Archivi del mese: maggio 2020

Regolarizzazioni: sono arrivati ad un compromesso ‘’strano’’…

… ma sarò io che non capisco.

Leggo sui giornali che l’accordo raggiunto sulla sanatoria riguarderà braccianti, colf e badanti, anche italiani.
I dem dicono che: ‘’Qui non si tratta di bandierine ma di diritti’’ e che l’impianto, resta sostanzialmente invariato con l’obiettivo comune di far emergere il lavoro in nero e che verranno dati ‘’permessi di soggiorno temporaneo’’ ai lavoratori stranieri.
Quindi gli stranieri (neri) potrebbero essere usati per la raccolta, regolarizzati a tempo, ma poi, finita la raccolta, ciccia! Di nuovo tutti per strada? E… che cosa avete concluso se questo è il risultato dei vostri colloqui? Mah …
I 5 stelle non volevano la regolarizzazione dei migranti, misura voluta dal PD, Leu e Italia Viva, perché in questo caso, secondo loro, i caporali non sarebbero stati puniti.
Il M5S, dopo tanto parlare e limare di qui e di là, alla fine pare abbia accettato la ‘’sanatoria’’ ma ha preteso che, sul testo scritto,  ci fosse la precisazione ulteriore delle norme per ‘’escludere dalla sanatoria’’ i datori di lavoro condannati per caporalato o reati come lo sfruttamento della prostituzione e l’immigrazione clandestina’’! Tutti contenti? Belle parole? Come sono bravi loro?
Ora … io sono solo una mamma casalinga scema ma mi viene spontanea la domanda: ‘’Ma veramente quelli del M5S credono che i ‘’caporali’’ e gli sfruttatori della prostituzione avessero in mente di chieder la ‘’sanatoria’’ , alla modica somma di 400/500 euro pro capite, per il loro schiavi’’?
Ma veramente ci credete? Non so nemmeno se lo faranno le famiglie che hanno una badante cilena che guarda la nonna in carrozzella, figuriamoci i ‘’caporali’’ al soldo della mafia. Mah …

Vito Crimi, per prendere ‘sta decisione epocale ha aspettato che Luigi Di Maio gli desse il benestare. Grazie a loro due, i capolari, che non vedevano l’ora di farlo, non potranno regolarizzare schiavi e prostitute.

Comunque … dopo tanto discutere, il compromesso raggiunto all’interno della maggioranza prevede che il datore di lavoro possa far emergere le situazioni non regolari con la garanzia dell’immunità penale. Una possibilità di sanatoria con il pagamento forfettario all’Inps di un contributo di 400/500 euro dalla quale vengono esclusi i datori di lavoro condannati (anche in via non definitiva) negli ultimi cinque anni per reati quali caporalato, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reclutamento di persone da destinare alla prostituzione.

Tutti contenti? Mah … non saprei cosa dire.  Dal mio misero punto di vista, regolarizzare i migranti solo per il periodo della raccolta,  mi sembra una schifezza. Perché finita la raccolta torneranno ad esser prede della malavita organizzata. Figli di un Dio minore condannati alla disperazione. Ma costa tanto dare loro un permesso di soggiorno indefinito e lasciarli cercare un lavoro decente? Ma qual’è il problema? Se poi, quando hanno un permesso che permetta loro di star dalla parte della ragione, dovessero sbagliare, allora si che dovreste rispedirli a casa loro. Ma cribbio dategli una possilbità!

Alla prossima

Elena

Fonte: sole24ore

Silvia Romano e le polemiche …

Noi italiani non possiamo fare a meno di fare polemica. Invece di essere contenti che ‘sta ragazzina sia tornata, dopo tutto ‘sto tempo,  dalla sua famiglia, ne abbiamo già dette di tutti i colori.

Bentornata dalla tua mamma Silvia.

I più ce la menano che con questo ‘’riscatto’’ si sia finanziata la guerriglia terrorista. Come se noi le ‘’armi’’ a costoro non le fornissimo già.
La relazione sull’export italiano di armamenti del 2018, conferma che gran parte della produzione di armi italiane finisce nelle ”regioni calde del mondo”, come Africa e Medio Oriente. Quindi non facciamo i ”santerelli”.

L’Italia vende armi in AFRICA dove, attualmente, ci sono qualche cosa come 30 Stati in guerra e 274 tra milizie-guerrigliere, gruppi terroristi-separatisti-anarchici coinvolti.
Punti Caldi: Burkina Faso (scontri tra etnici), Egitto (guerra contro militanti islamici ramo Stato Islamico), Libia (guerra civile in corso), Mali (scontri tra esercito e gruppi ribelli), Mozambico (scontri con ribelli RENAMO), Nigeria (guerra contro i militanti islamici), Repubblica Centrofricana (spesso avvengono scontri armati tra musulmani e cristiani), Repubblica Democratica del Congo (guerra contro i gruppi ribelli), Somalia (guerra contro i militanti islamici di al-Shabaab), Sudan (guerra contro i gruppi ribelli nel Darfur), Sud Sudan (scontri con gruppi ribelli)

Anche in ASIA vendiamo armi e ci sono 16 Stati e 182 tra milizie-guerriglieri, gruppi terroristi-separatisti-anarchici coinvolti.
Punti Caldi: Afghanistan (guerra contro i militanti islamici), Birmania-Myanmar (guerra contro i gruppi ribelli), Filippine (guerra contro i militanti islamici), Pakistan (guerra contro i militanti islamici), Thailandia (colpo di Stato dell’esercito Maggio 2014)

Pure in EUROPA c’è casino e sono coinvolti 9 Stati e 82 tra milizie-guerriglieri, gruppi terroristi-separatisti-anarchici ad essere coinvolti.
Punti Caldi: Cecenia (guerra contro i militanti islamici), Daghestan (guerra contro i militanti islamici), Ucraina (Secessione dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk e dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk), Artsakh ex Nagorno-Karabakh (scontri tra esercito Azerbaijan contro esercito Armenia e esercito del Artsakh (ex Nagorno-Karabakh)

In MEDIO ORIENTE sono 7 gli Stati e 261 tra milizie-guerriglieri, gruppi terroristi-separatisti-anarchici coinvolti.
Punti Caldi: Iraq (guerra contro i militanti islamici dello Stato Islamico), Israele (guerra contro i militanti islamici nella Striscia di Gaza), Siria (guerra civile), Yemen (guerra contro e tra i militanti islamici)

Nell’ AMERICA DEL SUD sono 7 gli Stati e 32 tra cartelli della droga, milizie-guerrigliere, gruppi terroristi-separatisti-anarchici coinvolti)
Punti Caldi: Colombia (guerra contro i gruppi ribelli), Messico (guerra contro i gruppi del narcotraffico)

E con tutto ‘sto casino che c’è in giro nel mondo,  di cui non siamo estranei visto che forniamo armi a destra e a manca, ci preoccupiamo del riscatto di Silvia Romano?  Con il quale possano eventualmente comprare armi i gruppi terroristici? Mò useranno quei soldi per comprare armi? Ma dai? Di che ci preoccupiamo visto che gliele vendiamo da sempre?  Non dimentichiamo che nello Yemen sono nostre le bombe che cadono in testa ai civili. Non sarà certo il riscatto a cambiare la situazione in questi Paesi no? ma poi … dovevano lasciarla morire? Sarà anche vero che i riscatti non si devono pagare ma … se fosse stata vostra figlia?

Diciamo piuttosto che la cosa sbagliata sia stato l’Ambaradam mediatico che è stato fatto sul ritorno di questa ragazza.
Una cosetta più sobria e raccolta … giusto con autorità e famiglia no eh? Mah …

Alla prossima

Elena

Fonte: https://www.osservatoriodiritti.it/…/export-armi-italia-ve…/

9 maggio – ricordiamo due bruttissime pagine della storia italiana …

Il 9 maggio del 1978, a Roma, veniva ritrovato, nel portabagagli di una Renault 4, in via Caetani il corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse.
Via Caetani aveva un riferimento ‘’simbolico’’, visto che si trovava all’epoca, a ‘’metà strada’’ dalla sede della Democrazia Cristiana (DC) e da quella del Partito Comunista Italiano (PCI). Leggendo più avanti, capirete il motivo del termine ‘’simbolico’’.
Non dimentichiamo che l’avventura politica di Aldo Moro terminò il 16 marzo 1978 quando, all’incrocio tra via Fani e via Stresi, fu sequestrato dalle Brigate Rosse.
E non dimentichiamo soprattutto che era il giorno della presentazione di un Governo che avrebbe visto governare assieme la Democrazia Cristiana ed il partito comunista!
La scelta di Berlinguer, fondamentalmente legata alla politica di eurocomunismo, era un esempio di politica reale che non riscontrò però i favori dell’area di sinistra del suo partito. Come vedete anche allora si litigava nella sinistra, ed il tanto osannato Berlinguer oggi, era purtoppo trattato ‘’male’’ dai suoi stessi compagni.
Invece l’appoggio al compromesso voluto da Berlinguer trovò una sponda nell’area della sinistra della DC che aveva come riferimento il presidente del partito Aldo Moro e il segretario Benigno Zaccagnini.
Ma attenzione, questa ‘’simpatia’’ non ebbe mai l’avallo dall’ala destra della DC, rappresentata da Giulio Andreotti! Come vedete anche il centro litigava pure allora. Non è cambiato molto vero?
Ma torniamo a l 9 maggio del ’78, dove, in una Italia che ancora non conosceva Internet, alle 9.25 la notizia dell’agguato fece irruzione nelle case degli italiani grazie ad un’edizione straordinaria del GR2.  Pochi minuti dopo, alle 10.00, i brigatisti rivendicano la strage con queste parole:

«Giovedì 16 marzo, un nucleo armato delle Brigate rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. La sua scorta armata, composta da cinque agenti dei famigerati corpi speciali, è stata completamente annientata. Chi è Aldo Moro è presto detto: dopo il suo degno compare De Gasperi, è stato fino a oggi il gerarca più autorevole, il teorico e lo stratega indiscusso di questo regime democristiano che da trenta anni opprime il popolo italiano. Ogni tappa che ha scandito la controrivoluzione imperialista di cui la Dc è stata artefice nel nostro Paese – dalle politiche sanguinarie degli anni Cinquanta alla svolta del centrosinistra fino ai giorni nostri con l’accordo a sei – ha avuto in Aldo Moro il padrino politico e l’esecutore più fedele delle direttive impartite dalle centrali imperialiste.»
(Brigate Rosse, primo comunicato.)

Perché i brigatisti hanno scelto via Fani? Perché non hanno prelevato il Presidente allo Stadio dei Marmi, dove andava a passeggiare tutte le mattine accompagnato solo dal caposcorta? Perché tanto sangue? Perché rischiare? Perché mandare un ‘’messaggio simile’’?

Sono molti i misteri che, tanto per cambiare, avvolgono questa brutta pagina della storia Italiana.

Due belle persone, serie ed impegnate, ma … non piacevano a qualcuno, davano fastidio, e quindi, li hanno eliminati! 🙁

Ma attenzione, il 9 maggio del 1978 non si limita a questo orrore ce ne è un altro, altrettanto orribile!

Il 9 maggio a Cinisi, una piccola cittadina vicina a Palermo, veniva ucciso, su ordine del mafioso Gaetano Badalamenti, Peppino Impastato, un giornalista ed attivista politico di sinistra.
Il giornalista siciliano, che si era candidato alle elezioni comunali con Democrazia proletaria, fu ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio e il suo cadavere fu fatto saltare con del tritolo sui binari della ferrovia Palermo-Trapani, così da far sembrare che si trattasse di un fallito attentato suicida.
I mezzi d’informazione dell’epoca, le forze dell’ordine e la magistratura parlarono di un’azione terroristica in cui l’attentatore stesso era rimasto ucciso.
Sarebbe ‘’morta’’ così la faccenda visto che i giudici, non avendo rilevato nulla in proposito, chiesero l’archiviazione definitiva del caso.
Ma non avevano fatto i conti con la determinazione della madre di Peppino, Felicia, e del fratello Giovanni, determinazione che fece emergere la matrice mafiosa dell’omicidio, riconosciuta nel maggio del 1984 anche dall’ufficio istruzione del tribunale di Palermo.
Nel giugno del 1996 il mafioso Gaetano Badalamenti, zio di Peppino, fu indicato come il mandante dell’omicidio insieme al suo braccio destro Vito Palazzolo, e l’inchiesta fu formalmente riaperta. Nel novembre del 1997 fu emesso un ordine di arresto per Badalamenti, detenuto negli Stati Uniti.
Il 5 marzo 2001 la corte d’assise di Palermo condannò Vito Palazzolo a 30 anni di carcere per l’omicidio di Giuseppe Impastato. L’11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti fu condannato all’ergastolo per essere il mandante di quell’omicidio. Palazzolo e Badalamenti sono morti in carcere.

Che dire? Non dimentichiamo che all’epoca dei fatti la DC faceva ‘’cappotto’’ a Palermo.
‘’Cappotto’’ in Sicilia lo hanno fatto solo la: DC, Forza Italia e M5S.
Si direbbe proprio che tra politica, mafia, potere … ci siano dei collegamenti e che vadano a volte d’accordo a volte no …

Alla prossima

Elena

Tra il ministro della Giustizia Bonafede e il Pubblico Ministero Nino Di Matteo …

… è saltato fuori uno dei tanti ‘’pastrocchi’’ italiani … tanto per cambiare. Ecco che cosa è successo.

Durante la trasmissione ”Non é l’Arena su La7”, maiivista ma so che esiste perché leggo i giornali, c’è stato tra il Pubblico Ministero, Nino Di Matteo, e il Guardasigilli Alfonso Bonafede un ‘’botta e riposta’’.

Il Magistrato Nino Di Matteo e il Ministro della Gustizia Alfonso Bonafede del M5S.

Il magistrato, conosciuto in quanto si è occupato degli scomodi processi che vanno sotto il nome di: ”Trattativa tra Stato e Mafia” ,  ha detto al telefono : “Bonafede mi chiese se ero disponibile ad accettare il ruolo di capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o, in alternativa, quello di direttore generale degli affari penali. Chiesi 48 ore di tempo di tempo per dare una risposta, ma, quando ritornai, avendo deciso di accettare la nomina a capo del Dap, il ministro mi disse che ci aveva ripensato e nel frattempo avevano nominato Basentini’’.

Di Matteo ricorda che, nelle ore intercorse tra la proposta del ministro della Giustizia e la sua decisione, alcune informazioni che il Gom della polizia penitenziaria aveva trasmesso alla procura nazionale antimafia ma anche alla direzione del Dap, quindi penso fossero conosciute dal Ministro, avevano descritto la reazione di importantissimi capimafia, legati anche a Giuseppe Graviano e ad altri stragisti all’indiscrezione che io potessi essere nominato a capo del Dap. Quei capi-mafia, racconta, dicevano “se nominano Di Matteo e’ la fine”.

Io sarò anche un ”cane sciolto” ma dico sempre quello che penso! A parte il fatto che Di Matteo, secondo me, non ne può più! E prima il Quirinale gli chiede di distruggere le intercettazioni Napolitano/Mancino … e poi il CSM lo mette in croce con una azione disciplinare, perchè dato che è ‘’scomodo’’ gli rompono le ‘’OO’’ in tutti i modi da tutte le parti … e poi gli dicono di non ficcare più il becco nel processo ‘’Trattativa Stato mafia’’ perché lui non fa parte della DDA, che di punto in bianco ne è diventata la sola responsabile, togliendo di fatto a Di Matteo, che conosceva la ”rava e la fava”, di intervenire!
Penso che chiunque sarebbe scocciato! O no? E che caspita! L’uomo è mica di ghiaccio!
Continuiamo a sputar veleno su chi cerca di far chiarezza va … Poi ci stupiamo se nel nostro paese ci sono: Mafia, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita! Ma va la …
E comunque … ciliegina sulla torta! Pochi giorni fa si è dimesso Basentini, quello scelto da Bonafede al posto di Di Matteo, e sapete perché? Per le polemiche sulle scarcerazioni, da lui effettuate, dei boss mafiosi. Li hanno fatti uscire perché non si ammalassero di coronavirus … poverini …

Quindi a quelli che cascano dal pero e dicono: ‘’Ma adesso Di Matteo se ne esce con ‘sta faccenda della nomina di Basentini ‘’? Vorrei ricordare loro che se se n’ è uscito ‘’adesso’’ è perché è ‘’adesso’’ che sono usciti dal carcere, andando ai domiciliari, 376 boss mafiosi! Mi raccomando, fate uscire i boss invece che gli immigrati a cui una legge delle ”OO” impedisce di fare i lavapiatti e li obbliga di fatto a fare i galoppini della droga! Grrrrr …
Invece, tanto per fare un esempio, anche Cataldo Franco stava scontando l’ergastolo ma è andato ai domiciliari perché è malato e avevano paura che si prendesse il coronvanirus! Il Cataldo è quello che ha tenuto sequestrato il bambino Giuseppe di Matteo per anni, facendogli fare la fame prima di scioglierlo nell’acido tanto per rinfrescarci la memoria! Mandiamolo a casa il Cataldo va … poverino …

Mò, dopo il casino sollevato, il Ministro della Giustizia Bonafede corre per metter delle ‘’pezze’’.

Fanno le ‘’corse’’ per preparare un decreto-legge, per poter rificcare in galera quelli che già sono usciti e che non avrebbero dovuto farlo. Tipo boss mafiosi, tanto per intenderci. Intanto la lista di quelli che hanno fatto domanda è aumentata.
Se Di Matteo non avesse sollevato la questione nessuno si sarebbe mosso.
Se il ‘’popollo’’ non è informato tutto fila liscio. Se invece il ‘’popollo’’ viene a sapere le cose, mica si può fare la figura dei pirla no? E quindi di corsa a metter delle pezze per non perdere elettorato!

Di sicuro Bonafede è in ‘’Bonafede’’ ma … bisognerebbe anche esser ‘’svegli’’ e monitorare, non aspettare che un Magistrato scomodo ricordi quello che sta accadendo.

Comunque per la serie: ‘’non lasciamoli soli’’ #iostocondimatteo,  ma non certo con i ”destri” che ora cavalcano il caso mettendosi dalla parte del Magistrato scomodo. Ci manca solo più che lo ”gnomolaccatodibiaccamarroneintesta” (alias Berlusconi)  faccia il paladino di Di Matteo! Per favore … non siamo ridicoli su …

Alla prossima

Elena

Dalla radio tenuta religiosamente alle tv …

… buttate nell’immondizia! Giusto una generazione è bastata.

Quando mia madre era bambina, a casa sua c’era la radio. Un grosso catafalco in legno posizionato su una mensola in alto. In modo tale da essere irraggiungibile sia per lei che per le sue sorelle.
La radio veniva accesa la sera da mio nonno dopo cena e la si ascoltava in religioso silenzio.
Mia madre, la più giovane di tre sorelle, quando tutti andavano a dormire, saliva sul divano, raggiungeva la radio e la accendeva tenendo il volume al minimo per ascoltare la musica!

la radio doveva esser qualche cosa di simile. Mia madre dice che era coperta con una protezione di stoffa a fiori cucita amorevolmente da mia nonna. Una specie ci ”vestitino”.

Oggi mentre portavo a passeggio il cane mi sono imbattuta in questa ‘’spazzatura’’.

Qui a St. Aygulf, la prima settimana del mese, le cose ingombranti di cui vogliamo difarci vengono messe fuori casa e verranno recuperate dal furgone della spazzatura. Ecco perchè sono fuori per strada. Giovedì verranno ritirate.

Com’è cambiato il mondo in poco tempo eh?

Alla prossima

Elena

Segno zodiacale dei Gemelli …

Questo è il segno delle persone nate tra il 21 Maggio e il 20 Giugno, me compresa.
Si tratta di un segno affascinante, non lo dico io per vantarmi, ma lo definiscono così gli esperti che si occupano di questa ‘’materia’’. Questo è un segno zodiacale che ha caratteristiche particolari e, in alcuni casi, nascoste.

Due unicorni viola … ma saanno belli?

Chi è di questo segno o chi ha a che fare con qualcuno che lo è lo sa bene: non è facile capire le persone dei Gemelli. Sono misteriose, enigmatiche e, in alcuni casi, anche molto incomprensibili, se non addirittura ”rompipalle”!
”Croce e delizia”, è forse questa la definizione che meglio rappresenta le persone nate sotto questo segno zodiacale. Sono affascinanti e uniche, ma allo stesso tempo sempre inafferrabili.
Con la loro infinita voglia di fare cose nuove, avventurarsi, scoprire novità, non sempre è facile stargli dietro. Ma una cosa è sicura: le persone del segno zodiacale dei Gemelli non sopportano i noiosi, nè uomini nè donne.
Se volete entrare nelle simpatie di una persona nata sotto questo segno,  l’intraprendenza è sicuramente l’arma migliore. I Gemelli amano chi ha voglia di novità, di avventure, di sperimentare cose nuove. Sono, al contrario, allergici alle persone noiose, alla persone che si lamentano e alle persone pedanti. Amano esser corteggiate con simpatia, leggerezza e insistenza al tempo stesso.
A questo segno zodiacale piace divertirsi, piace ridere, piace godersi il tempo. Non sanno stare con le mani in mano. Eppure, a modo loro, sono anche pigri.
Alle persone dei Gemelli piace anche dormire, riposarsi, passano moltissimo tempo a leggere …  Dopo di che, via che si riparte. Avventure, novità e tanto, tanto divertimento. Hanno bisogno di avere sempre dei progetti all’orizzonte.
Anche in amore questo segno zodiacale non ama la noia. Se volete avere una relazione con queste persone, cercate sempre di rinnovarvi. Allontanate le abitudini, la routine e la noia.
Non dimentichiamo che sono anche ‘’bipolari’’ e che possono cambiare di umore, per un nonnulla, da un momento all’altro.
Quindi sì alla curiosità, alla voglia di fare, alle idee sempre innovative. Insomma, se volete far colpo su qualcuno del segno zodiacale dei Gemelli, ricordate che sono soprattutto allergici alla noia e alla routine.

Alla prossima

Elena

Ma la vogliamo fare questa Europa si o no?

Pensierino del mattino …

Stiamo andando male e anche tanto! Tantissimo! Il coronavirus sta dando all’economia del nostro paese, e non solo, un ‘’colpo di grazia’’ veramente inquietante.
Eppure noialtri ‘’popolo’’ o forse sarebbe meglio dire ‘’popollo’’ continuiamo a vivere in una dimensione nazionale, nei nostri giardinetti. Dimensione questa che ha senso solo per rendere emozionanti le partite di calcio! Noi continuiamo a lamentarci dell’Europa come se l’Europa fosse qualcosa di ‘’diverso da noi stessi’’ , come se l’Europa non fosse in realtà quel malato che è, soltanto perché noi, cittadini europei, non siamo stati capaci di forgiarla diversamente.
Noialtri purtoppo non siamo nemmeno ancora capaci di vivere il nostro paese come un intero! Ancora oggi ci sono campanilismi e rivendicazioni tra le nostre stesse regioni, figuriamoci se abbiamo una visione ‘’europea’’.
Da ‘sto casino non ne usciremo mai da soli. Mai!

Cosa stiamo aspettando per fare l’Europa che vogliamo noi?

Quanti di voi hanno guardato su una cartina geografica rendendosi conto di quanto sia piccola l’Europa? Siamo dei microbi! L’unica maniera per schiodarsi da questa situazione sarebbe quella di ‘’unirci’’ veramente, crucchi compresi! Che se sono antipatici e troppo ‘’prussiani’’ da un lato … hanno anche dei lati positivi che a noi ad esempio mancano. Loro sono organizzati, noi no! Noi siamo ‘’artistici’’  … ad ognuno le proprie doti e tutti assieme saremmo perfetti! Ognuno apporterebbe le proprie capacità/valori.

Per quale motivo noi popolo non spingiamo per avere un’assemblea costituente europea? Come mai ci manca completamente questa ‘’visione’’? Eppure un tempo riuscivamo ad infiammarci per parole come:

“Noi siamo da secoli, calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi, Raccolgaci un’unica bandiera, una speme: di fonderci insieme, già l’ora suonò!”

La vogliamo fare questa Europa? Si o no? Dipende solo da noi!
Tutto il resto è ‘’aria fritta’’!

Alla prossima

 

Elena

Ma … dobbiamo peoccuparci? Questa è l’Apocalisse?

Stiamo vivendo un momento “medioevale”. Circola tra noi la morte e le nostre difese—il lavaggio ossessivo delle mani, le mascherine e anche il “distanziamento sociale”—sono riti di protezione non tanto dissimili dal piazzare piccole quantità di sale negli angoli della casa: male non possono fare, ma il male arriva se vuole arrivare.
La memoria storica umana conosce questi momenti, anche se abbiamo provato a dimenticarli. La tradizione cristiana li associa ai Quattro Cavalieri dell’Apocalisse: il quarto, Morte e Pestilenza, ora con noi, monta un “cavallo pallido” dal verdastro spento dei cadaveri. I primi tre cavalieri simboleggerebbero invece, nell’ordine, la Conquista militare (cavallo bianco, cavaliere con arco), Violenza e Stragi (cavallo rosso, cavaliere con spada), e Carestia (cavallo nero, cavaliere con bilancia). Il punto— molto infelice—è che i quattro non sono cavalieri “solitari”, si muovono insieme.

Eccoli qui! I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse! Guerra, Violenza, Carestia, Pestilenza.

Quello meno presente negli ultimi anni è stato il cavaliere della carestia. Non siamo stati capaci di eliminare guerre, stragi e violenza, ma—grazie anche alla molto vituperata globalizzazione—è da un pezzo che larghissima parte della popolazione mondiale mangia molto meglio di una volta, al punto che fino a poco fa la crisi sanitaria du jour è stata l’obesità.
Ora, secondo una relazione presentata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la settimana scorsa, si starebbe innescando una catastrofe alimentare mondiale che potrebbe mettere in ombra perfino le 200mila vittime (finora) dell’epidemia Covid-19.
Il Direttore del WFP- World Food Program, David Beasley, ha detto al Consiglio che, a causa di una sorta di “perfect storm” di conflitti, siccità, cambiamenti climatici e coronavirus, 265 milioni di persone nel mondo potrebbero essere sull’orlo della morte per fame entro fine anno, cosicché: “Potremmo trovarci di fronte a carestie di proporzioni bibliche tra pochi mesi”.
È vero che l’Onu, nel sempre più disperato tentativo di giustificare la propria esistenza, tende regolarmente ad andare sopra le righe ma, ancora prima dell’arrivo della pandemia, parti del Corno d’Africa e dell’Asia meridionale erano già a forte rischio carestia per la siccità e per una delle peggiori infestazioni di locuste (più biblico di così…) degli ultimi decenni.
La pandemia e i lockdown, insieme con il crollo del prezzo del petrolio, stanno massacrando le economie di una trentina di nazioni già a rischio alimentare, limitando la possibilità di spesa dei più poveri, ostacolando la produzione agricola locale e sfasciando le catene logistiche che fanno arrivare i viveri da fuori. Al tempo stesso, la crisi economica europea ha fortemente ridotto le rimesse degli emigrati, si stima fino all’80-90 per cento. Tutto questo in paesi i cui governi non hanno la forza economica per reagire con efficaci aiuti alla popolazione.
Non è il caso di sfruttare troppo la metafora dei Quattro Cavalieri, ma è difficile dimenticare che il racconto—che appare nell’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse—è una profezia, una profezia che preannuncia la fine del mondo e gli eventi che la precedono.
In altre parole, potrebbe andare ancora peggio…
James Hansen
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Bè … buona giornata eh!

Alla prossima

 

Elena