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4 Novembre Unità Nazionale Forze Armate … cosa ricordiamo?

Ma … cosa si ricorda in questa data? Forse i giovanissimi non sono poi così al corrente. Vediamo un pò di dare qualche informazione semplice.

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Ieri,  il  4 novembre,  era la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

La si festeggia in Italia dal 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale (1914-1918) e la resa dell’impero austro ungarico.

Su fb non ho visto nessun commento … eppure è stata una guerra ‘’vinta’’ anche dall’Italia, che ci ha visti allora, nostro malgrado, combattere a fianco di Inghilterra e Francia contro l’Impero Austriaco.

A ‘’Vittorio Veneto’’ gli italiani respinsero definitivamente gli austriaci e il 4 novembre fu firmato l’armistizio con l’Austria . L’11 novembre 1918 la Germania chiese la pace e l’imperatore tedesco e quello austriaco dovettero abdicare.

Al mio nonno materno, per ragioni puramente anagrafiche, capitò di essere ‘’fante’’ nella Prima Guerra Mondiale e di combattere proprio a Vittorio Veneto. Fu in seguito insignito del titolo di ‘’cavaliere di Vittorio Veneto’’. Gli venne data quella onoreficienza , non tanto perché si era distinto in battaglia, quanto per il fatto che era riuscito a sopravvivere. Quando raccontava, a me allora bambina, delle cariche fuori dalle trincee, mi veniva la pelle d’oca… altro che film dell’orrore!

Nella prima guerra mondiale i caduti furono tantissimi. Giovani vite mandate al macello per una guerra voluta in fondo da pochi, ma come sempre i più agguerriti, allora come oggi d’altronde, ce l’hanno sempre ‘’vinta’’! Dovremmo imparare a capire che non è detto che i più ”agguerriti” siano quelli che hanno sempre ragione, ma questo è un altro discorso …

Il Paese ”allora” era diviso tra: neutralisti e interventisti.

I Neutralisti – la maggioranza – erano i cattolici, i liberali di Giolitti e una parte di socialisti;
Gli Interventisti erano invece gli irredentisti, i liberali conservatori, i socialisti riformisti, i repubblicani e l’ala defezionista socialista guidata da Mussolini.

Nonostante i ‘’moderati neutralisti’’ fossero di più … l’Italia entrò in guerra lo stesso, perché gli interventisti, come sempre, erano più ‘’aggressivi’’!

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Ma nel cuore nessuna croce manca. È il mio cuore il Paese più straziato di tutti. (Giuseppe Ungaretti)

Nella prima guerra mondiale morirono:

– Caduti italiani: 600.000,
– caduti francesi: 1.400.000,
– caduti tedeschi: 1.800.000,
– caduti austro-ungarici: 1.300.000,
– caduti russi 1.600.000.

 

La maggior parte dei caduti era tra i combattenti.
La seconda guerra mondiale ha visto invece un enorme numero di vittime civili e per questo dobbiamo dire grazie ai bombardamenti aerei.

Comunque … almeno un ‘’pensierino’’ a ‘sti poveri morti lo vogliamo fare?

Alla prossima
Elena

 

11 Novembre – La Francia festeggia la fine della prima guerra mondiale

l’11 Novembre del 1918 veniva firmato l’armistizio tra la Germania e gli alleati.

Dove? In un vagone ristorante, organizzato per l’occasione in sala riunioni. Il vagone faceva parte del treno a disposizione dello stato maggiore del Maresciallo Foch.

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Il quadro rappresenta la scena della firma.

Dietro il tavolo da destra a sinistra si vedono il Generale Weygand, il Maresciallo Foch in piedi, e gli ammiragli inglesi Rosslyn Wemyss e G. Hope. Davanti, il ministro di Stato tedesco, Matthias Ezbergerm, il generale maggiore dell’armata imperiale Detlof von Winterfeldt (quello con l’elmetto), il conte Alfred von Oberndorff del ministero degli affari esteri e il capitano di vascello Ernst Vanselow della marina imperiale.

Una guerra che ha fatto 8 milioni di morti … una marea di feriti … di invalidi …  di mutilati. Un orrore senza fine.

Quel che non riesco a capire è: ”Come mai se i tedeschi le guerre le hanno sempre PERSE … hanno sempre rialzato la testa”?

Cribbio, a noialtri (alleati dei tedeschi anche se facciamo sempre finta di niente)  ci hanno ”liberato”’ e non ”vinto” … ci hanno presi per la ”manina”  gli americani con il piano Marshall … e guardate in che condizioni siamo!

Verrebbe da pensare che ”perdere le guerre”  non sia poi tanto male, e … se le cose stanno così,  forse sarebbe meglio nemmeno iniziarle!

Alla prossima

 

Elena

 

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