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Ho conosciuto Mariano Perrella! Chi lo avrebbe mai detto? :-)

Mariano Perrella, è partito sabato 15 ottobre da Roma ed è venuto a Frejus, dove ha cantato e suonato gratuitamente presso la ”Salles des Sport de Villeneuve”.
Lo ha fatto per contribuire alla raccolta fondi organizzata dal CIP – Club italianiste de Provence, con la collaborazione del Municipio di Frejus, per le vittime del terremoto di Agosto in Italia.
Ovviamente c’erano anche altri musicisti, ma io voglio parlare di questo Signore, che ho avuto la fortuna di conoscere, andandolo a prendere all’aeroporto di Nizza assieme a Giuseppe Comes, il ”capocoro” di ”Note azzurre”, la corale del CIP.

Dunque per chi non conoscesse il personaggio, ecco qui di seguito qualche cosa a proposito della sua vita.

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”Mariano Perrella è un cantante, musicista (chitarrista, pianista, mandolinista, bassista), compositore, autore di programmi radiofonici e spettacoli teatrali.
 
E’ nato a Napoli, dove ha iniziato la sua lunga attività di “orchestrale”, suonando, per farsi le ”ossa” , in vari locali ed in seguito con famosi cantanti.
E stiamo parlando di cantanti del calibro di Massimo Ranieri,  i Vianella, Wes, Gianni Nazzaro, Mal dei Primitives , Ivan Graziani ed altri ancora. 
 
Nel 1970 Parrella si trasferisce a Roma dove inizia l’attività di “ turnista” di sala d’incisione, con i maestri come:  Piero Pintucci, Renato Serio, Toto Torquati, Toni Mims, Detto Mariano, Lally Stott, Marcello Faneschi, Vito Tommasi, Berto Pisano, e per artisti come: Domenico Modugno, Renato Zero, Mia Martini, Amedeo Minghi, Edoardo de Crescenzo, Ivan Graziani, Anna Oxa, Wilma Goich, Rino Gaetano, Edoardo Vianello, Gabriella Ferri, Renato Rascel, Gigi Proietti.
Nel 1976  entra a far parte del gruppo ”Pandemonium” come musicista e arrangiatore e dal 1980 è coautore di tutte le canzoni del gruppo.
Dal 1986 é autore delle musiche delle produzioni del  teatro “ Delle Muse” di Roma, dove collabora con Gigi Reder, Enzo Garinei, Lando Buzzanca, Vittorio Marsiglia, Giacomo Rizzo e la compagnia stabile Pirol-Santoro.
 
Dal 2000 è il musicista del teatro “ Prati ”  di Roma di Fabio Gravina.
Ha scritto le musiche di spettacoli teatrali per Nino Castelnuovo, Luigi De Filippo, Pippo Franco, Aldo Giuffré, Oreste Lionello, Nino Manfredi, Gigi Proietti, ed altri ancora.
 
Nel cinema, è autore di colonne sonore, fra le quali, insieme a Edoardo Vianello, quella del film “ Sapore di mare” diretto da Carlo Vanzina.
 
Ha lavorato per la televisione italiana dal 1990 al ‘95  ed é stato il responsabile musicale, nonché autore ed esecutore  delle musiche originali, del programma di  Rai 1  “Più sani più belli” condotto da Rosanna Lambertucci ”.
 
Ecco, ora sapete qualche cosa in più sul Signore, amico da anni di Giuseppe Comes, che ha cantato e suonato per contribuire alla raccolta fondi per Amatrice.

Mondi completamente diversi a volte si incontrano per puro caso! Ammiro le persone che, grazie alla loro musica, vivono ”libere come l’aria”! Ebbene si … esistono persone il cui ”lavoro” consiste nel coltivare il proprio hobby!
L’ho visto all’opera e devo dire che è ”impressionante”! Pur non conoscendo le artiste francesi con le quali si è esibito domenica, ha accompagnato le cantanti nei loro ”gorgheggi” in maniera talmente ”naturale” e, diciamolo pure, ”virtuosa” , che pareva quasi avessero provato assieme più volte, mentre invece le aveva appena incontrate!
Per il pubblico presente Mariano Perrella ha suonato e cantato: ”Reginella”, ”Io te vurria vasà”  e  ”Surdato ennamurato”! Un tuffo al cuore per chi ama la canzone napoletana come me.

Che dire? Grazieeeeeeee

Alla prossima

 

Elena

p.s.: qui Mariano Perrella suona per il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella – https://www.youtube.com/watchv=U61LkUOOemo&feature=youtu.be&app=desktop

Terremoto 24 Agosto 2016 … il confine tra la satira e lo squallore …

Quando e dove?
La scossa principale di magnitudo 6.0 si è prodotta il 24 agosto 2016 alle 3:36:32 con epicentro situato lungo la Valle del Tronto tra i comuni di  Accumoli e Amatrice, in provincia di Rieti e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

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L’area colpita dal terremoto rientra nella fascia ad altissima pericolosità sismica che corre lungo l’asse della catena appenninica.

Il più antico terremoto registrato nell’area risale al 1627, con possibile epicentro proprio ad Accumoli. Le descrizioni storiche in possesso suggeriscono che potrebbe essere stato di magnitudo 5-5.3. Il terremoto più intenso invece, si ebbe nel 1639, con epicentro ad Amatrice e si suppone possa essere stato di magnitudo 6.2, devastò Amatrice e varie località circostanti, quasi una fotocopia di quello avvenuto adesso.

Perché è una zona sismica?

Come si nota dalla particolare disposizione delle Alpi e degli Appennini, si intuisce come vi sia ancor oggi uno scontro tra la ”zolla Africana” di cui l’Italia ne fa parte e la ”zolla Europea”. Nessuna delle due zolle “vuole cedere” pertanto anziché avere una zolla che si infila sotto all’altra abbiamo uno scontro “frontale” con l’innalzamento di conseguenza delle montagne.

Va da se che spostamenti di questa portata creano instabilità nelle aree della nostra penisola.

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Non è il terremoto che uccide ma sono le case…

In Italia abbiamo una “sfortuna” tutta nostra a causa  della tipologia di terremoto e della tipologia del patrimonio edilizio esistente.
La frequenza delle oscillazione del terreno, sottoposto ad eventi sismici tipici dell’Italia centro meridionale, è simile alla frequenza propria di oscillazione dell’edificio tipico Italiano (casa a 3 piani da 100 mq). L’edificio sotto l’effetto delle oscillazioni del terreno ”entra in risonanza e … crolla”!

Ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che molte delle nostre Città nell’Appennino sono medioevali.
Amatrice ad esempio era entrata a far parte dei “borghi più belli d’Italia” ed ha perso quasi completamente il  suo centro storico ed il suo patrimonio storico artistico nel sisma.
Tra i beni lesionati o totalmente distrutti dal sisma sono crollate le Basiliche di San Francesco e di Sant’Agostino, le Chiese di San Giovanni, Sant’Agnese, Santa Maria del Suffragio, di San Giuseppe, Sant’Emidio, la Chiesa del Crocifisso e la Biblioteca comunale.
Crollato il Museo Civico, l’Archivio Comunale, distrutto anche l’Arco di San Francesco. Danneggiate gravemente sono la Porta Romana, la Porta Ascolana e la Torre Civica, storico simbolo delle libertà comunali, unica in tutta la valle del Tronto. Nella chiesa di Sant’Agostino, costruita nel 1428 in pietra arenaria, il tetto e il rosone sono scomparsi.
Il Museo Civico “Cola Filotesio” ospitava le croci processionali di Pinaco–Arafranca e Preta del XV secolo.
La Torre Civica del XIII secolo, con l’orologio in cima, è diventato il simbolo della tragedia con le lancette ferme all’ora del sisma. La Basilica di San Francesco è stata devastata, gli affreschi trecenteschi danneggiati e il Giudizio Universale è andato completamente perduto.
Questi,  per forza di cosa, considerata l’epoca di costruzione, non sono ovviamente edifici anti-sismici!

I Paesi colpiti durante l’anno sono poco abitati e si ripopolano solo in estate. Sono molti coloro che, nell’arco del tempo  sono andati a vivere altrove anziché restare in queste zone economicamente povere.  Ma l’estate si ritorna in questi paesini tranquilli e con l’aria buona, si viene qui per rigenerarsi.  Qui si coltivano amicizie da anni, qui si possiede la casetta, magari dei genitori o dei nonni, ristrutturata a fatica nell’arco del tempo, ecco il motivo per cui il numero dei morti è stato di 291 persone.

La ”misera” satira di Charlie Hebdò

Non mi sembra questa la sede adatta per fare delle polemiche approfondite sulla  malavita organizzata … ma non posso esimermi dal ricordare a quei geni di Charlie Hebdo, che la ”malavita organizzata” non perde tempo per ristrutturare delle piccole casette private, preferisce di gran lunga le ”grandi opere”, dove su importi ben più consistenti si possono fare delle ”creste maggiori”! In ogni caso gli edifici scolastici che sono inagibili a causa del sisma sono stati requisiti dai PM e si sono aperte le indagini. Se ”qualcuno” ci ha fatto la ”cresta” … speriamo finisca in galera al più presto!

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Non giustifico nulla e nessuno e non sottovaluto il fatto che la terra faccia il suo mestiere e che noi dobbiamo imparare a conviverci, ma … crede forse il giornale satirico Charlie Hebdo che se nella bellissima St. Paul De Vence ci fosse un terremoto del 6° grado, tutto starebbe in piedi? Darebbe, anche in questo caso, la colpa alla ‘Mafia”?

Un tempo la satira, come la ”politica d’altronde”,  era ”elegante ed intelligente”, arrivava al ”cervello” e faceva pensare!  Oggi la ”pseudo-satira” di Charlie Hebdo va solo alla ”pancia” delle persone  e quando va ”solo” alla ”pancia” … ahimè … crea solo ed esclusivamente odio e rabbia! Il che la dice lunga sul livello di squallida regressione che sta coinvolgendo tutti.

Alla prossima

Elena

Segnalo che Il Club Italianiste de Provence organizza un concerto di solidarietà la domenica 16 ottobre  alle 15.00 nella Sala sportiva di Villeneuve a Frejus, il ricavato sarà devoluto ad uno dei Comuni più colpiti.  Ovviamente vi aspettiamo numerosi. 

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