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Salvini, la lega e … i fondi russi!

Se vi interessa conoscere la situazione dei fondi ‘’Russia-Lega’’ che imbarazzano tanto il Ministro degli Interni, nonché vice Primo Ministro italiano ecco qui una ‘’sintesi’’ di facile lettura, tratta dal Sole24ore.

Nonostante Salvini continui a dire di non conoscere Savoini, i due sono sempre assieme …

Negli ultimi giorni si parla di un accordo che avrebbe consentito alla Lega, il partito del vicepremier Matteo Salvini, di incassare l’equivalente di 65 milioni di dollari di fondi dalla Russia. 

Il retroscena è emerso da un audio pubblicato il 10 luglio da una testata statunitense, Buzzfed, anche se le dinamiche descritte nella conversazione erano già state svelate da un’inchiesta del settimanale Espresso nel febbraio 2019.

L’intermediario principale dell’operazione è stato identificato in Gianluca Savoini , un esponente delle Lega che viene considerato come un emissario del partito in Russia.

Il caso è esploso prima con scandalo politico, ravvivando l’accusa di legami opachi fra il Carroccio e Mosca, per poi assumere una rilevanza penale. La Procura di Milano ha aperto formalmente un indagine a carico di Savoini per corruzione internazionale e, ora, sta valutando l’avvio di una rogatoria per fare chiarezza sui flussi finanziari che si sarebbero dovuti registrare fra la Russia e il partito che esprime uno dei due vicepremier nel governo italiano.

Ma cosa si è scoperto, esattamente, con l’audio? 

L’audio diffuso da Buzzfeed, in un articolo firmato dal giornalista italiano Alberto Nardelli, è stato registrato al Metropol Hotel di Mosca. I suoi contenuti erano già stati anticipati lo scorso febbraio da un’inchiesta di due reporter dell’Espresso, Giovanni Tizian e Stefano Vergine, poi autori di un libro-inchiesta sullo stesso argomento. La conversazione coinvolge un totale di sei persone: tre italiani e tre russi.

L’unica voce riconoscibile con sicurezza è quella di Savoini, presidente dell’associazione Lombardia-Russia e ‘’sherpa’’ della Lega a Mosca. 

Ora è emerso che uno degli altri due connazionali è Gianluca Meranda, un avvocato che ha partecipato all’evento come consulente di una banca d’affari. Meranda ha scritto una lettera a Repubblica, dove conferma la sua partecipazione (in rappresentanza di una società ‘’interessata all’acquisto di prodotti petroliferi di origine russa’’) ma nega qualsiasi affiliazione politica o interesse per il finanziamento ai partiti. Nell’audio, Savoini spiega l’ambizione di stringere ulteriormente i rapporti fra l’Europa e la Russia, chiamando in causa il fronte nazionalista che si è venuto a saldare in occasione del voto delle Europee del 23-26 maggio fra la stessa Lega e altri partiti dell’area come il Freiheitliche Partei Österreichs (Austria) e il Rassemblement national (Francia).

Poi si parla di un accordo, quello che ha scatenato le controversie e le indagini. La trattativa consisteva nel dirottare sulle casse della Lega 65 milioni, a margine di un’operazione che avrebbe condotto una grossa azienda petrolifera russa a vendere alla Eni petrolio per 1,5 miliardi di dollari (Eni ha già negato qualsiasi coinvolgimento). La transazione sarebbe stata poi intermediata da una banca russa, andando a finanziare la campagna elettorale della Lega.

Che cosa ha provocato lo scandalo? 

I riflessi del caso sono soprattutto di ordine giudiziario e politico. 

In termini giudizari, la Procura di Milano ha aperto formalmente un’indagine con l’ipotesi di reato di corruzione internazionale. I magistrati sostengono di aver già avuto accesso da mesi agli audio svelati da Buzzfeed, concentrandosi sui rapporti Lega-Russia dai tempi della prima inchiesta de l’Espresso.

Ora i pubblici ministeri Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, coordinati dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, stanno vagliando l’ipotesi di avviare una rogatoria internazionale a Mosca (semplificando, una richiesta di assistenza internazionale) per verificare se il trasferimento di fondi abbia avuto davvero luogo.

È probabile, però, che l’impatto maggiore sia di carattere politico. Il vicepremier Matteo Salvin e diversi esponenti della Lega hanno scaricato Savoini, liquidandolo come un millantatore che ha agito in totale autonomia rispetto agli interessi del Carroccio.

L’incongruenza, rilanciata dallo stesso Buzzfeed, è che esistono diverse testimonianze fotografiche e verbali del rapporto fra Savoini e la Lega, a partire dalla sua presenza durante una visita ufficiale di Salvini a Mosca.

Incalzato dai cronisti sul tema, il vicepremier ha risposto con irritazione che Savoini ‘’non era stato invitato’’.

Al di là degli episodi, i rapporti fra i due coprono un periodo di almeno due decenni e sono puntellati da forme anche strette di collaborazione.

Savoini, elenca ancora Buzzfeed, ha svolto il ruolo di portavoce di Salvini, organizzato viaggi in Russia per delegazioni della Lega e presenziato a diversi incontri fra politici italiani e diplomatici russi, inclusa la recente visita di Putin al premier italiano Giuseppe Conte.

Non c’è nulla di inedito nella fascinazione della destra europea per la Russia di Putin. Ma anche il caso di un flusso di finanziamenti fra il Cremlino e l’Europa conta alcuni precedenti.

Un esempio quasi identico alla vicenda-Savoini è quello che ha affossato la carriera di Heinz-Christian Strache, segretario del Freiheitliche Partei Österreichs, incastrato da un video che lo vedeva intento a promettere favori alla finta nipote di un oligarca russo in cambio di finanziamenti.

Strache si è dovuto dimettere, innescando una crisi del governo di centrodestra di Vienna (che si appoggiava al sostegno del FpÖ) e la convocazione di nuove elezioni a sttembre. 

Marine Le Pen, leader del partito di ultradestra Raggruppamento nazionale, ha ricevuto nel 2014 un totale di 11 milioni di euro in prestiti da banche russe, una delle quali vicina al governo di Mosca.

Il banchiere britannico Arron Banks, grosso sostenitore della Brexit, è finito sotto indagine per l’origine «sospetta» degli 8 milioni di sterline donate alla campagna per il Leave in occasione del referendum. 

In quello stesso periodo Banks contrattava per investimenti in diamanti e oro mediati dall’ambasciata russa a Londra.

E ora che succede? 

Salvini e la Lega sono nel mirino dell’opposizione, che chiede maggior chiarezza sull’episodio e invita il vicepremier ad ammettere (o spiegare) la sua vicinanza a Savoini.

L’ex premier Matteo Renzi, oggi senatore del Partito democratico, ha dichiarato che la richiesta di rubli a Mosca offrirerebbe gli estremi per una accusa di ‘’alto tradimento’’ nei confronti di Salvini.

Per ora il partito, come abbiamo visto sopra, si affretta a negare qualsiasi legame decisivo con l’indagato. La Lega potrebbe costituirsi parte civile nell’inchiesta della Procura milanese, ritenendosi danneggiata dall’episodio e dall’identificazione con i comportamenti di Savoini.

Non è detto, però, che il distanziamento improvviso dall’esponente giochi a favore del Carroccio. La Lega ha sempre manifestato la sua affinità con la Russia di Putin, indicata come uno dei modelli di riferimento per il collocamento internazionale della Lega. Il voltafaccia a Savoini, lo sherpa del Carroccio a Mosca, potrebbe essere percepito come un rinnegamento della propria linea politica e dei rapporti con Mosca.

Ma soprattutto la ”cosa evidente” è che alla Lega dell’Europa non importi un ”fico secco” e che cerchi in tutti i modi, alleati anche ”opachi” come Putin,  pur di impedirle di contare nello scacchiere internazionale.  Il ”salvatore della Patria” quello che ”combatte i disgraziati migranti sui barconi ”… svende il Paese ad uno come Putin.

Alla prossima

 

Elena

Vienna … Sissi … Rodolfo …

Visitare Vienna e non rimanere incantanti dalla bellezza di questa città è impossibile!
Ovunque l’occhio è catturato da splendidi palazzi in stile liberty. A cavallo tra il XIX e il XX secolo architetti importanti come Otto Wagner, Josef Hoffmann, Adolf Loos o Joseph Maria Olbrich costruirono edifici famosi.

https://www.youtube.com/watch?v=i-9Gtjm84f4&t=70s

Ovviamente l’arrivo dei russi ha cambiato notevolmente il modo di costruire … ma, specie nel centro, lo stile liberty la fa ancora da padrone.

Come non rimanere incantati dal Duomo di Santo Stefano? Una chiesa in stile gotico che ospita la ‘’Pummerin’’, la seconda campana oscillante di tutta Europa, che batte i suoi rintocchi a quasi 70 metri di altezza. Le tegole colorate che rivestono il tetto del duomo di Santo Stefano formano lo stemma dell’aquila a due teste dell’impero asburgico, quello della città di Vienna e quello dell’Austria.
Nel centro di Vienna si trova l’ ‘’Hofburg’’ il palazzo in cui la famiglia dell’imperatore visse fino al 1918. Originariamente era un castello del 13° secolo che, con l’aumentare del potere degli Asburgo, fu ampliato fino a diventare l’attuale prestigiosa residenza.
Oggi c’è la sede del Presidente della Repubblica Austriaca, un importante centro congressi e numerose collezioni d’arte. Aperte al pubblico ci sono le stanze reali, il museo di Sissi e la raccolta delle ceramiche e dell’argenteria di corte.
Pur apprezzando questa magnificenza architettonica e gli splendidi musei della città … noi donne siamo attratte da un personaggio in particolare. E chi se non la bella e misteriosa ‘’Sissi’’?
Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach detta ‘’Sissi’’ (Sisi per Francesco Giuseppe) ha conquistato tutte noi fin da quando ne abbiamo visto il film.
Questa giovane donna era cresciuta a Monaco di Baviera in modo abbastanza libero e non costretta a rigidi protocolli.

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abitino poco impegnativo … 🙂

La storia più o meno la conosciamo tutti … la duchessa Ludovica di Baviera (mamma di Sissi)  e sua sorella l’arciduchessa Sofia (mamma di Francesco Giuseppe)  tramavano per far sposare la primogenita figlia di Ludovica, Elena, con il figlio di Sofia, l’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
Sofia voleva accanto al figlio una tedesca per rafforzare il ruolo dell’Austria nell’area germanica. Elena non era membro di una famiglia reale ma rappresentava comunque un legame con la Baviera che era una delle regioni tedesche più fedeli all’Austria.
Ludovica e Sofia decisero di far incontrare i due prescelti in una residenza estiva durante la festa di compleanno dell’Imperatore  e annunciare poi il loro fidanzamento. Ludovica portò con sé anche la figlia Elisabetta … e fu proprio Elisabetta a conquistare il cuore di Francesco Giuseppe!

Venne immediatamente chiesta la dispensa papale, visto che i due erano ‘’cugini primi’’.
All’epoca, specie nelle famiglie reali non si dava molto peso ai danni derivanti dalla consanguineità, anche se i Wittelsbach avevano già dimostrato che tra le loro fila erano più di uno a non avere la ‘’testa’’ tanto a posto. (Vedi Ludovico II di Wittelsbach … quello dei castelli fiabeschi) (°)
Si sposarono ma, immediatamente, Sissi si rese conto che il duro cerimoniale di corte non faceva per lei.
Sissi in fondo somigliava in qualche modo a Diana Spencer, la moglie del Principe Carlo che, pur per altri motivi, trovava difficile la convivenza a corte. Vero è che Francesco Giuseppe adorava Sissi e non aveva certo un’amante matura come Camilla … ma tant’è … Sissi non si abituò mai alla rigidità del cerimoniale. Era una ragazzina e non aveva impresso a fuoco il ‘’senso del dovere’’ imposto dal protocollo spagnolo!
Pur trovando ‘’Sissi’’ irresistibile, durante questo viaggio mi sono incuriosita in modo particolare, sul suo unico figlio maschio: Rodolfo, la cui triste fine ha lasciato un segno notevole nell’evolversi degli eventi storici che hanno portato alla prima guerra mondiale.
Chi era Rodolfo?
L’arciduca Rodolfo Francesco Carlo Giuseppe nato nel 1858 era l’unico figlio maschio dei coniugi Asburgo e, appena nato, fu nominato ‘’colonnello’’! Una follia no? Eppure … Francesco Giuseppe, che avrebbe tanto voluto fare la carriera militare, cosa che gli fu impedita dalla salita al trono in giovane età, non immaginava altra attività possibile per il proprio erede. Per temprare il futuro Imperatore, Francesco Giuseppe affidò Rodolfo, ancora bambino, alle ‘cure’ di un militare, il maggiore generale conte Leopold Gondrecourt. Costui era una specie di sadico che tormentava Rodolfo. Lo faceva rimanere sotto la pioggia, la neve, al freddo per delle ore. Lo svegliava in piena notte a colpi di pistola, lo abbandonava nei boschi da solo. Tutto questo, più che ‘’temprarlo’’ lo aveva traumatizzato!
Elisabetta, rendendosi conto di queste angherie, obbligò Francesco ad affidare il figlio ad altri educatori meno violenti. Rodolfo dimostrò subito la sua passione per le scienze naturali e per l’arte. Non esattamente quello a cui aspirava il padre che lo immaginava meglio come abile spadaccino!
Francesco Giuseppe e Sissi ebbero quattro figli, la primogenita Sofia, morta a soli due anni, Gisella, Rodolfo e, dieci anni dopo, Maria Valeria.
Rodolfo coltivò una visione politica liberale nettamente in contrasto con le idee paterne. Il suo atteggiamento “rivoluzionario”  … le sue frequentazioni con ambienti politici ritenuti ‘’sospetti’’, come ad esempio quelli del ‘’socialismo’’, fecero sì che la polizia della corte asburgica ne controllasse i movimenti, arrivando addirittura a pedinarlo!
Il padre non gli affidò mai importanti mansioni di politica interna visto che le loro idee erano agli antipodi. Tuttavia l’imperatore gli dovette riconoscere una certa abilità diplomatica e lo inviò pertanto a viaggiare in Europa come rappresentante dell’Austria.
Rodolfo riscuoteva molti successi tra il gentil sesso! Era giovane, colto, alto, snello, bello, ricco, sarebbe diventato il futuro imperatore dell’impero austro-ungarico … quindi non aveva certo delle difficoltà per trovarsi una moglie … ma, fu suo padre a decidere quale fosse la migliore donna per lui! Il 10 maggio 1881 Rodolfo dovette sposare la principessa Stefania del Belgio figlia del re Leopoldo di Belgio e di Maria Enrichetta d’Asburgo-Lorena. Il matrimonio venne celebrato nella Chiesa degli Agostiniani di Vienna.

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Rodolfo, fece buon viso a cattiva sorte … Sissi stessa giudicava Stefania un pò ‘’stupidotta’’.
Stefania era stata educata per essere la moglie di un monarca del XIX secolo, quindi la sua funzione principale era quella di “produrre eredi” per garantire la continuazione al trono. Lei non si chiedeva se amasse o meno Rodolfo, lei doveva solo compiacerlo e fare figli.
Francesco Giuseppe l’aveva scelta per il carattere sottomesso, per la provenienza da una famiglia reale d’Europa e per la sua religione cattolica, cosa che avrebbe fatto felice anche il Papa.
Nel 1883 nacque la loro prima e unica figlia Elisabetta, ma Rodolfo era già stanco di Stefania e si ‘’rifugiava’’ sempre di più in un mondo fatto di alcool, droga e donne.
Tra i suoi tanti amori fu famoso quello con la tenutaria di un bordello di Vienna che più volte lo salvò da propositi di suicidio.
Data la sua vita ‘’libertina’’ Rodolfo contrasse una malattia venerea che all’epoca non era curabile, quindi divenne sterile e incapace di generare figli. Trasmise la sua malattia alla moglie rendendola altrettanto sterile. Inutile dire che il matrimonio, che già funzionava poco, si ruppe del tutto.
Per fuggire questa situazione opprimente e rincorrere le sue passioni: caccia, alcool, droga e donne, nel 1887, Rodolfo acquistò un edificio di campagna a Mayerling e lo adattò a ‘’casa di caccia’’. Per salvare le ‘’apparenze’’, continuava a frequentare saltuariamente la corte e fu proprio nell’autunno del 1888 durante un ballo che Rodolfo incontrò la diciassettenne baronessa Maria Vetsera.
La giovanissima baronessa lo aveva già incontrato precedentemente ed era innamorata persa di lui. Le testimonianze concordano con l’impressione che Rodolfo non condividesse tale passione, anche se la fanciulla non gli fosse del tutto indifferente e quindi, tra i due,  nacque una storia d’amore per lei … e di sesso per lui.
Rodolfo, il 29 gennaio del 1889 nella tenuta di Mayerling, in preda ad una crisi depressiva più forte delle altre, prese la decisione di farla finita e diede ordini affinché la Vetsera, sua ospite in quei giorni, venisse allontanata. La giovane fu irremovibile e volle dividere con lui anche la morte! Rodolfo quindi la uccise con un colpo di pistola alla nuca, la compose nel letto a mani giunte e poi, si sparò alla tempia. Moriva così a soli 31 anni l’erede al trono dell’impero austro-ungarico!
La pistola usata per il ‘’fattaccio’’ non venne mai trovata. Quella che si vede nel museo a Mayerling è una copia immaginaria.
Naturalmente si cercò in tutti i modi di nascondere il suicidio. La prima versione fu che Rodolfo avesse avuto un incidente di caccia … poi un attacco cardiaco … poi alla fine furono costretti ad ammettere il suicidio. Il corpo della Vetsera fu fatto immediatamente sparire e venne sepolto nel vicino cimitero dell’abbazia di Heiligenkreutz senza nessuna cerimonia.
Per Rodolfo si ottenne una dispensa speciale per poterlo seppellire nella cripta degli Asburgo nella chiesa dei Cappuccini. L’atto ufficiale dichiarava che, al momento del suicidio, era in uno stato di ‘’confusione mentale’’, quindi non responsabile.
Questa è più o meno la versione ufficiale e probabilmente anche quella vera. Considerata però la simpatia di Rodolfo verso il ’’socialismo’’ … non si può escludere completamente che il suo fosse un ‘’omicidio politico’’, magari da parte della polizia segreta dell’epoca. Rodolfo era veramente un ‘’personaggio scomodo’’ … e non si era certo attirate le simpatie di chi era al potere.
Chissà … se Rodolfo fosse vissuto e avesse ereditato il trono … l’Europa forse avrebbe avuto una storia diversa. Magari non sarebbe neppure scoppiata la prima guerra mondiale!

Alla prossima

Elena

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La morte dell’erede al trono provocò la crisi definitiva del matrimonio fra Francesco Giuseppe e ‘’Sissi’’. Da quel momento Sissi stette pochissimo a corte e viaggiò per il mondo sempre vestita a lutto. La carica di erede al trono venne, trasmessa al fratello di Francesco Giuseppe, l’arciduca Carlo Ludovico che però morì a 63 anni a causa di una febbre tifoide. Il titolo passò al suo figlio maggiore, l’arciduca Francesco Ferdinando che venne però ucciso a Sarajevo il 28 giugno 1914 da un anarchico. Il titolo passò quindi al figlio del Fratello di Francesco Ferdinando, Carlo, che succederà, nel 1916, a Francesco Giuseppe.

(°) Ludovico o Ludwing non era ‘’matto’’ ma semplicemente omosessuale. Fu fidanzato per lungo tempo ma annullò il matrimonio.

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foto sul mio canale You Tube relative al viaggio:

https://www.youtube.com/watch?v=9jYRdzwswF0&t=7s

https://www.youtube.com/watch?v=J6Xbfnzdl1k&t=33s

L’Europa … ”vira” a destra? Oppure sta proprio morendo?

Una volta il termine che veniva usato nei confronti di chi era contro l’Unione Europea era ”anti-europeista”, nel tempo costoro sono diventati  ”euroscettici”, e si direbbe che oggi, gli ”euroscettici” vadano per la maggiore.

Ero iscritta al MFE (Movimento Federalista Europeo) già nel lontano 1974 , non ho cambiato idea sui concetti generali e,  anche se avrei qualche cosina da dire in proposito, non vorrei veder ”morire” un ideale.  Eppure,  il clima ”velenoso” di oggi sta mettendo a rischio il sogno di molti.

Facciamo qualche esempio:

  • In Italia ci sono partiti che, se arrivassero al governo, vorrebbero indire referendum per decidere se rimanere oppure no in Europa.
  • In Olanda, la popolazione ha bocciato un accordo di associazione tra l’Unione e l’Ucraina.
  • In Inghilterra si voterà prossimamente per la ”Brexit”.
  • In Germania, le elezioni regionali hanno mostrato il successo del partito nazionalista di destra: Alternative für Deutschland.
  • L’Austria potrebbe,  proprio oggi, avere alla guida del paese un presidente della destra radicale.
  • Gli inglesi a giugno saranno chiamati alle urne per sancire il futuro del paese nell’Unione,
  • Gli spagnoli torneranno alle urne per la seconda volta in sei mesi nel disperato tentativo di darsi un governo.
  • A Parigi, nel 2017, il Fronte Nazionale di Marine Le Pen tenterà la scalata all’Eliseo.
  • In Grecia si registra tra la popolazione il consenso minore all’Europa, e come dar loro torto? E’ la terza volta che tentano ”programmi di aggiustamento economico” pur di evitare il fallimento!

Sondaggi sostengono che la mancanza di fiducia nell’Europa sia dovuta all’incapacità di quest’ultima nel fronteggiare la crisi economica ed immigratoria che la sta colpendo.   Addirittura alcuni sostengono che siano proprio le ”politiche europee” la causa della crisi.

Schermata 2016-05-23 alle 07.05.41fonte: sole 24 ore

Pochi tengono conto che in Paesi come Italia, Grecia e anche Francia si sarebbe dovuto da tempo ”dare un giro di vite” all’assetto politico.  In periodi di ”vacche magre”, piaghe come clientelismo,  protezionismo e familismo (stendiamo un ”velo pietoso” su  Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita) sono da aggiungere ad una  situazione già ”precaria” e peggiorano ulteriormente il ”quadro traballante”.  Mentre alcuni paesi, dimenticando le proprie ”mancanze”  ”piagnucolano” sulla ”durezza” dell’Europa … altri, vedi i  tedeschi, quadrati come sempre, (anche se poi si fanno spesso i fatti loro) sostengono che non si devono mettere in dubbio i principi di Maasticht e impongono quindi a Paesi, già in cattive acque, di ridurre il debito e non rompere!

Come fare per far andare d’accordo ”mentalità” così diverse? Secondo la mia misera opinione di ”casalinga ignorante” … l’unico modo per far andare tutti d’accordo sarebbe quello di tornare ad avere tutti un lavoro decente! Un lavoro che permetta di vivere dignitosamente e di guardare al futuro con serenità. L’avere un lavoro farebbe ripartire tutto l’am ba ra dam e,  ripartito l’am ba ra dam, trovandoci in situazioni economiche migliori, si potrebbero fare tutti quegli ”aggiustamenti” da una parte e dall’altra senza traumi eccessivi. Chiederci oggi di ”tirare ulteriormente la cinghia” non potrà che far altro che  peggiorare e ”precipitare”  la situazione. 

Tutti dicono che bisogna ”creare lavoro” ma, evidentemente, tra globalizzazione e multinazionali,  NESSUNO sa da che parte incominciare per farlo!

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Morale della favola? Quando la gente è disperata, quando non arriva a fine mese ha la tendenza,  e credo sia ”genetica”,  a mettersi nelle mani di quello che sembra il più ”forte” ! Di quello che, spudoratamente,  sostiene di avere la bacchetta magica … di quello che ”pare” avere le idee chiare per risolvere il problema! Di quello che sostiene di essere ”puro e onesto come l’acqua di sorgente” …

Non dovremmo quindi stupirci se la tendenza generale ”viri a destra” .  In fondo corsi e ricorsi storici sono sempre gli stessi,  non c’è niente di nuovo sotto il sole, e, quando si gratta il ”fondo del barile” ,  lo si fa a 360°,  ”classe politica” compresa!

La ”barca Europa” … vira a gonfie vele a ”destra” … e gli USA forse avranno a comando della loro ”barca” … quella ”mina vagante” di nome Trump! Niente di buono all’orizzonte!

Meditiamo gente … meditiamo …

 

Alla prossima

 

Elena