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Terremoto – si è creata una nuova faglia …

 I giornali riportano le notizie sul  recente terremoto e parlano di ”nuova faglia”.
Che cosa significa ”nuova faglia”? Non sapendo un gran che in proposito sono andata a cercare in rete, ed ecco cosa ho scoperto. 

Quake_epicenters_1963-98Questi i siti considerati ”sismici” come possiamo notare non è che l’Italia sia proprio ben messa! 🙁 

Un portavoce dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) conferma quanto le violente scosse di ieri alle 19.10 di 5.4 della scala Richter e quella ancora più forte delle 21.18 di 5.9/6 siano ”figlie” del tragico sisma del 24 agosto (6 gradi della scala Richter).
Da allora si erano registrate ventimila repliche in un’area di soli quaranta chilometri, 15 delle quali di magnitudo tra 4 e 5 e 250 tra 3 e 4. Finché non è arrivato lo scossone di ieri uguale nell’intensità a quello che si era manifestato un’ora dopo il sisma più grave. L’epicentro della prima era tre chilometri da Castel Sant’Angelo sul Nera e a dieci chilometri a sud di Norcia, sul confine tra Marche e Umbria, e la seconda poco più a Nord, si sono originate entrambe a 8-9 chilometri di profondità (ipocentro), la stessa di agosto.

terremoto-oggi-26-ottobre-2016-3.4Epicentro dell’ultimo terremoto registrato 26.10.2016

In seguito al terremoto di agosto la zona aveva subito un abbassamento verso il Tirreno di ben venti centimetri mentre l’Appennino si ”allargava” sui due versanti, quello tirrenico e quello adriatico.

Proprio a causa dello sprofondamento, misurato dai satelliti dell’agenzia spaziale italiana Asi, dalla faglia principale si creava un sistema di faglie che si diramavano nel sottosuolo influenzandosi a vicenda e mantenendo il persistere delle repliche di diversa intensità. In questo modo si duplicava la situazione del sisma dell’Aquila quando nei sette mesi seguenti i pennini dei sismometri sobbalzavano per 64 mila volte!
Naturalmente lo scenario di base che continua a muovere la terra rimane lo stesso e cioè la placca africana che spinge verso quella euroasiatica. (Inutile fare ‘sto ponte che tanto l’Africa si attacca alla Calabria da solo!)

Secondo i sismologi quest’ultimo terremoto non va affatto sottovalutato perché avviene proprio al limite del margine settentrionale del sistema di faglie creatosi nella zona già colpita in passato.
Non si tratta della stessa prima faglia agostana ma di qualcosa di nuovo … capace di testimoniare quanta energia sia ancora nascosta nel sottosuolo e che ha bisogno, sfortunatamente, di trovare via d’uscita scatenando nuove fratture. Purtroppo il volume della crosta terrestre che si era fratturato in quei giorni era ampio e non si poteva escludere che si aprissero altre nuove faglie come quella di ieri. Anzi ora si è aperta una nuova zona di fratture più a nord che potrebbe innescare ulteriori movimenti.

Insomma, per farla breve,  il ripetersi costante di sciami sismici e terremoti induce i geologi a pensare che, in seguito alla spinta lenta ed inesorabile della placca africana verso l’Europa,  si sia creata lungo la dorsale appenninica una nuova ”faglia” cioè una frattura/spaccatura della crosta terrestre, spaccatura soggetta ad ulteriori terremoti.

Morale della favola … noi siamo delle ”formiche” alla mercè del Pianeta che, volenti o nolenti, fa esattamente quello che vuole!

Alla prossima

 

Elena