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Piano Mattei si… Piano Mattei no…

E dopo tanto TAM TAM su ‘sto famigerato Piano Mattei, viene fuori che le chiacchiere sono tantissime, ma i quattrini, destinati sono proprio pochi. O per meglio dire, per noi italiani sono parecchi visto che pare che ‘sti 5,5 miliardi li tireremo fuori noialtri.

Piano Mattei suona bene, non dobbiamo dimenticare infatti che Mattei riuscì a garantire una certa fortuna all’ENI sul mercato globale degli idrocarburi, riuscendo a reggere la competizione con aziende concorrenti britanniche, americane e francesi molto più grandi e strutturate.
Non dimentichiamo nemmeno che molti dei progetti inclusi nel “Piano Mattei” seguano investimenti avviati proprio da Eni, che è un’azienda che ha enormi interessi in diversi paesi dell’Africa e che spesso, proprio in virtù di questa sua influenza, svolge una funzione di sostegno e di indirizzo della politica estera italiana nella regione.

Noi popollo, tra annunci ed articoli di giornale, abbiamo capito che l’iniziativa è italiana ma non abbiamo ancora capito bene se l’Europa ha fatto suo oppure no ‘sto piano.

Il “Piano Mattei” appare al momento come una sorta di ‘’cornice’’ all’interno della quale vengono inseriti progetti già in programma da tempo e su cui varie importanti aziende pubbliche italiane avevano già investito. Sembrerebbe quindi che il Piano abbia principalmente l’obiettivo di coordinare questi obiettivi e di assegnare loro maggior prestigio proprio grazie all’impegno politico del governo. Il che non sarebbe affatto male.

Ma… nonostante fossero presenti Charles Michel, Roberta Metsola, e Ursula von der Leyen, ormai tutti baci e abbracci con la Giorgia Nazionale.
Nonostante il fatto che Ursula von del Leyen abbia ribadito che questo è il ‘’nostro piano per l’Africa’’, lasciando intendere con quel ‘’nostro’’ che l’Europa è d’accordo, la domanda da porsi è: ‘’Ma… saranno disposti a mollare risorse Ue, per non parlare di quelle nazionali di partner europei per attuarlo ‘sto Piano’’?
Come la pensano Francesi e tedeschi? Com’è visto il ‘’Piano Mattei’’ in Europa? Collaboreranno o si faranno concorrenza?

L’Europa dovrebbe muoversi in sintonia per contrastare gli interessi di Cina e Russia sul Continente Africano. Ce la faremo o anche questa volta perderemo il treno? Mah… va a sapere.
Possibile mai che non si riesca a pianificare uno straccio di nulla? Sembriamo anguille che si dibattono negli stagni.

Intanto Moussa Faki, il Presidente dell’Unione Africana, pur apprezzando il gesto, ha detto: ‘’Non siamo dei mendicanti. Avremmo preferito essere consultati sul piano’’.
Saranno ‘’consultati’’ da Cinesi e Russi? Mah…

Non è proprio incoraggiante come inizio.

Alla prossima

Elena

Un tavolo risolutivo quello con a capo Fico? Naaaa …

Ma che cosa potranno mai risolvere costoro? Questa è una ”finta” per far vedere che ci provano, ma non c’è trippa per gatti. Le cose vengono decise, chiaramente, altrove. Ammesso e non concesso che vengano decise.

Questi sono i delegati dei partiti ancora seduti al tavolo di discussione per trovare un’accordo e decidere che cosa farne di ‘sto Paese:

– M5s: Davide Crippa ed Ettore Licheri,
– PD: Graziano Delrio e Andrea Marcucci,
– Italia Viva: Maria Elena Boschi e Davide Faraone,
– Liberi e Uguali: Federico Fornaro e Loredana De Petris,
– Europeisti – Maie – Centro Democratico: Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella,
– Gruppo Per le Autonomie del Senato: Albet Laniece e Gianclaudio Bressa,
– Cd-Maie: Bruno Tabacci ed Antonio Tasso.

In teoria dovrebbero parlare di contenuti e non di poltrone ma … chissà che cosa sta succedendo davvero? Prima di tutto costoro hanno dei paletti, imposti dai loro rispettivi, capo partito, quindi? Quindi non è che abbiano chissà quale margine decisionale per una discussione efficace. Se davvero avessero voluto discutere ci sarebbero andati i ‘’capoccia’’, invece …
Comunque ‘sto incontro, in più, non produrrà alcun documento scritto. In quanto, come sostiene Fico, quello che potrebbe sembrare un programma di Governo sarebbe compito del Presidente incaricato, quindi, ciccia!
I renziani, ovviamente, sono rimasti di ‘’sasso’’ quando hanno avuto ‘sta notizia. Loro contavano su un qualche cosa di ‘’scritto’’, altrimenti che cosa hanno chiesto a fare ‘sto tavolo?
La cosa comica è che pare che ieri, verso le 13,00 fossero tutti affamati e volessero un tramezzino. I commessi della Camera si sono rifiutati di portare loro i tramezzini dicendo che, in base alle norme anti Covid, non si potessero fare ‘’buffet’’. Quindi ‘’ciccia’’! Non hanno nemmeno mangiato.
Più che discutere, pare che i presenti, secondo il Corriere della Sera, abbiano passato il tempo a telefonare ai loro boss, rispettivamente: Crimi, Franceschini e Renzi.
Pare che la trattativa non sia avanzata di un centimetro. Secondo Meli, del Corriere della Sera, è tutto fermo e sostiene che Pd e 5 stelle non mollino Conte, mentre Renzi vuole mandarlo via e metterci qualcun altro.
Il tavolo si è chiuso ieri alle 21,00 con un nulla di fatto. Stamattina alle 9 si ricomincia e parleranno di Giustizia.
Puoi capire!
Bonafede vuole levare, e fa bene, la prescrizione, mentre Renzi non vuole!
Qui il discorso sarebbe lunghissimo, ovvio che ‘’solo’’ togliere, cosa giusta, la prescrizione non è sufficiente per riformare la giustizia, ma è sempre meglio di un pugno in un occhio. La prescrizione è una ‘’brutta bestia’’, ce ne rendiamo tutti conto del che cosa succede quando Berlusconi deve andare in tribunale no? Che cosa fa? Si fa ricoverare in ospedale per ‘’controlli’’ o ‘’malesseri’’ … intanto la prescrizione corre … e lui la fa franca come Andreotti.

L’unica cosa che si avrà di ‘sto incontro, forse, è un verbale. Ma … a noi? Che cosa hanno risolto?

Povero Paese …

Alla prossima

Elena

Ursula Albrecht von der Leyen è il nuovo Presidente della Commissione Europea.

Tra i due principali contendenti/litiganti alla poltrona: Manfred Weber (Ppe) e Frans Timmermans (S&D), il ‘’terzo’’, quello che aveva meno possibilità e di cui nessuno parlava, ha vinto e ”gode”.

Il nuovo Presidente ha avuto 383 voti a favore. Una maggioranza risicata quindi con solo nove in più del minimo richiesto che è di 374. 327 sono stati i voti contrari e 22 gli astenuti. Da questa votazione risulta che la Commissione Europea è spaccata in due.

Chi ha votato a suo favore

Ha avuto il voto del Ppe mentre i socialisti si sono divisi. La Signora ha potuto contare sul voto di singoli deputati non-iscritti a nessun gruppo europeo, come ad esempio i Cinque stelle, ritenuti decisivi con i loro 14 voti e di Diritto e Giustizia, il partito di destra nazionalista polacco, che aderisce al gruppo dei Conservatori e riformisti e che le ha garantito 26 voti.

Chi è Ursula Albrecht von del Leyen?

Sette figli, una vita dedicata alla politica e alla famiglia, una solida formazione luterana, una carriera lunga e articolata, un rapporto privilegiato con Angela Merkel.

iu-1Conservatrice convinta, decisamente più liberale dei suoi compagni di partito in materia di diritti, fece rumore la sua posizione apertamente a favore delle nozze gay, ma intransigente dal punto di vista del rispetto dei vincoli di bilancio, come ha dimostrato nel corso della vicenda greca. Quindi … rassegnamoci, i nostri ‘’conti’’ verranno tenuti d’occhio molto da vicino, infatti Salvini le ha votato ”contro”.

Ursula Albrecht, questo il suo nome alla nascita, nasce nel 1958 a Ixelles, comune della città di Bruxelles, dove suo padre Ernst Albrecht è stato uno dei primi funzionari europei dal 1958. Prima di trasferirsi ad Hannover in Germania, von der Leyen ha trascorso gran parte della sua infanzia in Belgio, frequentando la scuola europea di Bruxelles dal 1964 al 1971 e imparando il francese quasi come una bilingue. Consegue la laurea in medicina alla Hanover Medical School nel 1987, con una specializzazione nella salute delle donne, ottenendo un dottorato nel 1991.

Iscritta alla CDU dal 1990, la sua carriera politica inizia nel 2001, quando ottiene un mandato locale presso la regione di Hannover. Nel novembre del 2005, entra a far parte del governo federale tedesco, scelta da Angela Merkel come ministro della Famiglia, Anziani, Donne e Gioventù della Germania, ruolo che ricoprirà fino al 2009. Molto vicina alla Cancelliera, nei suoi primi 100 giorni di mandato, lancia una politica familiare basata sullo sviluppo degli asili nido per permettere alle donne tedesche di conciliare meglio la vita lavorativa ed il loro ruolo di madri.

Nel 2009 viene nominata Ministro del lavoro e degli affari sociali della Germania e poi nel 2013 ministro della Difesa tedesca diventando così la prima donna a occupare tale incarico, che ricopre ancora oggi.

Chi ne ha seguito il lavoro alla Difesa le riconosce di essere stata la prima responsabile del dicastero che è riuscita a far aumentare i fondi per lo zoppicante esercito tedesco.
Anche se, detto tra noi, sarebbe bene che l’esercito tedesco rimanesse ”zoppicante”. Quando si ”organizza meglio”, la storia ci insegna, succedono sempre guai! Meglio un esercito europeo, che ”solo” tedesco no? 🙂

Comunque … auguri Signora … speriamo in bene.

Alla prossima

Elena

Donald Trump rinuncia allo stipendio di Presidente …

Un’eroe che si sacrifica per la Patria?  
Si tratta di circa 33.000 dollari al mese, l’equivalente più o meno del salario di un giocatore di Football americano in serie A.
Nell’animo semplice dell’americano medio che lo ha votato,  il messaggio viene percepito come: ”Sono un presidente disinteressato, sono qui per lottare contro la corruzione delle ”elite” e non per arricchirmi sulle vostre spalle”!
Che brav’uomo vero? Ma … siamo proprio sicuri?

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Prima cosa, questo denaro ”risparmiato” cambia veramente poco per gli americani, è un po’ come una ”goccia nel mare”.  Il debito pubblico nel 2016 ha superato i 19.000 miliardi di dollari, il che significa che, per estinguerlo grazie al mancato stipendio del Presidente ci vorranno circa 47 milioni di anni!  Di sicuro Trump, nonostante tutta la sua ”prosopopea , non potrà vivere così a lungo.

La seconda cosa è che il rinunciarvi, è anche un modo per dire che 400.000 dollari l’anno non significano assolutamente nulla per lui. Secondo il settimanale ”Forbes”  la sua fortuna personale è di circa  4 miliardi di dollari.

Ma il terzo punto, più grave,  è che se un salario ricevuto significa evidentemente il riconoscimento di una competenza, un posto nell’organizzazione, un ruolo di responsabilità;  il non riceverlo, automaticamente alleggerisce sia le necessità di competenze che le responsabilità .

Non dimentichiamo che un salario al politico, dal punto di vista ”democratico” ,  significa permettere al maggior numero possibile di candidati di concorrere per tale carica, siano essi ricchi o poveri.
Molti leggono lo stipendio ai politici come se costoro fossero dei ”mangiapane a tradimento”, ed in effetti se pensiamo a gente come Razzi, infastidisce  tutti il dovergli pagare lo stipendio no? Ma questo è un’altro discorso  … e riguarda la ”selezione” della classe politica che sarebbe tutta da rivedere.

Ma torniamo all’argomento e diciamo che una indennità economica, per chi si occupa del paese,  fa anche si che la politica non sia appannaggio esclusivo dei ricchi, ma sia raggiungibile a tutti.

Nell’800  la politica era riservata solo ed esclusivamente alla classe dirigente composta da ”nobili possidenti”, persone che vivevano delle rendite provenienti delle loro ricchezze e che, in un mondo di ignoranti ed analfabeti, possedevano gli ”strumenti” per gestire la ”cosa pubblica”.  Essendo ricchi potevano permettersi di lavorare ”gratis” . Negli anni divenne presto chiaro che costoro facessero maggiormente i propri interessi, a scapito della classe meno abbiente.  Ecco quindi la necessità di dare uno stipendio, per poter allargare il bacino di utenza da cui pescare gli individui ”migliori” a cui affidare la ”cosa pubblica”.

Ecco il punto a cui volevo arrivare: oggi Trump, come i ricchi possidenti dell’800, rinuncia allo stipendio, non gli serve in quanto è ricco sfondato!

Considerato l’ego dell’individuo,  questo è un modo come tanti per mettersi su di un piedistallo.  Ma soprattutto, visto che appartiene ad una categoria di privilegiati a cui 400.000 mila dollari all’anno non fanno né caldo né freddo, considerando che per il suo staff sceglie personaggi legati al suo ”ambiente”, quindi ricchi, considerato che è dentro, personalmente, o tramite suoi collaboratori stipendiati, nei consigli di amministrazione delle tanto odiate multinazionali … la domanda è: ”siamo proprio sicuri che farà gli interessi del ”popolo”?

Mah … di sicuro, noi popolo,  stiamo tornando indietro scegliendo simili personaggi. Sembriamo i contadini ignoranti ed analfabeti dell’800 …

Meditiamo gente … meditiamo …

Alla prossima

 

Elena

 

Learco Calitri è tornato alla casa del ”Padre” …

Ieri una mia cara amica, Isa, mi ha telefonato dicendomi che era mancato Learco Calitri!

Mamma mia come sono stata male nel sentire quella notizia! Learco rappresentava per me uno spirito libero, forte e vitale! Strano a dirsi … ma c’era più ”vitalità” in lui, ormai avanti negli anni, di molte persone che conosco e anche tanto tanto più giovani.

Ci siamo conosciuti perché, mi ero iscritta al CIP anni fa ed avevo avuto con lui una prima bella chiacchierata. Una chiacchierata che aveva messo in luce quanto fossimo ”affini” su molti fronti.

Ho frequentato il CIP per qualche tempo, poi per motivi di salute, me ne sono allontanata.  Questo non significa però che non ci sentissimo, era venuto a casa nostra più volte ed il rispetto che avevo per lui era andato crescendo.

Learco voleva scrivere un libro sulla sua vita –  decisamente molto movimentata – fosse anche solo per gli anni passati nella Legione Straniera. Avevamo discusso a lungo sull’argomento e ho avuto il piacere di conoscere una persona che non metteva nei miei riguardi ”filtri” di sorta, era schietto come il vino novello!

Recentemente, sentendomi un po’ in colpa per non aver rinnovato la tessera al CIP e conoscendo le sue cattive condizioni di salute, mi sono iscritta nuovamente e ho fatto una prova per essere inserita nella corale del CIP. Giuseppe il ”capo coro” mi ha accolta in ”Note Azzurre”!  Appena ricevuto l’ok di Giuseppe, avevo dato la notizia a Learco, che ormai in cura, mi aveva risposto di esserne felice, e che in questo modo avremmo potuto vederci più sovente.

Purtroppo le cose non sono andate in questo modo … non ci siamo più né visti né sentiti.  Avrebbe voluto fare ancora tante cose … ma la ”morte” non accetta consigli mai da nessuno!

Addio Learco Calitri, felice ed onorata di aver potuto fare la tua conoscenza, guardaci da lassù … ci hai solo preceduti, verremo anche noi a far parte del ‘tutto”!

Un abbraccio con affetto

Elena 

Ricordiamolo così:

Schermata 2016-04-05 alle 08.11.44

il giorno della ”medaglia d’oro” … 

Schermata 2016-04-05 alle 08.12.50Schermata 2016-04-05 alle 08.03.27

Durante la premiazione e, a destra,  mentre balla con la sua Renata!

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Funerali al Duomo di Frejus – venerdì 8 aprile – ore 10.30

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Video della premiazione: https://www.youtube.com/watch?v=KSRX12yUU8IUn momento sereno: https://www.youtube.com/watch?v=2sNWJr2yrqw

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TRADUZIONE  – S’il vous plaît excuser mon horrible français

Learco Calitri est de retour à la «maison» du Notre Père ” …

Hier, mon cher ami, Isa, m’a appelé et m’a dit que Learco Calitri il était dècèdè !

Mamma mia! Comme j’ ai été malade d’entendre cette nouvelle! Learco représenté un esprit libre, fort et vital pour moi! Chose étrange à dire, mais il y avait plus ”vitalité” en lui, déjà avancé dans les années, que en beaucoup de gens que je connais et … même beaucoup plus jeune.

Nous nous sommes rencontré parce que quand j’étais entré ou CIP et  j’ai eu avec lui une première conversation, qu’il avait mis en évidence ce que nous étions ” similaire” sur de nombreux fronts.

J’ai fait part du CIP pendant un certain temps, puis, pour des raisons de santé, je suis parti.

Cela ne signifie pas que nous nous sommes plu vu, il était venu à notre maison à plusieurs reprises et le respect que je lui devais a grandi de plus en plus.

Learco voulait écrire un livre sur sa vie – très mouvimentèè – même si seulement pour les années passées dans la Légion étrangère. Nous avons eu des longues discussions sur le sujet et j’ai eu le plaisir de rencontrer une personne qui n’a pas mis à mon égard  filtres de toute nature, Learco était sincère comme le vin nouveau!

Récemment, je me sentant un peu coupable de ne pas avoir renouvelé la carte au CIP et connaissant sa mauvaise santé, je me suis inscrit à nouveau et je l’ai fait un test pour être inséré dans le chœur du CIP. Le Chef de chœur ‘Joseph’ ‘m’a accueilli dans ”Note Azzurre”.  Juste reçu le ”feu vert” da parte de Joseph, j’ai donné la nouvelle à Learco, maintenant déjà sous traitement, et il me répondit d’être heureux, et que de cette manière nous aurons l’occasion  pour nous nous voir plus souvent.

Malheureusement, les choses ne se sont pas passe comme ça … on n’a pas vu ou entendu. Il voulait faire encore beaucoup de choses … mais la mort ” ” n’accepte conseil par personne!

Adieu Learco Calitri, je suis heureuse  et honoré d’avoir été en mesure de te rencontrer …  regarde nous de là-haut …  tu as seulement nous précédés …

Une étreinte avec affection

Elena