Pensiamo, anche, al nostro portafoglio …
I termini di conservazione degli alimenti e dei prodotti farmaceutici sono imposti dagli stessi produttori, i quali sostengono che alimenti e/o farmaci scaduti siano nocivi per la salute.
Ma non sarà invece che questa imposizione miri a poter vendere il maggior numero di prodotti e rinnovare regolarmente le scorte? Cosa giusta per carità … ma solo dal ”loro” punto di vista. Non sarebbe bene trovare una ”quadra” tra ”loro” e ”noialtri”?
Uno yogurt gustato e analizzato da tecnici di laboratorio, 57 giorni dopo la data impressa sulla confezione, è risultato avere lo stesso sapore e le stesse proprietà alimentari di quello appena confezionato.
Lo stesso vale per le carni confezionate sotto vuoto che possono essere consumate anche ben oltre i 15 giorni dalla data di scadenza.
Per dolci secchi, biscotti, caramelle, cioccolatini, legumi secchi, pasta, riso, lenticchie, alimenti in confezioni di vetro e metallo … analisi hanno rivelato che mantengono lo stesso sapore e le stesse caratteristiche da 3 a 4 anni dopo la data limite.
Eppure, in media, ogni cittadino ”butta via” circa 7 chili all’anno di alimenti ancora perfettamente ”imballati” , per non parlare delle tonnellate di cibo eliminate dalla grande distribuzione. Cosa questa che ci fa raccapricciare se pensiamo ai bambini africani che muoiono letteralmente di fame.
La stessa cosa vale per i prodotti farmaceutici … l’unica differenza è che dopo 3/4 anni un’aspirina avrà un’attendibilità del 99% invece che del 100%.
Ma poi, santo cielo, cerchiamo di usare il buon senso. Nessuno di noi mangerebbe della frutta marcia o della ricotta acida, come nessun medico ”normale” inietterebbe in vena dell’adrenalina scaduta, ma cribbio, in un momento di crisi come questa, non buttiamo via il cibo!
Se proprio siamo ”fanatici” della conservazione … bè … compriamone di meno.
Alla prossima
Elena
http://www.capital.fr/art-de-vivre/conso/faut-il-respecter-les-dates-limites-de-consommation
http://www.theguardian.com/environment/2013/jan/10/half-world-food-waste