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DON CIOTTI … RIINA E LA COCAINA …

Don Ciotti,  in seguito alle ”minacce” di Riina dal carcere, giustamente reagisce.

Reagisce dicendo che il sistema ”mafia” va eliminato e che una delle ”bestie nere” che collaborano con la malavita organizzata è la corruzione. Riferendosi a quest’ultima come ”incubatrice delle mafie’. Sante parole! Don Ciotti ribadisce che bisogna sradicare un certo tipo mentalità,  quella cioè della ”mafiosita” … quella dei patti sottobanco … dall’intrallazzo in guanti bianchi…  dalla disonestà condita da buone maniere … Continua dicendo che la corruzione sta mangiando il nostro Paese, le nostre speranze! Corrotti e corruttori si danno manforte per minimizzare o perfino negare il reato. Ai loro occhi è un’azione senza colpevoli e dunque senza vittime, invece la vittima c’e’, eccome: è la società, siamo tutti noi. Don Ciotti ricorda che il suo impegno contro la mafia e’ da sempre un atto di fedelta’ al Vangelo, alla sua denuncia delle ingiustizie, delle violenze, al suo stare dalla parte delle vittime, dei poveri, degli esclusi. Al suo richiamarci a una ‘fame e sete di giustizia’ che va vissuta a partire da qui, da questo mondo”. Tutti conosciamo l’impegno costante che Don Ciotti mette in questo suo progetto e gliene siamo grati  … ma … C’è purtroppo un ”MA” grande come una casa! Un ”MA” che fa di Don Ciotti una sorta di Don Chisciotte. Teniamo i piedi per terra e pensiamo a qual’è veramente l’unico, vero, immenso potere della malavita organizzata. Qual’è secondo voi? Forse il fatto che ”uccida”? Non credo … anche se ovviamente questo già di per se sia un ottimo deterrente. Il potere VERO della malavita e NON mi stancherò mai di dirlo sono le ”quantità industriali” di denaro che possiede … che muove… che investe … che usa per corrompere! PUNTO! Smettiamo per un attimo di fare gli ipocriti e pensiamo all’unico mercato che NON conosce crisi. Quello che da anni ormai è in crescita esponenziale! Il mercato della COCAINA! I mafiosi o per meglio dire, gli ”industriali della droga”, hanno trovato il modo di ”fidelizzare” il cliente, e lo fanno senza nemmeno investir denaro in pubblicità, quindi i loro margini sono altissimi!

La cocaina, a differenza dell’eroina NON uccide il cliente … ma lo lega per sempre in un circolo vizioso.

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Quindi grazie alla fidelizzazione del cliente costoro possiedono denaro a palate e lo devono reinvestire. Cosa serve all’economia per ”girare”? Serve denaro! Quindi?  Facciamoci una domanda … diamoci una risposta. Se gli industriali della cocaina sono gli unici ad avere denaro è più che ovvio che con costoro si tratti, e si tratti a tutti i livelli, sia economico che politico. Va da se che trattare con gente simile non significhi certo un futuro migliore. Costoro non son certo dei filantropi che investono a lungo termine per il bene della collettività. Allora mi domando: ”Come fare per eliminare questa ‘macabra’ industria”? Legalizzando la droga ed annullando di conseguenza la possibilità per costoro di arricchirsi! Considerata la globalizzazione dell’industria della cocaina, la legalizzazione dovrebbe esser fatta a livello altrettanto globale. So che la  soluzione risulterà troppo radicale e che saranno in mille a contestarla,  ma non vedo ”vie di mezzo’. Se vogliamo esser realisti dobbiamo ricordare che noialtri siamo più di 7 miliardi – e che entro il 2100 saremo 10,9 miliardi, una crescita dovuta agli alti tassi di natalità tra i Paesi in via di sviluppo. Vogliamo eliminare la malavita organizzata? Togliamole l’ossigeno legalizzando la droga.

In fondo l’essere umano possiede il libero arbitrio …

Alla prossima

Elena