Sei in vacanza e hai bisogno di un medico. Cerchi su internet, lo trovi, prendi appuntamento e ci vai.
L’appuntamento che ti dà è per le 16.00 ma lui arriva alle 16.30. Normale…
Ti visita e ti prescrive quanto necessario.
Il comico inizia quando si tratta di pagare, inizia con: ‘’Le serve fattura’’? Le serve la ricevuta fiscale? La ricevuta fiscale la vuole parlante’’?
Ovviamente l’importo cambia se ti servono ‘’tutti quegli orpelli’’. Tutto quel ‘’pizzo di Stato’’!
Altrettanto ovviamente ti viene da pensare che costui, se i suoi clienti non chiedono nè fattura nè ricevuta fiscale, pagherà le tasse su quale base?
Mah… va a sapere.
Vero è che e tasse rappresentano un cruccio per tutti noi, e pagarle significa spendere gran parte dei soldi che guadagniamo attraverso il nostro lavoro. È vero che la pressione fiscale che subiamo ogni anno sfiora il 50% di quanto intaschiamo (per le imprese la percentuale si aggira attorno al 64,8%), ma è anche vero che se le tasse aumentano è perché molti di noi continuano ad evaderle. L’adagio ”tutti dobbiamo contribuire alle spese pubbliche” sembra essere superato dalla necessità di sopravvivere in un periodo in cui tutto aumenta e i soldi sembrano non bastare mai. Più di una volta alcuni imprenditori sono stati assolti dall’accusa di evadere l’IVA, e nonostante le prove fossero schiaccianti, il giudice ha ritenuto giusto il comportamento di coloro che hanno preferito pagare gli stipendi ai propri dipendenti piuttosto che versare le tasse allo Stato.
Ora il proto si chiede: ‘’Ma non si potrebbe abbassare la pressione fiscale? Senza arrivare alle follie della flat tax al 15%. Non si potrebbero rivedere le ‘’fasce’’ fiscali? Da quanti anni non lo fanno?
Han ragione a dire che le tasse sono alte ma lo sono anche e soprattutto per i pensionati e per i dipendenti, che però, non possono chiedere a nessuno se si vuole la fattura o la ricevuta fiscale parlante!
Vi sembra giusto? Naaaa…
alla prossima
Elena