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Incontro con un volpacchiotto …

Ieri mattina sul tardi, saranno state quasi le 11,00, ho sentito degli strani versi in giardino, sono uscita e ho visto Luke che stava rincorrendo, spaventandola a morte, una o un piccolo volpacchiotto.
Il piccolo correva emettendo strano versi acuti. Non avevo mai sentito il verso della volpe e non ho idea se quello fosse il suono normalmente emesso oppure un grido di disperazione. Tendo a pensare che si tratti del secondo caso.
Ho chiamato Luke che, per fortuna, ha smesso di inseguirlo. Il piccolo è corso a gran velocità in fondo al bosco e, passando attraverso un buco nella recinzione, è entrando nella macchia fitta.
Povero cucciolo, cercava evidentemente acqua e cibo. Strano che fosse solo … in questa stagione dovrebbe esser ancora con madre e fratelli.
Quando arrivo a San Martino inizio a metter ciotole di cibo per gatti dappertutto. Qui sono molti i gatti randagi e, perlomeno quando ci sono io, mangiano a volontà.
Evidentemente il volpacchiotto è stato attirato dal cibo. Spero che torni e che possa dissetarsi e sfamarsi pure lui, anche se so che con Luke la cosa sarà difficile.
Alla prossima

Elena

iu

Questa fotogafia l’ho presa dalla rete, non ho avuto certo il tempo di fotogafare il volpacchiotto, ma non era molto diverso.

Cinghiali a passeggio in giardino …

Stanotte un rumore mi ha svegliata! Apro gli occhi e guardo l’orologio. Sono le 3,48! Ascolto … in effetti sento un rumore di foglie secche spezzate e penso: ‘’Possibile che Antonio sia in giardino a quest’ora a raccoglier foglie’’? Poi mi rendo conto dell’assurdità del mio pensiero, mi giro nel letto e lo vedo che dorme beato.
Il rumore continua … mi alzo, vado alla finestra e vedo un cinghiale grande quanto un maremmano che passeggia su un mucchio di foglie della Magnolia.

Lo chiamo e gli dico: ‘’Ciao bello che cosa ci fai qui’’? Ovviamente io sono in alto e al sicuro, ecco perché sono così gentile. Chiamo Antonio e gli dico: ‘’Vieni un pò a vedere chi c’è in giardino’’? Antonio, vista la situazione, mi consiglia di far entrare il cane in camera nostra. Luke ha la possibilità uscire di notte e sarebbe meglio evitare incontri spiacevoli.
Intanto il cinghiale realizza la nostra presenza, ci fissa un attimo e poi, spaventato, cerca, a testate, di infilarsi attraverso la rete che ci divide dai vicini. Prova un pò dappertutto, fino a quando, raggiunta la legnaia, forza la rete che è solo appoggiata in terra e passa nella casa disabitata attigua alla nostra.

Il paletto di ferro non ha retto la foga del cinghiale. E’ passato forzando la rete che, in quel punto, è solo appoggiata in terra.

Credo viva lì, visto che la casa è vuota tutto l’anno e venga da noi solo per bere. Durante la notte l’impianto di irrigazione deve esser troppo allettante per lui o lei che ovviamente ha bisogno di acqua.
Povera creatura … d’inverno i cinghiali vivono in alto nella zona disabitata ma l’estate, la mancanza d’acqua li spinge a valle, dove tra l’altro, ci sono anche i bidoni della spazzatura, fonte squallida di nutrimento.
I cinghiali, sono animali bellissimi ma, è triste ammetterlo, non c’è posto per noi e loro. Noi di solito ‘’vinciamo’’.
Noi vinciamo su tutto quel che si vede … gli unici a tenerci a bada sono i ‘’virus’’!

Alla prossima

Elena

Nemmeno le patate sono quelle di una ”volta”!

La globalizzazione … gli OGM … ci hanno ”venduto” gli OGM, facendoci il ”lavaggio del cervello” , come la soluzione definitiva per ”sfamare il mondo intero”! Tutte ”OO”!

Un’ indagine recente dell’ONU dice che 14 milioni di persone non mangiano a sufficienza, mentre altri due milioni rischiano proprio di morire di fame. E allora? ‘Sti OGM a cosa sono serviti? A nulla altro se non a creare una sudditanza alimentare, visto che quella dei combustibili fossili sta, pian piano, ”cedendo”.
Ma torniamo alle nostre ”patate”!

iu

Dunque, quando ero piccola le patate erano di tre tipi: quelle vecchie, quelle nuove e quelle ”rosse” di montagna!
Le prime servivano a fare gli gnocchi, le seconde andavano bene per metterle al forno e per farle bollire.
Mò le patate sono centinaia! Quelle da lessare, quelle da passare al forno, quelle da friggere, quelle da cuocere a vapore … ma ‘ste partate hanno tutte una cosa in comune! Sono dolci!
Non dico siano dolci proprio come quelle ”dolci” che un tempo, più che mangiarle, le mettevamo in acqua e le usavamo come piante da interno! No … queste sono disgustosamente ”dolciastre” !
Insomma oggi non riesci nemmeno più a fare un cotechino con un purè decente … perché ti rimane sempre quel retro gusto dolciastro che ti mette tristezza!
Questo è il risultato degli OGM? Bella roba!
Oggi, grazie agli OGM e alla globalizzazione mangiamo tutto l’anno dei pomodori che non sanno assolutamente di nulla! In compenso le patate sono dolciastre sempre!

Siamo sicuri di essere sulla ”strada giusta”? Mah …

Alla prossima

Elena