Archivi del mese: marzo 2020

Francia – Il voto al tempo del Coronavirus …

In Francia si vota per le amministrative.

Una circolare del Ministro degli Interni è stata inviata ai prefetti contenente istruzioni dettagliate per garantire lo svolgimento delle elezioni amministrative e nel contempo assicurare la salute sia degli elettori che degli addetti al voto.
I luoghi e l’insieme del materiale dovranno essere disinfettati prima e dopo le elezioni.
Un rubinetto deve essere a disposizione per lavarsi le mani, o in mancanza, procurarsi del gel idroalcolico.
Ad ogni tappa del processo di voto: ritiro dei bollettini, postazione voto, urna,  un segno fatto sul pavimento mira a mantenere gli elettori  un metro gli uni dagli altri.
Le postazioni voto saranno rivolte verso il muro al fine di evitare di tirare la tenda.
Si raccomanda di portare la propria penna con inchiostro o blu o nero per scegliere il proprio candidato.

Al di là delle precauzioni adottate per il contagio … qui molti si chiedono se fossero veramente necessarie queste elezioni. In effetti avrebbero, data la situazione, potuto posticiparle. Il problema, secondo me,  è puramente economico come sempre. Partiti e candidati hanno speso un sacco di quattrini per la pubblicità … mò che fanno? Devono ritirare fuori tutti ‘sti quattrini una seconda volta? Ergo …

Alla prossima

Elena

Francia Coronavirus – Stadio 3

Questa notte la Francia è passata allo ‘’Stadio 3’’ (°) 

Ancora ieri sera c’erano centinaia di giovani, appiccicati l’uno all’altro, nei bar e nelle discoteche dei quartieri da loro frequentati ma … a mezzanotte, i luoghi pubblici ‘’non indispensabili’’ hanno dovuto chiudere baracca e burattini!  

Francia ultima sera di ”libera uscita” … si entra nello stadio 3

I commercianti sono scioccati dai provvedimenti presi dal Governo, visto che dovranno chiudere ristoranti, bar, negozi, discoteche, cinema. Si inizia anche qui … quello che in Italia è già la realtà da qualche giorno. L’ultimo bilancio ufficiale del Coronavirus in Francia del CoV-2 è di 91 morti e 4.500 contagiatEra ora che prendessero provvedimenti anche se oggi si ‘’dovrebbe’’ andare a votare per le amministrative … mah …

Elezioni al tempo del Coronavirus …

(°) in cosa consistono gli ‘’stadi: 1, 2 e 3’’?

Stadio ‘’uno’’
è quello in cui si cerca di ‘’frenare’’ l’introduzione del virus mettendo in quarantena quelli che arrivano da zone a rischio.

Stadio ‘’due’’
ha come obiettivo quello di frenare la propagazione in Francia. Si identificano le zone di circolazione del virus sul territorio e si cerca di evitarne la propagazione. Potrebbero essere chiusi gli asili e alcune scuole. Si cerca di fare stare a casa le persone vulnerabili e si azzerano le visite dei parenti negli ospedali e nelle case di ricovero per anziani. Si annullano gli eventi che prevedono grandi assembramenti di persone.

Stadio ‘’tre’’
Questo stadio ha come oggetto la gestione, nelle migliori condizioni possibili, dell’epidemia ormai conclamata e di attenuarne gli effetti. Questa tappa si caratterizza per l’ormai dichiarata circolazione del virus sul territorio. L’organizzazione prevede la mobilitazione completa del sistema sanitario e dei comuni. Mette a disposizione tutti i sistemi medico-sociali per proteggere la popolazione fragile, assicurare la presa in carico sia di pazienti non gravi che di quelli che presentano segni gravi della malattia. Oltre a quanto previsto dallo Stadio due -chiusura delle scuole – anche le ‘’attività collettive’’ , non indispensabili, devono essere interrotte. Le associazioni a cui appartengo hanno infatti chiuso le porte fino a nuovo ordine.


Vedremo … alla prossima

 

Elena

Coronavirus: auto-dichiarazione – come funziona e quando usarla

Coronavirus, auto-dichiarazione sugli spostamenti: come funziona e quando si può usare.

Voglio riportare sul mio blog quanto segue, perché la situazione è veramente particolare e vorrei che i miei nipotini, in futuro, possano leggere che cosa succedeva nel marzo dell’anno 2020. 

Ecco che cosa ha stabilito il Governo Italiano attuale (II Governo Conte) per quanto riguarda gli spostamenti dei cittadini, al fine di contenere, i contagi da coronavirus. 

Anche se l’Italia è un ‘’paese bloccato’’, i cittadini potranno continuare a spostarsi per lavoro, salute o necessità. Basterà compilare l’ormai celebre auto-dichiarazione,  un modulo già predisposto per l’istituzione della zona arancione in Lombardia e altre 14 province e ora esteso all’intero paese. Il nuovo testo, utilizzabile in tutta Italia, è stato diramato il 10 marzo.

In breve, si tratta di un documento che certifichi il motivo per cui un cittadino si stia muovendo, nonostante le limitazioni fissate dalle autorità e la raccomandazione a rimanere a casa il più possibile.

AUTOCERTIFICAZIONE/Il modulo per gli spostamenti

Come scritto nella stessa auto-dichiarazione, lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi:  
● esigenze lavorative (andare e tornare dal proprio lavoro; per i lavoratori dipendenti questo qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working) 

● situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o per «altri situazioni particolari» da dettagliare agli agenti)

● per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)

● rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (caso specifico: un cittadino domiciliato a Milano può far ritorno nella località dove mantiene la residenza, ovviamente se le due sedi non coincidono). Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.

Chi controlla le auto-dichiarazioni? 

Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha scritto in una direttiva ai prefetti che ‘’i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti’’.

● Su autostrade e viabilità principale, gli agenti della polizia stradale potranno fermare le vetture e controllare i moduli. Lo stesso potrà essere fatto da Carabinieri e Polizia municipale sulla viabilità ordinaria

● Nelle stazioni ferroviarie saranno attuati gli stessi controlli sui passeggeri, acquisendo le auto-dichiarazioni dei viaggiatori. In aggiunta la polizia ferroviaria, in collaborazione con personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, si occuperà della canalizzazione dei passeggeri in ingresso ed uscita, operando «verifiche speditive» (rapide) sullo stato di salute dei viaggiatori

● Negli aeroporti, i passeggeri in partenza dovranno esibire la certificazione insieme ai documenti di viaggio. Quelli in arrivo dovranno motivare lo scopo del viaggio in fase di ingresso.

Il foglio deve essere già stampato o viene fornito dagli agenti? 

Secondo la direttiva già citata, l’autodichiarazione può essere ”resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia”. Ora il governo ha chiarito che saranno le forze di polizia a fornirlo ai cittadini.

Sì, ma come si fa a capire se un’auto-dichiarazione è vera? 

Sempre a quanto si legge nella direttiva Lamorgese, la ‘’veridicità dell’auto-dichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli’’. In altre parole, le autorità potranno verificare se quello che era stato loro comunicato corrispondeva davvero a una delle quattro casistiche previste dal modulo. In caso di violazione si incorre nel reato previsto dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro ), a meno che il proprio comportamento ‘’possa configurare un’ipotesi più grave’’.

Fonte Sole24ore

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Speriamo che tutto questo finisca presto e bene. Sono convinta che noi italiani ne usciremo a testa alta, perché nessun popolo, meglio del nostro, riesce a gestire l’imprevisto e la confusione. Siamo ”geniali” per definizione e non ci perdiamo certo in un ”bicchier d’acqua”. 

Ce la faremo! E ne usciremo dignitosamente! 

Alla prossima

Elena 

Mie notizie …

Sono tornata a casa mia!

Stamattina appena fuori da Bra, prima di imboccare l’autostrada TO-Savona, i carabinieri addetti ai controlli delle auto mi hanno intimato di fermarmi. 

Ligia … ho frenato ed accostato ma, mentre tiravo giù il finestrino, ho sentito uno dei carabinieri dire all’altro: ‘’Lascia perdere è francese non capisce niente, lasciala andare’’. 

Ovviamente sono rimasta in silenzio, con l’espressione a ”punto interrogativo”,  mentre continuavo a sorridere al carabiniere che stava per aprire bocca ma che, invece di parlare,  mi ha fatto segno con la paletta di andarmene,  cosa che ho fatto sempre sorridendogli.

Avevo con me un chilo di documenti attestanti il fatto che avevo assistito mia madre alla Casa di Cura della Città di Bra, più il mio passaporto in cui c’è scritto che risiedo a St. Aygulf, ma … meglio così.

La mia preoccupazione era il rientro in Francia, non avevo idea di che cosa avrei potuto trovato dopo Mentone.

Niente di preoccupante, la polizia faceva i normali controlli di routine e fermava qualche auto targata Italia, ma la mia auto è targata francese ergo …

Quindi eccomi qui, finalmente a casa, adesso rimango in quarantena per 15 giorni e non mi faccio vedere da nessuna parte. 

Se tutto va bene le mie lezioni riprenderanno il 31 di marzo.

Sempre che non capiti qui quello che sta capitando in Italia. 

Alla prossima

Elena

Mie notizie … buongiorno a chi legge il mio blog …

Mi rivolgo principalmente ai miei allievi, sia quelli della Sasel che del CIP.

L’intervento chirurgico di lunedì alla mia mamma è andato benissimo. Nonostante i suoi 88 anni è una roccia e già martedì è scesa dal letto ed ha iniziato a fare i primi passi.

Anzi, la devono tener d’occhio perché tende a strafare. Tutti i valori sono buoni e l’osso è in condizioni ottimali. Battito cardiaco, ossigenazione del sangue, pressione, sono tutti perfetti … fosse per lei tornerebbe a casa sua a piedi. 

Venerdì inizierà la riabilitazione presso la struttura ‘’Villa Serena’’ di Piossasco, vicino a Torino, dove verrà accompagnata grazie ad una autoambulanza.

Queste erano le ‘’buone notizie’’, le ‘’cattive’’ sono relative al coronavirus. Qui in Italia la situazione è veramente un pò inquietante. Alle 18,00 c’è una specie di coprifuoco e tutto viene chiuso, compresi i ristoranti quindi non riesco nemmeno a mangiare.  La cosa non è grave visto che ho dei chili da perdere. 

Comunque, domani torno in Francia, visto che ci abito mi permettono di spostarmi per poter, appunto,  tornare a ‘’casa’’. 

Voglio rassicurarvi che, ammesso, che i francesi non mi tengano in quarantena da qualche parte, appena giunta a casa mia, ci rimarrò per 15/20 giorni e non verrò a fare lezioni.

La situazione è molto seria e non voglio mettere in pericolo la salute di nessuno, né voglio tale ‘’responsabilità’’.  Nonostante io stia benissimo potrei essere un portatore sano.

Per il momento il ‘’corso di italiano’’ passa in secondo piano rispetto a quello della nostra salute.

Un abbraccio a tutti quanti

Alla prossima

Elena 

Buongiorno Mondo! Oggi è, per me, una ‘’strana’’ festa della donna … 

Oggi è la festa della donna, una ‘’strana’’ festa per noi … visto che, proprio oggi, accompagno la mia mamma in ospedale.

Domani mattina sarà operata di coxartrosi – Protesi all’anca. Niente di grave di per sé ma, considerata la sua età,  88 anni,  e la situazione ‘’coronavirus’’ non è che la faccenda la e ci tranquillizzi.

Prima di tutto oggi la potrò solo accompagnare all’accettazione e lasciarla lì in quanto, giustamente, considerata la situazione d’emergenza, non vogliono parenti tra i piedi.

La cosa che aggiunge ‘’pepe’’ alla situazione è il fatto che io vivo in Francia, mia madre a Torino ma l’intervento chirurgico sarà eseguito a Bra. Il che, alla fin dei fini, non è male, visto che per il momento la zona rossa non si estende alla provincia di Cuneo e che l’Ospedale della Città di Bra non è considerato a ‘’rischio’’.

Non chiedete il motivo per cui ha deciso di farsi operare a Bra … ma è così. Quindi io oggi mi ritroverò a Bra, in un albergo vicino all’ospedale, in attesa di notizie. 

Domani mattina la dovrebbero operare e spero nel pomeriggio mi lascino andarla a trovare ed eventualmente passarle la notte.

Il coronavirus ha aggiunto ‘’stress’’ a ‘’stress già esistente’’. Stamattina era talmente agitata che ancora un pò faceva testamento.

Dai … la mia mamma ne ha già superati tanti di problemi a questo mondo, passerà bene anche questo. Comunque … se siete tutti d’accordo proporrei di passare direttamente al 2021, visto che questo qui non è che sia poi un ”gran che”.

Un abbraccio a tutti quanti e … buona ‘’festa della donna’’! 

Alla prossima

Elena 

Qui sotto sono riportate delle informazioni più dettagliate a proposito della giornata internazionale della donna:

8 MARZO – giornata internazionale della donna !