iowa, Trump è uscito vincitore dai caucus con il 51%.
L’uomo che è pronto a mollare l’Ucraina al proprio destino, l’uomo che definisce il cambiamento climatico una “bufala”, l’uomo che non crede ai vaccini, l’uomo che proprio ieri in New Hampshire, a proposito dell’immigrazione, ha detto: “Stanno arrivando nel nostro Paese dall’Africa, dall’Asia, da tutto il mondo, stanno avvelenando il nostro sangue’’ , sarà il rappresentante dei Repubblicani e correrà, nonostante le cause giudiziarie in corso, per la Presidenza degli Stati Uniti d’America.
Credono di aver trovato l’uomo forte, invece sarà quello che distruggerà definitivamente gli USA! Ma tant’è… piace tanto…

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La domanda è: ‘’Come mai piace tanto costui? Cosa spinge delle persone normali, che tirano la carretta, a votare per un individuo simile? Com’è possibile che lo considerino uno di loro? Ma hanno visto dove vive? Quest’uomo aumenterà in modo spaventoso le differenza tra chi ha tanto e chi ha niente! Ma… come fanno ad esser dalla sua parte? Non si rendono conto che li sta manipolando a livello emotivo? Cosa si aspettano da lui? E’ sufficiente che costui sia contro disperati immigrati per votarlo? Ma cosa sta succedendo all’umanità? Mah…

Alla prossima

Elena
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All link sotto riportato potrete ammirare il suo ”francescano pied a terre” a New York, viceversa vive in quell’immensa villa a Maralago in Florida. Proprio ”uno di noi” vero? Mah…

TRINO – si candida volontariamente per ospitare la discarica nucleare…

Pensierino del mattino sulla discarica nucleare:
Trino NON ha mai fatto parte dei siti identificati dai tecnici in quanto è una sorta di zattera galleggiante.
Ha una faglia in movimento, ha una conformazione idrogeologica inadatta e la falda acquifera è affiorante. Questo è stato sostenuto dai tecnici che sono intervenuti nel Consiglio Aperto dell’11 gennaio alla Biblioteca Brunod.
Trino tra l’altro è stata oggetto di due alluvioni che l’hanno messa in ginocchio ma il suo Sindaco, nonostante il sito NON sia adatto, ha candidato volontariamente il Paese per la discarica nazionale. Quindi il territorio verrà revisionato nuovamente per vedere come cavolo far stare ‘sto mausoleo di 150 ettari! Si perderà nuovamente tempo. Anche perchè sarà difficile che ora, per magia, ‘sto posto diventi ”adatto”.
Alcuni però sono contenti, significa ‘’lavoro’’ vero? Quattrini gireranno sicuramente, sono stati previsti 900 milioni di euro in prima battuta, ma tutti sappiamo che, in corso d’opera, ci saranno sicuramente revisioni prezzi e la cifra aumenterà in maniera ‘’italica’’. Inoltre non ci vuol molto a capire che, un conto è fare un simile deposito dove le condizioni morfologiche del terreno sono adatte, un conto è farlo su un terreno che adatto non è. Come giustamente sosteneva la tecnica della Sogin, oggi la tecnologie è andata avanti quindi si può costruire in sicurezza anche dove ci siano problemi morfologici. Ovviamente questo costerà moooooolto di più! Ergo la malavita organizzata ringrazia.
Comunque, cari signori trinesi aspettatevi di ospitare, nella futura discarica di 150 ettari composta da 90 immense costruzioni in calcestruzzo armato, le 235 tonnellate di rifiuti nucleari ad alta e media intensità che i francesi stanno per restituirci. (Entro il 2025)

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Le dimensioni, 150 ettari, sono state calcolate per i rifiuti radioattivi dei prossimi 50 anni… poi, per forza di cose, la discarica dovrà allargarsi nuovamente.
Che bello vero? Un gioiellino di cemento armato in mezzo alle risaie del Carnaroli… alla faccia di Trino, la ” Porta del Monferrato”!
Ma tant’è… il Dio denaro è quello che va per la maggiore…

Alla prossima

Elena