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L’esperienza CoVid19 ci renderà migliori? mah …

Pensierino del mattino …

Stamattina un gabbiano è entrato nel nostro piccolo ‘’laghetto dei pesci’’ e ha fatto colazione!
Che tristezza … come mi spiace. Noi ai nostri pesciolini diamo persino il nome. Li guardiamo crescere giorno per giorno. Li vediamo modificarsi, cambiare colore, li riconosciamo e loro riconoscono noi. Lo fanno, avvicinandosi fiduciosi, quando capiscono che gli portiamo da mangiare. Eppure oggi, un gabbiano qualunque, è venuto a mangiarseli!

Il nostro laghetto di pesci rossi … 🙂

E’ la natura direte voi. Già è la ‘’natura’’! Mi viene da pensare che ‘sta natura sia anche un pò balorda … o no? Ma d’altronde, se per vivere dobbiamo ‘’mangiare’’, va da se che per uno che mangia pesce crudo non fa differenza se ‘sto pesce è un anonimo in mare o se è uno a cui hanno dato un nome in un laghetto artificiale.
Tutti mangiano, il leone mangia la zebra mentre la zebra mangia l’erba. Già la seconda, comunque, mi sta più simpatica.
Detto questo, dove ci collochiamo noi, sapiens, nella ‘’catena alimentare’’? Siamo in assoluto i primi della lista. Noi mangiamo tutto! Come i maiali d’altronde! E lo facciamo con ‘’metodo’’. Per farlo ci siamo specializzati, assoggettando intere speci animali e vegetali. Le alleviamo/riproduciamo in maniera intensiva per avere sempre a disposizione cibo. Addirittura lo facciamo manipolando geneticamente altre specie viventi, a nostro esclusivo vantaggio!
Ma attenzione … non lo facciamo mica per tutti sul pianeta. Macché! Lo facciamo solo per quelli che possono permettersi di ‘’comprare’’ il cibo che viene prodotto/distribuito dalle varie industrie.
Ne produciamo talmente tanto che, molto spesso, lo dobbiamo distruggere. E questo solo perché l’eccessiva produzione non viene assorbita dal mercato. Quindi per non abbassare i prezzi e per non ‘’distribuirlo’’ ovunque nel mondo,  cosa che diventerebbe un ulteriore ‘’costo’’ … preferiamo buttarlo via. Il fatto che nel mondo, ancora oggi, muoiano più di tre milioni di bambini l’anno, prima di aver compiuto il quinto anno di età, a causa della scarsa nutrizione, non è che ci preoccupi poi più di tanto. Affari loro … si arrangino. Stiano a ‘’casa loro’’.
Il succo del discorso è che le multinazionali, che si fanno concorrenza l’una con l’altra, devono produrre, vendere e noi dobbiamo comprare, consumare e dar loro quattrini. Così funziona il sistema.
Se non consumi e non paghi … sei figlio di un Dio Minore e a me, multinazionale, non servi.
Questa triste considerazione mi fa venire in mente la ricerca che stanno facendo, in questo momento, i 70 laboratori sparsi per il mondo. Laboratori che stanno lavorando, a testa bassa, per produrre il vaccino salvavita contro il ‘’Covid19’’, quel mostriciattolo invisibile e minuscolo che sta mettendoci in ginocchio.
Dunque anche con ’sto vaccino stiamo usando l’unico sistema che conosciamo. Correre gli uni contro gli altri per arrivare ‘’primi’’.
Perché? Per guadagnare un sacco di quattrini dal possesso dell’esclusività del vaccino stesso. Io ho il vaccino, tu paghi per averlo.
Come siamo buoni vero?
Quindi, ricapitolando, noi produciamo quantità industriali di cibo ma non per tutti … solo per chi può pagarlo e stiamo facendo la stessa cosa per il vaccino. Il fatto che stavolta magari un ‘’filantropo’’ come Gates si faccia carico della spesa e che lo voglia far distribuire a ‘’prezzo politico’’ gli fa onore. Ma non dimentichiamo che, per quanto questo Signore possa essere un ‘’gentleman’’ , il fatto stesso che ‘’lui’’ possa permettersi una cosa simile, la dovrebbe dir lunga sulla ‘’redistribuzione del reddito’’ in ‘sto pianeta!
Mi fanno tenerezza quelli che dicono che dopo questa ‘’pandemia’’ : ‘’Ne usciremo tutti più ‘buoni’’’! Ma dove? Ma quando? Ma figuriamoci … noialtri non siamo mica diversi dalle formiche o dalle blatte.
Noialtri, con tutta la nostra prosopopea, siamo uno sputo sul pianeta terra che a sua volta è uno sputo in una galassia che, molto probabilmente è un’altrettanto ‘’sputo’’ tra chissà quante altre galassie. Non riusciamo nemmeno ad immaginare con il calcolo quante ce ne siano.
Prima di nascere eravamo ‘’nulla’’ dopo la morte saremo nuovamente ‘’nulla’’. Eppure, da ‘ste miserie che siamo, abbiamo montato su un accrocco incredibile, sempre più sofisticato, per renderci la vita più semplice, meno faticosa e il più lunga possibile ma … sempre a discapito comunque di ‘’qualcun altro’’.
Come siamo ‘’strani’’ … eppure l’unica, assoluta certezza che abbiamo nella ‘’nostra’’ passeggera esistenza e dell’esistenza di tutto quello che conosciamo é che tutto, ma proprio tutto è destinato a ‘’morire’’.
Ciò nonostante … questa unica, immensa consapevolezza non ci rende affatto migliori …

Alla prossima

Elena

Alwaleed bin Talal il … ”San Francesco” saudita !

Il principe saudita Alwaleed bin Talal ha deciso, come San Francesco,  di donare il suo intero patrimonio in beneficenza! Nei prossimi anni il membro della famiglia reale saudita nonché nipote del re Abdullah, recentemente deceduto, donerà una fortuna stimata in 32 miliardi di dollari.

Prince-Alwaleed-Bin-Talal

Il 60enne, secondo Forbes 34esimo uomo più ricco del mondo, secondo il Bloomberg Billionaires Index il 20esimo, destinerà il suo patrimonio personale alla Alwaleed Philanthropies, l’organizzazione di beneficenza a cui ha già donato 3,5 miliardi di dollari. Il principe, che non ricopre nessun incarico governativo a Riad, ha precisato che la mossa non ha nulla a che fare con la sua Kingdom Holding Company, il veicolo di investimento di cui è presidente e che ha partecipazioni in gruppi come Twitter, Apple, News Corp e – tra gli altri – negli alberghi Four Seasons.

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il principe in versione ”occidentale”  

Sostiene che la filantropia sia una responsabilità personale e che sia parte integrante della fede islamica.   I fondi donati dal principe saudita verranno usati per:

  1. fornire aiuti vitali in casi di disastri,
  2. alimentare una cultura centrata sulla comprensione,
  3. dare più potere alle donne e ai giovani e creare un mondo più tollerante,
  4. portare l’energia elettrica in aree remote,
  5. la costruzione di scuole e orfanotrofi,
  6. l’emancipazione femminile.

Alwaleed ha confessato di essersi ispirato alla Gates Foundation, creata nel 1994 dal fondatore di Microsoft Bill Gates insieme alla moglie Melinda. Lo stesso Gates, che nel 2009 ha lanciato con Warren Buffett l’iniziativa ”The giving Pledge”  la ”campagna” per incoraggiare le persone più ricche del mondo a impegnarsi in operazioni filantropiche,  ha brindato alla decisione del principe saudita dicendo che il suo impegno promette di estendere significativamente il lavoro che la sua fondazione sta già facendo.

È dagli anni ’80 che il miliardario saudita si dedica alla beneficenza ed è un donatore rilevante nelle università che prevedono anche studi dedicati a Islam e Medio Oriente. Ha fornito infatti fondi alle università di Harvard e Georgetown in Usa e di Cambridge ed Edimburgo nel Regno Unito. La sezione islamica del musei del Louvre a Parigi in Francia è stata finanziata dai suoi   assegni.

Dato che gran parte della sua ricchezza deriva dal petrolio arabo ha deciso che la sua priorità è aiutare il popolo dell’Arabia Saudita … poi verranno estesi gli sforzi filantropici ad altre nazioni nel mondo.

Per determinare come la sua ricchezza verrà distribuita, anche dopo la sua morte, il principe Alwaleed guiderà un board of trustees dedicato. La scelta odierna non è dovuta ad alcun problema di salute ed è appoggiata dai suoi figli: il principe Khaled diventerà presidente della fondazione successivamente alla scomparsa del padre mentre la princissa Reem ne sarà vicepresidente.

Considerato il fatto che la politica si è dimostrata incapace di legiferare in modo da garantire una ridistribuzione del reddito decente, siamo arrivati a dipendere dai  ”miliardari” illuminati per avere un ”barlume” di giustizia sociale.

L’aiuto offerto dal principe sarà concentrato in Arabia Saudita e in Occidente arriverà ”ben poco” di questo ”ben di Dio” … direi comunque che è sempre meglio che finanziare l’ISIS.

Vogliamo fare ”santi” pure questi due signori? Cribbio … ma il principe è ”musulmano” … come fare ?

Alla prossima

 

Elena