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ILVA … verrebbe da ”ridere” se non ci fosse invece da …

…  ”piangere” calde lacrime!
Ecco che cosa sta succedendo all’ILVA!
I ”media” in generale parlano di un poco chiaro ”ricorso su una questione ambientale” mentre invece è proprio lì che anderebbe messo l’accento!
Per farla brevissima, visto che la gente non ama leggere, ecco qui in sintesi la situazione:
Chi ha deciso di rilevare l’azienda,  vuole che prima si risolva il problema delle polveri sottili che inquinano l’aria mettendo in pericolo i cittadini di Taranto.
Perfetto … per questo motivo hanno fatto un piano per coprire con dei capannoni le montagne di residui pericolosi! Tutti d’accordo? Macché! Il sindaco di Taranto ed il Governatore Emiliano non sono d’accordo perchè i capannoni ”deturpano il paesaggio”!
Quindi la questione ILVA – parliamo di 10mila posti di lavoro diretti più l’indotto – non va avanti perchè ‘sti due hanno fatto ricorso in quanto i capannoni sono brutti!
Insomma questo ricorso sta mettendo  in crisi il futuro dell’ILVA e il posto di lavoro degli operai.
Allora che lo dicano che anche loro sono per la ”decrescita felice” … e facciamo prima!
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Qui di seguito la questione nel dettaglio per chi ama leggere:
”Nel 2013, quando l’Amministrazione straordinaria dell’Ilva commissariata decise la copertura dei parchi minerali, la principale fonte di inquinamento da polveri sottili di Taranto, l’ordine degli architetti della città jonica denunciò che l’altezza delle coperture avrebbe penalizzato il PANORAMA!
Vi rendete conto? Muoiono di ‘’polveri sottili’’ e le coperture rovinano il ‘’panorama’’!
Naturalmente, le proteste degli architetti caddero allora nel vuoto. Infatti, impedire al vento di trasportare nel quartiere Tamburi di Taranto le polveri inquinanti, principale causa delle malattie respiratorie dei cittadini di Taranto era una priorità assoluta.
Ma … un mese fa però, il neoeletto sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e il Governatore della Regione Puglia, il magistrato in aspettativa Michele Emiliano, hanno presentato un ricorso contro il decreto che contiene le prescrizioni ambientali a cui la nuova Ilva deve adeguarsi per attuare la vendita dello stabilimento alla cordata AmInvestco.
Qual è la prescrizione fondamentale del decreto ambientale? La copertura dei parchi minerali, i depositi di materiale ferroso e volatile alti come piccole colline che inondano Taranto di polveri di ferro!
Per quanto possa sembrare paradossale e al limite dell’inverosimile, il sindaco e il governatore, i rappresentanti del territorio, si oppongono alla principale misura ambientale a favore dei cittadini diTaranto.

In attesa che si pronunci il Tar di Lecce, il ministro Calenda ha interrotto le trattative per arrivare all’accordo sindacale, indispensabile per chiudere il contratto di vendita dell’Ilva, sottolineando che rischia di saltare un investimento di 5,1 miliardi di euro, il più grande di una multinazionale al Sud dal Piano Marshall.
Alcuni pericolosissimi industrialisti e liberisti, tra cui l’ex segretario della Fiom e attuale segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini, hanno chiesto alla Regione Puglia di RITIRARE IL RICORSO e di consentire alla trattativa di ripartire. Il segretario della Uilm, il tarantino Rocco Palombella, ha definito il ricorso «UNA OPERAZIONE SCIAGURATA», il segretario della Cisl, Annamaria Furlan, «UN GRAVE ERRORE».
In gioco ci sono circa 10mila posti di lavoro diretti e altrettanti nell’indotto, la definizione di circa 5mila posizioni di cassa integrazione attualmente attive. In sintesi, l’intera economia di una città stremata da sei anni di battaglie attorno al suo asset principale.

Definire in tempi brevi la vertenza e il ricorso e chiudere il contratto di vendita dell’Ilva non è una priorità solo per Taranto e la siderurgia. In gioco c’è la credibilità di un Paese nei confronti di un investitore internazionale, il leader globale dell’acciaio ArcelorMittal, disposto a scommettere su un rilancio industriale di Taranto fondato sulla riconversione e la messa in sicurezza ambientale. Gli investitori internazionali potenzialmente interessati all’Italia … si scoraggiano con i casini che facciamo … lo spettacolo che offriamo è penoso …

Che dire? Verrebbe da pensare che l’ego personale del Governatore e del Sindaco siano ormai ”prima di tutto e di tutti”…
Alla prossima
Elena

 

la Svizzera … e il salario garantito a tutti !

Mentre noi stiamo a ”scannarci” per eleggere un sindaco … oggi gli svizzeri votano, se è il caso oppure no, di dare a ”tutti” gli abitanti del Paese uno ”stipendio universale”! 

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Tutti quanti! Che abbiano o meno un lavoro, compresi  gli stranieri residenti da almeno 5 anni.

Il referendum di iniziativa popolare è stato organizzato da un gruppo che non appartiene a nessun partito politico. Così almeno sostengono … ma mi piacerebbe sapere ”cosa e chi” sta dietro a tutto questo, se  non esiste davvero una qualche ”strumentalizzazione” a monte.  A ”chi”  potrebbe, ad esempio,  far comodo dare un ”obolo” a tutti? In modo da tenerci tranquilli e quindi non creare ”tensioni sociali”?    Mah …

Tornando all’argomento: lo stipendio dovrebbe essere di 2.500 franchi svizzeri  (2.260 euro) al mese a persona più 650 franchi svizzeri al mese per ogni bambino.  Non ”saltate sulle sedie” dall’entusiasmo, ricordate che la Svizzera è ”ricca”, ha più banche che abitanti e che il costo della vita da loro è molto più alto del nostro.

Comunque, ammesso e non concesso che gli svizzeri votino a favore,  il che non è dato per scontato,  tempo fa infatti  hanno rifiutato di avere più giorni di ferie pagate! Il che la dice lunga sulla loro ”mentalità’!

Questo ”stipendio”,  se dovesse esser promosso, sarà ”ovviamente” compensato con un aumento generalizzato delle imposte e delle tasse e molto probabilmente con riduzioni su prestazioni sanitarie … scolastiche … abitative … etc… etc …

D’altronde se la ”coperta” è quella … bisogna tirare un po’ dappertutto.

Uno dei promotori del referendum, Ralph Kundig, sostiene che dare un  ”salario a tutti” è indispensabile a fronte della perdita progressiva dell’occupazione ”umana” causata dall’ automatizzazione crescente, lo stesso ”vangelo” di Grillo.

Quindi diamo un salario di sopravvivenza a tutti … tutti uguali … d’altronde se il futuro apparterrà  alle ”multinazionali’ e ne rimarrà solo ”una/o” come gli Highlanders … avremo, ad esempio,  una sola casa produttrice di abbigliamento … una sola casa produttrice di auto … una sola casa produttrice di ”celle abitative”…  alla fine vivremo tutti nello stesso modo sul pianeta. Avremo tutti gli stessi vestiti … guideremo tutti la stessa auto … vivremo tutti negli stessi alloggiamenti.

iurVe lo ricordate il ”cattivone” in Highlander?

Mò … ‘sta a vedere … che alla fin dei fini i  ”marxisti”  sono gli svizzeri e le Multinazionali!

E chi lo avrebbe mai detto?

 

Alla prossima

 

Elena