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Francia – coronavirus – secondo discorso di Macron alla popolazione

Ieri il Presidente Macron ha tenuto il suo secondo discorso a reti unificate.

Ha ribadito il fatto che ”siamo in guerra”, una guerra contro un nemico invisibile e proprio per questo motivo ancora più pericoloso.

Eccolo qui il bel Presidente francese che parla alla Nazione.

Comunque anche per la Francia ormai si sono adottate le stesse misure che abbiamo prese noi in Italia.

Alla fin dei fini … stanno tutti smettendo di prenderci in giro e fanno esattamente quello che abbiamo fatto noi.  Da oggi alle ore 12,00 chi verrà beccato fuori casa, senza una valida ragione, rischia una multa fino a 135 euro. Le frontiere, in entrata ed in uscita saranno chiuse per 30 giorni. Questa faccenda ovviamente ci mette molto in crisi perché noi abbiamo la nostra famiglia in Italia:  mia madre, attualmente ricoverata presso un centro di rieducazione funzionale, in seguito ad un intervento di coxartrosi, i miei figli ed i miei nipotini. Ma … che fare? Niente bisogna fare quello che chiedono.
Gli altri provvedimenti sono simili a quelli italiani. Quindi ristoranti, bar, negozi, musei, etc … saranno chiusi.

Macron ha promesso che lo Stato si farà garante per 500 miliardi di euro.  Ha promesso che per il personale ospedaliero con figli piccoli, saranno organizzati asili gratuiti. Inoltre verranno loro messi a disposizione gratuitamente degli Hotel vicino alle strutture in cui prestano servizio per potersi riposare senza fare chilometri, oppure gli verrà rimborsato il taxi per gli spostamenti da casa all’ospedale.
Il vantaggio è che qui la Sanità è una faccenda di Stato, quindi le decisioni prese da Macron, dopo essersi ovviamente consultato con Ministro della Sanità e con consulenti medici specializzati del settore, vengono adottate immediatamente su tutto il territorio. Da noi invece, grazie all’autonomia sanitaria delle nostre Regioni, ognuno fa un pò quel che ”caspita” gli pare … e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Inoltre una ”autonomia” non accompagnata da ”autonomia economica” … a cosa serve? Come al solito noialtri si ”legifera” un pò alla ”oiseau du chien” … Mah … Comunque stiamo a casa, cerchiamo di non alimentare il contagio, sarà ”dura” ma ne usciremo! 

La cosa unica è che per la prima volta nella storia del Mondo abbiamo ”tutti quanti” lo stesso nemico! Che sia la volta buona che si riesca a capire che siamo tutti, ma proprio tutti sulla stessa ”barca”? Speriamo …

Alla prossima

Elena

Coronavirus: auto-dichiarazione – come funziona e quando usarla

Coronavirus, auto-dichiarazione sugli spostamenti: come funziona e quando si può usare.

Voglio riportare sul mio blog quanto segue, perché la situazione è veramente particolare e vorrei che i miei nipotini, in futuro, possano leggere che cosa succedeva nel marzo dell’anno 2020. 

Ecco che cosa ha stabilito il Governo Italiano attuale (II Governo Conte) per quanto riguarda gli spostamenti dei cittadini, al fine di contenere, i contagi da coronavirus. 

Anche se l’Italia è un ‘’paese bloccato’’, i cittadini potranno continuare a spostarsi per lavoro, salute o necessità. Basterà compilare l’ormai celebre auto-dichiarazione,  un modulo già predisposto per l’istituzione della zona arancione in Lombardia e altre 14 province e ora esteso all’intero paese. Il nuovo testo, utilizzabile in tutta Italia, è stato diramato il 10 marzo.

In breve, si tratta di un documento che certifichi il motivo per cui un cittadino si stia muovendo, nonostante le limitazioni fissate dalle autorità e la raccomandazione a rimanere a casa il più possibile.

AUTOCERTIFICAZIONE/Il modulo per gli spostamenti

Come scritto nella stessa auto-dichiarazione, lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi:  
● esigenze lavorative (andare e tornare dal proprio lavoro; per i lavoratori dipendenti questo qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working) 

● situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o per «altri situazioni particolari» da dettagliare agli agenti)

● per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)

● rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (caso specifico: un cittadino domiciliato a Milano può far ritorno nella località dove mantiene la residenza, ovviamente se le due sedi non coincidono). Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.

Chi controlla le auto-dichiarazioni? 

Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha scritto in una direttiva ai prefetti che ‘’i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti’’.

● Su autostrade e viabilità principale, gli agenti della polizia stradale potranno fermare le vetture e controllare i moduli. Lo stesso potrà essere fatto da Carabinieri e Polizia municipale sulla viabilità ordinaria

● Nelle stazioni ferroviarie saranno attuati gli stessi controlli sui passeggeri, acquisendo le auto-dichiarazioni dei viaggiatori. In aggiunta la polizia ferroviaria, in collaborazione con personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, si occuperà della canalizzazione dei passeggeri in ingresso ed uscita, operando «verifiche speditive» (rapide) sullo stato di salute dei viaggiatori

● Negli aeroporti, i passeggeri in partenza dovranno esibire la certificazione insieme ai documenti di viaggio. Quelli in arrivo dovranno motivare lo scopo del viaggio in fase di ingresso.

Il foglio deve essere già stampato o viene fornito dagli agenti? 

Secondo la direttiva già citata, l’autodichiarazione può essere ”resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia”. Ora il governo ha chiarito che saranno le forze di polizia a fornirlo ai cittadini.

Sì, ma come si fa a capire se un’auto-dichiarazione è vera? 

Sempre a quanto si legge nella direttiva Lamorgese, la ‘’veridicità dell’auto-dichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli’’. In altre parole, le autorità potranno verificare se quello che era stato loro comunicato corrispondeva davvero a una delle quattro casistiche previste dal modulo. In caso di violazione si incorre nel reato previsto dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro ), a meno che il proprio comportamento ‘’possa configurare un’ipotesi più grave’’.

Fonte Sole24ore

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Speriamo che tutto questo finisca presto e bene. Sono convinta che noi italiani ne usciremo a testa alta, perché nessun popolo, meglio del nostro, riesce a gestire l’imprevisto e la confusione. Siamo ”geniali” per definizione e non ci perdiamo certo in un ”bicchier d’acqua”. 

Ce la faremo! E ne usciremo dignitosamente! 

Alla prossima

Elena 

Telenovela Coronavirus …

Buongiorno Mondo!

Eccolo qui il ”mostro” coronavirus … c’è dappertutto ma da noi … di più! Noi siamo sempre più ”vittime” degli altri! Mò l’Europa deve chiudere un occhio sui nostri conti squinternati anche per colpa del coronavirus …

E meno male che dovremmo ridimensionare il problema. Ma li avete letti i giornali di oggi? Di che cosa si parla? Solo ed esclusivamente di coronavirus!
Qui in Francia, visto che sono appena tornata dall’Italia, mi guardano come se fossi una ‘’sopravvissuta’’. Chiedono come stanno i miei figli, i miei nipoti, mia madre, com’è la situazione e se possono aiutarmi in qualche modo.
D’altronde … loro le notizie le hanno dai giornali francesi che riprendono quelli italiani e, visto come ne parliamo noialtri, non è che possano poi farsi delle idee ‘’normali’’!
Qui il problema ‘’coronavirus’’ è esattamente lo stesso che da noi, ma, visto che si tratta di una sorta di ‘’influenza’’ non è che la facciano poi tanto lunga.
Coma mai noi siamo sempre così ‘’teatrali’’? A noi capitano sempre e solo ‘’catastrofi’’ inimmaginabili a cui lo ‘’Stato’’, questa Entità sovrannaturale, deve metter delle ‘’pezze’’! Siamo onesti, è il nostro ‘’carattere’’ che è un pò ‘’chiagni e fotti’’! Ma poi, noialtri nel ‘’caos’’ ci stiamo benissimo. Ci viviamo nel casino costante. Anzi, sembra che lo si faccia apposta e vivere nel casino costante. Meno le cose sono chiare e ben organizzata e più c’è spazio per profittarne. E questo vale per tutti, cittadini e Stato e a tutti i livelli.
Siamo più simili al Maghreb che alla Norvegia … questo è poco ma sicuro.
Lo Stato poi, in frangenti simili , non si capisce se prenda provvedimenti contro il problema reale del momento o se lo fa in funzione della nostra ‘’ansia’’! Ansia generata ed alimentata in maniera esponenziale dai media. E’ come un cane che si morde la coda. In tutto questo si perde il senso della realtà e prevale panico e confusione!
Ma … noialtri … siamo un popolo maturo con un apparato statale maturo o … viviamo nella confusione, come degli adolescenti sprovveduti , tirando a campare?
Mah …

Alla prossima

Elena

Coronavirus e l’informazione fornita a noi ‘’popollo’’ …

Da un mese ormai ogni volta che si accende una televisione, una radio, un pc, si viene immersi da informazioni inquietanti sul coronavirus!

Quarto Potere …

Tutti i giorni una notizia peggiore dell’altra. 

E i contagi che aumentano, e i morti pure, e l’economia che crolla, e le scuole che chiudono mettendo in ginocchio famiglie intere, e le fabbriche che chiudono mettendo in ginocchio l’economia, e i ristoranti che si vedono annullare prenotazioni su cui ‘’contavano’’ parecchio, e gli Hotel che si vedono disertare, e le sale cinematografiche vuote, e le manifestazioni che ‘’saltano’’ a data da destinarsi, e i supermercati che rimangano vuoti, e i paesi sigillati, e le regioni del Nord considerate alla stregua di ‘’untori’’, a tutto ciò si è aggiunto, ciliegina sulla torta,  lo sciame sismico in corso nel mar Tirreno! E che caspita! 

Poi c’è da aggiungere che noialtri, che in tutto siamo il fanalino di coda dell’Europa, per quanto riguarda i contagi invece,  siamo i ”primi” dopo la Cina!

Non è che la faccenda ci entusiasmi proprio no? Non è che il fatto di esser finalmente ”primi” in questo frangente ci riempia di orgoglio! Sarà vero il fatto che, come dice il nostro Governo, gli altri Paese se ne ”freghino” e non facciano i controlli come si deve?  Onestamente … pensate proprio che noi si sia così ”sicuri” dell’efficienza del ”sistema Italia”? Bè … fatevi una domanda e datevi una risposta.

Non parliamo poi dei venditori di ‘’mascherine’’ che sono riusciti ad approfittare di questa situazione per far ‘’quattrini’’ aumentandone il prezzo del duemila per cento! Che ‘’animi nobili’’ vero?  Grrrrr …

Ovviamente queste notizie non è che proprio instillino negli animi gioia e letizia! Quindi il cittadino medio si preoccupa e, direi,  sia una reazione normale … o no? 

Il bello è che, se ti dimostri preoccupato, trovi sempre quello che  ti riprende con sufficienza dicendo: ‘’Ma non farla tanto difficile, in fondo è solo una influenza no? Di che ti preoccupi? E poi … muoiono solo i vecchi con patologie pregresse’’! 

Quindi? Quindi devo essere contenta? Visto che ‘’muoiono’’ solo i vecchi l’INPS tirerà finalmente un sospiro di sollievo vista la sua precaria condizione economica.

Comunque, se tu Paese, vuoi che non mi ‘’preocupi’’,  smettila di darmi informazioni in modo drammatico. Se effettivamente il coronavirus altro non è se non una ”influenza” di che cosa ci stiamo preoccupando? E’ tanto contagiosa e hai paura che ti invadano le strutture sanitarie? Allora comunica alla gente che si ammala di stare a casa a letto e di curarsi come farebbe con una normale influenza e di mettersi in contatto con l’ospedale solo se si è vecchi e in condizioni di salute precarie.

Invece Cribbio!  Ogni mattina sembra un bollettino di guerra, e poi non vuoi che mi preoccupi?

Certo che sono preoccupata. E anche tanto! 

Bertrand Russel

Fa pensare questa frase di Bertrand Russel : L’isterismo delle masse non è un fenomeno che si manifesti soltanto negli esseri umani, ma può essere osservato in qualsiasi specie gregaria. Un branco di elefanti, alla vista di un aeroplano, fu preso da un folle terrore collettivo.  Ogni singolo elefante era terrorizzato e il suo terrore si comunicava agli altri, creando una vasta moltiplicazione del panico.  Tuttavia, dal momento che tra loro non si trovavano GIORNALISTI, il panico si spense quando l’aereo sparì allontanandosi nel cielo. 

Ecco … ci siamo capiti vero? 

Alla prossima

Elena 

Blocco prescrizione si … blocco prescrizione no … che ‘’OO’’! 

Noi ‘’popolo’’ non è che sappiamo tutto e,  anche andando ad informarci, non è tutto così semplice e chiaro da capire.

Ma … noi ‘’popolo’’ non possiamo certo dimenticare che Giulio Andreotti, per esempio, un personaggio che è stato Presidente del Consiglio per ben sette volte, capo di vari Ministeri per almeno una trentina di volte, era stato condannato per aver COMMESSO  ‘’il reato di associazione per delinquere’’ fino agli anni 1980! Ma … guarda caso non se ne fece nulla in quanto il reato fu prescritto! 

Eppure, è stato dimostrato che Andreotti aveva incontrato, assieme alla sua scorta,  gente come Stefano Bontate e Riina (la Bestia)! Per fare cosa si erano incontrati costoro? Ora .. il fatto che Andreotti sia morto e sepolto non significa che tutto si sia risolto, anzi! La malavita organizzata è più forte di prima viste le quantità industriali di denaro che muove grazie ai suoi affari in crescita esponenziale! Solo con la cocaina costoro si fanno palate di quattrini che devono poi ‘’reinvestire’’ e, tutti sappiamo, che la politica ha bisogno, per fare andare avanti tutto l’amba ra dam dello Stato – scuole, sanità, welfare, etc …  di danaro. 

Capite adesso perché il ‘’bloccare’’ la prescrizione in ambito penale trova molti che, almeno a livello ‘’viscerale’’,  sono d’accordo?

Esisteva già la possibilità di sospendere, interrompere o bloccare la prescrizione sia in ambito civile che penale. Già nel 2017 infatti con la riforma Orlando, era stato previsto il blocco della prescrizione di un anno e mezzo a seguito di condanna non definitiva in primo e secondo grado. 

I legislatori al Governo oggi  (Alfonso Bonafede) hanno inserito, nel decreto anti corruzione, un nuovo blocco, questa volta PERMANENTE, che andrebbe applicato dopo ogni sentenza di primo grado, sia essa di assoluzione o di condanna.

Questo è Alfonso Bonafede, il Guardiasigilli della Giustizia! Lo so la foto è cattiva ma sono arrabbiata! La giustizia italiana fa acqua da tutte le parti! E non certo per colpa di chi ci lavora … ma per chi ”legifera”!

Il blocco della prescrizione penale è da intendersi alla lettera, in quanto, a differenza della sospensione che comportava un “fermo” momentaneo, la prescrizione scomparirà del tutto dopo il primo grado di giudizio. L’intento è quello di togliere all’imputato la scappatoia della prescrizione, anche se ciò comporterà delle conseguenze negative su altri fronti. Il blocco della prescrizione, infatti, significherà un aumento notevole delle cause pendenti in appello e in cassazione, con un’inevitabile dilatazione dei tempi processuali per le cause ancora da decidere. Quale giudice si metterà a lavorare come un matto per accelerare le sentenze? Nessuno! Tanto … i processi non finiranno più! Chi glielo farà fare di lavorare come uno stacanovista?

Noi ‘’popollo’’ che capiamo poco vorremmo che i processi fossero più veloci e bisognerebbe fare in maniera che lo diventassero … ma, considerati i precedenti – vedi Andreotti per esempio – non possiamo più mettere a disposizione l’arma della prescrizione. In fondo, fino a ieri, per far saltare un processo non serviva nemmeno un buon avvocato,  bastava trovarne uno che sapesse perdere del tempo. Ma oggi? Bè … oggi … visto che tanto il processo, grazie al blocco della prescrizione, non finirà mai … come andrà a finire la faccenda? mah …

Se da una parte non possiamo usare lo spauracchio del blocco della prescrizione per dire: ‘’In questo modo uccideremo tutti i processi’’ dall’altra è necessario  trovare una ‘’quadra’’ decente che garantisca tempi giusti alle sentenze! Si diano da fare i legislatori! Venga assunto del personale! Si usi l’informatica! Fate qualche cosa! Non è certo compito di noi ‘’popolo’’ risolvere problemi di tale portata! Ma che cosa vi paghiamo a fare? Possibile che non sappiate uniformarvi a quello che succede nel resto del mondo? Ci sarà pure un motivo per cui negli altri paesi la giustizia è più veloce no?  E allora … cosa cavolo aspettate? Se non siete capaci di legiferare ‘’COPIATE’’ quello che fanno gli altri invece di passare la vita a ‘’pettinare le bambole’’! Grrrr … 

Se abbiamo sconfitto le Brigate Rosse … come mai non riusciamo a sconfiggere: ‘’Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita?

Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Tenendo anche conto che noialtri siamo molto più vicini come mentalità al Maghreb … piuttosto che alla Svezia! 

Resta il fatto che Stato e Malavita organizzata si contendano lo stesso territorio … o si mettono d’accordo o si fanno la guerra! Accelerare i tempi della giustizia a ”loro” non interessa un fico secco! 

Alla prossima

Elena 

Prescrizione: lunga … corta … fine mai …

Garantisti e/o giustizialisti?

Oggi, 1° gennaio, scatta l’abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, grazie alla legge spazzacorotti, varata dal Governo ”giallo-verde” (M5S e Lega) ma con decorrenza differita ad oggi.

La riforma Orlando, in considerazione del sovraccarico di procedimenti che affligge il sistema penale italiano, riconosceva nella prescrizione ‘’un fatto funzionale” alla tutela della ragionevole durata del processo penale.

Noi cittadini siamo ovviamente stufi di vedere gente che, grazie ai propri avvocati (l’Italia ne possiede il numero più alto pro-capite rispetto al resto dell’Europa) che ”tirandola per le lunghe’’ fanno arrivare a prescrizione la causa ed i loro clienti la fanno franca. Ma … c’è anche l’altro lato della medaglia, speriamo che la ”spazzacorrotti” non diventi un ‘’fine processo mai’’. Una legge simile dovrebbe, come minimo, essere coadiuvata da assunzioni di personale. 

Già non siamo ‘’famosi’’ per la tempistica dei nostri processi … se la prescrizione si arresta del tutto … quanto dureranno? A vita? Ma vi sembra normale? 

Quindi per quale motivo discutere tanto della durata della prescrizione piuttosto del cercare invece di accelerare l’iter dei processi? Perché non assumere, ad esempio, personale nei Tribunali?

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A parità di organico, già carente di suo,  pretendiamo una giustizia più veloce? Mah …  Ma quali sono i ‘’tempi’’ della nostra giustizia? Non lo so e quindi sono andata su ‘’Santa Rete’’ a documentarmi, ed ecco che cosa ho trovato:

La giustizia civile in Italia – Un processo civile in Italia, che attraversi tutti e tre i gradi di giudizio (Tribunale, Appello e Cassazione) dura in media otto anni. Servono infatti 514 giorni, in media, per concludere il primo grado, quasi mille giorni  per il secondo e ben 1.442 giorni per il terzo. In totale, dunque, poco meno di tremila giorni (2.949), corrispondenti a otto anni. La media dei Paesi membri del Consiglio d’Europa è invece, udite udite,  di 233 giorni in primo grado, 244 giorni in secondo grado e 238 in ultima istanza. In totale, dunque, si arriva a poco meno di due anni (715). Quindi, ricapitolando, a noi servono per la giustizia civile 8 anni agli altri 2.

Ci sono pochi Paesi europei che fanno peggio di noi: Cipro, Grecia e Portogallo. L’Italia rimane quindi la lumaca europea per la lunghezza delle cause civili e commerciali.

Facciamo un esempio:  immaginate uno che vende camion e che il camion che ha venduto a rate, non gli venga più pagato. Il creditore vorrebbe recuperare il camion immediatamente, invece, grazie alle ‘’nostre tempistiche’’ il camion che non gli viene pagato gli verrà restituito, bene che vada, dopo 8 anni. Secondo voi un camion dopo 8 anni ha lo stesso valore? Vedete un pò voi. Tra l’altro questa ‘’inefficienza’’ favorisce una ‘’gestione recuperi crediti’’, se non ‘’malavitosa’’ almeno tanto ‘’aggressiva’’, o no?

La giustizia amministrativa in Italia  – La situazione è leggermente migliore per l’Italia se guardiamo ai dati sulla giustizia amministrativa, cioè quella branca del sistema giudiziario che si occupa della tutela dei diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. In Italia un processo amministrativo “completo”, che ha due soli gradi (Tar e il Consiglio di Stato), dura in media 5 anni abbondanti: 925 giorni in primo grado e 986 in ultimo grado. In Svezia, ma anche in Ungheria, Estonia, Bulgaria, Slovenia e Polonia servono circa 100 giorni in media per risolvere un procedimento amministrativo (cioè che veda opposti cittadini ad autorità locali, regionali o nazionali) in primo grado, in Italia ne occorrono dieci volte tanto, ben 1.000 giorni, vale a dire quasi tre anni, contro i tre mesi dei Paesi citati. Quindi 3 anni per noi tre mesi per gli altri. 

La giustizia penale – Il settore più rapido della giustizia italiana è quello penale: qui un processo che attraversi tutti e tre i gradi di giudizio dura in media 3 anni e 9 mesi (310 giorni in primo grado,  876 in secondo e 191 in Cassazione)

Siamo comunque tra i peggiori nella Ue. Solo Cipro e Malta fanno peggio di noi.

La media dei Paesi membri del Consiglio d’Europa è infatti di 138 giorni in primo grado, 143 giorni in secondo grado e ancora 143 in ultima istanza. In totale, dunque, si arriva a poco più di un anno.

Quindi pur ammettendo, in ambito europeo,  differenti ‘’regole’’ nel somministrare la Giustizia, ci rendiamo conto che il problema non può limitarsi alla ‘’bandiera della prescrizione’’ ma dovrebbe essere affrontato in maniera più completa ed organica, magari anche assumendo personale, magistrati e giudici e facendo una completa revisione del codice di procedura civile, utilizzando finalmente anche le possibilità fornite dalle nuove tecnologie informatiche. Possibile mai che un’ ingiunzione debba essere fatta tramite consegna personale? Ovvio che chi non vuole farsi trovare troverà il modo di farlo no?

Se poi non siamo capaci di organizzarci … copiamo quello che fanno i paesi più civili no? Santo cielo che cosa ci vuole a ”copiare”? 

Invece … piuttosto di migliorare/accelerare l’iter dei processi cosa facciamo? Mettiamo una prescrizione infinita? Ma quanto siamo scemi da 1 a 10?

Ma si sa, quando il dito indica la luna, alcuni guardano solo il dito! 

La prescrizione usata solo come ‘’bandiera’’ elettorale, senza un pò di cervello …  a che cosa serve? Mah ..

 Alla prossima

Elena 

 

Fonti:  European Commission for the efficiency of justice o Cepej), V edizione del Justice Scoreboard della Commissione Europea

‘Ndrangheta … altra ”pastoia” italica!

Ci lamentiamo di non essere capaci, a livello mondiale, di mettere ‘’regole’’ comuni per gestire la tassazione delle Multinazionali che, forti del fatto della inesistenza appunto di tali regole, eludono serenamente, privando la collettività tutta di ingenti somme di danaro che finiscono in una sorta di ‘’buco nero’’, inutilizzabile per popolo e Stati, ma che arricchiscono sempre i soliti ‘’quattro gatti’’. 

Tra le ‘’Multinazionali classiche’’ ne opera una che non rispetta niente e nessuno e di cui siamo, anche se non certo volontariamente, i detentori/esportatori. La ‘’Multinazionale’’ in oggetto si chiama ’Ndrangheta!

Recenti calcoli la mettono tra le ‘’Aziende’’ che hanno più disponibilità economica. Risulta infatti essere più ricca della tedesca Deutsche Bank e dotata di un fatturato superiore a quello di Mc Donald’s!

La ‘Ndrangheta è al di sopra di tutte le leggi esistenti.  Ha le ”sue” regole e le ”sue” punizioni e i mercati da lei gestiti sono in crescita esponenziale. 

Tra questi il mercato della cocaina che, a differenza dell’eroina, ha non solo fidelizzato il cliente, ma ampliato enormemente la platea utilizzatrice,  abbassando il prezzo del consumo al dettaglio in maniera costante.  

Cocaina = danaro a palate! Visto la Bossi Fini e il ”decreto sicurezza” che non vengono annullati, la manovalanza di disperati non manca di certo in questo paese. Se tu sei un immigrato senza un permesso, che non ti viene dato manco se piangi, e quindi non puoi nemmeno fare il lavapiatti in un ristorante … che cosa ti rimane per campare? Chi è che ti offre lauti guadagni facendo nel contempo, attirare su di te, povero disgraziato, l’ira di ”italiani” che non si fanno tante domande ma che si limitano a fare uno più uno?

Costoro hanno quantità industriali di denaro che reinvestono, per ripulirlo, ovunque possano farlo. Ovvio che gente simile non investe certo a ‘’lungo termine’’ con una visione al futuro e per il bene della collettività ma, ovviamente, per un ben più misero obiettivo, che si può condensare nella definizione di economia ‘’mordi e fuggi’’.  In un periodo di ‘’transizione’’ come quello odierno, caratterizzato dalla ‘’mondialità’’ appunto delle Multinazionali, dalla loro possibilità di ‘’delocalizzare’’ produzioni e/o sedi fiscali,  ove più fa ‘’comodo loro’’, dalla crescita di alcuni Paesi a scapito dell’Europa, detentrice fino a pochi anni fa di un notevole potere economico/produttivo e dal tentativo di affrancamento dai combustibili fossili per passare a fonti eco-sostenibili, l’enorme disponibilità di danaro, da parte della malavita organizzata, frena ulteriormente una corretta ripresa a favore della collettività.  

Come ne usciremo? Io di certo non lo so … visto che sono solo una ‘’mamma casalinga’’, ma qualche domanda me la farei, e qualche soluzione la cercherei fossi il Presidente e/o Primo Ministro di un Paese civile. 

Nel nostro ‘’piccolo’’ abbiamo combattuto le ‘’Brigate Rosse’’ e … fatto strano, anche ‘’vinte! 

Abbiamo fatto finta di combattere il ‘’Terrorismo Nero’’ …

Ma … la ‘’malavita organizzata’’ invece? Com’è che non riusciamo nemmeno a ‘’scalfirla’’? Eppure Polizia, Carabinieri, Finanza, sono costantemente sulle loro tracce e direi che il loro mestiere lo sappiano fare eccome … ma, per qualche ‘’strano motivo’’ la soluzione al problema si perde in ‘’meandri’’ che somigliano sempre più ai ‘’Panama Papers’’ … 

Mah …

Alla prossima

Elena 

L’Italia … come un’azienda non amata …

Questa è una vecchia nota che avevo scritto su FB nell’aprile del 2012, ma la mia opinione da allora è sempre la stessa.

Avete presente coloro che ”ereditano” l’azienda di famiglia? Alcuni di loro, pochi,   dentro l’azienda si fanno il cosiddetto ”mazzo”, ci lavorano iniziando dalle mansioni più umili,  il che significa che capiscono che cosa significa lavorare, ”sudare”, per un obiettivo comune. Alla fine ”amano” quell’obiettivo!

Lapo e John Elkann i 17 marzo 2003 alla commemorazione di Gianni Agnelli.

Ci sono altri che invece vivono come dei ”nababbi”, mantenuti nell’agio e senza aver sprecato troppe energie né dal punto di vista ”fisico” né da quello ”mentale”,  comprese le lauree ”pilotate” … vita facile insomma!

Bene, secondo voi questi signori che cosa vogliono dall’azienda ereditata e che cosa sono in grado di ”donare” alla stessa? Che genere di valore aggiunto possono portare simili personaggi?  In compenso i ”rampolli” in oggetto  pretendono che l’azienda dia loro gli stessi ”frutti” che ha dato a chi l’ha fondata, amata, curata come un bambino 

Noi abbiamo ”ereditato” l’Italia da chi ha combattuto due guerre per ”costruirla” … ebbene? Quanta fatica abbiamo fatto noi per questo Paese?

Quanto lo abbiamo amato, rispettato, voluto? Quanto ci siamo interessati all’evoluzione,  o meglio, all”involuzione” politica di questo Paese?

Ora stiamo raccogliendo i ”frutti” del nostro disinteresse e della nostra mancanza di amore nei suoi confronti!

Quanta ragione aveva Paolo Borsellino quando diceva: ”Palermo non mi piaceva … per questo ho imparato ad ”amarla” … perché solo amando qualcuno o qualcosa puoi pensare di cambiarla e/o migliorarla …

Forse oggi, grazie alla ”rete”, che è una sorta di ”coscienza collettiva” abbiamo la possibilità di cambiare il nostro atteggiamento e con esso l’intero Paese, portandoci in questo modo al livello mentale di cittadini ”evoluti”.

Alla prossima

Elena

 

Quando ci si sente ‘’piccoli’’ …

Tempo fa avevo dato un ‘’compito’’ ai miei allievi del corso di italiano. Non dò quasi mai nulla da fare, ma ogni tanto ci provo, specie se ci sono di mezzo delle ‘’vacanze’’.

Il compito era: ‘’Raccontate qualche cosa di cui siete fieri’’. 

Alcuni di loro hanno raccontato delle storie interessanti ma sono rimasta molto stupita da una mia allieva australiana che, tranquillamente e con un buon italiano, mi ha descritto un viaggio fatto in Catamarano.

Per farvela breve, questa Signora nel 2012,  assieme a suo marito e a due persone di equipaggio, su di un catamarano di 22 metri, è partita dalla Grecia e, dopo aver fatto un giro nel Mediterraneo, toccando Italia, Francia, Spagna ed Africa ha attraversato lo stretto di Gibilterra.

Voi direte, cribbio che meraviglia! Ma non è finita qui!

Sul catamarano di 22 metri hanno attraversato l’Oceano Atlantico dirigendosi verso le Antille e fermandosi sia a  Cuba che in Giamaica. Dopo di che hanno attraversato il Canale di Panama puntando verso le Galapagos, dove sono rimasti per un paio di mesi. 

Ma non abbiamo mica finito … visto che ormai erano nell’Oceano Pacifico come non andare alle Hawaii? Poi hanno pensato bene di fermarsi un pò di tempo in Polinesia: Tahiti, Samoa, Tonga, le Isole della Società,  dopo di che hanno proseguito verso la Nuova Zelanda, dove anche lì sono stati un pò di tempo. 

Alla fine hanno fatto rotta verso casa loro che si trova, se ho capito bene, dalle parti di Melbourne e dove, una volta arrivati,  hanno venduto il catamarano. 

Per fare questo viaggio ci hanno messo due anni.  

Quando ha finito di raccontare questa storia mi è venuto spontaneo dirle: ‘’Anche io ho fatto un pò il marinaio sul Canal du Midi per una settimana’’! Al che ci siamo messi tutti a ridere. 

Questa bella Signora ne ha di cose da raccontare ai suoi nipoti … ed i miei allievi sono tutti, ma proprio tutti delle persone molto interessanti. 

Alla prossima

Elena 

Conte Bis: Sono in 62 tra ministri, vice ministri sottosegretari …

Il Sole 24ore, stamattina,  parla di una lista di 42 che è stata approvata dal Consiglio dei ministri. Ma,  facendo i conti della serva, a me risulta ce ne siano 62 e non 42.  Mah …

Eccoli qui i Ministri del Conte bis!

Il giuramento delle “new entry” del Governo è in programma per lunedì 16 settembre alle ore 10 a Palazzo Chigi.

Dunque vediamo un pò chi sono i 10 nuovi viceministri:  

Antonio Misiani (Pd) e Laura Castelli (M5S) sono i nuovi viceministri all’Economia; Stefano Buffagni (M5S) è viceministro allo Sviluppo economico e Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re (M5S) viceministri agli Esteri. Gli altri viceministri sono Giancarlo Cancelleri (M5S) alle Infrastrutture, Pierpaolo Sileri (M5S) alla Salute, mentre la renziana Anna Ascani (Pd) andrà all’Istruzione. All’Interno i viceministri sono Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5S).

 

In dettaglio, la lista dei viceministri e dei sottosegretari approvata dal Cdm è la seguente:

Presidenza del Consiglio dei ministri

  1. Mario Turco (M5S) alla Programmazione economica e investimenti
  2. Andrea Martello (Pd) all’Editoria  (La delega ai Servizi non è stata assegnata e rimarrà con ogni probabilità nelle mani del premier)
  3. Ministero degli Affari esteri (ministro Luigi Di Maio, M5S)
  4. Marina Sereni (Pd) viceministro
  5. Emanuela Del Re (M5S) viceministro
  6. Ivan Scalfarotto (Pd)
  7. Manlio Di Stefano (M5S)
  8. Riccardo Merlo (Maie)
  9. Ministero dell’interno (ministro Luciana Lamorgese, tecnico)
  10. Matteo Mauri (Pd) viceministro
  11. Vito Crimi (M5S) viceministro
  12. Achille Variati (Pd)
  13. Carlo Sibilia (M5S)
  14. Ministero della Giustizia (ministro Alfonso Bonafede, M5S)
  15. Vittorio Ferraresi (M5S)
  16. Andrea Giorgis (Pd)
  17. Ministero della Difesa (ministro Lorenzo Guerini, Pd)
  18. Angelo Tofalo (M5S)
  19. Giulio Calvisi (Pd)
  20. Ministero dell’Economia e delle Finanze (ministro Roberto Gualtieri, Pd)
  21. Antonio Misiani (Pd) viceministro
  22. Laura Castelli (M5S) viceministro
  23. Pierpaolo Baretta (Pd)
  24. Alessio Villarosa (M5S)
  25. Cecilia Guerra (LeU)
  26. Ministero dello Sviluppo economico (ministro Stefano Patuanelli, M5S)
  27. Stefano Buffagni (M5S) viceministro
  28. Alessandra Todde (M5S)
  29. Mirella Liuzzi (M5S)
  30. Gianpaolo Manzella (Pd)
  31. Alessia Morani (Pd)
  32. Ministero ai Beni culturali e Turismo (ministro Dario Franceschini, Pd)
  33. Anna Laura Orrico (M5S)
  34. Lorenza Bonaccorsi (Pd)
  35. Ministero della Salute (ministro Roberto Speranza, LeU)
  36. Pierpaolo Sileri (M5S) viceministro
  37. Sandra Zampa (Pd)
  38. Ministero dell’Istruzione (ministro Lorenzo Fioramonti, M5S)
  39. Anna Ascani (Pd) viceministro
  40. Lucia Azzolina (M5S)
  41. Giuseppe De Cristofaro (LeU)
  42. Ministero dell’Ambiente (ministro Sergio Costa, M5S)
  43. Roberto Morassut (Pd)
  44. Ministero alle Politiche agricole (ministro Teresa Bellanova, Pd)
  45. Giuseppe L’Abbate (M5S)
  46. Ministero del Lavoro e Politiche sociali (ministro Nunzia Catalfo, M5S)
  47. Stanislao Di Piazza (M5S)
  48. Francesca Puglisi (Pd)
  49. Ministero Infrastrutture e Trasporti (ministro Paola De Micheli, Pd)
  50. Giancarlo Cancelleri (M5S) viceministro
  51. Roberto Traversi (M5S)
  52. Salvatore Margiotta (Pd)
  53. Ministero Rapporti con il Parlamento (ministro Federico D’Incà, M5S)
  54. Simona Malpezzi (Pd)
  55. Gianluca Castaldi (M5S)
  56. Ministero agli Affari europei (ministro Vincenzo Amendola, Pd)
  57. Laura Agea (M5S)
  58. Ministero dello Sport (Ministro Vincenzo Spadafora, M5S)
  59. Ministero della Famiglia (ministro Elena Bonetti, Pd)
  60. Ministero dell’Innovazione (ministro Paola Pisano, M5S)
  61. Ministero Affari Regionali (Ministro Francesco Boccia, Pd) 

Quindi sono 61 più Conte fanno 62

La legge dispone per l’Esecutivo un tetto massimo di 65 membri e ad oggi, tra premier, ministri, vice ministri e sottosegretari alla presidenza del Consiglio, se ne contano già 62. 

Speriamo si fermino, perché vero è che vogliono ridurre i parlamentari, ma se aumentano tutti gli ‘’altri’’ servirà un pò pochino no?

Alla prossima

Elena