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Capito perchè scappano? Scusate la …

… crudezza delle immagini, che ho preso ”pari pari” dalla bacheca della pagina fb di: ”Don Andrea Gallo la nuova novella” un post di Emma Buonvi.

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Capito perchè ”scappano”? Noi non siamo nemmeno capaci di far tornare l’art. 18 come era prima, e viviamo in una situazione di ”dialogo democratico” e civile.   Loro invece hanno problemi ben peggiori, non riescono a sopravvivere, e noi gli diciamo di ”arrangiarsi”? Che se la vedano a casa loro? Ma … avete presente che cosa significa tentare di cambiare le cose in un posto simile? Cosa fareste se viveste li? Cerchereste il dialogo? Ma con chi?
Non possiamo continuare beceramente, populisticamente a dire: ”che stiano a casa loro”!
E se vogliamo ‘’aiutarli’’ a casa loro … quali sistemi ci sono per farlo? Pochi … pochissimi …

Meditiamo gente … meditiamo …

Alla prossima

Elena

Come stanno i nostri figli oggi?

Il solito ritornello che i genitori ripetono ai propri figli: ”Studia che in questo modo avrai un futuro migliore”!  … e loro, i nostri figli,  hanno studiato. Sono diventati quindi psicologi … architetti … veterinari … geologi … e poi?

Gli piscologi …

Gli psicologi sono una professione che si può definire a rischio povertà. Il reddito medio dichiarato nel 2012, e rimasto pressoché invariato nell’anno successivo, è stato di 15.871 euro lordi; in calo di circa 200 euro rispetto al 2007. Nello stesso anno gli psicologi iscritti alla Cassa di previdenza, l’Enpap, erano 41.870, 13.959 in più rispetto a sette anni prima. La situazione economica della categoria peggiora sensibilmente se si guarda ai giovani; il reddito lordo dichiarato per l’anno 2012 dagli under 40 scende infatti a 9.063 euro l’anno; nel 2007 i giovani dichiaravano un reddito pari a 11.929 euro

I veterinari …

I veterinari nel 2012 hanno dichiarato un reddito medio di 14.600 euro, in aumento del 6% rispetto all’anno precedente. A svolgere questa professione nel 2012 erano 27.424, in crescita dell’1,8% rispetto al 2011 e del 9,47% rispetto al 2007. Scendiamo sotto la soglia di povertà se consideriamo solo il reddito medio degli under 40, che nel 2012 è stato di 10.2016 euro, in calo di 200 euro rispetto a sette anni prima. Unica nota positiva, quella dei veterinari è l’unica professione che rispetto al 2007 ha registrato un aumento, seppur marginale ( +1,78%) del reddito medio.

I geometri …

I geometri nel 2012 hanno dichiarato un reddito medio lordo di 18.826 euro, in calo del 5% rispetto all’anno precedente e del 10% rispetto al 2007. Un reddito che se viene spacchettato evidenzia la sensibile differenza che esiste tra maschi (22.247 euro) e femmine (17.694 euro). Ovviamente i giovani registrano entrate sensibilmente più basse, se maschi 15.407 euro e se femmine 12.594 euro. Secondo le prime rilevazioni, ancora da confermare, i redditi 2013 sono in calo di circa mille euro. La categoria conta più di 94.951 iscritti, con una variazione marginale, + 1,57% rispetto al 2007.

Gli architetti …

Gli architetti italiani iscritti all’Albo sono 152.384, di cui il 40% donne. Una professione che deve confrontarsi con una elevata concorrenza di altre categorie (213.399 ingegneri, 111.145 geometri e circa 20mila agronomi). Il reddito medio dichiarato nel 2013 è pari a 17.063 euro; un valore che si alza a 20.071 euro se l’architetto è maschio e che scende a 12.546 euro se è femmina. Secondo Inarcassa, la cassa previdenziale di ingegneri e architetti, la differenza tra reddito professionale di uomini e donne si attestava, nel 2012, al 64%; era l’85% nel 2000.

I geologi …

I geologi nel 2012 hanno dichiarato un reddito medio lordo annuo di 23.512 euro, in calo di circa 4mila euro rispetto all’anno precedente. Se si guarda alle classi di età della categoria chi ha meno di 40 anni guadagna in media 15.587 euro; tra i 41 e i 60 anni il reddito sale a 27.003 euro e oltre i 60 anni si guadagna 28.032 euro. La differenza tra uomini e donne anche in questa professione è sostanziale, se un maschio nel 2012 ha guadagnato in media 25.841 euro una donna scende a 13.570 euro. La professione dei geologi conta circa 15mila iscritti di cui 3200 sono donne.

Agronomi e forestali …

Per gli agronomi e forestali il reddito medio lordo dichiarato nel 2012 è stato pari a 24.613 euro in aumento rispetto al 2011 (24.026 euro). Se si analizza il dettaglio per classi di età il reddito medio scende a 15.735 per gli under 40, sale a 29.056 euro per chi ha tra i 41 e i 60 anni e scende a 24.643 euro sopra i 60 anni. Anche per questa professione l’imponibile medio cambia sensibilmente se si tratta di maschi o femmine, se per i primi il reddito medio 2012 è di 25.688 euro per le donne scende a 15.185 euro. Ma quante sono le donne agronomo? Nel 2010 hanno raggiunto la quota di 4mila, pari al 18% del totale degli iscritti.

Alla luce di quanto sopra … ma che speranze ci sono in questo paese, di convergere tutti sui diritti dei lavoratori? Ma … quali lavoratori? La massa non si riconosce più nell’operaio … categoria in via di estinzione.  Oggi ci sono degli architetti che guadagnano molto, ma molto meno di un operaio, e la stessa cosa avviene per architetti … geologi … psicologi e veterinari.

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Credo questo sia uno dei motivi per cui ormai Renzi abbia in pratica ”mano libera” per fare quello che vuole sui diritti dei lavoratori.  Tutto ‘sto ”fumo negli occhi” sull’art. 18 …  tanto … con o senza art. 18 se non siamo capaci di trovare commesse di lavoro … NON cambierà NULLA! Ma proprio nulla!

Oggigiorno,  specie tra i giovani,  la ”sensibilità” nei riguardi dei diritti diminuisce sempre di più … al massimo ambiscono al ”reddito di cittadinanza” per riuscire a sopravvivere … oppure covano nei loro animi un fuoco rivoluzionario contro tutto e  tutti.

Quando attaccato all’osso c’è troppo poco … diventiamo tutti delle belve egoiste! Eppure, mai come in questo periodo storico, bisognerebbe ”pestare” tutti assieme, su una più equa ”ridistribuzione del reddito nel mondo”!

Continuo a pensare non sia possibile che il 4% della popolazione detenga il 50% della ricchezza mondiale  … e che la faccenda vada bene a tutti!

Voi cosa ne dite?

 

Alla prossima

Elena

 

Fonte: Solde 24 ore

RENZI E I VOLI PINDARICI SULL’ART. 18

Domanda per Renzi :

Facciamo un esempio: ll titolare di una azienda ”avanti negli anni” e fornito di moglie altrettanto avanti negli anni, frigida e grassoccia …  vuole andare a letto con la sua bella e giovane segretaria … continua a darle pacche sul sedere … sprofonda lo sguardo nella scollatura … le sta attorno in maniera fastidiosa …le sfiora i seni approfittando della vicinanza …  alla fine, visto che lei ”non gliela da” … lui la licenzia per scarso rendimento!

Lei, la segretaria in questione, grazie all’articolo 18 oggi in vigore, va dal giudice e racconta la faccenda. Se il giudice ritiene lei abbia ragione, obbliga l’assetato di sesso al reintegro della fanciulla.

Se aboliamo l’articolo 18, così come è impiantato oggi,  quello che prevede il reinserimento in questi casi,  come la mettiamo?

Diciamo che sappiamo tutti benissimo che alla segretaria in oggetto tornare a lavorare in quel posto,  con un capo di ”M” NON farà certo piacere.  Ma che genere di indennizzo riceverà nel caso non volesse rientrare nell’odiato posto di lavoro? Esistono forse leggi ”punitive” nel nostro paese per chi abusa del proprio potere? Ma va …

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Oggi si propone di abolire l’art. 18 e di sostituirlo con un indennizzo previsto dalla legge!  Tipo?  … 3 mesi di stipendio?

Quindi, male che vada, con l’abolizione dell’art. 18  e l’inserimento di un indennizzo fissato per legge, il datore di lavoro … erogatore di pacche sul culo e complimenti ”pesanti”, al massimo rischia di doverti dare 3 mesi di stipendio! Non è poi  un gran che …

Da noi si inizia a ”parlare” solo ora di:  mobbing … stalking … sexual harrassment … guarda caso tutte parole di origine anglosassone! Paesi, quelli anglosassoni, dove esistono sentenze ‘punitive”,  che tradotto in parole semplici significa quantità industriali di denaro da sborsare per chi ”sgarra” e abusa della propria posizione privilegiata.

Ma che abbiano un concetto di ”abuso di potere” più ampio di quello che possediamo noialtri costoro? Si direbbe di si.

Facciamo un altro esempio semplice: l’ente erogatore di energia della città in cui vivi  ti manda una fattura sovrastimata … tu telefoni, ammesso che tu riesca a prender la linea, e gli dici che si sono sbagliati. Loro, o per meglio dire il povero/a  impiegato del call centre  ti risponde che provvederanno. E qui bisogna spezzare una lancia a favore dei ”dipendenti” dei ”call centre”! Ma vi pare che persone che hanno un contratto di tre mesi  si debbano affannare come dei matti per risolvere problemi incancreniti?  Ma è umanamente impossibile!  Se la faccenda è troppo complicata … secondo me,  ”perdono” la pratica, e chi si è visto si è visto! Quindi nella bolletta successiva che ricevete non è cambiato nulla!  Tu cittadino arrabbiato non paghi per ripicca … e loro ti fanno un’ingiunzione!

Che protezione abbiamo noi poveri cristi di cittadini nei confronti di questi ”colossi” che abusano del loro potere? Perché questo è abuso di potere!

Nessuna!  Tu cittadino, a tue spese, devi assumere un avvocato che ti costa un sacco di soldi, e se poi alla fine dei fini, dopo anni di contenzioso ti rimborsano. Sai quanto ti danno? L’importo della bolletta e non ti fanno pagare – bontà loro –  le spese processuali! Ovvio che se perdi la causa in tribunale devi sborsare invece un fracco di soldi che ovviamente  non possiedi. Quindi rischi anche di andare in galera!

Ma vi pare questa una cosa da paese ”civile”?

Allora caro Renzi, se abolisci l’articolo 18 DEVI inserire al suo posto delle sentenze PUNITIVE PECUNIARIE che abbiano l’obiettivo di scoraggiare atteggiamenti discriminatori.  E questo a vantaggio di tutti i dipendenti …

Il limitarsi a dire che lo si elimina per sostituirlo con tre mesi di stipendio a quello/a che è stato licenziato … come ”principio” è un po’ troppo ”timido” e tu, onestamente, timido NON mi sembri proprio!

Oggi come oggi l’art. 18 è una questione di ”principio” … proprio vero …

 

Alla prossima

 

Elena