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Inghilterra – hard Brexit  … no deal …

Saranno cavoli amari per tutti e tutto rallenterà. I controlli saranno esasperanti e ovviamente ‘’qualcuno’’ ne approfitterà. Nei porti e negli aeroporti verranno potenziati i controlli, i doganieri che per forza di cose dovranno essere assunti in numero massiccio e la faranno da padroni.

D’altronde … oggi gli standard alimentari della GB sono analoghi a quelli europei ma ‘’domani’? Siamo sicuri che non laveranno pure loro i polli con la varechina? Mah …

La Francia, maggior partner commerciale della GB ha già preso provvedimenti varando misure legislative e giuridiche. Ha stanziato già 50 milioni di investimenti per adattare porti e aeroporti alla nuova realtà, potenziando checkpoint, arterie stradali, parcheggi per camion e magazzini in località o punti chiave a ridosso della Manica, come Calais, Cherbourg, l’ingresso del Tunnel, Le Havre.

L’Irlanda che ha deciso di rimanere in Europa è in fibrillazione … come si organizzeranno tra le ‘’due Irlande’’? Visto che quella del Nord è territorio inglese? Che pasticcio! 

Il Belgio con il suo porto di Anversa è un’altro importante partner commerciale dell’Inghilterra e adesso? Controlli di merci … doganieri … tasse … mi sa che per gli inglesi tra un pò mangiare un’arancia tornerà ad essere un cosa da ricchi! 

Anche la Germania ha previsto  l’assunzione di altri 900 doganieri, come pure, per quanto con numeri meno significativi, Danimarca, Finlandia e Lettonia; la Spagna si prepara a varare per decreto piani di emergenza entro febbraio ; il Portogallo renderà disponibili 50 milioni per prestiti alle imprese penalizzate da Brexit.

In Italia il governo ha pubblicato un’informativa su come si sta preparando alla Brexit, anche in caso di no-deal. Come si legge sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, sono stati avviati preparativi per garantire, anche con misure legislative, la tutela dei diritti dei cittadini italiani che vivono nel Regno Unito e dei cittadini britannici che vivono in Italia, la tutela della stabilità finanziaria e della continuità operativa dei mercati e dei settori bancario, finanziario e assicurativo (…), la promozione di un’adeguata preparazione delle imprese e la gestione di emergenze relative ad alcuni ambiti settoriali come, ad esempio, trasporti, dogane, sanità, agricoltura, ricerca, istruzione e altri settori in cui dovessero essere necessari interventi. Bla … bla … bla … belle parole come sempre!  Ma … noi lo sappiamo che le ‘’parole’’ non garantiscono quasi mai i ‘’fatti’’! Immaginatevi il caos che ne verrà fuori. 

Detesto sempre di più quei due ‘’pirla’’ di Johnson e Farage che hanno voluto la Brexit a tutti i costi e poi hanno mollato la patata bollente da gestire alla May, criticandola in continuazione. Se volevano un accordo ‘’migliore’’ ma perché non se lo sono gestiti loro? Grrrrr …

Che tristezza! Sono vissuta ad Oxford 7 anni, gli anni più belli della mia vita! Mio figlio si è laureato in Inghilterra … mia figlia ha iniziato le scuola …   Quando sulla M40 scavalcavo la collina ed entravo nella Thames Valley mi sentivo a ”casa” …  e adesso? Adesso sarò costretta, se ci voglio ritornare, a chiedere un visto? Non mi ci posso rassegnare!

Alla prossima

Elena 

Lavoro che non c’è … come fare?

Rosario Rasizza, presidente di Assosomm, (Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro) lancia l’allarme sul decreto dignità:  ‘’Misure come il divieto di prorogare il contratto a termine oltre i 24 mesi o l’imposizione di pause temporali tra i contratti rischiano da un lato di favorire il lavoro nero, e dall’altro una condizione di precarietà, per un numero sempre maggiore di lavoratori’’. 

Guardiamoci in faccia e proviamo ad essere onesti almeno una volta.

Il datore di lavoro dà lavoro ‘’se’’ ha lavoro da dare. Per dare lavoro in maniera regolare è necessario che ‘’venda’’ quello che produce, sia che produca qualche cosa di tangibile oppure dei ‘’servizi’’.  Deve trovare un buon equilibrio tra pagare stipendi e tasse e il suo guadagno personale. Da quando in qua dovrebbe essere obbligato ad essere un ‘’filantropo’’? 

Il mondo del lavoro è sempre più difficile e sono stati tantissimi i ‘’rampolli’’ che hanno ereditato la ‘’fabbrichetta’’ dai genitori che si erano fatti il ‘’mazzo’’ nei tempi del boom economico. 

Allora, bisogna ammetterlo era più facile, se si lavorava come dei matti a testa bassa, i risultati arrivavano, oggi è più complicato, quindi i ‘’rampolli ereditieri’’ hanno preferito vendere la ‘’boita di famiglia’’  magari a degli stranieri che hanno svuotato e delocalizzato. I rampolli non hanno nessuna voglia di farsi il mazzo in un mondo complicato, con regole astruse, con una giustizia che, bene che vada, ammesso che si vinca un contenzioso, ci vogliono 10 anni per aver ”giustizia” e poi non si recupera niente in termini economici.  Neppure le aziende serie straniere vengono ad investire da noi, a meno che non abbiano un ‘’recupero crediti’’ che bypassi la giustizia. Probabilmente i cinesi sono organizzati anche per ‘’quello’’. 

Comunque … i rampolli, pian pianino hanno venduto e hanno investito in borsa il ‘’ricavato’’ il che ha permesso loro ed ai loro figli di vivere benissimo. Ma a ”noi” poveri comuni mortali … che cosa è rimasto? 

Se quei pochi rimasti arrancano tra mille difficoltà, se nessuno vuole comprare quel che producono come fanno a dare lavoro stabile? Ma queste persone vanno ”strangolate” o vanno osannate ed aiutate per la ”stamina”  che dimostrano?

Noi stiamo perdendo tra una ‘’melina assurda’’ e un’indifferenza ignorante l’ultima più grande acciaieria d’Europa. Una fabbrica che dà lavoro ad una marea di gente. Come mai? Perché non siamo capaci di gestire il particolato inquinante? Ma è mai possibile? Siamo nel 2018!

Comunque, ILVA a parte, tanto perderemo anche quella … il lavoro non c’è! Punto! Perché? Perché il mondo è complicato e noialtri non siamo competitivi, non siamo stati capaci di adattarci … stiamo perdendo ‘’pezzi’’ da una vita … contiamo sempre di meno … la ‘’grande imprenditoria’’ o è stata selezionata dalla ‘’malavita organizzata’’… quella con la visione del ‘’mordi e fuggi’’ o se ne è andata. 

Ma adesso, invece di guardare in faccia la realtà che cosa facciamo? O mettiamo regole strangolatore ad una imprenditoria già strangolata di suo … oppure diamo la colpa ad altri … ora è il momento degli ‘’immigrati’’ che ci tolgono il lavoro! Ma quale lavoro ci tolgono esattamente caro Salvini? La colf? La badante? Il raccoglitore di pomodori? Il lavavetri? 

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I nostri figli se hanno un master o un dottorato di ricerca vanno all’estero dove il lavoro lo trovano e dove sono ben pagati. E’ assolutamente ‘’normale’’. 

Qui che cosa potrebbero fare? Lavorare nei call-Center  o consegnare pasti caldi in bicicletta a chi non ha nemmeno più voglia di cucinare? 

Caro Luigi Di Maio … la tua prosopopea è direttamente proporzionale alla tua totale incapacità/inadeguatezza al posto che occupi, nel contempo sei l’esempio lampante della situazione italiana, che premia i ‘’furbetti’’ che a parole risolvono i problemi mondiali. Non sei nemmeno stato capace di votare regole per ridimensionare le multinazionali che operano su Internet … tu sei dove sei grazie alla ‘’rete’’ … quindi facciamole ‘’ponti d’oro vero’’? C’è sempre qualcuno che approfitta di qualche cosa e tu non sei certo diverso dagli altri, anzi! 

Alla prossima

Elena 

La ”rete” da 1 a 10, quanto influenza/condiziona noi ”popolo”?

Stamattina leggevo un articolo e man mano che lo scorrevo, mi rendevo conto che l’autore ragionava, benissimo peraltro, ma seguendo una logica che escludeva un ‘’parametro’’ che oggi più che mai dovrebbe invece esser tenuto in considerazione.

Questo parametro ormai imprescindibile dal formarsi dell’opinione pubblica è la ‘’rete’’, che,  come tutti sappiamo serve anche a prendere ‘’pesci’’. 

Possibile mai che noi si consideri ‘’conflitto di interesse’’ solo il fatto che Berlusconi possieda ‘’tv’’ … mentre invece si ignori tranquillamente il fatto che il M5S sia coadiuvato da un’ Agenzia di Strategie Digitali in Rete? Ma perchè? 

Tutti che chiedono al PD di farsi l’esame di coscienza … recitare mea culpa … capire gli errori fatti … e ne ha fatti tanti siamo d’accordo. L’art. 18 è stata la ciliegina sulla torta. Sputare sullo Statuto dei Lavoratori non è certo stata un’idea apprezzata da gente che si fa il mazzo per tirare la carretta! 

Ma ha fatto anche delle cose buone non neghiamolo dai. Ha dato 40 milioni per la formazione degli insegnanti ed un bonus di 500 euro annui per l’aggiornamento culturale del professore … a riforma approvata sono entrati 38mila insegnanti ma in settemila si sono dovuti spostare dal sud al nord, e questo non è ovviamente piaciuto. 

In Europa il concetto di accoglienza degli immigrati è stato sposato da tanti e l’Italia non è più ‘’sola’’ a gestirlo.  

Lo “Ius soli” non era sinonimo di immigrazione come ce lo hanno ‘’venduto’’ in rete, ma una legge di civiltà che riconosceva agli oltre 800.000 bimbi e ragazzi, nati da genitori stranieri, che crescono in Italia, gli stessi diritti dei bambini italiani, con i quali giocano, studiano e parlano lo stesso dialetto!

Dal 2014 al 2018 la disoccupazione giovanile è scesa dal 44% al 32%, puntavano  a scendere sotto il 20%, ma non sono stati più eletti … quindi ”ciccia”!  La rottamazione delle cartelle Equitalia continua … è stata fatta la legge sulle unioni civili.  Una legge sul biotestamento.  Una legge sul “Dopo di noi”.  Una legge contro il ‘’caporalato’’. Una legge sull’omicidio stradale.  Il recupero dell’evasione fiscale.  Il divieto delle orrende ‘’dimissioni in bianco’’.  Gli 80 euro.  Il bonus cultura.  Hanno cercato di muoversi in modo che i contratti diventassero a tempo indeterminato. E queste sono solo alcune delle cose fatte.

Mi risulta ‘’strano’’ che non si prenda nemmeno in considerazione che, più che le scelte fatte dal PD,  condivisibili o meno, siano la causa effettiva dello spostamento del voto, quanto invece il costante, martellante denigramento fatto in rete dall’enorme potere mediatico di cui si avvale il M5S e a cui fanno da ”gran cassa” i ”media” tradizionali che a loro volta hanno bisogno di audience per vivere.

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Pennivendoli di tutti i generi, per essere letti, ‘’devono’’ ormai adeguarsi all’opinione che tende ad esser già la più diffusa in ‘’rete’ … accrescendo ulteriormente nei lettori/popolo l’opinione che ”qualcuno” sta costruendo, scientificamente, a tavolino.  

Mi riferisco all’enorme conflitto di interesse che ha il M5S grazie un’Agenzia di Strategie Digitali alle spalle. Personalmente Matteo Renzi non mi è mai piaciuto … ma tutto ‘sto odio per lui non è ”naturale” bensì ”indotto”! Da che cosa? Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Se non ci si arriva è perchè si è in ‘’malafede’’. La rete, se usata da professionisti,  crea e distrugge un personaggio alla velocità della luce.  Oggi accusano alcuni di ‘’postare’’ beceramente ‘’contro’’ il M5S … loro che cosa hanno fatto per anni? Ma non lo hanno fatto con qualche sporadica bacheca personale … ma con una ‘’contraerea’’ organizzata ad hoc! 

Sarebbe troppo ottimistico pensare che il popolo italiano sia un così fine analizzatore della politica e delle sue mosse, ho l’impressione che, come tutti i ‘’popoli’’, noi si reagisca giustamente alla realtà che ci attanaglia, più che circondarci. 

Quindi, terra terra … la gente sta male, la crisi non passa, qualsiasi cosa si cerchi di fare, se non porterà risultati velocemente,  sarà sbagliata per tutti … compresi quelli che oggi promettono ‘’mari e monti’’. 

Per quanto tempo costoro però potranno tenere a ‘’bada’’ l’elettorato che ha dato loro fiducia? Anche con l’aiuto di una ”propaganda” organizzata ad hoc, prima o poi le ”rogne” verranno fuori. Il PD è stato fatto diventare il ‘’capro espiatorio’’ di tutti i ‘’mali italiani’’… e oggi il popolo ha scelto quelli che promettevano di più. 

Morale? Morale la politica ‘’virtuale’’ non porterà da nessuna parte,  facciamoci tutti gli auguri perchè i tempi saranno ‘’bui’’! Di pennivendoli che salgono sul carro del ‘’vincitore’’ ce ne sono tanti … troppi … d’altronde, bisogna pure mangiare no?  Io sono ‘’bastian contrario’’ di natura … se il PD cade in disgrazia, anche se non mi entusiasma mi viene voglia di aiutarlo.  Ma sarò ’’strana’’?

Alla prossima

Elena 

Vogliono un’altra guerra in Medio Oriente?

Che casino che c’è in Medio Oriente … non si capisce una cippa!
Gli americani sono ‘’pappa e ciccia’’ con l’Arabia Saudita – gente che di democratico non ha proprio niente, in compenso il Donald vede l’Iran, che a confronto degli Arabi è democratico visto che fa elezioni, come il fumo negli occhi.
Mò per colpire l’Iran mettono al bando il Qatar. Iran e Qatar dividono persino i giacimenti di gas nel Golfo Persico … come fanno ad ignorarsi a vicenda?
Eppure all’asse sunnita ‘sta faccenda dà un fastidio enorme. (Sempre perché sono tanto democratici)
Per punire il Qatar di questa sua ‘’amicizia’’ con l’Iran: Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrein ed Egitto hanno rotto con Doha, che è completamente isolata ma pare non voler cedere affermando di avere alimenti per un anno, deludendo a brevissimo termine la maggiore arma di pressione dei suoi avversari, che è quella, pacifica,  di vederli morire tutti di fame.

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Posti ”caldi” sotto molti punti di vista … 🙁

Inoltre Doha non cederà tanto facilmente, visto che ha incassato il sostegno dell’Iran come anche anche quello della Turchia, alla quale il Qatar è legato a doppio fil. Tra l’altro il parlamento di Ankara ha accelerato le discussioni per la creazione di una base militare turca in Qatar!
Particolare questo che fa intravedere quanto sia grave la situazione … visto che in Qatar c’è anche la più grande base militare USA che è servita come testa di ponte per gli attacchi aerei in Iraq e Siria, e dispone ovviamente di armamenti da far paura e di circa 11.000 soldati perfettamente addestrati. Brrrr …

L’Agenzia di stampa iraniana Fars ha riportato le notizie sul duplice attentato senza soffermarsi in accuse contro Ryad. Ha però pubblicato un intervento del principe ereditario saudita Mohamed bin Salman, che è anche ”democraticamente per nascita”  ministro della Difesa, abbastanza inquietante: ‘’Non aspetteremo che la battaglia divampi in Arabia Saudita. Piuttosto faremo in modo che la battaglia abbia luogo in Iran’’.
Visto le armi che Trump gli ha appena dato … non è che ci sia da star poi tanto allegri.
Anche perché se hanno intenzione di ‘’battagliare’’ in Iran … cosa faranno Russi e Cinesi?
Quel che ”salta agli occhi” è che comunque Trump è uno che ‘’come si muove’’ fa danni!

Alla prossima

Elena

Giovani e Lavoro in tempo di crisi …

Se le nuove generazioni non trovano un modo serio e sicuro per vivere, che genere di progetti possono avere? Che genere di ripresa economica ci potrà mai essere senza la loro, sacrosanta,  tranquillità economica?  Se non hanno la possibilità di lavorare, sposarsi, metter su casa e famiglia, come pensiamo possa ”ripartire” tutto l’am ba ra dam? Nemmeno lo ”studio” può dar loro un ”futuro sicuro”.

Negli anni di crescita economica, studiare per diventare avvocato, ingegnere, notaio, medico, architetto era una delle ambizioni più grandi. Chi seguiva questi percorsi si smarcava per sempre da un lavoro cosiddetto ”sotto padrone” come quello fatto, magari dal padre, e poteva diventare un libero professionista.
Si trattava di una sorta di percorso che, se effettuato con impegno, era comunque su  ”binari” ben definiti, binari avrebbero portato automaticamente ad un posto di lavoro ben retribuito.
Oggi invece? Oggi nonostante l’impegno, non è detto che il ”posto di lavoro” sia altrettanto gratificante.
Sono moltissime le ”professioni che hanno subito cali a livello economico.
I notai per esempio, nonostante continuino ad essere la categoria meglio pagata hanno subito notevoli ‘perdite’, come si può vedere dalla tabella allegata:

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CALO DEI REDDITI Il confronto dei redditi 2005 e 2015 per i liberi professionisti in base ai dati delle Casse. Per avvocati, agrotecnici e veterinari dato del 2014 (Fonte: VI Rapporto Adepp)

Dopo il periodo delle ”vacche grasse” sono arrivate le ”vacche magre” e, pian piano, i giovani si sono resi conto che le professioni non garantiscono più sicurezza e stabilità. Si è innescato di conseguenza l’abbandono sempre maggiore per una serie di corsi universitari.

Il Miur, sui risultati degli esami di abilitazione per oltre 20 categorie, certifica che i candidati sono calati di quasi un terzo (-31%) in un decennio, dai 79mila del 2006 ai 55mila del 2015, anno in cui i promossi, tra l’altro, sono stati poco più di 42mila, in caduta del 28%.

Una categoria che non risente molto della crisi sono i commercialisti che continuano a guadagnare non male.
Ma, nonostante ciò, in dieci anni i candidati sono scesi del 43,5 per cento. Gli studi già funzionanti non conoscono ”crisi”, e passano magari di padri in figli, ma aprirne di ”nuovi” viene considerato dai giovani un terno al lotto, e come dar loro torto?
Nemmeno gli avvocati sfuggono alla crisi, si registrata tra i loro ranghi una riduzione dei redditi del 14,7%.
Per questo motivo i neo-laureati in giurisprudenza mirano alla Magistratura, unico modo, al giorno d’oggi,  per ”sbarcare il lunario” in tutta sicurezza.
Chissà se con queste ”riduzioni” le casse previdenziali private saranno in grado di continuare a pagare le pensioni? Mah …

E’ quindi sempre più difficile per dei giovani avere delle idee chiare per il loro futuro, questo innesca paura, una paura che blocca le iniziative.

Comunque, se potesse interessare qualcuno, giorni fa avevo bisogno di mettere due ”gommini” ai tacchi di un paio di scarpe. Odio quei ”cosi” di plastica rigida che quando cammini fanno un rumore infernale, quindi sono andata dal ”calzolaio” e ho chiesto di metter due gommini per ”silenziare” la mia camminata.
Naturalmente ho dovuto pagare in anticipo, e sapete quanto ho speso per due gommini delle dimensioni di un paio di alluci?
Ben 17 euro e 50!
Sono rimasta di stucco quando me lo ha detto! Ma vi pare una cifra normale? Comunque … cari giovani, magari invece dell’avvocato o del commercialista, se provaste a fare i calzolai, secondo me guadagnereste molto di più!

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17 euro e 50 per due tacchetti in miserabile gomma! Grrrrr …

Alla prossima
Elena

by by England … se ne sono andati !

L’Inghilterra ha scelto per ”uscire” dall’Europa! Ebbene si, il ”popolo” ha scelto di andarsene.

Forti del fatto di avere la ”finanza” in casa se ne sono andati, ma forti anche del fatto di ignorare tutti i risvolti a cui andranno incontro, perché siamo onesti, il ”popolo” NON ha la  minima idea di che cosa succederà  in campo economico-finanziario con questa scelta.  Quel che il ”popolo” sa è che ”prima” stava meglio! Il fatto che stesse meglio perché il mondo era diverso e l’economia ”tirava” non lo sfiora nemmeno. Il problema ai guai è identificare un ”nemico” ed il nemico in questo caso è l’Europa, quindi via dall’Europa! Non hanno capito che non è affatto scontato che ”tornando indietro” l’economia, come per incanto riparta.

Mah …

Comunque il ”popolo” ha scelto e come tutti i ”divorzi” l’uscita non sarà immediata, ci sono alcune lungaggini burocratiche che la terranno ancora per un po’ ”legata” al resto dell’Europa.  David Cameron dovrà notificare la scelta al Consiglio europeo, composto da Capi di Stato e di governi dell’Ue e, solo da quel momento, inizieranno le pratiche per l’uscita vera e propria che potrebbero durare dai due ai cinque anni.

Scegliendo di abbandonare l’Unione Europea, la Gran Bretagna diventerà un ”Paese terzo” e dovrà ridefinire i suoi rapporti con la stessa. La trattativa si svolgerà secondo le regole previste dall’articolo 218 del Trattato , al tavolo dei negoziati ci sarà la Commissione Ue la Gran Bretagna; sarà il Consiglio Ue a decidere chi altro parteciperà.

Le conseguenze per studenti, lavoratori e turisti. 
Cambieranno molte cose soprattutto per studenti, turisti e imprese. Prima di tutto, gli studenti universitari europei verranno equiparati a quelli extra europei: di conseguenza la retta potrebbe passare da 9mila a 36mila sterline e, inoltre, perderebbero il diritto all’assistenza sanitaria gratuita. Chi lavora nel Regno Unito conserverà i diritti finora acquisiti perché ha dalla sua la Convenzione di Vienna del 1969, ma i problemi arrivano per chi ancora non si è trasferito. Per i turisti, le vacanze 2016-2017 non sono assolutamente a rischio, ma dal 2018 qualcosa cambierà: code più lunghe per i controlli di frontiera, visto turistico e così via…

Lo scenario per le aziende italiane 
Per le imprese potrebbero arrivare nuovi dazi e certificazioni obbligatorie, potrebbe inoltre cadere la tutela del brevetto europeo: servirebbero nuovi accordi bilaterali per le imposte indirette come Iva e dazi, sul modello della Svizzera. I big dell’auto (come Honda o Toyota), con circa 1,6 milioni di veicoli prodotti, potrebbero decidere di lasciare il Regno Unito in quanto lo sbarco nel continente potrebbe essere penalizzato da ingenti dazi. Anche i mercati potrebbero subire la decisione del referendum: in caso di Brexit si prevede una perdita del 20%, mentre in caso di Bremain un +15%. In ultimo, oltre 1.120 funzionari britannici dell’Ue potrebbero dover abbandonare le istituzioni per cui lavorano.

Adesso aspettiamoci i ”copycat” e se ne troveranno di certo!

Noi nel 2017, mi sa che le elezioni politiche non aspetteranno certo il canonico 2018,  avremo molto probabilmente il m5s al governo e saremo chiamati a scegliere sull’euro, passo propedeutico all’uscita … (°)

Far scegliere al popolo … mah … secondo me se si chiede al popolo se vuole o meno la pena di morte il popolo dice che la vuole!

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Alla prossima

 

Elena

 

 

(°) secondo me il m5s modificherà pure la Costituzione per poter fare il referendum sull’euro … cosa che al momento non è fattibile.