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I pescatori e … la volpe artica.

Questa è una bella storia … di amicizia e rispetto tra uomo e animale.

Mallory Harrigan, Cliff Russell et Allan Russell sono tre amici che, fin da ragazzi, hanno sempre amato pescare assieme. 

Diventati adulti hanno deciso di  comprare un battello da pesca per creare la loro piccola azienda di ‘’pesca commerciale’’. Vivono in Canada e sanno bene che genere di pesce interessa i mercanti locali ed i ristoranti in zona.

Il loro battello da pesca …

Un giorno, mentre erano fuori come al solito per pescare, ecco che su un iceberg non lontano vedono una forma strana, pensano si tratti di una foca, ma non ne sono sicuri, si avvicinano, ma l’animale si accuccia e loro non riescono a capire di che si tratta. Non possono indagare ulteriormente in quanto il mare sta diventando brutto, quindi tornano a riva.

Che cos’è?

Il giorno dopo tornano a pescare in zona, rivedono l’iceberg e, questa volta si avvicinano di più.   Rimango stupiti nel vedere che l’animale è una ‘’volpe artica’ rimasta intrappolata su un pezzo di ghiaccio, ormai alla deriva.

ma … è una volpe artica!

Che fare? Salgono sull’iceberg e l’animale cerca disperato di fuggire ma … dove? L’iceberg è piccolo. La volpe, dopo un pò,  si accuccia e resta a guardarli. I marinai fanno la stessa cosa. La giornata stava per finire, la volpe tremava di freddo e di debolezza,  chissà da quanti giorni era al freddo senza né cibo né acqua.

Ad un certo punto si è alzata ed è andata a dirigersi verso il battello. Non aveva la forza per saltarci dentro. L’hanno presa dolcemente e portata a bordo. L’hanno messa ad asciugare in una grossa scatola di plastica piena di trucioli di legno asciutti, l’hanno rifocillata con delle salsicce che avevano a bordo e le hanno dato da bere. 

Finalmente al sicuro …

Il giorno dopo l’hanno liberata sulla terra ferma.

finalmente libera …

Una volpe fortunata ma … chissà quante altre non lo sono state? 

Gli iceberg si sciolgono alla velocità delle luce e gli animali dell’artico soffrono l’estinzione. Il clima cambia e noialtri umani abbiamo contribuito molto a questo cambiamento. 

I ‘’romantici’’  pensano che un tempo l’uomo vivesse in sintonia con la natura ma, ho paura che non sia è mica vero.

Da quando siamo sul pianeta, solo 200.000 mila anni (i dinosauri ci sono stati per 200 milioni di anni) abbiano fatto estinguere un numero impressionante di creature, pensate solo alla mega-fauna scomparsa a causa nostra: Mammuth … Tigre dai denti a sciabola … Orso delle caverne … e non è che oggi abbiamo finito. Le speci in pericolo di estinzione sono tantissime, api comprese! 

Abbiamo fatto estinguere non solo ‘’animali’’ ma anche popolazioni intere. Meglio stendere un ”velo pietoso” sulla nostra bontà d’animo.

Il nostro sistema economico sta mettendo in crisi la nostra stessa esistenza. Noi abbiamo bisogno di una crescita illimitata per mantenere il folle am ba ra dam economico che abbiamo messo in piedi. Per crescere illimitatamente abbiamo bisogno di risorse illimitate che il Pianeta NON è in grado di offrire. 

Se il Co2 in atmosfera non scende, e nessuno fa nulla per farlo scendere, si innescheranno reazioni climatiche che non saremo in grado di controllare.  Soprattutto non dimentichiamo che il 10% delle persone più ricche del pianeta sono responsabili di metà delle emissioni di gas serra che minano la nostra atmosfera, mentre la metà povera della popolazione mondiale è responsabile solo del 10% di Co2.

Come fare? Come impedire per esempio a Zukerbeg di prendere l’aereo in continuazione per spostarsi velocemente? L’aereo rilascia in atmosfera quantità industriali di C02 e c’è gente che per lavoro è sempre in aereo.

Poi ci sono navi che portano mercanzia in giro per il mondo, aerei che trasportano banane che poi faranno ancora altri chilometri su camion. Ma … perché? 

C’è chi si nasconde dietro al fatto che il pianeta ciclicamente cambi il suo clima. Sarà anche vero, ma l’ultima volta che su Gea ci fu una concentrazione di Co2 come quella odierna eravamo nel pliocene, 150 milioni di anni fa e noi non eravamo, per ovvi motivi, coinvolti. 

Siamo sicuri che la ‘’nuova tecnologia ci salverà? Speriamo perché i tempi sono proprio stretti ma … ‘sta ‘’nuova tecnologia’’ qual’è?

Alla prossima

Elena  

Il cellulare … questo oggetto ”misterioso” …

Buon giorno a tutti,

sto facendo esperimenti con la fotocamera del mio ‘nuovo’ telefono. Ho dovuto acquistarlo in quanto il ”vecchio” era caduto in piscina quest’estate. Mi era scivolato dalla tasca della vestaglietta che indossavo mentre cambiavo le pastiglie di cloro dai cestini degli  ‘skimmer’ !

20150930_071921mattina presto … 

Sulla piscina abbiamo una ”copertura” invernale, fatta di segmenti in plexiglass a cupola, che vengono fatti scorrere uno dentro l’altro durante l’estate, per avere la piscina tutta esposta all’aria. Essendo questi segmenti infilati uno dentro l’altro, lo spazio che rimane per pulire gli skimmer è un po’ poco e bisogna stare inginocchiati.  Morale della favola, il telefono mi è scivolato, ed evidentemente spostandomi a ”quattro zampe”, l’ho spinto inavvertitamente in acqua, senza nemmeno accorgermene.

Ovviamente non l’ho cercato subito.   Dopo un paio d’ore, ho iniziato a chiedermi dove lo avessi lasciato, spesso lo appoggio da qualche parte e poi me ne dimentico. Ma dopo ore di ricerche per tutta casa … mi è venuto in mente che potesse esser vicino alla piscina, sono andata a cercarlo lì e l’ho trovato! Purtroppo non era ”vicino” alla piscina …  ma ”dentro!  l’ho messo ad asciugare per due giorni, l’ho accudito con amore materno, ma purtroppo la lunga permanenza in acqua gli è stata ”fatale”! L’ho messo nella sua scatola … con tutti i suoi cavi e cavetti e l’ho seppellito su un ripiano di un vano chiuso della biblioteca, che contiene già ”reperti simili”! Non ho il coraggio di buttarli via … mi pare di mancar loro di rispetto. Tra l’altro, per esser onesta,  non era nemmeno mio, me lo aveva dato in prestito d’uso mia nuora e …  non ho certo il coraggio di restituirle un ”cadavere”!

Mio figlio erano mesi che continuava a dirmi: ”mamma comprati un telefono decente, in maniera che tu possa usare almeno  ”WhatsApp” … una maniera ‘economica’ per sentirci durante la giornata, visto che abitiamo lontani.

Insomma,  per farla breve, ho cambiato il cellulare, prendendone uno di quelli di nuova generazione che si collegano con tutto e tutti! Che ansia!

A parte il fatto che sono stati i miei figli a configurarlo in modo tale che funzioni in maniera evoluta.  Mia figlia poi è impressionante! E’ in grado di manovrare ‘sta tecnologia con una semplicità incredibile, come se bevesse un bicchier d’acqua!

Comunque l’unica cosa che, tutta da sola  sono riuscita a far funzionare, è la ”macchina fotografica”. Tanto a me, il telefono serve soprattutto a quello! Mi piace da morire poter far foto a tutto quello di ”interessante” che mi capita sotto tiro. E’ un po’ come ”immortalare” un momento.  Voi non ci crederete ma io ogni volta sono stupita! Il fatto che un ”bagaglino” così piccolo, possa fare le foto, per me ha della ”magia”!

Quando ero piccola, l’apparecchio telefonico era una cosa grande, appesa in alto nell’entrata di casa, con una ruota per comporre i numeri … e del quale si aveva molto rispetto. Quando si telefonava era solo per le ”urgenze” ed il discorso lo si preparava ‘prima’ per non perdere troppo tempo! I bambini poi,  non erano autorizzati nemmeno a toccarlo, ecco il motivo per cui, questi apparecchi tecnologici, venivano appesi al muro ad altezza ”adulto” .

Comunque … non ho avuto il cellulare per un terzo della mia esistenza e non ho mai avuto problemi, mentre ora, se lo dimentico a casa … pare mi ”frani il terreno sotto i piedi”! Mah …

Alla prossima

 

Elena