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Teatro le Forum di Frejus – Lo schiaccianoci – ”Casse noisette”

Teatro pieno come al solito.

Il bravissimo corpo di ballo è quello del Gran Teatro di Ginevra.

”Lo schiaccianoci” si basa su di una fiaba scritta da E.T.A. Hoffman e reinterpretata dal francese Alexandre Dumas.

Questa fiaba finì nelle mani del ballerino e coreografo francese Victor Marius Alphonse Petipa che  la trasformò in un balletto che fu messo in scena per la prima volta al Teatro Marinskij di Pietroburgo il 6 dicembre del 1892.  La musica è di Peter Ilyich Tchaikovsky .

Dunque vediamo …  di che cosa parla lo schiaccianoci?

”Narra la storia del sogno di una bambina.  Clara (o Masha, diminutivo russo di Maria).   È la sera della vigilia di Natale; fra i regali che la bambina trova sotto l’ albero c’è uno schiaccianoci a forma di soldatino … il fratello di Masha, per farle un dispetto,  rompe il giocattolo. Per fortuna il papà dei bimbi, il signor Drosselmeier,  lo aggiusta.  Quando è ora di andare a dormire, la bimba si addormenta tenendo stretto a sé  il soldatino.  Masha sogna e nel sogno il soldatino prende vita … danza con lei … sconfigge l’esercito dei topi …  la guida in un mondo incantato” … e poi … la sposerà e saranno ”felici e contenti”.

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La coreografia a cura di Jeroen Verbruggen … ha veramente dello spettacolare. Inizia con un ballerino che interpreta un ”a solo” indossando un ”frac” su un palco deserto.  La gestualità dei ballerini credo abbia  incantato tutti.  Braccia che mulinano, teste che si muovono a scatti e che controllano l’orizzonte a colpi di mento, come se fossero delle mitragliatrici, gambe piegate all’indietro che colpiscono maliziosamente il ”sedere” degli sfortunati che si avvicinano troppo. Ballerini che volano nelle posizioni plastiche tipiche della danza tradizionale ma che si piegano anche come delle marionette accartocciate. Ballerini che si inciampano, facendo per un attimo credere allo spettatore che si tratti di un errore … per poi accorgersi che invece lo fanno tutti e che le ”cadute” vanno a ”tempo di musica” in modo perfetto!

Elevazioni e movimenti tipici del repertorio ”classico” … mescolati sapientemente con la danza moderna, quella orientale e l’ hip hop.

La sceneggiatura partecipa al racconto … l’armadio del sogno di Masha si apre e si chiude facendo entrare ed uscire strani personaggi … con enormi teste arancioni … con strane maschere sul viso … gli specchi sono ovunque … dato che sono montati su ruote vengono lanciati sul palcoscenico ed i ballerini ci passano attraverso, anche l’enorme lampadario partecipa salendo e scendendo e addirittura contiene i calici di vetro in cui i ballerini brindano.

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I costumi sono cambiati spesso e sono indossati indifferentemente da uomini e donne … fino al quello un po’ ”inquietante” del personaggio ”scorticato” dal dolore per la passione amorosa.

Il movimento e la coreografia non lasciavano certo il tempo di annoiarsi … i tempi erano veloci … una scena dietro l’altra … quasi come al cinema … una sorpresa dopo l’altra …  fino alla danza finale tra la Masha della fiaba ed il suo soldatino che, danzando assieme, ci fanno credere ancora una volta alla favola del ”principe azzurro”!

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Bello bello bello!

Eravamo un tantino preoccupati se dobbiamo esser sinceri … non è che il balletto classico sia proprio la nostra passione, le nostre scelte sono anche dettate dalla nostra poca conoscenza della lingua francese. Una commedia in francese non è ancora alla nostra portata, quindi scegliamo spettacoli che giocano più sulla ”fisicità” che non sulla ”parola”.

Comunque, visto come sono andate le cose siamo stati proprio contenti della serata.

Alla prossima

Elena 

 

Qui il trailer dello spettacolo … tanto per avere un’idea: http://www.geneveopera.com/production_310