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2018 – Corsica/Sardegna a vela

Tutto è nato durante la festa di compleanno di Gaia, la nostra nipotina. I compleanni dei bambini li si festeggia al ‘’Convento’’ di Trino Vercellese. Non perché noialtri si sia ‘’nobili’’ ma per il semplice fatto che i proprietari del ‘’Convento di Trino’’ sono i nostri consuoceri. Le feste di compleanno poi, sono un modo piacevole per riunire tutta la famiglia.

Parlando del più e del meno ‘’P’’, vi risparmio il grado di parentela,  ci dice: ‘’Quest’anno abbiamo affittato una barca a vela assieme ad amici per andare in Corsica e alla Maddalena. In barca c’è ancora una cabina libera … vi andrebbe di venire? 

Antonio ed io ci siamo guardati … e in coro abbiamo risposto: ‘’Si’’! 

Tempo fa, ma proprio taaaanto tempo fa, per alcune estati avevamo affittato una barca a vela e non c’era vacanza più bella al mondo. Antonio è uno skipper, nel senso che ha fatto i corsi, ha dato l’esame ed ha preso la patente nautica oltre le 12 miglia per imbarcazioni.  Anche io avevo fatto il corso di vela senza peraltro nemmeno tentare di dare l’esame. Mi va benissimo fare il mozzo;  stare al timone mi aggiunge solo ‘’ansia’’ ad ansia che è già intrinseca nel mio carattere.  Se dovessi mai portare una barca io, sarebbe uno stress assurdo, per me, e per quelli che mi stanno vicini.  Sono soprannominata da mio marito: ‘’il picchio attaccato ai c…….i’’! Vedete un pò di arrivarci da soli. 

Comunque ricordo con piacere quelle vacanze … immersi nella natura, dormire nelle rade, con attorno solo mare, cielo e sole.  Le coste, viste dalla parte del mare poi, hanno un fascino particolare. 

Una mattina di tanti anni fa,  mentre eravamo ormeggiati in una rada vicino all’isola di Kwar,  mio figlio ed io stavamo facendo colazione quando abbiamo visto una cosa insolita.

Una donna che, camminando su una spiaggia fatta di sassi, ne raccoglieva alcuni,  li metteva in un sacchetto e, dopo averlo legato lo ha buttato in mare. Mio figlio ed io non ci abbiamo pensato per un attimo, ci siamo tuffati in acqua, abbiamo nuotato fino a riva ed abbiamo ripescato il sacchetto che … conteneva due gattini con gli occhi ancora chiusi! Li abbiamo presi, portati a bordo e salvati da morte sicura!  Ma … questa è un’altra storia ed ora devo raccontare questo di questo viaggio.

La cosa che accomuna ogni giorno che Dio ci manda su di una barca è una nuova avventura. Già solo gli attracchi nei porti, o fare carburante, sono attività di per sé, che possono portare grandi soddisfazioni o grandi arrabbiature … dipende … 🙂 

Sabato 25 agosto

Ma comunque … ecco che, per farla corta, sabato 25 settembre il volo da Nizza ci ha portati in Corsica.

Il resto dell’equipaggi,  tra cui il nostro Capitano ‘’P’’, sua moglie ‘’J’’ loro figlio ‘’D’’ e gli amici ‘’Den’’, (scrivo così per distinguerlo dall’altro ‘’D’’; e poi visto che pubblico in rete,  non voglio mettere nomi) ‘’M’’  e ‘’G’’ sono arrivati poco dopo. La nostra barca ci aspettava ormeggiata tranquilla e pacifica. Un Dufour Grand Large 520, spazioso e marino al tempo stesso … una meraviglia! Caricate tutte le nostre masserizie ci siamo installati per la notte, non avendo ancora completata la cambusa siamo andati al mangiare qualche cosa al ristorante.

Domenica 26 agosto

Dopo aver fatto la spesa, siamo partiti senza intoppi. Il tempo però è proprio brutto. Onde lunghe,  mare abbastanza grosso e vento completamente contrario di prua ci hanno costretti ad ammainare le vele, ‘’J’’ e ‘’M’’ a causa di beccheggio e rollio hanno dato di stomaco.  Mi sono ripromessa di non guardarle, viceversa molto probabilmente le avrei imitate visto che anche io mio di stomaco non è che fosse proprio al settimo cielo.  Comunque … adrenalina e vento hanno tenuto a bada la situazione. La sera il nostro capitano ha chiesto via radio un attracco nel porto di Propriano.   A parte che non rispondevano mai dalla Capitaneria,  visto che le chiamate erano tantissime in quanto erano altrettanto tantissime  le barche in cerca di riparo, alla fine per fortuna ci hanno risposto ed assegnato un attracco,  e il nostro capitano ci ha portati sani e salvi al sicuro. 

Non è una cosa semplice tenere a bada una barca di 15 metri e mezzo nel caos delle onde, del vento e delle altre barche, ci vuole calma e sangue freddo, cosa che ‘’P’’ per fortuna ha a disposizione. 

In ogni caso, con il senno di poi, e nonostante il mare non proprio favorevole,  è stata una splendida giornata ugualmente. In fondo il mare è così … a volte va tutto bene a volte no. Ma in ogni caso l’avventura è assicurata. 

In tutto questo ‘’Den’’ pescava.  Ah …  tra l’altro dimenticavo di dire che ‘’Den’’ e ‘’M’’ sono una coppia americana di Manhattan e lui di mestiere fa l’attore caratterista. E’ una sagoma! Sempre allego e positivo con un sorriso smagliante,  ma in quanto a positività e voglia di vivere è un principiante rispetto a sua moglie  ‘’M’’ .

Lunedì 27 agosto

Nonostante la musica nella discoteca vicina, che dicono sia durata tantissimo, personalmente ho dormito come una pietra. Il vento in faccia preso il  giorno prima mi aveva ‘’cotta’’ e quando avevo messo la testa sul cuscino più che addormentarmi … ero svenuta!

La mattina siamo partiti alla volta di Bonifacio.  Mare meno peggio del giorno prima ma il vento continua ostinatamente ad essere di prua. Abbiamo alzato le vele comunque e siamo arrivati in una caletta stupenda dove abbiamo fatto il bagno. Credo si chiami Lavezzi. Pranzato in rada … fatto un sonnellino ed il pomeriggio siamo ripartiti. (Quando si dice ‘’sonnellino’’ in barca significa che si dorme con un occhio aperto …)  

Durante la navigazione siamo stati costretti ad ammainare le vele in quanto inutile con un vento completamente ‘’contrario’’. Tra l’altro, con il mare un pò increspato e il vento di prua non è ‘’igienico’’ veleggiare a vista seguendo il vento da quelle parti.  La zona è infatti  infestata da secche traditrici che non si vedono assolutamente.  Come se non bastasse  non sono tutte segnalate con boe,  e quindi bisogna consultare il gps in continuazione. Ma … se si veleggia cercando il vento non si ha tempo di guardare il gps …

La sera siamo arrivati a Bonifacio. Un porto così bello non lo avevo mai visto. Sembra di entrare in un fiordo norvegese tanto è profondo. Uno spettacolo davvero. Coste bianche a strapiombo sul mare, composte da strati sovrapposti di sabbia bianca pressata …  ed in alto troneggia la fortezza. 

Cena in porto con un dentice immenso per tutti e otto … ce lo siamo proprio meritato! 

Durante la navigazione Den stava scendendo sottocoperta, quando uno scossone improvviso gli ha fatto perdere l’equilibrio  e, non aspettandosi un colpo simile, è caduto dalla scaletta facendosi malissimo. 

Devo dire però che,  nonostante la botta, nonostante l’età, è stato a modo suo un eroe. Non si è mai lamentato e ha cercato di tenersi nonostante il braccio sinistro sia stato praticamente inutilizzabile per alcuni giorni e ha continuato a pescare imperterrito. 

Martedì 28 agosto

Partiti da Bonifacio abbiamo gironzolando un pò per calette meravigliose. ‘’Den’’ pescava a poppa …  ad un certo punto un rumore sordo come un colpo di fucile ha fatto trasalire tutti quanti! Cos’era? Un gommone era passato sopra la lenza ed ha srotolato tutto il mulinello! Per fortuna ‘’Den’’ aveva la canna saldamente tra le mani e non l’ha persa ma il filo di nylon è passato a pochi centimetri dalla faccia di Antonio! Anche lì ci è andata bene … nessuno si è fatto male. Chissà che cosa avranno detto i proprietari del gommone quando la loro elica si sarà inchiodata? Mah …  hai voglia a srotolare … 

Verso sera siamo arrivati alla Maddalena. Appena entrati in porto una musica piacevole ci ha sommersi e … sapete chi era l’artista in piazza? Suor Cristina! Ve la ricordate la suora che cantava? Ebbene era in piazza e cantava su un palco assieme ad un gruppo di musicisti. Le ho fatto alcune foto che metto qui per chi legge. 

Mercoledì 29 agosto

Siamo andati a gironzolare in zona e abbiamo trovato delle calette fantastiche per fare il bagno. Acqua tiepida, verde, blu, azzurra, sembrava di essere immersi in un acquario tropicale. Che meraviglia. All’ora di pranzo, mentre eravamo attraccati nella rada di uno di questi paradisi, si è avvicinato uno zodiac il cui pilota ci ha chiesto se volevamo delle pizze!  Figurati se gli dicevamo di no! Ed ecco che 15 minuti dopo ci consegnavano, via mare, otto pizze calde e già tagliate. ‘’M’’ aspettava che le portassero anche il gelato … ma ‘’ciccia’’! 🙂  

In rada c’era un battello pizzeria che sfornava pizze a tutto spiano per tutte le barche ormeggiate … non male come idea. Ottima iniziativa visto il numero delle barche che ordinavano. ’Sto zodiac andava avanti e indietro senza tregua e trasmetteva le comande via radio man mano. Dopo ave mangiato, tra l’altro la pizza era ottima, abbiamo fatto il bagno. L’acqua era verde e trasparente. Migliaia di pesci venivano a vedere che cosa facevamo … io e ‘’D’’ avremmo voluto andare sulle rocce tonde che affioravano poco lontano ma i ricci di mare ci hanno scoraggiati. Cerchiamo di evitare di farci del male inutile. In barca ci si fanno già un sacco di lividi solo muovendosi normalmente! 

Riposino e poi via per tornare alla Maddalena a nanna. 

Giovedì 30 agosto

Lasciata la Maddalena in direzione Bonifacio. Naturalmente il vento non ci ama, il vigliacco è cambiato completamente e ce lo ritroviamo di nuovo a piena prua!  Siamo andati ad ormeggiarci per trovare un pò di tranquillità,  in una baia dell’isola di Cavallo, dove c’era in rada un mostro di yacht con sopra un elicottero. C’è gente che ha il gommone come tender … lui invece come tender ha un motoscafo cabinato e, per sicurezza, un elicottero! Non si sa mai … dovesse aver fretta … 

Comunque, visto che la baia è bellissima,  che è protetta dal vento, ovviamente le barche erano parecchie e lo Yacht mostro, schifato dalla presenza di cosi tanti ‘’moscerini’’,  se ne è andato!  lasciandoci tutti in balia delle sue onde gigantesche.  

In rada, tra il vento di prua e la sabba sul fondo l’ancora arava e abbiamo dovuto ripetere l’ancoraggio più volte, alla fine il capitano ha buttato giù 50 metri di catena per riuscire a stare fermi. Mangiato in rada, fatto un riposino e poi siamo ripartiti.

Pieghiamo tanto e viaggiare con la falchetta in acqua non è che sia proprio una delle mie massime aspirazioni. Inoltre abbiamo tempi contingentati perché dobbiamo tornare ad Ajaccio domani e quindi oggi dobbiamo assolutamente portarci almeno a metà strada, il che significa Bonifacio. Procediamo bordeggiando ma ci mettiamo una vita … ad un certo punto una galloccia della randa ha mollato e abbiamo dovuto ammainare le vele. Inutile insistere a far bordi, procedendo a zig zag  non saremmo mai arrivati a Bonifacio in serata, cosa che invece siamo riusciti a fare. 

Che bello entrare in un porto protetto ed accogliente … dove acqua e vento ti sono ‘’amici’’. E’ un pò come arrivare ad un rifugio in montagna dopo una faticosa camminata … la sensazione è simile. 

Venerdì 31 agosto

Sveglia alle 7,00. Oggi si deve assolutamente tornare ad Ajaccio in una sola tirata. Naturalmente il cielo è coperto, il mare è grosso ed il vento, tanto per cambiare è di bolina di nuovo. Grrrr … ‘’J’’ e ‘’M’’ non se la sentono di ‘’ballare’’ di nuovo e preferiscono prendere il bus che da Bonifacio le porta ad Ajaccio. Ci ritroveremo là nel pomeriggio. 

Usciti dal fiordo ci siamo infilati gli impermeabili perché il vento e le onde ci annaffiavano non male. Avevo sale fin dentro le orecchie.  Dopo quasi 8 ore di scossoni eccoci finalmente a destinazione.

Fatto il pieno … da spararsi tanto ci è costato caro … ad un certo punto ci siamo guardati e ridendo abbiamo detto: ‘’E metterci un pò d’acqua al posto del diesel no’’? … Ahahahahah … Quello prima di noi aveva fatto il pieno e il distributore segnava ancora l’importo: 2.700 e rotti euro! Roba da matti! Il nostro ‘’pieno’’ per fortuna è stato molto, ma moooolto più ragionevole!

Attraccato, messo in sicurezza, fatto valigie, svuotato cambuse, pulito un pò dappertutto, caricato l’auto del Capitano. Antonio ed io,  ‘’D’’ e ‘’J’’ siamo andati al Mercure un hotel praticamente sul porto, già prenotato dal nostro organizzatissimo Skipper,  ad aspettare gli altri che sono rimasti per il check out . 

L’ ‘’ultima cena’’ al ristorante del porto … e poi nanna! ‘’G’’ non era dei nostri in quanto aveva un volo la mattina prestissimo quindi è andato a nanna prima. 

Sabato 1 settembre

Una notte passata senza ‘’ondeggiare’’ e con un bagno che stava ‘’fermo’’ è una strana sensazione ma, tutto sommato, piacevole. ‘’P’’ si era offerto di accompagnarci all’aeroporto, ma, essendo mattinieri di natura, abbiamo fatto colazione presto dopo di che, abbiamo preferito prendere un taxi per non disturbarlo troppo. ‘’P’’ ha già fatto di tutto di più per tutta la ciurma. Inoltre … gli addii sono sempre una cosa triste … 

Alle ore 10 ci imbarcavano su un aereo a elica, della Air Corsica per Nizza e alle 11,20 eravamo a Nizza. Ci siamo persi un pò prima di ritrovare il parcheggio dove avevamo lasciato l’auto. Avete presente Monica Vitti ed Alberto Sordi quando discutevano a sangue trascinandosi dietro le valigie? Ecco … uguali!  Alla fine, allungando un pochino la strada e discutendo tanto,  abbiamo trovato il nostro parcheggio e la nostra auto. Confortante visione, era là che ci aspettava fiduciosa.  Alle due del pomeriggio eravamo a casa nostra. 

E’ stata una gran bella vacanza. Di solito è difficile convivere in barca con degli estranei. Anche se conoscevamo bene sia ‘’P’’ che ‘’J’’ che ‘’D’’, un conto è vedersi e chiacchierare di tanto in tanto, un conto è condividere lo spazio limitato di un battello.  Eppure … non abbiamo avuto problemi di sorta con nessuno. ’’Den’’, ‘’M’’, e ‘’J’’ , come tutti gli americani che conosco, sono persone solari e positive, ‘’D’’ poi è un bambino fantastico:  sveglio, educato, attento, osservatore, intelligente … sarà uno splendido marinaio e quindi la gioia di suo padre. ’’G’’, il braccio destro del nostro skipper, è una persona cordiale e simpatica, insomma ci siamo trovati benissimo. Noi, nonostante l’età non proprio ‘’verde’’ , siamo riusciti comunque a dare una mano e non esser di troppo impiccio.

Una splendida vacanza che ci ha fatto tornare indietro di quasi 35 anni! Grazie ancora Capitano! 

Alla prossima

Elena  

 

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qui di seguito il link del video del viaggio. Non è un gran che ma rende l’idea.https://www.youtube.com/watch?v=PmA8Q69XOig&t=37s