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CORNOLETAME – ovvero l’agricoltura biodinamica.

Stamattina leggevo questo articolo e mi piacerebbe conoscere le vostre impressioni in proposito.
Il titolo è: ‘’Cornoletame’’
Ieri in Senato è stata approvata l’equiparazione fra l’agricoltura biologica e quella biodinamica. Sono questioni di cui so meno di poco. In particolare pensavo che l’agricoltura biodinamica fosse una variante fondamentalista di quella biologica, ma un amico mi ha letteralmente ordinato di leggere l’intervento – disperato e spettacolare – tenuto dalla scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo. Ho scoperto un mondo: I disciplinati internazionali di agricoltura biodinamica prevedono una forma di concimazione secondo il riempimento con letame di un corno di vacca primipara, quindi sotterrato in autunno e disotterrato a Pasqua, infine miscelato e dinamizzato con acqua piovana o di pozzo; il gran beneficio deriva dalla capacità del corno di vacca, sicché la vacca è in vita, di catturare i raggi cosmici che si irradieranno poi nei campi per un raccolto galattico.

Corna di vacca tagliate ...

Corna di vacca tagliate …

La senatrice ha illustrato anche la dottrina della vescica di cervo imbottita di fiori di achillea, ma non mi fidavo più.
Sono andato a prendermi i disciplinari e li ho studiati. Aveva ragione lei. Sono il testo sacro della buona e sana agricoltura in collaborazione con le forze dell’universo, i vasi di terracotta, i crani ricolmi di corteccia di quercia e, se ho capito bene, basata sulle teorie della reincarnazione.
Intendiamoci, liberi tutti di produrre o pretendere cibo in armonia con Alfa Centauri, ma l’esito della legge è che la vescicadi cervo si potrà finanziare con i contributi dello Stato: nonostante la strenua opposizione di Elena Cattaneo, il Senato ha detto sì alla vacca spaziale. Ma in fondo che ci importa? Tanto abbiamo il Recovery.
Mattia Feltri
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Onestamente? Non so più che cosa pensare. Il bello è che costoro parlano di ‘’buon senso’’? Ma … quale esattamente? Mah! La cosa che mi inquieta è che siamo nelle loro mani. 🙁

Alla prossima

Elena Saita

Notizie sulle pensioni …

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, spiega che il ”nuovo sistema” previdenziale italiano viene imitato in tutto il mondo!  Dice anche che l’Italia sta aiutando la Cina a mettere in piedi un sistema come il nostro!   Non so se rallegrarmi o compatirli i cinesi per questa affermazione di Boeri … l’unica cosa che mi viene in mente … è che spero  paghino bene le nostre consulenze. Abbiamo un ”disperato bisogno di soldi”! 

iu

Comunque … Boeri sostiene sia necessario rendere il sistema non soltanto finanziariamente, ma anche socialmente sostenibile. Giusto! Il motivo, secondo lui,  è legato ad un tacito ”patto tra generazioni”!  Le persone devono percepire la riforma come equa, viceversa,  rischierebbe di non reggere! E fin qui siamo tutti d’accordo.

Sostiene vi siano ”attacchi” da parte dei Parlamentari … e che la pesantezza degli attacchi,  sia  strettamente proporzionale all’entità dei tagli che il nuovo sistema produce sui loro vitalizi. Secondo Boeri, Brunetta è uno di quelli che si lamenta di più. Ma non si vede perché i ”vitalizi” non debbano essere trattati come le pensioni di tutti gli altri lavoratori. E anche qui siamo tutti d’accordo.

Boeri,  dice che andranno a colpire 230 mila persone! 230 mila su una platea di 16 milioni di pensionati … quindi  poca cosa. Persone che hanno delle pensioni ”alte” e che quindi possono in qualche modo permetterselo!

Questa è una giustificazione un po’ ”barbina” secondo me.  Se uno,  nella propria esistenza lavorativa,  ha ”effettivamente” versato di tasca sua contributi per ricevere una pensione ”alta” … ma perché ridurgliela? Se, detti contributi, fossero stati versati ad un’assicurazione privata, sarebbero stati restituiti in forma pensionistica in proporzione.  Punto! Quindi perché penalizzare chi effettivamente ha versato contributi per ricevere una pensione in proporzione?  Non ha senso e non sarebbe giusto!  Sarebbe bene colpire invece chi ha delle pensioni molto più alte di quelle che sarebbero giustificate alla luce dei contributi che costoro hanno effettivamente versato! Il dramma è che il nostro stato NON è capace di farli questi conti! Quindi fanno prima a dire: ”Sopra questo importo, tagli lineari”! Grrrr …

Boeri segnala anche che ci sono resistenze al cambiamento da parte dei sindacati per cambiare le pensioni dei sindacalisti.  Chi ha fatto la carriera sindacale, in aspettativa e con cariche nel pubblico impiego, aveva delle regole molto vantaggiose. Verso la fine della carriera poteva pagarsi dei contributi molto elevati e poi andare in pensione con delle pensioni molto alte.  Una delle proposte che l’Inps oggi fa è proprio di cambiare questa possibilità. Boeri ha anche sottolineato che la resistenza del sindacato è forte. Ma va? 

Vedremo che cosa combineranno. Un punto fermo, secondo me,  è che NON dovrebbero toccare le pensioni alte, ma giustificate in toto dai contributi versati!  Non ha senso mettere sullo stesso piano pensioni giustificate da contributi versati con pensioni  ”regalate” in quanto con contributi NON coerenti con il loro importo o addirittura mai versati!

Mah … vedremo …

Alla prossima

 

Elena