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Gli amici di Putin …

Stamattina voglio iniziare subito con un’affermazione che mi sta a cuore, e che credo stia a cuore alla maggior parte delle persone con un pò di ”sale in zucca”.

Eccola qui l’affermazione: ”La guerra non serve! E’ uno strumento obsoleto, inutile e dannoso per tutti! Solo i cretini e/o i pazzi non lo capiscono! Infatti Putin non lo capisce … ”.

Ok, adesso, detto questo, ecco che cosa è successo l’altro ieri ad Andrey Igorevich Melnichenko, proprietario della EuroChem Group e della compagnia carbonifera Suek.

Ah, tra l’altro, bisogna precisare una cosa. Questi ”proprietari/industriali” russi non sono persone che si sono fatte il ”mazzo” per arrivare dove sono. Macchè!
Nella Russia di un tempo, era tutto statalizzato, tutto centralizzato, non esisteva nemmeno la necessità di fare dei Bilanci Certificati. Nella mentalità comunista lo Stato è perfetto a pescindere, ergo … che necessità c’è di controllare?

Detto questo, quando il regime si dissolse nel 1999, ecco che nessuno sapeva di chi era cosa.
Ma ecco come costoro hanno risolto il problema.

Dei personaggi … chiamiamoli ”forti”, si sono letteralmlente seduti sulle poltrone in questione ed hanno detto: ”Questa società da oggi è mia”!

Diciamo che è un pò come se da noi un Matteo Messina Denaro si sedesse sulla poltrona del Presidente e/o Amministratore Delegato dell’ENI e dicesse: ”Questa società da oggi è mia”.

Ecco questo è il management russo, avvallato da Putin.

Ma torniamo al nostro manager … il signor Melnichenko è un pò inca….o perché noi italiani, gli abbiamo sequestrato il suo amato superyacht ‘’Sailing Yacht A’’ del valore di circa 530 milioni di euro, e che era nel porto di Trieste per manutenzione, presso la Fincantieri.

Il ‘’SyA’’ chiamato così ”affettuosamente” è lo yacht a vela più grande e costoso al mondo.
12.558 tonnellate, 143 metri di lunghezza, 25 di altezza tre alberi e 8 ponti, con una parte in vetro sullo scafo in modo tale che gli ospiti, sdraiati comodamente e bevendo una coppa di champagne, possano ammirare la fauna marina.

la barchetta che non paga tasse

Ovviamente la ”barchetta” in questione batte bandiera delle Bermuda e figura nella disponibilità di una ‘’società’’ registrata nelle isole dell’Oceano Atlantico. Questo ovviamente al fine di non pagare giuste tasse che andrebbero a beneficio dell’ignaro popolo russo.

Al di là delle follie stile ‘’Casamonica’’ di costui, non dimentichiamo che questo ”Signore” è uno dei fedelissimi ‘’amici di Putin’’. Uno di quelli che lo mantiene al potere da 22 anni!

Adesso, se tanto mi dà tanto, significa che Putin in qualche modo, avvalli sia questo stile di vita che questa maniera di evadere le tasse, non credete?

Quindi … la vogliamo smettere di osannare un tizio che di ‘’comunista’’ non ha proprio niente? Grrrrr …

Alla prossima

Elena

Next generation? Ma … quale esattamente?

Pensierino del mattino …
Stamattina leggevo un interessante articolo di Mattia Ferraresi su Domani’’ l’articolo dava alcune informazioni su quello che è, ormai da anni, il ‘’trend’’ della demografia in Italia.
Ribadiva in pratica che in Italia l’indice di vecchiaia, cioè il rapporto tra il numero di persone con più di 65 anni e il numero dei giovani fino ai 14 anni, è 179: significa che per ogni cento giovani ci sono 179 anziani. Nel 2010 erano 144. Come possiamo constatare il rapporto è cresciuto parecchio e sono tutti d’accordo nel pensare che, difficilmente, questo trend potrebbe invertirsi.
L’articolo riporta che, quando l’indice tra anziani e giovani supera il 50 per cento si creano squilibri generazionali difficili da assorbire e i sistemi pensionistici entrano in crisi profonda, con tutti gli annessi e connessi. Specie con sistemi a ripartizione come i nostri.
Comunque, tornando a noi, questo ‘’trend’’ significa che la società di domani sarà composta da moltissimi più anziani rispetto a quella di oggi.
E qui arriviamo al ‘’Next Generation Fund’’ di cui oggi tanto si parla.
Quando immaginiamo il futuro, pensiamo ad asili, scuole, università, innovazione, ricerca, primi impieghi distribuiti dignitosamente, opportunità per chi si affaccia sul mondo del lavoro, nuovi settori di sviluppo e via dicendo; ma , considerato il trend di nascite, dovremmo pensare invece alle Case di Riposo, alle pensioni, ai sistemi di welfare che possano reggere il peso di una società ‘’vecchia’’, all’assistenza domiciliare per chi non è autosufficiente, all’impatto delle malattie croniche sui sistemi sanitari, ai reparti di geriatria in espansione e in generale a tutti gli squilibri creati da una minoranza della popolazione attiva che dovrà reggere il peso di una crescente maggioranza di inattivi.
Quindi anziché usare la definizione: ‘’Next Generation’’, sarebbe più adatto utilizzare il: ‘’Recovery Fund’’.

Ma torniamo a noi e al motivo per cui non si fanno più figli. Tuti sappiamo che le giovani coppie di oggi, con cognizione di causa, tentennano sempre di più dal mettere al mondo dei figli. E lo fanno per mille motivi, i principali sono quello economico e la ‘’paura del futuro’’.
Un figlio costa, il futuro non è poi così ‘’roseo’’ e di conseguenza, nel cosiddetto mondo ‘’evoluto’’ di figli se ne fanno sempre di meno.
Altro ‘’paio di maniche’’ è il trend delle nascite nei paesi sottosviluppati, dove di figli si continua a farne e anche troppi.
Vivo in Francia ed i francesi hanno l’assillo di venir sorpassati, come numero, dalla popolazione araba che vive sul loro territorio. La loro è una vera e propria ‘’ansia’’. Devo ammettere di sentirmi a disagio, quando chiacchierando, mi paventano apocalittiche situazioni di ‘’arabi’’, chiamati spregiativamente ‘’bugnul’’ che prendono il sopravvento numerico su di loro.
Non riesco nemmeno impegnandomi, a condividere questa loro insana paura.
Anzi, a me verrebbe da pensare che, in un certo senso favorire l’immigrazione potrebbe invertire la tendenza della ‘’vecchiaia’’ nelle cosiddette società ‘’ricche’’. Il problema è: ‘’come controllarla/gestirla questa ‘’immigrazione’’? Non ci siamo ancora riusciti.

2021 bambini nei campi profughi.

2021 bambini nei campi profughi.

Dovremmo farlo il prima possibile. Favorire ed inserire l’immigrazione potrebbe essere un ‘’valore aggiunto’’ per la società occidentale, e nel contempo, potrebbe essere un aiuto per le popolazioni più demunite del pianeta. Da sempre esiste l’immigrazione. Da quando eravamo ‘’cacciatori/raccoglitori’’ e seguivamo le mandrie che si spostavano a loro volta alla ricerca di cibo.
Il mondo è complicato ma va affrontato per quello che è … l’immigrazione non si può fermare. E poi chissà … magari sarà la nostra salvezza, chi può dirlo allo stato attuale delle cose?

Alla prossima

Elena

L’esperienza CoVid19 ci renderà migliori? mah …

Pensierino del mattino …

Stamattina un gabbiano è entrato nel nostro piccolo ‘’laghetto dei pesci’’ e ha fatto colazione!
Che tristezza … come mi spiace. Noi ai nostri pesciolini diamo persino il nome. Li guardiamo crescere giorno per giorno. Li vediamo modificarsi, cambiare colore, li riconosciamo e loro riconoscono noi. Lo fanno, avvicinandosi fiduciosi, quando capiscono che gli portiamo da mangiare. Eppure oggi, un gabbiano qualunque, è venuto a mangiarseli!

Il nostro laghetto di pesci rossi … 🙂

E’ la natura direte voi. Già è la ‘’natura’’! Mi viene da pensare che ‘sta natura sia anche un pò balorda … o no? Ma d’altronde, se per vivere dobbiamo ‘’mangiare’’, va da se che per uno che mangia pesce crudo non fa differenza se ‘sto pesce è un anonimo in mare o se è uno a cui hanno dato un nome in un laghetto artificiale.
Tutti mangiano, il leone mangia la zebra mentre la zebra mangia l’erba. Già la seconda, comunque, mi sta più simpatica.
Detto questo, dove ci collochiamo noi, sapiens, nella ‘’catena alimentare’’? Siamo in assoluto i primi della lista. Noi mangiamo tutto! Come i maiali d’altronde! E lo facciamo con ‘’metodo’’. Per farlo ci siamo specializzati, assoggettando intere speci animali e vegetali. Le alleviamo/riproduciamo in maniera intensiva per avere sempre a disposizione cibo. Addirittura lo facciamo manipolando geneticamente altre specie viventi, a nostro esclusivo vantaggio!
Ma attenzione … non lo facciamo mica per tutti sul pianeta. Macché! Lo facciamo solo per quelli che possono permettersi di ‘’comprare’’ il cibo che viene prodotto/distribuito dalle varie industrie.
Ne produciamo talmente tanto che, molto spesso, lo dobbiamo distruggere. E questo solo perché l’eccessiva produzione non viene assorbita dal mercato. Quindi per non abbassare i prezzi e per non ‘’distribuirlo’’ ovunque nel mondo,  cosa che diventerebbe un ulteriore ‘’costo’’ … preferiamo buttarlo via. Il fatto che nel mondo, ancora oggi, muoiano più di tre milioni di bambini l’anno, prima di aver compiuto il quinto anno di età, a causa della scarsa nutrizione, non è che ci preoccupi poi più di tanto. Affari loro … si arrangino. Stiano a ‘’casa loro’’.
Il succo del discorso è che le multinazionali, che si fanno concorrenza l’una con l’altra, devono produrre, vendere e noi dobbiamo comprare, consumare e dar loro quattrini. Così funziona il sistema.
Se non consumi e non paghi … sei figlio di un Dio Minore e a me, multinazionale, non servi.
Questa triste considerazione mi fa venire in mente la ricerca che stanno facendo, in questo momento, i 70 laboratori sparsi per il mondo. Laboratori che stanno lavorando, a testa bassa, per produrre il vaccino salvavita contro il ‘’Covid19’’, quel mostriciattolo invisibile e minuscolo che sta mettendoci in ginocchio.
Dunque anche con ’sto vaccino stiamo usando l’unico sistema che conosciamo. Correre gli uni contro gli altri per arrivare ‘’primi’’.
Perché? Per guadagnare un sacco di quattrini dal possesso dell’esclusività del vaccino stesso. Io ho il vaccino, tu paghi per averlo.
Come siamo buoni vero?
Quindi, ricapitolando, noi produciamo quantità industriali di cibo ma non per tutti … solo per chi può pagarlo e stiamo facendo la stessa cosa per il vaccino. Il fatto che stavolta magari un ‘’filantropo’’ come Gates si faccia carico della spesa e che lo voglia far distribuire a ‘’prezzo politico’’ gli fa onore. Ma non dimentichiamo che, per quanto questo Signore possa essere un ‘’gentleman’’ , il fatto stesso che ‘’lui’’ possa permettersi una cosa simile, la dovrebbe dir lunga sulla ‘’redistribuzione del reddito’’ in ‘sto pianeta!
Mi fanno tenerezza quelli che dicono che dopo questa ‘’pandemia’’ : ‘’Ne usciremo tutti più ‘buoni’’’! Ma dove? Ma quando? Ma figuriamoci … noialtri non siamo mica diversi dalle formiche o dalle blatte.
Noialtri, con tutta la nostra prosopopea, siamo uno sputo sul pianeta terra che a sua volta è uno sputo in una galassia che, molto probabilmente è un’altrettanto ‘’sputo’’ tra chissà quante altre galassie. Non riusciamo nemmeno ad immaginare con il calcolo quante ce ne siano.
Prima di nascere eravamo ‘’nulla’’ dopo la morte saremo nuovamente ‘’nulla’’. Eppure, da ‘ste miserie che siamo, abbiamo montato su un accrocco incredibile, sempre più sofisticato, per renderci la vita più semplice, meno faticosa e il più lunga possibile ma … sempre a discapito comunque di ‘’qualcun altro’’.
Come siamo ‘’strani’’ … eppure l’unica, assoluta certezza che abbiamo nella ‘’nostra’’ passeggera esistenza e dell’esistenza di tutto quello che conosciamo é che tutto, ma proprio tutto è destinato a ‘’morire’’.
Ciò nonostante … questa unica, immensa consapevolezza non ci rende affatto migliori …

Alla prossima

Elena

Ma … dobbiamo peoccuparci? Questa è l’Apocalisse?

Stiamo vivendo un momento “medioevale”. Circola tra noi la morte e le nostre difese—il lavaggio ossessivo delle mani, le mascherine e anche il “distanziamento sociale”—sono riti di protezione non tanto dissimili dal piazzare piccole quantità di sale negli angoli della casa: male non possono fare, ma il male arriva se vuole arrivare.
La memoria storica umana conosce questi momenti, anche se abbiamo provato a dimenticarli. La tradizione cristiana li associa ai Quattro Cavalieri dell’Apocalisse: il quarto, Morte e Pestilenza, ora con noi, monta un “cavallo pallido” dal verdastro spento dei cadaveri. I primi tre cavalieri simboleggerebbero invece, nell’ordine, la Conquista militare (cavallo bianco, cavaliere con arco), Violenza e Stragi (cavallo rosso, cavaliere con spada), e Carestia (cavallo nero, cavaliere con bilancia). Il punto— molto infelice—è che i quattro non sono cavalieri “solitari”, si muovono insieme.

Eccoli qui! I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse! Guerra, Violenza, Carestia, Pestilenza.

Quello meno presente negli ultimi anni è stato il cavaliere della carestia. Non siamo stati capaci di eliminare guerre, stragi e violenza, ma—grazie anche alla molto vituperata globalizzazione—è da un pezzo che larghissima parte della popolazione mondiale mangia molto meglio di una volta, al punto che fino a poco fa la crisi sanitaria du jour è stata l’obesità.
Ora, secondo una relazione presentata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la settimana scorsa, si starebbe innescando una catastrofe alimentare mondiale che potrebbe mettere in ombra perfino le 200mila vittime (finora) dell’epidemia Covid-19.
Il Direttore del WFP- World Food Program, David Beasley, ha detto al Consiglio che, a causa di una sorta di “perfect storm” di conflitti, siccità, cambiamenti climatici e coronavirus, 265 milioni di persone nel mondo potrebbero essere sull’orlo della morte per fame entro fine anno, cosicché: “Potremmo trovarci di fronte a carestie di proporzioni bibliche tra pochi mesi”.
È vero che l’Onu, nel sempre più disperato tentativo di giustificare la propria esistenza, tende regolarmente ad andare sopra le righe ma, ancora prima dell’arrivo della pandemia, parti del Corno d’Africa e dell’Asia meridionale erano già a forte rischio carestia per la siccità e per una delle peggiori infestazioni di locuste (più biblico di così…) degli ultimi decenni.
La pandemia e i lockdown, insieme con il crollo del prezzo del petrolio, stanno massacrando le economie di una trentina di nazioni già a rischio alimentare, limitando la possibilità di spesa dei più poveri, ostacolando la produzione agricola locale e sfasciando le catene logistiche che fanno arrivare i viveri da fuori. Al tempo stesso, la crisi economica europea ha fortemente ridotto le rimesse degli emigrati, si stima fino all’80-90 per cento. Tutto questo in paesi i cui governi non hanno la forza economica per reagire con efficaci aiuti alla popolazione.
Non è il caso di sfruttare troppo la metafora dei Quattro Cavalieri, ma è difficile dimenticare che il racconto—che appare nell’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse—è una profezia, una profezia che preannuncia la fine del mondo e gli eventi che la precedono.
In altre parole, potrebbe andare ancora peggio…
James Hansen
.-.-.-.-.-
Bè … buona giornata eh!

Alla prossima

 

Elena

Stamattina cercavo le armi più potenti al mondo e …

… guardate dove sono finita? Poi ci dicono di non preoccuparci. Ma … come facciamo a non preoccuparci? Certamente bisogna sempre usare cautela e cercare le fonti assicurandoci di essere su ”fonti ufficiali”. Ma noi ”popollo” partiamo dal presupposto che, se una cosa è in rete, qualcuno l’avrà ben scritta no? Io cito le ”fonti” da cui prendo informazioni ”eclatanti”, ma non tutti lo fanno. Ecco quindi che le ”teorie del complotto” aumentano a dismisura. Per cui non stupiamoci della cosa.

Ma torniamo a noi … stamattina cercavo un sito che parlasse di quanto l’homo sapiens (si fa per dire) spende  in armi. Una spesa che, tutto sommato, è abbastanza cretina visto che tanto,  prima o poi , dobbiamo morire tutti.  Per quale motivo accelerare la morte di qualcun altro? Gli ‘’amanti’’ di questo ‘’sistema’’ risponderanno: ‘’Ma le armi servono per difenderci’’! Anche questo è vero … ma dalla difesa all’attacco, voi mi insegnate che il passo è breve’’. 

Ma torniamo a noi, ecco qui un elenco abbastanza inquietante di quanto circola al momento sotto la voce ‘’armi’’ … la cosa che mi ha lasciata ‘’basita’’ è quella che chiamano ‘’Chimera’’.  

Godetevi l’elenco: 

XM25 lanciagranate a munizionamento Airburst

XM25 lanciagranate a munizionamento Airburst

E’ chiamato in gergo “The Punisher” anche se ufficialmente è un Individual Semiautomatic Air Burst System. L’ XM25 è lanciagranate a munizionamento Airburst prodotta dalla Alliant Techsystems e dalla Heckler & Koch: è 300 volte più potente degli attuali lanciagranate. Spara granate da 25 millimetri programmate per esplodere a mezz’aria in corrispondenza o vicino al bersaglio. Il telemetro laser dell’ arma è utilizzato per determinare la distanza del bersaglio. Le quattro/sei granate del caricatore possono multitestata: Airburst, termobariche, fléchette, ad altissima penetrazione da 50 mm, HE e non letali. Il raggio d’azione è di circa mille metri per danni d’area, 500 metri per bersagli. E’ stato testato in Afghanistan in scontri reali. Pesa poco più di sei chili ed è considerata una delle armi più letali mai realizzate, anche se il suo costo attuale, circa 50 mila dollari, non la rende economica per la dotazione di fanteria. Entrando in produzione, il prezzo scenderà a circa 35 mila dollari. Così come anche la batteria che alimenta il sistema si attesta oggi sui mille dollari, che diverranno appena 35 una volta avviata la produzione di massa. Gli Stati Uniti contano di acquistare 10.876 unità. Le prime unità ad essere equipaggiate saranno quelle dei reparti speciali e dei Ranger. Nonostante alcuni incidenti e le 130 modifiche apportate al progetto, l’arma inizierà ad equipaggiare i reparti a partire del prossimo anno. (L’articolo è del dicembre 2014)

Auto Assault-12

Auto Assault-12

Il fucile d’assalto Atchisson è stato progettato nel 1972 e costantemente perfezionato diventando un’arma completamente automatica in grado di polverizzare qualsiasi cosa si trovi ad una distanza massima di 100 metri (200 con munizionamento Frag-12). Il suo caricatore a tamburo con munizionamento multiplo da 32 colpi e le 188 modifiche effettuate negli ultimi trent’anni, lo hanno reso un’arma letale negli spazi stretti. In grado di utilizzare sia le granate a frammentazione per usi speciali che le cartucce magnum, raggiunge il peso complessivo di 7,3 chili. La cadenza di tiro di trenta colpi al minuto rende l’Atchisson l’arma portatile che nessuno vorrebbe trovarsi puntata.

Mk 19 lanciagranate da 40 mm

Mk 19 lanciagranate da 40 mm

Pesa 33 chili, non è facile da usare, ma è terribilmente potente ed in grado di sparare devastanti granate M430 da 40mm a duemila metri di distanza con una cadenza di tiro di 375 colpi al minuto.

L’MK-19 equipaggia le torrette armate dei veicoli dell’esercito USA ed i reparti dei Marine ed è stato utilizzato per la prima volta durante la guerra del Vietnam. Con un costo di ventimila dollari ad esemplare è in produzione dalla fine degli anni ’60. E’ in servizio in almeno quindici paesi.

Modular Advanced Armed Robotic System

Modular Advanced Armed Robotic System

Il robot disegnato dalla Qinetiq, membro dei Talon, è una piattaforma robotica progettata per la ricognizione, sorveglianza ed acquisizione dei bersagli. Può anche essere armato con mitragliatrici M240 e lanciagranate M203 con un peso complessivo di 170 chili. La sua torretta rotante di 360 gradi lo rende un perfetto ‘Terminator’ pilotato in remoto. Le sue 450 munizioni trasportate lo rendono un soldato letale. Dovrebbe entrare in servizio entro il 2018.

Mitragliatrice a canne rotanti

Mitragliatrice a canne rotanti

L’unica cosa da fare trovandosi davanti un M-134 della General Electric è iniziare a pregare. Contro quel mostro in grado di riversare seimila colpi a munizionamento multiplo al minuto, non c’è niente da fare. In servizio fin dal 1962, la mitragliatrice a canne rotanti equipaggia le forze di mezzo mondo. Pesa trenta chili ed a seconda del caricatore installato, può essere equipaggiata con 10 mila colpi da 7,62mm. Dell’arma si racconta un aneddoto. Per il fuoco di saturazione, i Delta ed i Navy Seal schierati in Iraq ricevettero gli M-134 da installare sui propri veicoli. Dopo i primi scontri a fuoco, i terroristi iniziarono a non affrontare più le unità equipaggiate con gli M-134. Da quel momento, l’arma è sempre nascosta.

XM2010 Reconfigured Sniper Weapon System

XM2010 Reconfigured Sniper Weapon System

Un caricatore da dieci colpi di calibro 300 Winchester ed una gittata massima di 2km, fanno del fucile di precisione XM2010, il signore della morte. Sviluppato dalla Remington Arms è il sostituto del fucile M24, equipaggerà tutti i cecchini dei reparti speciali ed alcuni dell’esercito. Sui 3600 fucili ordinati, ne sono stati consegnati circa 2700. L’XM2010 costituirà l’equipaggiamento standard dei cecchini USA fino al 2040. Il suo munizionamento 300 Winchester ha una gittata del 50% maggiore rispetto al 7,62 × 51 mm NATO.

Railgun

Railgun

Immaginate un proiettile di 3,2 chili sparato ad una velocità pari a sette volte quella del suono. Questa l’attuale devastante potenza del cannone a rotaia sviluppato dagli Stati Uniti. Il sistema sfrutta i principi di un motore obolare. Entro il 2025, gli USA contano di avere in servizio armi elettriche in grado di sparare proiettili perforanti al tungsteno a mach 10 ed in grado di trapassare la corazza di un carro armato come se fosse burro. La US Navy prevede di integrare un railgun in grado di sparare più colpi al minuto con gittata di oltre 160 km su una nave entro il 2016. Attualmente l’unica nave della marina militare americana in grado di produrre abbastanza energia elettrica per i cannoni a rotaia è la capofila classe Zumwalt in grado di generare 78 megawatt di potenza.

Reaper

Reaper Drone

Il “Reaper” non trasporta un eccessivo carico bellico, ma è il primo hunter killer automatizzato in grado di presidiare una zona operativa per 28 ore consecutive. La versione armata del Predator è prodotto dalla General Atomics ad un costo di 17 milioni di dollari ad esemplare. Negli ultimi sei anni, il Reaper è diventato il killer della Cia e rappresenta la proiezione USA nei paesi ostili. I suoi 14 missili Hellfire trasportati, hanno più volte dimostrato l’efficacia del drone a pilotaggio remoto.

Chimera

Virus chimera?

Il super virus Chimera è certamente l’arma più terrificante oggi creata in laboratorio. La possibilità di scatenare la potenza di un virus pandemico in grado di spazzare via un’intera popolazione non è una questione etica, ma l’inquietante realtà.

Bomba nucleare

Bomba nucleare

Inutile scrivere qualcosa per descrivere l’orrore del nucleare. Possiamo, però, portarvi un esempio. Se un sottomarino classe ‘Ohio’ lanciasse tutti i suoi 24 ‘Trident-II’ imbarcati morirebbero tra attacco diretto, successive contaminazioni, inquinamenti e radiazioni dai trenta ai cinquanta milioni di persone. Quanti sopravvivrebbero anche a decine e decine di km dall’esplosione, dovrebbero affrontare le condizioni climatiche venutesi a creare a seguito della nube tossica che raggiungerebbe la stratosfera. E sarebbe solo l’inizio.

 

Alla prossima

Elena 

 

p.s.: quanto sopra riportato è stato preso dal sito Difesa On Line. Declino quindi ogni responsabilità in merito. 

https://www.difesaonline.it/evidenza/approfondimenti/le-10-armi-più-potenti-dellera-moderna

Le uniche altra informazione in proposito le ho trovate su: https://en.wikipedia.org/wiki/Chimera_(virus)

al minuto 2,26 del video si parla del virus.

Al minuto 2,26 …

Coronavirus: attenzione ad alimentare l’odio generazionale …

Brutto periodo questo che stiamo vivendo.

Il coronavirus, o il CoVid-19, come lo si voglia chiamare,  ci sta mettendo in ginocchio. Nonostante tutta la nostra prosopopea, noi che siamo in cima alla catena alimentare, noi il ”meglio del meglio”, creati, secondo alcuni, addirittura direttamente dall’Essere Supremo, senza esser passati attraverso la fatica dell’evoluzione … siamo oggi vittime di un microscopico virus. La cosa è già ovviamente successa nel passato, ma le varie pestilenze, nell’arco della storia, non ci hanno preparati a quanto sta accadendo oggi.

Ma comunque, visto che la pandemia è in atto, e che sta facendo una strage, vorrei dire un grandissimo ‘’grazie’’ ai medici, agli infermieri, a tutto il personale che si prodiga per la nostra salute.

Grazie ai dipendenti dei supermercati che continuano a lavorare nonostante la paura del contagio, per permetterci di ‘’mangiare’’.

Grazie a chi continua, nonostante la paura, a pulire le nostre strade ed a raccogliere l’immondizia che continuiamo a produrre.

Grazie alle forze dell’ordine che, nonostante la paura, continuano a monitorare e a soccorrere chi ha bisogno di aiuto. 

L’economia sta andando a ramengo è vero ma i primi da salvare sono gli esseri viventi o i soldi?

Non cediamo per favore all’odio tra generazioni!  Vero è che i vecchi ‘’costano’’ alla società. Prendono la pensione senza più lavorare ma, hanno lavorato tanto ‘’prima’’ e oggi aiutano figli, nipoti e danno lavoro a loro volta. Una badante, una persona che li aiuti in casa. 

Se l’odio generazionale prendesse il sopravvento,  il passo  seguente,  verso l’abbandono di chi è più vulnerabile, più povero, diventerebbe sempre più corto e più facile da fare. 

Quindi … lasceremo morire il barbone per strada? Il senzatetto che ha perso il lavoro?  L’emarginato? L’immigrato che è fuggito da una guerra o dalla fame per cercare un futuro che non trova? 

I prossimi passi poi saranno forse quelli di abbandonare in toto chi vive in quella parte del mondo dove non c’è nemmeno l’acqua? In quella parte del mondo dove a causa della siccità, non possono nemmeno lavarsi le mani?

Bisogna fare attenzione a cedere a slogan del tipo: ‘’Che vivano i più forti’’ … che muoiano questi vecchi che ci hanno rubato il futuro … noi siamo resistenti al coronavirus … loro si arrangino’’!

Gruppo marmoreo del Bernini dove si vede Enea che porta in spalla il vecchio padre Anchise per salvarlo dalle fiamme che sanno divorando la città di Troia. Mentre il figlioletto Ascanio li segue.

Che genere di generazione potrebbe mai essere quella che sopravvive a questo prezzo? Certamente ben lontana da quella di Enea che, con immensa fatica, salva il padre Anchise dalle fiamme di Troia portandolo sulle spalle! 

Meditiamo gente … meditiamo … 

Alla prossima

Elena 

Oggi 2 febbraio 2020 è il giorno della ‘’Candelora palindroma”!  

… è una data veramente ‘’speciale’’ . Vediamo perché …

Per i cristiani, la Candelora, è il cosiddetto “giorno della luce”.  Quaranta giorni dopo la nascita del Cristo –  Natale –  Gesù veniva presentato ai saggi del Tempio. Questo episodio è raccontata dal vangelo di Luca (2,22-40). In questo giorno, nelle chiese, c’è la cerimonia della ‘’benedizione delle candele’’ simbolo appunto di Cristo, colui che ha portato la ‘’luce del mondo’’.

Con il senno di poi  … non è che ‘sta luce ci abbia poi migliorati in maniera significativa, ma non divaghiamo e torniamo alla ”Candelora”.

Oggi, 2 febbraio 2020, si benedicono le candele, in onore di Cristo Luce del Mondo,

Negli USA invece la ‘’Candelora’’ è conosciuta come il “giorno della marmotta” ed è legata al ciclo della natura. 

La tradizione americana risale al 2 febbraio del 1887 in Pensilvania dove, i contadini, per prevedere il tempo, iniziarono ad osservare la tana di una marmotta.  Se la marmotta, il 2 febbraio,  mettendo fuori la testa, non vedeva la propria ombra, perché il tempo era nuvoloso e coperto, l’inverno stava per finire … viceversa se poteva osservare la propria ombra, perché era una bella giornata, si spaventava e tornava a rifugiarsi nella tana, in questo caso l’inverno sarebbe durato per altre sei settimane.

Ma la cosa ‘’strana’’ di ‘’questa candelora’’ non è legata alla tradizione, quanto al fatto che è una data ‘’palindroma’’!  02.02.2020

Questo fatto non avveniva da quasi mille anni. L’ultima data palindroma fu infatti l’ 11 novembre 1111 (11.11.1111) e la prossima sarà il 10 marzo del 3001 (10.03.3001).

 

Insomma una data ‘’palidroma’’ è una data che può venir letta da sinistra verso destra o viceversa senza cambiare la sostanza.

“Palindromo”, quindi è un numero, una parola, un nome che, letta in senso inverso, mantiene immutato il significato. 

Anna, per esempio, è un nome palindromo. La frasi palindroma più nota nella nostra lingua è: ‘’I topi non avevano nipoti”. Provate a leggerla al contrario e vedrete il risultato.

Buona Candelora a tutti! 

Alla prossima

Elena 

 

Un mondo di debiti …

Ciao a tutti quanti, come state? 

Io sono un pò ‘’provata’’ sia dalle vacanze di Natale sia dalla precaria salute della mia mamma che, vivendo sola in Italia,  è fonte di viaggi e di preoccupazioni da parte mia. 

Invecchiando la salute non è che ‘’migliori’’ quindi spetta a me, sua unica figlia, occuparmi di lei. Ho scelto di vivere all’estero e mi sento in colpa nei suoi confronti. Lei è rimasta in Italia e non vuole assolutamente muoversi, non solo dalla sua città, ma addirittura dal suo quartiere, visto che conosce praticamente tutti ed ha visto crescere i sessantenni di oggi. Come obbligarla a venire in un Paese dove parlano una lingua diversa dalla sua? Lei, la mia mamma, questo fatto non lo contempla nemmeno. 

Non volevo annoiarvi con questo argomento ma …  con un altro.

Stamattina leggendo il giornale sono rimasta colpita dall’ammontare dei ‘’debiti’’ che esistono nel mondo di oggi.

Un tempo, avere debiti era fonte di problemi e preoccupazioni da parte delle famiglie. Anche le aziende ‘’indebitate’’ non è che stessero poi tanto serene. Non essere in grado di ‘’onorare’’ un debito era una ‘’macchia’’ pesante sulla propria coscienza.

Oggi invece si ‘’vive’’ sui debiti.

Le recenti  informazioni emesse dall’IIF (Institute of International Finance) hanno dato vita al grafico che incollo qui sotto. 

Fonte: Grafinomix Sole24ore

Non lo trovate inquietante il fatto che tutto il mondo sia indebitato? Stiamo parlando di 253mila miliardi di dollari di debiti! Il 322% del PIL mondiale! Chi è indebitato con chi? Cribbio a me, solo a pensarci, viene il mal di fegato. 

Il fatto è che, considerati i tassi di interesse praticati dalla banche oggi, la tendenza all’indebitamento molto probabilmente continuerà a salire. 

Nel corso del 2020 andranno in scadenza bond da rifinanziare per un controvalore di 19mila miliardi di dollari, di cui il 30% nell’area dei Paesi emergenti (soprattutto Cina, India e Brasile). Nei mercati “maturi”, i Paesi che saranno chiamati al più ampio rifinanziamento del debito saranno Usa, Giappone e Germania. Speriamo che continuino a rifinanziare ‘sti debiti, senza batter ciglio, altrimenti la situazione potrebbe precipitare. 

D’altronde, se il futuro deve essere ‘’verde’’, se dobbiamo affrancarci dai combustibili fossili a brevissimo termine, per salvare il pianeta oltre che noi stessi, il denaro per chi ha nuove e buone idee deve essere a disposizione no? 

E quindi avanti con i debiti. Possiamo solo augurarci che questi danari vengano usati per il benessere futuro e non per un’economia ‘’mordi e fuggi’’. 

Che dire? Coraggio e … speriamo in bene.

Alla prossima

Elena 

GEA – INQUINAMENTO – CLIMA – CONSUMO –

Pensierino del mattino sul clima …

I Paesi più ‘’poveri’’ e ‘’meno industrializzati’’ sono quelli che, ironia della sorte, pagano maggiormente i danni derivanti dall’inquinamento, prodotto da ‘’noialtri’’ cosiddetti ‘’paesi industrializzati’’. 

Sono talmente ‘’poveri’’ però che l’unica cosa che possono fare, non è dichiararci una guerra, cosa che ci meriteremmo, ma bensì emigrare. E qui ‘’casca l’asino’’ perché noi, inquinatori all’ennesima potenza’’, non li vogliamo a casa nostra!
Che stiano a morire di fame a casa loro!
Ecco un ipotetico scambio tra un disperato emigrante (A) e un cocciuto abitante di un paese industrializzato (B): (Potrei anche scrivere Salvini … ma non voglio infierire)

A: faccio il pastore ma nelle terre in cui vivo, non cade una goccia d’acqua da anni, le mie pecore sono tutte morte e la mia famiglia non ha da mangiare.

B: Fai il pastore di capre? Bè chi se ne frega! Cambia mestiere!

A: Ma … da noi a parte la pastorizia non c’è niente altro da fare. Se non piove l’erba non cresce e gli animali non hanno da mangiare

B: Arrangiati! Ma che sia ben chiaro … a casa tua!

E mi sono limitata a parlare di ”clima atmosferico” ma tutti sappiamo che nel mondo anche il ”clima politico” non è proprio dei ”migliori”! Ma quanto facciamo schifo da 1 a 10? Facciamoci una domanda e diamoci una risposta!


Intanto, ridendo e scherzando, abbiamo già usato tutte le risorse che il Pianeta è in grado di produrre in un anno e stiamo vivendo a ‘’credito’’.
Abbiamo poco da ridere in quanto, prestissimo, ad emigrare saranno gli olandesi, che vivendo nei ‘’Paesi Bassi’’ – e se si chiamano così una ragione c’è – saranno i prossimi ‘’migranti’’ ambientali.
Venezia noialtri scordiamocela … le spiagge delle nostre coste pure … l’acqua di mare risalirà i nostri fiumi, impedendo l’irrigazione dei campi … tutto perché continuiamo ad usare ‘’combustibili fossili’’ che aumentano l’inquinamento e di conseguenza le temperature del Pianeta, che tra le altre cose, scioglie i ghiacci ed aumenta il livello dei mari.
Quanto tempo ci vorrà prima di riuscire a trasformare GEA come MARTE? Mah … se va avanti così … nemmeno poi così tanto …
Sapete una cosa? Meno male che si muore!

Alla prossima

Elena

fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10214717333103184&set=ms.c.eJxNyLERACAMA7GNuLztI2H~%3BxShBpSiRpm1TZrJ4c8qqf8JY8E~_2xVz6Hg4Y.bps.a.10214717333023182&type=3&theater

Il 26 maggio si vota per ”casa nostra”!

Il 26 maggio si vota per la nostra ‘’Casa Europa’’!

Stiamo affrontando sfide enormi, una globalizzazione senza regole, il risorgere di nazionalismi, tensioni internazionali, ridefinizione delle relazioni Unione Europea e Regno Unito, migrazioni, disoccupazione, prospettive per il futuro dei nostri giovani, cambiamenti climatici, trasformazione digitale, crescita costante delle diseguaglianze economiche e sociali. 

La risposta non è battere in ritirata e chiuderci nei nostri ‘’giardinetti’’ ma rilanciare l’ideale degli Stati Uniti d’Europa. Costruire, senza perdere più tempo, una vera e propria Sovranità Europea! 

Ma possibile mai che si continui ad essere ancorati al proprio ‘’paesello’’? Ho una carissima amica italiana che quando le chiedono da quale Paese provenga risponde serenamente: ‘’Dall’Europa’’! E’ ha ragione da vendere! 

Urge accelerare il processo di integrazione europea da fare anche se sarà necessario coinvolgere i Paesi membri in tappe e tempi diversi avviando un percorso costituente, comunque necessario. 

È già accaduto nel 1957 con i sei Paesi fondatori; è successo nel 1998 con la creazione dell’euro … quindi andiamo AVANTI! 

E Salvini ignoratelo per favore che altro non sa fare se non squallida propaganda diretta alle pance peggiori, ma che non ci condurrà da nessuna parte. Anzi! Ci condurrà in una sola direzione, quella pericolosa dell’esclusione da tutto, se non peggio!

Adesso è saltato fuori con un’altra delle sue ‘’idee umane’’. Se una nave soccorre un migrante in mare pagherà qualche cosa come 5.000 euro di multa per ogni migrante! E la gestione dei ‘’porti’’, sempre per questioni di sicurezza, passa dal Ministro delle Infrastrutture a quello degli Interni! Domanda: ‘’Vi sembra un essere umano normale costui’’ o ricorda le SS naziste? Vogliamo mettere l’Italia, o peggio l’Europa in mano a gente simile? Altro che ‘’sanzioni’’ ci meriteremmo! 

Quest’uomo vive nel passato. E il mondo non torna indietro nemmeno per prendere la rincorsa!

Il motto ‘’abbiam tre mari abbiamo tanto pesce che a chi lo vuole lo possiamo regalar’’! Non andava nemmeno bene nel ’35! Figuriamoci adesso!

 Italiani il mondo va avanti … non torniamo INDIETRO!

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Ecco qui di seguito una lista per capire un pò di più quali sono i partiti europei e i quali di questi partiti i nostri ”partiti tradizionali” si sono inseriti per affinità di idee.

I nove gruppi al momento presenti in Europa – situazione al gennaio 2019 tratto da Money.

  1. EPP (Partito Popolare Europeo): gruppo di centrodestra, fortemente europeista e che si basa sul cristianesimo democratico e il conservatorismo liberale.
  2. S&D/PSE (Partito Socialista Europeo): gruppo di centrosinistra anch’esso marcatamente europeista, che si fonda sui valori della socialdemocrazia e del progressismo. Bersani ci aveva provato a mettere tutta la sinistra italiana assieme ma non ci è riuscito. 
  3. ALDE (Liberali e Democratici per l’Europa): gruppo centrista ed europeista, di estrazione liberale e moderata.
  4. VERDI: altro storico gruppo che, oltre all’ambientalismo, punta molto anche sul regionalismo.
  5. ECR (Conservatori e Riformisti Europei): euroscettici e anti-federalisti, sono un gruppo di centrodestra fortemente conservatore.
  6. GUE (Sinistra Unitaria Europea): gruppo di sinistra anche questo euroscettico, che si basa sull’eurocomunismo e l’eco-socialismo.
  7. EFDD (Gruppo Europa della Libertà e Democrazia Diretta): gruppo di destra, euroscettico e dichiaratamente populista.
  8. ENF (Europa delle Nazioni e delle Libertà): gruppo di estrema destra, euroscettico e promotore del conservatorismo nazionale.
  9. NI (Non iscritti): gruppo in cui convergono tutti quei deputati che non sanno dove ‘’posare le loro ossa’’ un po’ l’equivalente del Gruppo Misto nel Parlamento italiano.

Visto che quest’anno in Europa approderà pure Casa Pound (VERGOGNA!) va da se che starà con i più destri, populisti e sovranisti di tutti. 

Dove si collocano i nostri partiti? 

  1. Lega: attualmente fa parte di ENF con il carroccio che è una delle forze principali insieme alla Le Pen in Francia; per avere più peso, Salvini però spera di poter riunire sotto un unico gruppo tutta la destra fondendosi così con ECR ed EFDD.
  2. Movimento 5 Stelle: nella scorsa legislatura i grillini si sono iscritti a EFDD, salvo poi provare a smarcarsi passando con ALDE senza però successo; al momento hanno annunciato che è loro intenzione formare un nuovo gruppo in Europa unendo così altre forze euroscettiche che però non vogliono apertamente schierarsi a destra o a sinistra. Lo sappiamo tutti che loro non sono né di destra né di sinistra … ma mi raccomando non dite loro che sono di ”centro” se no si offendono. La verità è che non sanno nemmeno loro che cosa sono. Lì dentro c’è di tutto! C’è lo scontento, e cribbio se ce ne sono di scontenti! La furbata del M5S è proprio quella di aver raccolto lo scontento. Ma mò dovrebbero anche dimostrare di saper fare qualche cosa …
  3. Partito Democratico: la collocazione storica è quella dei Socialisti . Bersani aveva provato ad ”unire” la sinistra italiana per le elezioni europee ma anche li ”ciccia” non ci è riuscito.
  4. Forza Italia: non ci sono dubbi sul posizionamento nel Partito Popolare Europeo.
  5. Fratelli d’Italia: se la Meloni insieme a Fitto dovessero farcela a superare la soglia di sbarramento, hanno già annunciato la loro adesione a ECR.
  6. Sinistra: la collocazione è quella del GUE, ma anche qui l’ostacolo del 4% è impegnativo.
  7. Più Europa: i radicali si sono sempre schierati con ALDE.

Alla prossima

Elena 

Fonti: 

Appello per l’Europa, Roma, 8 aprile 2019

Partiti in Europa … quali sono e chi c’è dentro?