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Coronavirus: auto-dichiarazione – come funziona e quando usarla

Coronavirus, auto-dichiarazione sugli spostamenti: come funziona e quando si può usare.

Voglio riportare sul mio blog quanto segue, perché la situazione è veramente particolare e vorrei che i miei nipotini, in futuro, possano leggere che cosa succedeva nel marzo dell’anno 2020. 

Ecco che cosa ha stabilito il Governo Italiano attuale (II Governo Conte) per quanto riguarda gli spostamenti dei cittadini, al fine di contenere, i contagi da coronavirus. 

Anche se l’Italia è un ‘’paese bloccato’’, i cittadini potranno continuare a spostarsi per lavoro, salute o necessità. Basterà compilare l’ormai celebre auto-dichiarazione,  un modulo già predisposto per l’istituzione della zona arancione in Lombardia e altre 14 province e ora esteso all’intero paese. Il nuovo testo, utilizzabile in tutta Italia, è stato diramato il 10 marzo.

In breve, si tratta di un documento che certifichi il motivo per cui un cittadino si stia muovendo, nonostante le limitazioni fissate dalle autorità e la raccomandazione a rimanere a casa il più possibile.

AUTOCERTIFICAZIONE/Il modulo per gli spostamenti

Come scritto nella stessa auto-dichiarazione, lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi:  
● esigenze lavorative (andare e tornare dal proprio lavoro; per i lavoratori dipendenti questo qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working) 

● situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o per «altri situazioni particolari» da dettagliare agli agenti)

● per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)

● rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (caso specifico: un cittadino domiciliato a Milano può far ritorno nella località dove mantiene la residenza, ovviamente se le due sedi non coincidono). Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.

Chi controlla le auto-dichiarazioni? 

Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha scritto in una direttiva ai prefetti che ‘’i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti’’.

● Su autostrade e viabilità principale, gli agenti della polizia stradale potranno fermare le vetture e controllare i moduli. Lo stesso potrà essere fatto da Carabinieri e Polizia municipale sulla viabilità ordinaria

● Nelle stazioni ferroviarie saranno attuati gli stessi controlli sui passeggeri, acquisendo le auto-dichiarazioni dei viaggiatori. In aggiunta la polizia ferroviaria, in collaborazione con personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, si occuperà della canalizzazione dei passeggeri in ingresso ed uscita, operando «verifiche speditive» (rapide) sullo stato di salute dei viaggiatori

● Negli aeroporti, i passeggeri in partenza dovranno esibire la certificazione insieme ai documenti di viaggio. Quelli in arrivo dovranno motivare lo scopo del viaggio in fase di ingresso.

Il foglio deve essere già stampato o viene fornito dagli agenti? 

Secondo la direttiva già citata, l’autodichiarazione può essere ”resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia”. Ora il governo ha chiarito che saranno le forze di polizia a fornirlo ai cittadini.

Sì, ma come si fa a capire se un’auto-dichiarazione è vera? 

Sempre a quanto si legge nella direttiva Lamorgese, la ‘’veridicità dell’auto-dichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli’’. In altre parole, le autorità potranno verificare se quello che era stato loro comunicato corrispondeva davvero a una delle quattro casistiche previste dal modulo. In caso di violazione si incorre nel reato previsto dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro ), a meno che il proprio comportamento ‘’possa configurare un’ipotesi più grave’’.

Fonte Sole24ore

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Speriamo che tutto questo finisca presto e bene. Sono convinta che noi italiani ne usciremo a testa alta, perché nessun popolo, meglio del nostro, riesce a gestire l’imprevisto e la confusione. Siamo ”geniali” per definizione e non ci perdiamo certo in un ”bicchier d’acqua”. 

Ce la faremo! E ne usciremo dignitosamente! 

Alla prossima

Elena 

Mie notizie …

Sono tornata a casa mia!

Stamattina appena fuori da Bra, prima di imboccare l’autostrada TO-Savona, i carabinieri addetti ai controlli delle auto mi hanno intimato di fermarmi. 

Ligia … ho frenato ed accostato ma, mentre tiravo giù il finestrino, ho sentito uno dei carabinieri dire all’altro: ‘’Lascia perdere è francese non capisce niente, lasciala andare’’. 

Ovviamente sono rimasta in silenzio, con l’espressione a ”punto interrogativo”,  mentre continuavo a sorridere al carabiniere che stava per aprire bocca ma che, invece di parlare,  mi ha fatto segno con la paletta di andarmene,  cosa che ho fatto sempre sorridendogli.

Avevo con me un chilo di documenti attestanti il fatto che avevo assistito mia madre alla Casa di Cura della Città di Bra, più il mio passaporto in cui c’è scritto che risiedo a St. Aygulf, ma … meglio così.

La mia preoccupazione era il rientro in Francia, non avevo idea di che cosa avrei potuto trovato dopo Mentone.

Niente di preoccupante, la polizia faceva i normali controlli di routine e fermava qualche auto targata Italia, ma la mia auto è targata francese ergo …

Quindi eccomi qui, finalmente a casa, adesso rimango in quarantena per 15 giorni e non mi faccio vedere da nessuna parte. 

Se tutto va bene le mie lezioni riprenderanno il 31 di marzo.

Sempre che non capiti qui quello che sta capitando in Italia. 

Alla prossima

Elena

Mie notizie … buongiorno a chi legge il mio blog …

Mi rivolgo principalmente ai miei allievi, sia quelli della Sasel che del CIP.

L’intervento chirurgico di lunedì alla mia mamma è andato benissimo. Nonostante i suoi 88 anni è una roccia e già martedì è scesa dal letto ed ha iniziato a fare i primi passi.

Anzi, la devono tener d’occhio perché tende a strafare. Tutti i valori sono buoni e l’osso è in condizioni ottimali. Battito cardiaco, ossigenazione del sangue, pressione, sono tutti perfetti … fosse per lei tornerebbe a casa sua a piedi. 

Venerdì inizierà la riabilitazione presso la struttura ‘’Villa Serena’’ di Piossasco, vicino a Torino, dove verrà accompagnata grazie ad una autoambulanza.

Queste erano le ‘’buone notizie’’, le ‘’cattive’’ sono relative al coronavirus. Qui in Italia la situazione è veramente un pò inquietante. Alle 18,00 c’è una specie di coprifuoco e tutto viene chiuso, compresi i ristoranti quindi non riesco nemmeno a mangiare.  La cosa non è grave visto che ho dei chili da perdere. 

Comunque, domani torno in Francia, visto che ci abito mi permettono di spostarmi per poter, appunto,  tornare a ‘’casa’’. 

Voglio rassicurarvi che, ammesso, che i francesi non mi tengano in quarantena da qualche parte, appena giunta a casa mia, ci rimarrò per 15/20 giorni e non verrò a fare lezioni.

La situazione è molto seria e non voglio mettere in pericolo la salute di nessuno, né voglio tale ‘’responsabilità’’.  Nonostante io stia benissimo potrei essere un portatore sano.

Per il momento il ‘’corso di italiano’’ passa in secondo piano rispetto a quello della nostra salute.

Un abbraccio a tutti quanti

Alla prossima

Elena 

Buongiorno Mondo! Oggi è, per me, una ‘’strana’’ festa della donna … 

Oggi è la festa della donna, una ‘’strana’’ festa per noi … visto che, proprio oggi, accompagno la mia mamma in ospedale.

Domani mattina sarà operata di coxartrosi – Protesi all’anca. Niente di grave di per sé ma, considerata la sua età,  88 anni,  e la situazione ‘’coronavirus’’ non è che la faccenda la e ci tranquillizzi.

Prima di tutto oggi la potrò solo accompagnare all’accettazione e lasciarla lì in quanto, giustamente, considerata la situazione d’emergenza, non vogliono parenti tra i piedi.

La cosa che aggiunge ‘’pepe’’ alla situazione è il fatto che io vivo in Francia, mia madre a Torino ma l’intervento chirurgico sarà eseguito a Bra. Il che, alla fin dei fini, non è male, visto che per il momento la zona rossa non si estende alla provincia di Cuneo e che l’Ospedale della Città di Bra non è considerato a ‘’rischio’’.

Non chiedete il motivo per cui ha deciso di farsi operare a Bra … ma è così. Quindi io oggi mi ritroverò a Bra, in un albergo vicino all’ospedale, in attesa di notizie. 

Domani mattina la dovrebbero operare e spero nel pomeriggio mi lascino andarla a trovare ed eventualmente passarle la notte.

Il coronavirus ha aggiunto ‘’stress’’ a ‘’stress già esistente’’. Stamattina era talmente agitata che ancora un pò faceva testamento.

Dai … la mia mamma ne ha già superati tanti di problemi a questo mondo, passerà bene anche questo. Comunque … se siete tutti d’accordo proporrei di passare direttamente al 2021, visto che questo qui non è che sia poi un ”gran che”.

Un abbraccio a tutti quanti e … buona ‘’festa della donna’’! 

Alla prossima

Elena 

Qui sotto sono riportate delle informazioni più dettagliate a proposito della giornata internazionale della donna:

8 MARZO – giornata internazionale della donna !

Coronavirus: il parere dei virologi dell’Università di Torino …

Quanto segue è stato preso in rete, la fonte è il giornale: ”Avvenire”. L’ho copiato e pubblicato qui perché mi sembra chiaro e ben spiegato. Ecco che cosa dobbiamo aspettarci:

Care studentesse e cari studenti,

come virologi del Dipartimento di Scienze Veterinarie sentiamo il dovere di esprimere e farvi conoscere la nostra opinione su quanto sta accadendo sul nostro territorio. Chi di voi ha già frequentato le nostre lezioni di virologia e malattie virali conosce l’approccio che utilizziamo quando vi parliamo delle infezioni epidemiche e di quali strategie i virus adottano per sfruttare la popolazione animale e mantenersi in natura.

Abbiamo a che fare con un virus ad RNA con una forte propensione a mutare ed adattarsi. L’origine è sicuramente animale ed il pipistrello è la specie serbatorio più probabile (alberga numerosi betacoronavirus fra cui quello da cui ha originato il virus della SARS). È probabile che sia passato all’uomo già da un po’ di tempo e si sia adattato (abbia imparato) proprio attraverso le mutazioni, ad essere trasmesso nel circuito interumano. Il salto di specie garantisce ad un nuovo virus un notevole vantaggio verso la popolazione suscettibile. L’uomo quindi rappresenta una opportunità formidabile perché rappresenta una specie abbondante, che vive in promiscuità ed è sprovvisto di memoria immunologica. I coronavirus del raffreddore sono degli alfacoronavirus e condividono ben poco del Covid 2019 in termini di cross-protezione. Quindi non è attesa in tempi brevi una riduzione della virulenza. Solo quando l’immunità di popolazione avrà raggiunto un certo livello, allora il virus comincerà ad essere trasmesso con maggiore difficoltà e tenderanno ad aumentare le forme lievi, croniche o asintomatiche. Notate che queste sono già presenti nella maggior parte degli infetti ma abbiamo ancora un 15-20% di infetti che sviluppano forme gravi che richiedono l’ospedalizzazione.

Una caratteristica di questo virus è quella di essere molto contagioso. Il legame con il recettore cellulare è venti volte più forte rispetto al virus della SARS. Inoltre presenta siti per le proteasi cellulari simili a quelli dei virus influenzali associati a peste aviare ad alta patogenicità (furin-like) quindi potenzialmente in grado di dare forme a maggior tropismo tissutale, essendo queste proteasi espresse in molti tessuti.

Quindi per concludere il virus non è la peste nera ma non è neanche una banale influenza e vi spieghiamo perché:

1) L’influenza stagionale ha una mortalità di circa lo 0,1%, non banale, ma la popolazione è in gran parte immune (per pregresse infezioni, parzialmente cross-protettive verso le nuove varianti e per la vaccinazione). In un tale contesto il virus influenzale serpeggia fra la popolazione e colpisce una frazione minoritaria delle persone senza incidere in modo significativo sulla forza lavoro di un paese.

2) SARS-Cov2 è un virus nuovo. Non abbiamo memoria immunologica o immunità di gregge. In tali casi il virus, senza misure di controllo, avrebbe un andamento epidemico, arrivando ad interessare una larga fascia della popolazione recettiva (dove il denominatore è tutta la popolazione italiana) prima di cominciare a rallentare la progressione. Questo significa che, anche in assenza di forme gravi, una gran parte della popolazione in età lavorativa, sarebbe bloccata per settimane con immaginabili ripercussioni sull’economia nazionale. Quindi ben vengano le misure di restrizione attualmente in uso per arginare almeno i principali focolai epidemici.

3) Covid 2019 causa forme gravi che richiedono il ricovero nel 15% dei casi. Si tratta di polmoniti che vengono curate in terapia intensiva per diversi giorni con l’ausilio della respirazione assistita. Quindi poco importa se la categoria a rischio di decesso siano gli over settantenni, con tutto il rispetto per i nostri vecchi. Anche i quarantenni o i cinquantenni (una parte cospicua della forza lavoro) avrebbe necessità della stessa terapia. Provate a chiedervi quanti letti per terapia intensiva ci sono nelle province italiane e quanti di questi sono già giustamente occupati da pazienti che hanno subito operazioni chirurgiche, traumi, ustioni ecc. Da qui la necessità di applicare tutte le misure utili ad arginare l’espandersi dei focolai epidemici, anche se vengono percepite come eccessive.

L’appello che facciamo agli studenti che hanno già maturato una sensibilità e coscienza sulle misure di lotta alle malattie degli animali è quella di fare tesoro delle vostre conoscenze ed essere parte attiva nella comunicazione del rischio, senza allarmare eccessivamente ma senza sottovalutare il problema.

Vi sarete accorti che non tutti i virologi che quotidianamente affollano le trasmissioni televisive la pensano allo stesso modo. Questo è assolutamente normale (la scienza è democratica fra gli scienziati e sensibilità e approcci diversi sono il sale del dibattito scientifico. La verità è che nessuno conosce come andrà a finire. Il principio di precauzione, se applicato bene, non sarà mai apprezzato abbastanza, se il problema sanitario poi non si verifica. Mentre una sottovalutazione del pericolo, in presenza di un’epidemia fuori controllo, farebbe scoppiare la rivoluzione. La difficoltà di prendere la giusta decisione è un sottile filo che lega questi due estremi.

Professore ordinario (Malattie infettive degli animali) e professore associato, Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università di Torino

Ecco di che cosa si stratta. Stiamo all’erta ma … senza ”panico”.

Alla prossima

Elena

Fonte: Avvenire https://www.avvenire.it/attualita/pagine/coronavirus-virologi-cari-studenti-spiegate-voi-i-rischi

Coronavirus e l’informazione fornita a noi ‘’popollo’’ …

Da un mese ormai ogni volta che si accende una televisione, una radio, un pc, si viene immersi da informazioni inquietanti sul coronavirus!

Quarto Potere …

Tutti i giorni una notizia peggiore dell’altra. 

E i contagi che aumentano, e i morti pure, e l’economia che crolla, e le scuole che chiudono mettendo in ginocchio famiglie intere, e le fabbriche che chiudono mettendo in ginocchio l’economia, e i ristoranti che si vedono annullare prenotazioni su cui ‘’contavano’’ parecchio, e gli Hotel che si vedono disertare, e le sale cinematografiche vuote, e le manifestazioni che ‘’saltano’’ a data da destinarsi, e i supermercati che rimangano vuoti, e i paesi sigillati, e le regioni del Nord considerate alla stregua di ‘’untori’’, a tutto ciò si è aggiunto, ciliegina sulla torta,  lo sciame sismico in corso nel mar Tirreno! E che caspita! 

Poi c’è da aggiungere che noialtri, che in tutto siamo il fanalino di coda dell’Europa, per quanto riguarda i contagi invece,  siamo i ”primi” dopo la Cina!

Non è che la faccenda ci entusiasmi proprio no? Non è che il fatto di esser finalmente ”primi” in questo frangente ci riempia di orgoglio! Sarà vero il fatto che, come dice il nostro Governo, gli altri Paese se ne ”freghino” e non facciano i controlli come si deve?  Onestamente … pensate proprio che noi si sia così ”sicuri” dell’efficienza del ”sistema Italia”? Bè … fatevi una domanda e datevi una risposta.

Non parliamo poi dei venditori di ‘’mascherine’’ che sono riusciti ad approfittare di questa situazione per far ‘’quattrini’’ aumentandone il prezzo del duemila per cento! Che ‘’animi nobili’’ vero?  Grrrrr …

Ovviamente queste notizie non è che proprio instillino negli animi gioia e letizia! Quindi il cittadino medio si preoccupa e, direi,  sia una reazione normale … o no? 

Il bello è che, se ti dimostri preoccupato, trovi sempre quello che  ti riprende con sufficienza dicendo: ‘’Ma non farla tanto difficile, in fondo è solo una influenza no? Di che ti preoccupi? E poi … muoiono solo i vecchi con patologie pregresse’’! 

Quindi? Quindi devo essere contenta? Visto che ‘’muoiono’’ solo i vecchi l’INPS tirerà finalmente un sospiro di sollievo vista la sua precaria condizione economica.

Comunque, se tu Paese, vuoi che non mi ‘’preocupi’’,  smettila di darmi informazioni in modo drammatico. Se effettivamente il coronavirus altro non è se non una ”influenza” di che cosa ci stiamo preoccupando? E’ tanto contagiosa e hai paura che ti invadano le strutture sanitarie? Allora comunica alla gente che si ammala di stare a casa a letto e di curarsi come farebbe con una normale influenza e di mettersi in contatto con l’ospedale solo se si è vecchi e in condizioni di salute precarie.

Invece Cribbio!  Ogni mattina sembra un bollettino di guerra, e poi non vuoi che mi preoccupi?

Certo che sono preoccupata. E anche tanto! 

Bertrand Russel

Fa pensare questa frase di Bertrand Russel : L’isterismo delle masse non è un fenomeno che si manifesti soltanto negli esseri umani, ma può essere osservato in qualsiasi specie gregaria. Un branco di elefanti, alla vista di un aeroplano, fu preso da un folle terrore collettivo.  Ogni singolo elefante era terrorizzato e il suo terrore si comunicava agli altri, creando una vasta moltiplicazione del panico.  Tuttavia, dal momento che tra loro non si trovavano GIORNALISTI, il panico si spense quando l’aereo sparì allontanandosi nel cielo. 

Ecco … ci siamo capiti vero? 

Alla prossima

Elena 

Siamo liberi o schiavi ?  

… pensierino del mattino …‘

Ci hanno martellato le meningi talmente tanto, e per talmente tanto tempo, che non siamo più capaci di gestire le informazioni che ci piovono addosso. Informazioni che ci arrivano in maniera opprimente e continua a 360°!

Vero è che leggiamo mille cose, ma … quante riusciamo ad approfondirne? Mah …

Ma poi … è colpa nostra? Siamo noi che siamo diventati scemi all’improvviso o ci hanno fatti diventare scemi? 

Da quando la ‘’comunicazione’’ si è trasformata da:  pura informazione, pur se su ‘’linee’’ diverse, ad un ‘’mezzo per vendere’’, l’informazione ha iniziato a fare guai e perso la propria dignità.

I mezzi di comunicazione, tutti sappiamo, devono ‘’vendere’’ se vogliono sopravvivere! Ma qui casca l’asino, se qualcuno ‘’DEVE SOPRAVVIVERE’’ va da se che inizi ad esser meno LIBERO … o no? Se un tempo era sufficiente appoggiarsi ad una ‘’linea politica’’, magari anche spontaneamente condivisa,  oggi la questione è più complicata. Quel che rimane è che la ‘’libertà’’ la danno i mezzi economici. I giornali oggi non hanno più contributi pubblici quindi devono ‘’vivere’’ di acquisti cartacei e/o di abbonamenti in rete e/o di ‘’like’’ sempre in rete.  

Va da se quindi che l’informazione sia condizionata alla vendita di prodotti, merci, politica, idee, soluzioni, e noi ‘’assorbiamo’’ visceralmente tutto, senza esser più capaci di utilizzare il caro vecchio ‘’cum grano salis’’.

Più le informazioni sono eclatanti, drammatiche, reiterate, più si incrociano e si confondono tra loro in realtà e bugie, in  dicerie e conferme, in conferme e smentite, in ipotesi, in assiomi e teoremi .. e più ci piacciono. Il Grande Fratello dell’informazione! Ah… che bello! 

Informazioni queste che fanno presa più sulle nostre ‘’viscere’’ che sul nostro ‘’cervello’’ ormai atrofizzato.

Ma ribadisco, non è affatto colpa nostra. Ci hanno fatti diventare così! 

Ho una teoria tutta mia su quello che la pubblicità ha fatto, negli anni, alla nostra cognizione. La teoria è semplice e consiste nel fatto che: per essere un ‘’ottimo acquirente’’ devi, per forza di cose, essere anche un pò ‘’scemo’’! 

Volete un esempio che considero ‘’eclatante’’? Eccolo qui:  ‘’Vi ricordate l’epoca in cui a noi donne hanno fatto indossare, era un ‘’must’’ della moda femminile, delle scarpe con una punta senza senso? Scarpe che finivano con una punta alla ‘’Aladino’’ che si alzava persino e che nulla avevano a che fare con il piede femminile? Ebbene in giro c’erano solo scarpe simili. Per anni mi sono rifiutata di acquistarle e sono vissuta con le mie vecchie scarpe, o con calzature da ginnastica. 

Ma dico … noialtre mica facciamo la punta ai piedi con i temperini no? Quindi? Perché caspita ci fate comprare scarpe simili? Eppure … tutte le mie amiche le avevano! E non parlo di ‘’donne poco evolute’’ ma di medici, avvocati e commercialisti. 

Come mai? Semplice! Quella era la ‘’moda’’ e quindi bisognava adeguarsi! 

Trovo questo comportamento assurdo! Possibile che noialtri si sia diventati così ‘’semplici’’? 

Eppure … se il compratore perfetto non deve farsi troppe ‘’domande’’ ma limitarsi ad acquistare cosa è ‘’meglio per lui’’, va da se che il ‘’compratore in oggetto’’ abbia perso un pò della sua ‘’sacra autonomia mentale’’.

L’ha persa perché così vuole la società consumistica. 

La cosa che mi preoccupa è che un essere simile, come reagirà alla pioggia di informazioni, per esempio sul ‘’coronavirus’’?

Reagirà  usando il ‘’proprio cervello’’ o … sarà condizionato dalle ‘’informazioni’’ che gli vengono fornite? E le informazioni che gli vengono fornite da che ‘’parte stanno’’?

Ho la sensazione che in un mondo in cui l’ ’informazione democratica’’, quella alla portata di tutti … stia diventando invece una pericolosa fonte di indottrinamento.

Saremo noi capaci di sfruttare il nostro ‘’cum grano salis’’ e riconoscere le informazioni giuste? Mah … 

Alla prossima

Elena