Vladimir Putin, l’uomo che, grazie ad un ‘’dubbio’’ referendum, ha modificato la Costituzione in modo tale da permettetegli di rimanere in carica fino al 2036, dice di aver il vaccino anti Covid e che il vaccino si chiama Sputnik V. Putin sostiene fieramente di averlo fatto testare anche su sua figlia.
Gli altri laboratori che lavorano sul vaccino in oggetto sono il centro Pfizer-BionTech assieme al governo americano, quello di Oxford – finanziato da molti paesi europei tra cui l’Italia che vi partecipa con l’azienda di Pomezia Irbm e quello cinese con il centro biologico CanSino. Quest’ultima tra l’altro sta sbandierando ai quattro venti che potrà produrre quanto prima 200 milioni di dosi di vaccino.
Ora … noi tutti dovremmo gioire di ‘sto fatto no?
Invece? Invece NON ci fidiamo per niente.
L’OMS è molto cauta e non si fida delle procedure un pò alla ‘’carlona’’ dei russi.
Mentre un tempo la ricerca scientifica in Russia era al top del top, da un pò toppi anni è andata perdendo ‘’smalto’’ soprattutto in seguito alle continue riduzioni dei fondi a sua disposizione.
Nonostante questo al centro federale di ricerca per l’epidemiologia e la microbiologia N. F. Gamaleya, sostengono di avere già ricevuto ordini per 1 miliardo di vaccini da 20 Stati.
Giustificano anche la loro velocità in quanto il vaccino non è stato sviluppato da zero ma bensì sulla base di un vaccino già esistente, il MERS (Middle East Respiratori sindrome) un altro coronavirus i cui focolai sono ancora presenti in Medio Oriente.
Il fatto è che pare che questo vaccino, da cui sono partiti i russi per mettere a punto lo Sputnik V sia ancora in fase sperimentazione e quindi non ci sarebbero proprio i motivi per trarre conclusioni sulla sua efficacia.
Morale? Morale noi ‘’popollo’’ aspettiamo che la concorrenza commerciale ci dica se il vaccino esiste oppure no!
E poi … ammesso e non concesso che arrivi e che sia sicuro, ci si metteranno i ‘’No Vax’’ a fare ulteriore confusione.
Che dire? Mah …
Alla prossima
Elena