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Alwaleed bin Talal il … ”San Francesco” saudita !

Il principe saudita Alwaleed bin Talal ha deciso, come San Francesco,  di donare il suo intero patrimonio in beneficenza! Nei prossimi anni il membro della famiglia reale saudita nonché nipote del re Abdullah, recentemente deceduto, donerà una fortuna stimata in 32 miliardi di dollari.

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Il 60enne, secondo Forbes 34esimo uomo più ricco del mondo, secondo il Bloomberg Billionaires Index il 20esimo, destinerà il suo patrimonio personale alla Alwaleed Philanthropies, l’organizzazione di beneficenza a cui ha già donato 3,5 miliardi di dollari. Il principe, che non ricopre nessun incarico governativo a Riad, ha precisato che la mossa non ha nulla a che fare con la sua Kingdom Holding Company, il veicolo di investimento di cui è presidente e che ha partecipazioni in gruppi come Twitter, Apple, News Corp e – tra gli altri – negli alberghi Four Seasons.

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il principe in versione ”occidentale”  

Sostiene che la filantropia sia una responsabilità personale e che sia parte integrante della fede islamica.   I fondi donati dal principe saudita verranno usati per:

  1. fornire aiuti vitali in casi di disastri,
  2. alimentare una cultura centrata sulla comprensione,
  3. dare più potere alle donne e ai giovani e creare un mondo più tollerante,
  4. portare l’energia elettrica in aree remote,
  5. la costruzione di scuole e orfanotrofi,
  6. l’emancipazione femminile.

Alwaleed ha confessato di essersi ispirato alla Gates Foundation, creata nel 1994 dal fondatore di Microsoft Bill Gates insieme alla moglie Melinda. Lo stesso Gates, che nel 2009 ha lanciato con Warren Buffett l’iniziativa ”The giving Pledge”  la ”campagna” per incoraggiare le persone più ricche del mondo a impegnarsi in operazioni filantropiche,  ha brindato alla decisione del principe saudita dicendo che il suo impegno promette di estendere significativamente il lavoro che la sua fondazione sta già facendo.

È dagli anni ’80 che il miliardario saudita si dedica alla beneficenza ed è un donatore rilevante nelle università che prevedono anche studi dedicati a Islam e Medio Oriente. Ha fornito infatti fondi alle università di Harvard e Georgetown in Usa e di Cambridge ed Edimburgo nel Regno Unito. La sezione islamica del musei del Louvre a Parigi in Francia è stata finanziata dai suoi   assegni.

Dato che gran parte della sua ricchezza deriva dal petrolio arabo ha deciso che la sua priorità è aiutare il popolo dell’Arabia Saudita … poi verranno estesi gli sforzi filantropici ad altre nazioni nel mondo.

Per determinare come la sua ricchezza verrà distribuita, anche dopo la sua morte, il principe Alwaleed guiderà un board of trustees dedicato. La scelta odierna non è dovuta ad alcun problema di salute ed è appoggiata dai suoi figli: il principe Khaled diventerà presidente della fondazione successivamente alla scomparsa del padre mentre la princissa Reem ne sarà vicepresidente.

Considerato il fatto che la politica si è dimostrata incapace di legiferare in modo da garantire una ridistribuzione del reddito decente, siamo arrivati a dipendere dai  ”miliardari” illuminati per avere un ”barlume” di giustizia sociale.

L’aiuto offerto dal principe sarà concentrato in Arabia Saudita e in Occidente arriverà ”ben poco” di questo ”ben di Dio” … direi comunque che è sempre meglio che finanziare l’ISIS.

Vogliamo fare ”santi” pure questi due signori? Cribbio … ma il principe è ”musulmano” … come fare ?

Alla prossima

 

Elena