Archivi tag: pena

Due coniugi si suicidano sparandosi in bocca a vicenda …

In una villetta sull’Appennino romagnolo, in un paesino di nome Spinello – nome evocativo – due pensionati, ex dipendenti del Senato, appartenenti alla setta dei Ramtha, hanno lasciato un biglietto d’addio ai figli e si sono sparati in bocca.

Mi sono incuriosita e sono andata, in ‘’Santa Rete’’, a cercare informazioni su ‘sta setta. Ho scoperto che fu fondata negli Usa nel 1988 dalla medium J.Z Knight, e che il suo ‘’credo’’ sia imperniato sul fatto che il mondo stia per finire. Viva l’ottimismo eh?

La capostipite di ‘sta setta, il cui vero nome è Judith Darlene Hampton, è una presunta medium che sarebbe in contatto diretto con l’entità di Ramtha, nome che significa, così riporta la rivista Money, ‘’Colui che è illuminato’’. Questa figura mistica, stando alle fonti disponibili, è descritta come un guerriero di 35.000 anni vissuto ai tempi del mito di Atlantide.
Quindi, come non credere a uno simile? Ha 35.000 anni, ne avrà di esperienza di ‘sto mondo no? Se uno così ti dice, ad esempio, che la terra è piatta, chi sei tu per contraddirlo?
Altro che l’Alieno del Generale Pappalardo …

La medium in questione ha raccolto un vasto seguito e ha scelto di guidare gli studenti nell’esecuzione di ‘’esercizi spirituali’’ attraverso tecniche di meditazione. La guru Knight ha così aperto la Scuola nel 1988 e, non classificandola furbescamente, come una religione, cosa che gli avrebbe creato qualche fastidio, ma definendola, stando sul vago, come un’accademia radicata ‘’nell’esperienza del sé’’. Roba che oggi va tanto di moda e fa tanto intellettuale, ha avuto successo.

Il numero degli ‘’studenti’’ nel 2011 ammontava a 5.000 con collegamenti da tutto il mondo – dagli Stati Uniti all’Europa all’Australia fino alla Nuova Zelanda. Il collegamento con l’Italia arriva con la nascita di una branca della Scuola di illuminazione che qui si presenta come ‘’un’accademia della mente che offre ritiri e laboratori a persone di tutte le età e culture’’. Uno dei due coniugi era anche un riferimento per i raduni romani.

Il nome del paesino di Spinello era salito alla ribalta già una ventina di anni fa, più precisamente nel 2001, quando la piccola frazione era diventata nota come rifugio di salvezza per la fine del mondo prevista per 21 dicembre 2012. Da allora tanti erano stati gli acquisti immobiliari con costruzioni di appositi bunker, in caso appunto di fine del mondo.

Comunque, i due dipendenti del Senato in pensione, non hanno aspettato la ”fine del mondo” ma han deciso di mettere fine al loro mondo sparandosi in bocca.

Che dire? Mah … l’unica cosa che mi vien da pensare è che, evidentemente, questa ‘’esperienza di sé stessi’’ non li avesse poi entusiasmati così tanto e che, troppo spesso, le persone si complichino l’esistenza volontariamente. Un pò più di leggerezza forse non farebbe poi tanto male.

Alla prossima

Elena

Riforma giustizia …

Una riforma o un compromesso al ribasso tanto per giustificare il Governo Draghi nei confronti dell’Europa e al solo fine di ottenere i quattrini per il New Generation?
Nei paesi cosiddetti ’’civili’’ la prescrizione si ferma nel momento in cui il Procuratore o chi per esso ha individuato un colpevole ed inizia quindi il processo. A questo punto il processo NON si può ‘’estinguere’’ per il solo fatto che dura troppo. Come non si potrebbe quindi estinguere il ‘’reato’’, che vigliaccamente rimane, ma a ‘sto punto si processerebbe ‘’chi’’? Un’obbrobrio giuridico …
Il compromesso che si è trovato con la Cartabia è che si sospendono i termini della prescrizione nel momento in cui c’è una sentenza di 1° grado.
Bene! Ma la cosa che ‘’disturba’’ noialtri giustamente sono le tempistiche dei nostri processi. Quelli che chiamiamo processi ‘’eterni’’ ma … onestamente, vi pare forse che Bonafede o la Cartabia, questo problema lo abbiano affrontato? Naaaa …
La Cartabia ha demandato al Parlamento di legiferare in modo tale da accelerare, snellire, velocizzare tutto l’am ba ra dam che fa si che i nostri processi vadano alle calende greche.
E secondo voi, saran capaci di farlo? Se non lo hanno fatto per anni, mò per miracolo, sapranno farlo? Non ci credo nemmeno se li vedo. I Grillini avevano aggirato il problema bloccando del tutto la prescrizione, visto che vigliacco se c’è qualcuno capace anche solo di immaginare un modo organico per accelerare la nostra giustizia.
E’ un pò come se uno venisse ricoverato in ospedale perché malato, ma che se, entro diciamo 5 giorni, i medici non riuscissero a curarlo, il tapino venisse rispedito a casa e non potesse più esser ricoverato per lo stesso motivo. Sarebbe una follia no? Ecco questa è la riforma della giustizia che hanno appena fatto.
Quindi, per farla breve, il risolvere il problema atavico della nostra lentezza giudiziaria, uccidendo il processo con la prescrizione è uno squallido sistema che, con la giustizia non ha nulla a che vedere.
Ma … fatemi capire, io Procuratore mi faccio un mazzo tanto, indago, trovo un presunto colpevole e tu avvocato, con mille cavilli e porcherie, giustificati dalle leggi di procedura in vigore, allunghi il brodo in modo tale che il processo a costui vada in prescrizione, come d’altronde ha fatto quel genio di Berlusconi, che grazie allo stuolo di avvocati ben pagati è praticamente sempre riuscito a farla franca, vi sembra una riforma corretta? Ma per favore su …

Alla prossima

Elena

Fosse solo il CoVid19 il problema …

Sabato 30 maggio. Oggi siamo andati assieme a far la spesa.
Voi direte: ‘’E allora? Dov’è ‘sta novità’’?
La novità sta nel fatto che mio marito, Antonio, dopo l’attacco acuto e dolorosissimo di tendinite, finalmente deambula!
E’ da martedì che prende anti dolorifici ed anti infiammatori, che sta a riposo con il ghiaccio sul ginocchio e finalmente oggi mi ha proposto di uscire assieme a far la spesa! Che cosa romantica eh?
Siamo saliti in auto, lui alla guida, perché io, dopo la frattura al polso, tra viti, chiodi e tutore non posso gestire il volante, lui per fortuna invece riesce a guidare anche perché, per schiacciare acceleratore e freno, non deve esercitare troppa pressione.
Morale, arriviamo al ”Gran Frais”, dove Antonio compra frutta e verdura.
Dico Antonio perché per la sottoscritta un supermercato vale l’altro, ma per lui no! Per carità. Frutta e verdura solo al ”Grand Frais”! Manie maschili …
Io trovo questo supermercato, scomodo e inutile , in quanto ci sono solo ‘’alimentari’’ e quando vado al supermercato ho spesso bisogno anche di ‘’altro’’. Ad esempio: carta igienica, detersivi, prodotti per la pulizia, etc.
Mio marito non ha la minima idea di quel che possa essere un detersivo o un prodotto per fare pulizia. Non sono problemi suoi, cucina a parte, tutto il resto non gli interessa. Infatti l’ultima volta che gli ho chiesto per favore di comprarmi il detersivo per la lavastoviglie è tornato con un bidone di brillantante. No comment!
Comunque, per farla breve, oggi siamo andati a prender frutta e verdura. Scendiamo dall’auto e mentre recupero un carrello, Antonio si dirige, pian piano con le stampelle, all’ingresso del supermercato.
Gli ingressi sono contingentati, ma la fila non è lunga, l’addetto alla sicurezza  consegna i guanti. Rimane un attimo interdetto con Antonio, ma decide da dargli due guanti, Antonio appoggia le stampelle contro il muro e li indossa, a me consegna solo un guanto, tanto ho solo una mano, quindi a che servono due?
Immaginatevi due che vagano per il supermercato in quelle condizioni. Uno con le stampelle e l’altra monca con il braccio appeso al collo.
Tutti strappavano, gentilmente, per noi i sacchetti per metter dentro frutta e verdura, ci facevano spazio e ci lasciavan passare. In effetti facevamo un pò pena. Se ci fossimo fermati all’angolo con la mano tesa, forse ci avrebbero dato anche qualche moneta.
Siamo tornati a casa orgogliosi della nostra ‘’impresa’’.
Il nostro cane, Luke, ci aspettava al cancello un pò spaesato. In questi giorni non lo portiamo a passeggio. Io con un mano sola non posso ed Antonio con le stampelle è ancor peggio di me.
Speriamo ‘sta situazione finisca in fretta, ma non ne sono sicura.
Nel primo pomeriggio, l’infermiera che è venuta a farmi la medicazione, mi ha fatto notare due punti rossi sul polso e mi ha detto: ‘’Non lo muova troppo perché si intravvedono già i chiodi in superficie’’!

Cribbio! Che ansia! Devo stare così fino al 7 di luglio! Brrrr …

Alla prossima

Elena

Se l’Italia ”tira troppo la corda” in Europa … finisce che …

… ‘sta corda si spezzerà e che cosa potrebbe succedere?

 

Sa sinistra: Salvini, Conte, Di Maio.

I ‘’’gialloverdi’’ stanno ‘’tirando la corda’’ al massimo. La situazione nuda è cruda è che il nostro debito è troppo grande e in più non cresciamo dal punto di vista economico. Solo di interessi paghiamo cifre spaventose, quindi ci mancano i soldi per occuparci di cose ‘’normali’’ come sanità, scuola, infrastrutture, ect. Immaginatevi se li abbiamo per far cose come quota 100, RdC e flat tax!
Infatti ormai per tentare di farci crescere un pò, Salvini spinge per sbloccare i cantieri senza troppi ‘’controlli’’ … senza troppe ‘’pastoie’’! La malavita organizzata ringrazia ovviamente visto che a ‘’lei’’ vincoli, controlli e pastoie non piacciono affatto. Ovvio che poi noi cittadini non dovremo lamentarci se i lavori, per esempio i ponti, verranno fatti con ‘’cemento depotenziato’’ quindi propensi a durare come la ‘’vita delle farfalle’’!
Tra un pò, se andiamo avanti così, altro che ‘’sorvegliati speciali’’ … di noi non si fiderà più nessuno e finiremo ‘’commissariati’’. Ma qualche cosa mi dice che questa situazione piacerebbe moltissimo a Salvini, avrebbe quindi la possibilità di sostenere che l’Europa è ‘’cattiva’’ e che non ci lascia fare quello che vogliamo … magari tornerà di moda la ‘’manfrina’’ del poter stampare moneta a nostro piacimento invece che farci rifinanziare il debito sui mercati.
L’Italia ormai è nelle mani, da una parte, di uno che vorrebbe distruggere l’Europa completamente confidando poi nell’aiuto di USA e Russia, dall’altra di un ‘’incapace totale’’ che si è trovato a gestire una situazione più ‘’grande di lui’’ ma che non lo ammetterà mai.
Povera Italia …

Alla prossima

 

Elena

Considerazioni mattutine sulla democrazia …

Stamattina dando un’occhiata ai giornali ho letto questa notizia che mi ha fatto pensare. Pensare soprattutto a causa dell’età di chi ha commesso quest’orrore.

Pochi giorni fa a Manduria, in provincia di Taranto, questo Signore:  Antonio Stano di 66 anni è morto in seguito alle botte ricevute da una gang di ragazzini.  E’ morto in ospedale dopo una straziante agonia per lesioni interne provocate dai colpi, calci molto probabilmente.

Manduria (Taranto) Antonio Stano di 66 anni tormentato per mesi e poi ucciso da una gang di ragazzini.

I suoi carnefici sono 14 ragazzini di cui solo due sono maggiorenni.

Questo pensionato affetto da problemi psichici è stato stato tormentato, derubato, picchiato, torturato ed è morto per emorragia interna. I ragazzini carnefici condividevano ridendo su WhatsApp i video sulle torture fatte a questo povero Cristo. 

Che dire di una simile gioventù? Che genere di ‘’valori’’ hanno costoro? E’ la Società che ha fallito? Ma noi esseri umani possediamo SI o  NO il ‘’libero arbitrio’’? E quindi? Potevano scegliere una condotta diversa … oppure non potevano farlo in quanto troppo ignoranti? Se i ragazzini sono troppo ignoranti da chi dipende? Dalla scuola? Dalla Famiglia? Dalla Società? Dall’insieme di tutte queste cose? La giustizia in un Paese è applicata in funzione dell’evoluzione stessa del paese. Sorge spontanea la domanda: ‘’Ma noialtri siamo un paese democratico evoluto Si o No? Verrebbe da pensare di No considerato quanto successo.

In un Paese ‘’evoluto’’ le persone con disabilità sono rispettate e curate. I giovani le dovrebbero aiutare ad attraversare la strada e non torturarle ridendo delle loro sofferenze!  Sarebbe questa l’evoluzione dell’essere umano nel 2019? 

In Cina ‘sti bulletti sarebbero già ‘’scomparsi’’ dalla faccia della terra. Non dimentichiamo che in Cina, dove la democrazia è una chimera, la ‘’pena di morte’’ è ‘’segreto di Stato’’. 

Avanti di questo passo … con questa ‘’regressione’’ … con questa ‘’involuzione’’ … stiamo perdendo il bene della ‘’democrazia’’! E pian pianino … tutti i giorni un pò per volta … ci ritroveremo in dittatura. 

Meditiamo gente … meditiamo.

Alla prossima

 

Elena

CARIGE … e polemiche …

Da noialtri qualsiasi questione diventa una ‘’telenovela’’! 

A proposito del ”caso Carige” il nostro novello Ministro Di Maio si scatena sui social: ‘’La nazionalizzeremo … la faremo pagare ai banchieri corrotti … ridaremo i soldi ai cittadini … faremo l’elenco pubblico dei debitori … a noi non ci fregano … etc … etc …  

49403637_10213465755734532_6267608301463142400_n

La realtà,  proclami a parte, è che Tria, Ministro delle Finanze,  veda come ultima opzione quella di un’eventuale ricapitalizzazione pubblica e, ammesso e non concesso che si arrivi a farla, questa sarebbe solo a ‘’tempo determinato’’ e cioè una volta ripianata la situazione si tornerebbe al privato, con buona pace per Di Maio che mi ricorda sempre più gli imbonitori di Forcella che ti vogliono rifilare i Rolex taroccati.

Tria si auspica una soluzione di ‘’mercato’’ che, tradotto, significa una ricapitalizzazione finanziata da investitori privati.

A parte i proclami del Vice Primo Ministro … la realtà è che i commissari di Carige stanno lavorando al piano industriale che presenteranno nelle prossime settimane per convincere gli investitori – a partire dal primo azionista, Malacalza – a sostenere l’aumento di capitale con un’ operazione di mercato. Oltre al nodo della cessione dei crediti problematici, che sarebbero poi quei crediti che la gente e/o le aziende chiedono e che poi, magari perché perdono il lavoro e/o le commesse non sono più in grado di restituire,  la banca è anche in cerca di un acquirente. Ci sono già stati contatti con una decina di potenziali compratori, tra cui le italiane UniCredit e Banco Bpm e la francese Bnp Paribas.

E poi … sarebbe bene che il Ministro dell’Economia e dello Sviluppo Economico, dall’alto della sua esperienza di venditore di bibite allo stadio, non se la ‘’tirasse poi tanto’’ visto che la soluzione che hanno trovato per Carige l’hanno letteralmente ”fotocopiata” da quanto fatto dal Governo precedente! Mentre scrivo non posso fare a meno di chiedermi come un Di Maio, un individuo senza né arte né  parte sia arrivato ad essere il Ministro dell’Economia e dello Sviluppo Economico della Repubblica italiana … secondo me, nemmeno Darwin avrebbe una risposta.

Comunque … Di Maio si metta il cuore in pace, lasci lavorare i commissari e la smetta di farsi propaganda. Di Don Chisciotte ne abbiamo un sacco in ‘sto Paese. Avremmo bisogno di qualcuno che sappia fare qualche cosa!

Sarebbe chiedere troppo? Mah … 

Alla prossima

 

Elena

La ”telenovela” Pino Maniaci … che pena!

Dopo i sindaci di Borgetto anche il sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo avrebbe pagato e assunto l’amante del direttore di Tele Jato per evitare servizi televisivi che potessero mettere in cattiva luce la reputazione dell’amministrazione comunale.

Il sindaco assumeva “in nero” l’amante per le pulizie al Comune e a versare indebitamente più volte somme di denaro per un ammontare mensile di 250 euro.

Maniaci avrebbe estorto soldi al sindaco a partire dal 2014.

iuEccolo qui Pino Maniaci,  mentre scatta delle foto al corteo che tutti gli anni ricorda Peppino Impastato.  Al mio canto: ”Abbiamo un sogno nel cuore … Berlusconi a San Vittore”  … lui rispondeva: ”Perché a San Vittore? All’Ucciardone lo vogliamo”! Bei tempi!  

Nel mese di novembre 2014 aveva inizio il monitoraggio delle utenze telefoniche in uso al direttore di Telejato. Come dimostrato dall’inchiesta, Maniaci era in grado di controllare con il potere mediatico dell’emittente Telejato l’amministrazione comunale di Partinico e non solo per ottenere tornaconti personali.

Dall’ascolto delle conversazioni registrate, emergeva che l’indagato intratteneva una relazione sentimentale con una donna molto più giovane di lui, impiegata a tempo determinato presso il comune di Partinico in qualità di lavoratore socialmente utile.

La metodica analisi delle conversazioni intercettate rilevava che Maniaci, facendo pressioni sul Sindaco del Comune di Partinico, Salvatore Lo Biundo e su Giovanni Provenzano, assessore con deleghe alla solidarietà sociale e sanità, avesse ottenuto l’assunzione della donna presso il Comune di Partinico, condizionando, altresì, la tipologia d’impiego e il luogo ove la donna dovesse svolgere la mansione lavorativa.

Nella mattinata del 5 novembre 2014, alle ore 09.59, Giuseppe Maniaci telefonava all’amante. La donna, stupita, informava l’indagato che era stata contattata dalla segreteria dell’assessore Giovanni Provenzano, detto Gian Livio, per essere convocata il successivo 12 novembre per sottoscrivere il contratto di assunzione per il servizio civico “..itti ha chiamato la segretaria, dice, mi fa chiamare l’assessore, il capo settore dice il giorno 12 devi venire qua al comune che mi hanno presa per il servizio civico.. “.

Nella conversazione, la donna spiegava che l’assunzione avrebbe previsto l’impiego presso la casa di riposo esternando il suo malcontento per tale sede. Ottenuta la promessa di un intervento da parte di Maniaci che garantiva di parlare con l’assessore Giovanni Provenzano per farla assumere con un altro impiego “.. Gian Livio (ndr. Giovanni Provenzano) glielo dico io dove ti deve mettere, va bene?..”, la donna prospettava le difficoltà che avrebbe dovuto affrontare a partire dal mese gennaio del 2015. Infatti, precisava che l’impiego al servizio civile, a partire dal mese di gennaio 2015, si sarebbe sovrapposto a quello presso i  “cantieri”. (ndr: forma di contratto a tempo determinato) Giuseppe Maniaci rassicurava l’interlocutrice asserendo che, grazie al suo intervento, sarebbe riuscita ad ottenere gli stipendi provenienti da entrambe le occupazioni “..no, tu devi prendere tutti e due… Prendi di là e di là pure…?! Combino io non tu! E tu devi seguire sempre quello che ti dico io..”.

Il giornalista non solo tranquillizzava la donna sul fatto che avrebbe firmato i due contratti e percepito i rispettivi salari, ma prometteva il suo intervento sull’assessore Provenzano al quale avrebbe imposto l’assunzione dell’interlocutrice presso la sede centrale del Comune “..tu devi andare a firmare che inizi il cantiere e te ne vai al municipio… Ora ci vado io, lo sto chiamando […] non “quella che deve fare ?”.., “quella che deve fare ?”….. “quella deve fare… […] quello che dico io…punto!!H”.

Ritornando al contratto di lavoro, Giuseppe Maniaci confessava che per sua imposizione il Sindaco del comune di Partinico, Salvatore Lo Biundo, aveva assunto la donna “..anzi meglio ancora… Vedi… Allora mi ha ascoltato il signor Sindaco […] va bene…si vede che Salvo (Lo Biundo Salvatore, Sindaco di Partinico) ha fatto il suo dovere…. ora…stamattina.. Nell’asserire ciò, il giornalista manifestava la volontà di incontrare subito il Sindaco Lo Biundo per farsi consegnare la somma di 50 euro “..devo vedere di vederlo perché gli devo fottere qualche altre 50 euro..”.

All’ulteriore richiesta della donna sulla sede in cui sarebbe stata impiegata, Pino Maniaci dice che avrebbe chiamato Giovanni Provenzano “..vedi ..vedi ci passa vi… Io non ci voglio andare là … mi fanno fare la schiava” ! Maniaci: ci penso io … ci sto chiamando..

Si appurerà, alla luce delle dichiarazioni rese dal Sindaco Salvatore Lo Biundo e dell’Assessore Gianlivio Provenzano, che non potendo in quanto la donna doveva essere assunta col contratto per i “cantieri”, il primo cittadino soccombeva alla pretesa del Maniaci di farla lavorare comunque, addirittura “in nero”, così come ammesso in seguito durante le conversazioni telefoniche intercettate, sia dal Maniaci che dall’amante; pienamente consapevole della illecita assunzione.

L’amante V ; M: GIUSEPPE MANIACI

  • V: pronto!
  • M: che è successo?
  • V: ascoltami….mi ha chiamato quello (intende  Giovanni Provenzano, ndr), mi fa …mi ha chiamato la segretaria. dice, mi fa chiamare l’assessore, il capo settore: dice il giorno 12 devi venire qua al comune, sarebbe là sopra, o qua sotto…non  ho capito comunque, che mi hanno presa per il servizio civico
  • M: eh, e qual è il tuo problema?
  • V: eh. Gian Livio (intende Giovanni Provenzano, ndr) mi vuole alla casa di riposo…
  • M: Gian Livio glielo dico io dove ti deve mettere, va bene? V; giorno 12 mi…giorno 12…..
  • M: gioia! Gioia! Amore, stai tranquilla… Gian Livio …te lo dico io dove ti deve mettere, va bene ?
  • V: si ma il giorno 12 mi hanno preso da tutte e due le cose, al cantiere e al civico… Mi amore tu…
  • Vi ora finisco al civico, per esempio? Ora stacco il giorno 12? Mi eh
  • Vi finisco i tre mesi.. E a gennaio attacco di nuovo
  • M: gioia, non devi essere contenta?.,. Invece di essere contenta ti senti affogata?
  • V: sono contenta, lo so
  • M: sempre al comune te la fai … stai tranquilla… Tu non vai da nessuna parte… Non ci vai
  • V: io non ci voglio andare la in mezzo a quello …perché lui lo sai come è con le mani…
  • M: non ci vai, amore, non ci vai gioia…va bene?
  • V: è stata una cosa inaspettata comunque perché io non me lo Immaginavo…. Il servizio civico che mi prendessero…
  • M: ascolta, tutto il bordello io l’ho fatto perché. Sai qual’è il problema loro? Quello che non hanno capito?…ora ci chiamo io a Gian Livio (intende Giovanni Provenzano, ndr)
  • V: lui mi vuole là a me!
  • M:  no, no, lascia perdere questo…stai tranquilla non è questo II problema…il problema è che così, anziché tirare fuori i piccioli loro, vieni pagata dal cantiere, hai capito? Quello che gli ho detto invece io
  • V: no.  lui mi paga vi! Due anni fa. quando io lavoravo alla casa di riposo con lui..
  • M: tu mi ascolti per ora a me che ho da fare? E dopo parliamo con più calma più tardi?
  • V: ah
  • M: il problema loro è che una volta che ti prendono al cantiere, quelli di loro non ne escono più ma escono solo quelli del cantiere, hai capito? Invece quello che sa lui, e lì è che gli conviene…
  • V: si ma a me mi conviene perché prendo più assai
  • M: no, tu devi prendere tutti e due… Prendi di là e di là pure…
  • V: lo so però io, ora dobbiamo vedere come combinarci….
  • M: eh. ah vi?! Combino io non tu! E tu devi seguire sempre quello che ti dico io
  • V: allora io il giorno 12 cosa devo fare? Ci devo andare? Mi vuole lui là..
  • M: tu devi andare a firmare che inizi il cantiere e te ne vai al municipio… Ora ci vado io, lo sto chiamando, va bene?
  • V: chiamaci e glielo dici, dice, quella che deve fare?… Io non ci vado alla casa di riposo
  • M: non “quella che deve fare ?”… “quella che deve fare ?”….. “quella deve fare…
  • V: appunto
  • M: quello che dico io…puntoi!l!
  • V: perchè… A me non piace…ci sono tutti i mali brutti…e mi (occupo)
  • M: gioia…per ora lascia perdere…. Oh dio santo… ehi, gioia, ho cristiani…questa è una minchiata …
  • V: quelli tirano già per me
  • M: me la sbrigo io
  • V: lo sai perché? Te lo dico io perché! Perché Gian Livio (intende Giovanni Provenzano, ndr), quando io lavoravo là, a me e a Carmela, sarebbe un’ altra ragazzina. ci aveva nel cuore
  • M: no! Ti voleva toccare il culo che è una cosa diversa
  • V: vabbè dai amunì,
  • M: va bene dai…mi deve fare…mi deve fare innervosire
  • V: no ascolta,… a Carmela V l’ha lasciata là alla casa dì riposo…
  • M: perfetto, va bene
  • V: e Carmela V altro giorno mi ha visto e mi ha detto ” io farò di tutto per portarti con me, valenti”., hai capito? ora è Carmela che gli dice all’amante qua
  • M: ehi senti! Tu fai quello che ti dico io e basta
  • V: vabbè fammi sapere più tardi.. Glielo dici il giorno 12 firma le cosa
  • M: va bene
  • V: va bene amunì
  • M: va bene?
  • V: va bene., non ci vado io
  • M: lutto apposto?
  • V: dì che cosa?
  • M: tutte le altre cose, a posto? tranquilla?
  • V: mi hanno chiamato dal Comune sta mattina
  • M: eh.
  • V: mi ha chiamato Daniela, la napoletana..
  • M: eh
  • V: quella
  • M:  ha detto quello ti ho detto io?
  • V: mi ha detto “lei… “…dice ” mi ha detto la signora Angela io telefoni per ora c’è il terminale guasto là “… dice “mi ha detto la signora Angela di riferirti che inizi lunedì ”.
  • M: va bene… anzi meglio ancora… vedi… allora mi ha ascoltato il signor Sindaco
  • V: perché per la disinfestazione… si gli ha chiamato me lo ha detto., la disinfestazione la fanno venerdì
  • M:va bene, ok, a posto
  • V:e là sopra non ci va nessuno quindi
  • M: va bene si vede che Salvo (Lo Biundo) ha fatto il suo dovere…, ora…stamattina…devo vedere di vederlo perché sii devo fottere qualche altre 5O euro, va bene?
  • V: vedi ..vedi…o ci passa Vi…. io non ci voglio andare là, mi fanno fare la schiava
  • M: amore… amore… non c’è peggio di quando tu mi tormenti e io ho cristiani
  • V: e poi quello mi chiama ogni minuto nella sua stanza
  • M: ci penso io li Ci sto chiamando…
  • V: va bene
  • M: ora, più tardi ti chiamo appena (ine.)
  • V: quelli del comune vogliono la risposta mia però
  • M: SI, la risposta è SI
  • V: va bene amunì ciao
  • M: e poi ci penso io …ciao
  • V: ciao

.-.-.-.-.

Dalla conversazione sopra riportata emergeva che Giuseppe Maniaci si stava adoperando per condizionare gli amministratori locali ad assumere l’amante al servizio civico e garantirle di percepire dal mese di gennaio 2015 anche la retribuzione per l’impiego ai cantieri.

Le due assunzioni, per stessa ammissione dell’indagato, si sarebbero ottenute pressando il Sindaco Lo Biundo e l’assessore Provenzano (la seconda assunzione risulterà poi imposta addirittura in “nero” al Comune di Partinico.

Come promesso, Giuseppe Maniaci alle successive ore 10.20, qualche minuto dopo avere terminato la telefonata con Valentina, contattava l’assessore Giovanni Provenzano. Nella conversazione il direttore di Telejato, riferendosi alle chiamate di assunzione effettuate nel corso della mattina, con tono impositivo e costrittivo, ordinava cripticamente che la donna sarebbe dovuta restare al comune “Ho bisogno che…quelle telefonate che si fanno stamattina per tutte quelle persone… Che sai tu… rimanga lì dov’è fino ad ora…continua lì dov’è fino ad ora!!”.

L’assessore Provenzano, compresa la delicatezza della situazione, dichiarava di non avere bene inteso e rimandava la discussione a quando sarebbe tornato in ufficio.

Terminata la conversazione, Giuseppe Maniaci telefonava alla donna, informata che la sua richiesta sull’impiego era stata soddisfatta. L’indagato teneva a precisare che era in grado di assoggettare alla sua volontà qualsiasi centro di potere “..da tutte le parti ti faccio pigliare…basta che non ti toccano.. ” e che non avrebbe mai potuto ottenere una risposta contraria, dimostrando così la capacità di condizionare le scelte dell‘amministrazione politica locale “..certo che ha detto “si”…(ndr. intende l’assessore Giovanni Provenzano) perché lo deve dire lui si???

Perché comanda lui?. Giuseppe Maniaci ribadiva all’interlocutrice che non avrebbe perso il lavoro ottenuto per i “cantieri” e sarebbe riuscita a percepire lo stipendio proveniente da entrambi i contratti di assunzione ” da tutte le parti ti faccio pigliare …basta che non ti toccano!!!!. I due interlocutori conteggiavano il denaro che la donna avrebbe ottenuto dai due contratti di lavoro. Al termine dei calcoli, l’amante diceva di essere un’energica lavoratrice.

Nel suddetto conteggio la donna annoverava anche la somma mensile di euro 250 corrisposta dal Sindaco Lo Biundo. Tale affermazione dimostrava che periodicamente il direttore di Telejato riscuotesse somme di denaro dal primo cittadino di Partinico per poi consegnarle all’amante. A quel punto, Giuseppe Maniaci le ricordava che solo grazie al suo intervento aveva ottenuto l’assunzione “..neanche soddisfazione mi vuoi dare. aah? Va bene va bene…non ti preoccupare. Si riporta lo stralcio integrale della conversazione d’interesse.

V: l’amante –   M: MANIACI Giuseppe

V: pronto!
M: eh allora, apposto li!!
V: oh..c’è da morire oh… Manco mi immaginavo che mi avrebbero pigliato
M: kuru (cuore mio, ndr) ma se abbiamo lavorato per queste cose, uioiaaaa
V: lo so… Io l’ho fatta già per due anni questa domandina
M: vabbè.. Abbiamo lavorato per queste cose, gioia…abbiamo lavorato per levarti da mezzo alla merda
V: ai cantieri mi hanno preso pure
M: tua madre ci vuole tenere in mezzo atta merda
V: al cantiere mi hanno preso pure
M: da tutte le parti ti faccio pigliare …basta che non ti toccano!!!!
V: a gennaio attacco il cantiere
M:  chi è?
V: a gennaio attacco pure il cantiere perché faccio ora novembre-dicembre e gennaio
…omissis…
M:  lo capisci?
V: a posto ha detto? (si riferisce a Giovanni Provenzano, ndr.)
M: come?
V: ha detto “si”?
M: certo che ha detto nsi”…perche lo deve dire lui si??? Perchè comanda luì?
V: allora, perché quelli del civico sono 220 euro
M: amore, tu ne prendi quelli e quelli …
V: ride
M: quelli, quelli, quelli e quelli
V: solo che quelli, quelli arrivano, quelli del servizio civico arrivano dopo un mese e mezzo, due mesi
M: allora, quelli, quelli, quelli, quelli, casa di riposo e quelli che prende la piccolina hai 2000 euro al mese se non vuoi campare così dimmelo tu…(inc.)
V: quali 2000 euro?… Allora mi pielìo…250 me li dà il Sindaco,
M: eh
V: ora 220 del civico
M: eh, più assai sono … Vipera quelli del civico contano e non contano
M: 300 e rotti sono dai …
V: come
M: 300 e rotti sono
V: ah, hanno aumentato?
M: SI
V: si? (rìde) hai visto? mille euro vengo a prendere al mese
M; quanto ?
V: l.000
M: perchè? –
V:  ca 500
M: fammi il conto tu
V: allora, 500
M: quasi 600 li prendi ..quasi 600 le prendi tra il cantiere e il municipio
V: a vìi che cazzo dici ?
M: eh, vabbè dai  eh
V:eh 500 ..
M: e 500 quanto fanno?
V: 500 di M: eh
V: di Martina e sono?
M: mettere.. 500 e 700 quanto fanno?
V: eh..(rìde)…l200
M: 1200.. pìù qualche 600 quanto fanno?
V: a pi mi fai confondere aspe …
M: no non ti confondere, come ti dico io è
V; aspetta
M: sono 1800 euro al mese che prendi… Neanche lo stipendiato dopo 30 anni di  lavoro
V: oh però aspe… Se io non lavorassi bene neanche mi prenderebbero, eh! Amore mio
M: …lavorare bene,..
V:  il culo me lo rompo io
V: sorride….loro ci perdono…..
M: neanche soddisfazione mi vuoi dare. aah? Va bene va bene…non ti preoccupare….. …omissis…
V: perché… Lo sai perchè… Quando io lavoravo alla casa di riposo, l’ assessore (sì riferisce a Giovanni Provenzano) per tenermi là … tutti prendevano 220 euro e a me arrivavano 353 euro… Lo sai che faceva figlio di puttana? Mi faceva fare…firmare pure di più…. (lasciava intendere rispetto a quello che realmente prendeva, ndr) sorride….
M: gioia
V: poi è andata a finire che con una palermitana
M: non dire queste cose per telefono puttana Eva troia, poi ne parliamo cuore mio …omissis…

.-.-.-.

Alle successive ore 10.46, come sancito Giuseppe Maniaci riceveva una telefonata di Giovanni Provenzano il quale gli chiedeva di recarsi al Comune per incontrarlo, verosimilmente per trattare la questione dell’assunzione dell’amante.

A tale richiesta Giuseppe Maniaci rispondeva che sarebbe subito arrivato. Poco più tardi, alle ore 12.25, Pino Maniaci telefonava alla donna. Nella conversazione il giornalista la informava di avere incontrato personalmente Giovanni Provenzano.

Quest’ultimo lo aveva rassicurato sul fatto che l’amante sarebbe rimasta a lavorare nel comune “..già ci ho parlato con Gianlivio lo sa che devi rimanere al comune..”. Giuseppe Maniaci riportava il discorso sul Sindaco Lo Biundo il quale aveva tentato dì opporsi al suo volere per il doppio impiego di Valentina, non sapendo come giustificare il pagamento di entrambi gli stipendi: contratto stipulato per il “servizio civico” e per “i cantieri”.

Il direttore di Telejato confessava non solo di avere imposto al primo cittadino il suo potere decisionale, ma di avere anche preteso la consegna di 50 euro “io ho già telefonato al Sindaco e gli ho detto “ti sei fatto i conti sbagliati” dice “ah così è?” “si così è, come ti dico io…anzi, dove sei?” dice “qua” , “sto venendo che mi devi dare 50 euro l!”… ci sono andato e mi ha dato 50 euro {…]poi appena sono arrivato ha davanti mi ha detto “allora che dobbiamo fare? doppio stipendio?”, ho detto “no, no… ” gli ho detto, “quale cazzo di doppio? triplo!” f…]lo capisci? mettiti il curuzzu (ndr. cuore) in partenza che i soldi li devi uscire lo stesso”… “va bene”, dice “come dici tu”…quindi basta chiuso, chiuso argomento…”.

La conversazione si concludeva con i due indagati che si davano appuntamento presso la stazione ferroviaria di Partinico, luogo designato per la consegna del denaro ricevuto dal Sindaco Lo Biundo e delle sigarette. Si riporta lo stralcio integrale della conversazione d’interesse.

M: MANIACI Giuseppe; V: l’amante

…omìssis…

M: che cosa ?
V: eh…c’è.. Una cosa che…
M: già ci ho parlato con Gianlivio, lo sa che devi rimanere al comune
V: c’è qualcosa che non mi quadra però
M: gioia…già a Gianlivio sono andato ad acchiappare…mi ha detto già era una cosa che si sapeva e me lo aveva detto pure…..
V: ah, io sono arrivata ma qua c’e’ uno parcheggiato con la macchina
M: eh, dove? Alla stazione?
V: alla stazione
…omìssis…
V: eh, che ti stavo dicendo? Ascoltami, ora te lo dico dì presenza perchè ora te lo dico perché è figlio di puttana lui (si riferisce a Provenzano)… Iddu..
M: iddu…
V: seeee
M: nouuu, gioia! No! Non c’era bisogno che me lo dicevi perché già me io aveva detto il Sindaco che l’amante restava al comune
V: lo so questo!
M: il problema era che quello (si riferisce al Sindaco) così i soldi non lì esce … capisci? Io ho già telefonato al Sindaco e gli ho detto “ti sei fatto i conti sbagliati” dice: “ah così è? ” “si così è, come ti dico io…anzi, dove sei? ” dice “qua “, “sto venendo che mi devi dare SO euro!! “… Ci sono andato e mi ha dato 50 euro
V: no perché in pratica m’ o zio Nicola con il Sindaco sono amici …
M: aspetta, te lo dico io non c’ è bisogno di parlare dì presenza, ne parliamo per telefono… Poi appena sono arrivato V ha davanti mi ha detto “allora che dobbiamo fare? Doppio stipendio?”. Ho detto “no. no… e li ho detto, “quale cazzo di doppio? Triplo!”
V: … ahahah
M: lo capisci? Mettiti il curuzzu (ndr. Cuore) in partenza che i soldi li devi uscire lo stesso”… “va bene”, dice “come dici tu”…quindi basta chiuso, chiuso argomento
V: ok
M: è stato lui stesso a telefonare per non tifare andare per tutta la settimana al comune….
V:  ma anche se.. Allora mi ascolti? Anche se, ammettiamo, lui non mi volesse pagare a me, più il Sindaco..
M:  eh …
V: io con con il Sindaco … Non può essere perché quando ero al civico io, io gli altri lavori li facevo, capito?
M: no forse non hai capito… Gioia!
V: perché il civico non paga subito, il civico mandano le mandate in banca, passano 15 giorni, un mese e mezzo, capito?
M: va be lo so, lo so, lo so
V: appunto, quindi io come faccio?
M: L’ importante che è sempre ad avanzare perché poi li prendi, li prendi tutti insieme
V: per forza
M: e ti vai a rinfrescare i cannar ossi, va bene?
V: l’ho capito quello che dici tu….
M: allora, sentimi, io ti sto lasciando le sigarette e i soldi e le scappo e volo
…omissis…
V: lo so lunedi mattina attacco
… omissis…
M: gioia, vieni verso di me… Ci vediamo macchina e macchina, abbasso il finestrino e ti do …
V: ma perché che fa, qua chi c’è?
M: muoviti dai … omìssis … dal minuto 06:29 alla fine della conversazione …

.-.-.-.-.-

II Sindaco Salvatore Lo Biundo, convocato dagli investigatori, confermava che le somme a Maniaci e finanche la prosecuzione del rapporto di lavoro (“in nero” per la pulizia degli uffici comunali, e non assumendola col secondo contratto a tempo determinato per “i cantieri”, perché la stessa non era in possesso dei requisiti di legge) con la donna, erano frutto della condotta minatoria di Maniaci, che nel seguito della lettura delle conversazioni intercettate, verrà meglio spiegata.

“Ho conosciuto e avuto rapporti con Giuseppe Maniaci titolare dell’emittente televisiva Telejato di Partinico. I rapporti con il predetto Maniaci raramente sono stati sereni in quanto, frequentemente, lo stesso con ì suoi servizi televisivi ha criticato aspramente e critica il mio operato di Sindaco di Partinico…

Voglio precisare che per effetto dì questi frequenti servizi televisivi mia moglie ha vissuto una grave fase depressiva, ragione per cui abbiamo deciso di non guardare più Telejato, fondamentalmente per mantenere la tranquillità in famiglia… Circa ì rapporti economici con Maniaci voglio dire che presso il comune di Partinico ha prestato attività lavorativa, per un periodo di circa tre mesi, per un servizio civico (ed. contratti di solidarietà) tale donna.

Dopo la scadenza del predetto contratto Maniaci ha insistito affinchè il Comune rinnovasse lo stesso vista la condizione di indigenza e di bisogno della donna, generati oltre che, dalla conflittualità col marito, soprattutto per la presenza di una figlia affetta da grave disabilità. A seguito dì questa richiesta ho spiegato a Maniaci l’impossibilità di rinnovare il contratto, in quanto è prevista una turnazione fra aventi diritto e, dinanzi alla mia opposizione, Maniaci mi ha detto che “dovevamo farla lavorare a tutti ì costi”.

L’unico modo in cui potevamo farla lavorare era quello di autotassarci (unitamente ad altri assessori tra cui certamente Gìanlìvio Provenzano) e fargli svolgere il servizio di pulizie come svolgeva in precedenza”.

.-.-.-.-.-.-.-.

Fine di tutto l’am ba ra dam – intercettazioni comprese, trovato in rete …

Che dire? Alla luce di quanto sopra si direbbe che la storia è sempre la stessa. Magari a ”livelli” diversi … ma gira rigira … la solfa non cambia.

In questo caso è una ”donna” che ha bisogno di lavoro … e Pino Maniaci … gioca, tutte le sue carte … facendo ”leva” a ”chi di dovere” per obbligarli ad assumere la donna in questione, che è la sua amante.

Qui stiamo parlando di livelli bassi, molto bassi!  Richieste di 50 euro … di sigarette …  fa persin ”pena” leggere ‘sta roba!

Chissà se ‘sta signora ama Pino Maniaci? Ho visto il giornalista in questione più volte durante cortei a Palermo e a Cinisi … e non si può certo definire un ”adone”! Oppure questa Signora se si è solo aggrappata a ”qualcuno” che può darle una mano? Un ”qualcuno” che tra l’altro ‘milita’ da quella che è considerata da molti la  ”parte giusta”?

Pino Maniaci dal canto suo si sente ”potente” … l’uomo ”arrivato” che usa il ”suo potere giornalistico” … al solo fine di portarsi a letto una donna molto più giovane di lui!

Secondo me … chi ha assunto la donna lo ha fatto più a scopo umanitario, che in seguito alle ”presunte” minacce di Pino Maniaci!

E’ lo stesso Pino …  che ”vende” alla donna in questione il proprio presunto ”potere” … al solo scopo di farsi bello con lei … e portarsela a letto!

Che squallore … ma dove siamo arrivati?  Se l’economia non decolla … le pulsioni ”umane” ci trascineranno sempre più nel fango!

Alla prossima

Elena