Martedì 9 gennaio, in occasione dell’apertura del 21esimo festival del cortometraggio, ci siamo ritrovati al cinema Vox di Frejus.
La corale ‘’Note azzurre’’, del Club Italianiste di Provence, ha aperto la serata cantando alcune canzoni folcloristiche italiane, sotto la direzione di Giuseppe Comes.
La serata è poi continuata con il cortometraggio italiano ‘’la Chance’’ di Andrea Garofalo.
La graziosissima Emilie Van Wormoudht, presente in sala e attrice protagonista del cortometraggio di cui sopra, ci ha confessato di quanto sia stata felice di poter girare questo ‘corto’’ che è stato ideato e realizzato nell’arco di una sola giornata.
Ora non voglio parlare del cortometraggio più di tanto, in quanto non possiedo gli ‘’strumenti’’ critici per poterlo fare, mi limito quindi ad accennare alla trama in maniera veloce.
‘’Il povero protagonista di ‘’chance’’ (fortuna) ne ha proprio poca. E’ stato licenziato, è disperato e, mentre mugugna sui suoi guai, una giovane e bella francesina fa l’autostop. Lui la carica in macchina, gli confessa di esser stato licenziato e le domanda che lavoro faccia. Lei gli risponde di non lavorare ma di ‘’vivere alla giornata’’ . Anzi, gli dice di essere come l’acqua … l’acqua che scorre verso il mare libra e felice. I due , visto che il film è girato ad Ostia, vanno al mare. Sulla spiaggia chiacchierano, camminano e si addormentano entrambi sulla sabbia. Al risveglio il protagonista maschile si trova solo, la bella francesina è scomparsa”!
Fine del cortometraggio!
L’unica cosa che ho immediatamente pensato è stata: ‘’Ma lei gli avrà rubato la macchina’’? 🙂
Ma parliamo piuttosto del film proiettato in seguito, si trattava de: il ‘’Ragazzo invisibile’’ di Gabriele Salvatores.
Il film parla di adolescenti e del malessere che li attraversa in questo periodo, ma non è rivolto solo a loro, il pubblico adulto si riconosce benissimo, in quanto genitore di adolescenti che crescono in un mondo ‘’difficile’’.
La storia ha per protagonista Michele, un adolescente come tanti, che vive in una tranquilla Trieste in riva al mare. Michele non è particolarmente brillante a scuola. Non rende molto a livello scolastico e anche nello sport non ha risultati di rilievo.
Ma a lui non importa nulla, quel che vorrebbe è passare inosservato il più possibile, per evitare il mobbing di due antipatici ‘’bulli’’ che lo tormentano in continuazione, picchiandolo, umiliandolo e rubandogli i soldi.
La mamma di Michele è il commissario della Città (Valeria Golino) ma lui alla mamma non racconta nulla delle angherie che gli fanno subire i compagni cattivi, né racconta i propri guai alla sorellina più piccola.
Michele è teneramente innamorato di Stella, una bionda e bella compagna di classe, ma, impacciato e timido com’è, non riesce nemmeno a rivolgerle la parola, figuriamoci poi confessarle di avere una simpatia per lei.
Un giorno, grazie ad uno strano e misero costume comprato in un bazar cinese per una festa di Halloween, Michele scopre di avere un potere incredibile.
Può diventare invisibile! Inutile dire che un mondo nuovo si apre davanti a lui.
Grazie all’invisibilità riesce finalmente ad avvicinare Stella e a prendersi anche qualche rivincita nei confronti dei due antipatici ‘’bulli’’.
Intanto però in città scompaiono dei bambini. Strani personaggi rapiscono bambini e, davanti agli occhi esterrefatti di Michele, anche Stella viene rapita.
Michele cerca di salvarla ma non ci riesce e la bambina viene caricata su un furgone e portata via.
Michele intanto è avvicinato da uno strano personaggio cieco, che è in realtà il padre biologico del ragazzo.
Grazie al padre scopre che il potere dell’invisibilità non deriva dal ‘’costume’’ ma bensì dal fatto che Michele è un ‘’mutante’’. Figlio cioè di una coppia che aveva subito mutazioni genetiche, in seguito ad un incidente nucleare in Russia, e che era tenuta prigioniera e fatta oggetto di studio da una non ben identificata organizzazione statale russa.
Il potere dell’invisibilità si è manifestato solo ora inseguito alla ‘’tempesta ormonale’’ tipica del periodo adolescenziale.
Michele viene a sapere che il padre non lo ha mai abbandonato ma che lo ha sempre seguito telepaticamente. Il padre gli racconta anche che la sua vera mamma è stata uccisa durante il loro tentativo di fuga dal campo in cui erano rinchiusi e studiati come cavie.
Gli confessa anche che, non potendosi prendere cura di lui, aveva scelto il commissario come mamma adottiva, lasciando Michele, allora piccolo in fasce, davanti alla porta di casa della polizziotta.
Gli strani e inquietanti personaggi russi, cercano di catturare Michele ma, grazie ai suoi poteri, il ragazzo elimina questi ‘’cattivi’’ e salva se stesso ed i suoi amici tenuti prigionieri.
Michele torna a casa, la scuola riprende e lui, ormai sicuro di sé, grazie al potere che si ritrova, comincia una nuova esistenza senza paure.
Che dire? A me è piaciuto. Un film italiano di ‘’fantasy’’ e perchè no? Ho sempre amato i fumetti e non vedo perché noi non potremmo fare film di questo genere.
Secondo me, nonostante la recitazione un pò ‘’piatta’’ dei ragazzi, ma d’altronde i ragazzi sono ragazzi … il film scorre piacevolmente, è interessante e gli effetti speciali sono fatti bene.
Grazie come sempre a Jerome Reber per le ottime scelte e al CIP (Club Italianiste de Provence) che ci dà l’occasione di per poter vedere film in lingua italiana.
Alla prossima
Elena