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Biodiversità … vogliamo salvarla si o no?

Oggi tutti parliamo di ”biodiversità” e di quanto sia fondamentale ma… che cosa facciamo per garantirla?
Quando sono nata io, nel 1955, eravamo 2,5 miliardi. Oggi siamo quasi 9 miliardi. Impressionante vero?
Noialtri consumiamo, generiamo quantità industriali di rifiuti, inquiniamo usando combustibili fossili.
La politica e le Istituzioni devono prendere decisioni in merito, e lo devono fare cercando di salvaguardare Pianeta, sviluppo economico e lavoro. Un’impresa enorme, che infatti stenta ad ottenere dei risultati anche perché la ”politica” ha capito un pò troppo tardi il problema. Non solo, una certa ”politica” continua a negare il problema e a pensare che le cose possano andare avanti ”come sempre” all’infinito. Purtroppo i cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti e nascondere la testa sotto la sabbia serve a poco.
Ma lasciamo perdere e parliamo di quel che potremmo fare ‘’noi’’ semplici cittadini.
Noi sappiamo ormai che, pur nel nostro piccolo, dovremmo cercare di ridurre il più possibile la nostra ‘’impronta’’ sul pianeta. Come? Vediamo un pò…
Per prima cosa dovremmo ridurre il consumo di carne.
L’allevamento di animali da carne e da latte richiede enormi apporti di acqua e mangime. Oggi, una delle maggiori cause di perdita di foreste è proprio l’espansione dei terreni agricoli per la produzione di mangimi, come la soia. 
Passare da una dieta dominata dalla carne a una più vegetariana può ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Gli alimenti vegetariani e vegani sono in forte aumento e stanno diventando molto più comuni ovunque, quindi raramente avremo difficoltà nel reperirli.
Non voglio soffermarmi qui sul ‘’come’’ vengono allevati ad esempio i maiali. Purtroppo lo sappiamo e mi chiedo se tutto questo abbia un senso. Non sarebbe meglio mangiare la carne di un maiale che razzola libero in un cortile? Magari pagandola di più ma mangiandone di meno, piuttosto di costringerlo ad un vita di sevizie inimmaginabili? Mah …
Ma torniamo a noi, il ridurre il consumo di carne e i latticini può anche ridimensionare il prezzo della spesa settimanale. 
Allo stato attuale l’agricoltura su larga scala è la più grande fonte di sfruttamento della terra, guida la deforestazione che peggiora i cambiamenti climatici, utilizza il 70 percento della fornitura mondiale di acqua dolce e si basa sull’utilizzo massiccio di fertilizzanti, insetticidi, erbicidi… che inquinano il pianeta ed uccidono la cosiddetta ‘’biodiversità’’. Con la necessità di sfamare sempre più persone, l’espansione agricola potrebbe devastare ulteriormente gli habitat, rilasciare ancora più carbonio nell’atmosfera e prosciugare i fiumi. Il tutto per farci mangiare carne cattiva tutti i giorni? Non vi pare da scemi? Mah …

Altra cosa fondamentale che dovremmo fare è il sensibilizzarci e rendere inaccettabile lo spreco delle nostre risorse in tutti gli aspetti della nostra vita per salvare il pianeta. Ogni prodotto che acquistiamo ha un impatto ambientale e potrebbe finire in discarica. L’inquinamento da plastica nei nostri oceani sta diventando sempre più chiaro, con impatti deleteri sull’ecosistema marino.
Quindi dobbiamo imparare a riciclare il più possibile ed aumentare il numero delle aziende che selezionano e suddividano i materiali che vengono da noi gettati per poter essere nuovamente utilizzati. In questo modo, tra l’altro, si creerebbe anche lavoro.  
Ma noi non buttiamo via solo i prodotti che acquistiamo. Si stima purtroppo che un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo vada perso o sprecato. Il che è assolutamente vergognoso, visto che c’è gente sul pianeta che non ha nulla da mangiare e che vive di elemosine elargite dai paesi cosiddetti ‘’ricchi’’!
Noi dovremmo fare la nostra parte evitando, prima di tutto, gli sprechi e poi dovremmo, per chi ne ha la possibilità compostare i rifiuti organici che non possiamo mangiare.
Ho la fortuna di avere un piccolo giardino ed ho il mio contenitore di ‘’compostaggio’’ dove getto tutte le parti vegetali che non utilizzo e che si trasformano, nel tempo, in buona terra e che riutilizzo nel giardino.

Che dire della plastica? Meno del 20 % di plastica prodotta al mondo viene riciclata, il resto viene bruciato (producendo Co2) oppure sepolto in discarica o, peggio ancora, finisce disperso nell’ambiente! Ecco perché ogni sforzo fatto per ridurre il consumo di plastica è necessario per salvare il pianeta.
Uso da anni bottiglie di vetro per l’acqua ed ho acquistato un ‘’coso’’ che produce bollicine usando l’acqua del rubinetto. In questo modo abbiamo risolto il problema delle bottiglie di plastica. Senza contare che non devo ‘’gamalarmi’’ pacchi di bottiglie d’acqua che pesano tonnellate.
Il cambiamento climatico è la minaccia più grave che il nostro pianeta deve affrontare oggi. Dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio per prevenire catastrofici danni. E farlo è possibile anche grazie alle energie rinnovabili. 
Non tutti riescono a mettere pannelli sul tetto per prodursi la propria energia 100% green ma tutti possiamo cambiare fornitore energetico e sceglierne uno che si impegni seriamente per affrancarsi dai combustibili fossili e punti sull’energia da fonti rinnovabili.
Se poi si utilizzano piastre ad induzione per cucinare e sistemi di riscaldamento per acqua e casa che vanno ad energia, possiamo eliminare anche il gas ed avere una casa a zero emissioni.
Noi abbiamo scelto questa soluzione, casa nostra ha pannelli solari e pompe a calore che sfruttano la temperatura costante dell’acqua. Casa nostra è ‘’gas-free’.
Quando puliamo casa poi dovremmo optare o per i vecchi prodotti della ‘’nonna’’, quelli con meno impatto chimico, oppure cerchiamo quelli cosiddetti ‘’eco-bio’’ quelli cioè con un impatto ambientale minimo, costano come gli altri ma inquinano di meno.
Fondamentale poi è imparare ad usare l’acqua in modo consapevole. Ad esempio, per lavarci i denti è sufficiente un bicchiere d’acqua, invece di lasciarla scorrere inutilmente.
Per quanto riguarda le docce, impariamo ad aprire il rubinetto per bagnarci, ma poi chiuderlo mentre ci insaponiamo e riaprirlo solo per sciacquaci. Sembra poca cosa, ma ricordiamoci che siamo quasi 9 miliardi!

Comunque, per farla breve, noi abbiamo anche la ‘’leva’’ del voto, quindi cerchiamo di capire che è un vantaggio votare rappresentanti politici realmente impegnati per migliorare lo stato del pianeta e con un piano strategico a lungo termine. Noi dobbiamo premiare i politici che appoggiano e sponsorizzano determinati sistemi economico- produttivi rispetto ad altri.
Solo imboccando la strada giusta potremmo dare un futuro alle nuove generazioni. Ai nostri figli ed ai nostri nipoti.
Ogni anno, sempre più giovani lavorano insieme per mostrare ai nostri leader politici che vogliono il cambiamento e si impegnano per salvare il pianeta. Diamo loro una mano!

Alla prossima

Elena

TAV … ma non abbiamo ancora finito?

Giorni fa ho letto su fb, da qualche parte, un post che mi ha lasciata perplessa. Il post diceva: ‘’Ridicolo pensare ad una grande opera come la/il TAV che, bene che vada, sarà pronto nel 2030’’?
Ma per quale motivo consideriamo il 2030 lontano nel tempo?
Mio nipote, che è nato nel 2014, nel 2030 avrà 16 anni. Quindi? Vi sembra poi un futuro lontanissimo? Non direi.
Ma poi, dobbiamo affrancarci si o no dai combustibili fossili? E allora?
Per quale motivo privilegiare ruote o aereo per spostare noi stessi oppure delle merci? La globalizzazione che ci piaccia o no continuerà. Saremo sempre di più connessi, specialmente in Europa. Voglio credere che il futuro siano gli Stati Uniti d’Europa e che i miei nipoti viaggeranno per l’Europa come se fossero in un unico Paese.
Tornando all’inquinamento, tutti ci rendiamo conto che gli aerei inquinano e che quindi saremo tutti costretti, in futuro, a viaggiare su treni elettrici. Quindi perché ostinarsi a boicottare il/la Tav?
Eppure tutti, se ci pensiamo un attimo, ci rendiamo conto che andare da Torino a Parigi, per esempio, in aereo, si inquinerebbe molto ma molto di più che non in treno. Senza contare che, da centro città a centro città, è senza dubbio preferibile e più comodo il treno piuttosto che l’aereo, il quale richiede un ulteriore spostamento da casa all’aeroporto, ore prima tra l’altro.
Non capisco questo insistere nel boicottare ideologicamente una tratta che aiuterebbe a collegare il Piemonte e la Liguria al resto dell’Europa. Quando abbandoneremo questi regionalismi e localismi del passato? Siamo sicuri che il ‘’sentimento’’ di pancia sia quello a cui affidarci per costruire un futuro diverso? Che senso hanno manifesti No Tav con su scritto: ”Non ci ruberete il futuro”? Forse chi vuole costruirla questa linea pensa proprio a salvaguardarlo il futuro dei giovani e non viceversa!

Scontri tra No Tav e forze dell'ordine.

Scontri tra No Tav e forze dell’ordine.

E non controbattete per favore, parlando delle ”madamine” che sono a favore del Tav, sareste patetici, non ci sono solo le ”madamine” ad esser favorevoli, ma anche un consistente numero di persone con un cervello in proprio.

Mah …

Alla prossima

Elena

Affrancarci dai combustibili fossili. Quando? Ora!

Oggi fa un caldo torrido, non riesco nemmeno a lavorare un pò in giardino. Le rose sono veramente ”miserabili”, patiscono questo clima opprimente. Non posso fare a meno di pensare che ‘sto clima è proprio esagerato. Fa troppo caldo e qui, tra l’altro, non piove e l’aria è ”pesante”.

Secondo il libro di Greta Thunberg il nostro credito ambientale è finito quando abbiamo superato le 350 parti per milione di anidride carbonica nell’atmosfera. E questo è avvenuto nel 1987! Si avete capito bene … nel 1987!  Sono quindi ben 32 anni che viviamo a ‘’credito’’ nei confronti di Gea e che cosa abbiamo fatto per porvi rimedio? Niente di niente, a parte grandi discorsi e grandi promesse.

Abbiamo fatto così poco che oggi la concentrazione mensile media di anidride carbonica in atmosfera ha superato ormai 410 parti per milione. (Fonte Focus) 

Mai prima d’ora gli esseri umani hanno respirato un’aria così schifosa e piena di Co2.  Sull’ultima volta che si sono toccati valori simili, gli studiosi non sono proprio d’accordo, ma, a grandi linee, parlano di Pliocene – tra i 4,6 e i 2 milioni di anni fa, o Miocene – 14-10 milioni di anni fa –  quindi non c’eravamo né noi né i dinosauri. 

Che siamo al centro di una crisi climatica a ‘sto punto lo abbiamo capito tutti, ma porre rimedio a ‘sto disastro è un altro paio di maniche.  Lasciamo perdere Trump, che tanto è un incosciente. Cosa possiamo fare noi cittadini nel nostro piccolo? Mah …

Dovremmo smettere di mangiar carne, per esempio, visto che si genera più Co2 per produrre un chilo di carne che per un chilo di fagioli. Se smettiamo di mangiare carne magari gli allevamenti intensivi, tristi sotto tutti i punti di vista, non avrebbero più senso in essere. Chissà, magari si torna al maiale libero che vaga in un grande recinto vicino alla cascina e che mangia gli ”avanzi” di casa. Ma non avrebbe nemmeno senso in quel caso, visto che nessuno avrebbe il coraggio di uccidere uno che ormai è alla stregua di un cane da compagnia.

Potremmo tornare a vivere in campagna ed allevare polli e conigli. Prendendo energia da pannelli solari. Farci un orto e mangiare frutta e verdura di stagione.

Poi non dovremmo più usare automobili, aerei, navi … tutta roba che consuma combustibili fossili. 

Visto che siamo in una svolta epocale … perché non usare questa svolta per cambiare sistema economico? 

Per esempio cambiamo il concetto di ”ricchezza”, diciamo che un Paese è ricco solo se ha tanti alberi! E lì gli Arabi ce l’avrebbero nella giacca, come si suol dire. 

Piantiamo alberi ovunque! Sono gli alberi che mangiano l’anidride carbonica e ci restituiscono ossigeno!  Noialtri invece che piantarli gli diamo fuoco per fare i mobili dell’ikea, oppure per cercare petrolio! Ma siamo proprio cretini. 

Mò faccio un pò di ‘’voli pindarici’’.  Per esempio, le poche auto private dovrebbero essere assolutamente tutte elettriche; sulle autostrade dovrebbero esserci , perché no … trasporti elettrici collettivi e,  alle uscite, nei parcheggi prossimi ai caselli, stuoli di auto elettriche, da prendere in affitto per il tempo che ci serve.

Gli aerei dovrebbero essere a propulsione solare, le navi pure. Se volessimo potremmo fare un sacco di cose. 

Non sarebbe più semplice mettersi d’accordo per fare qualche cosa di utile, per salvare ”capra e cavoli” invece che minacciarci con nuove ‘’guerre nucleari’’? 

Mah …

Alla prossima

Elena