Archivi tag: Meze

Vacanza sul ”Canal du Midi” …

Giovedì 19 settembre

Cateri da St. Aygulf , tempo bello, Barthè e Janine erano davanti al cancello di casa loro ad aspettarci, caricato la loro valigia e … si parteeeee in direzione di Carcassonne. 

Traffico buono, Antonio guida noi ‘’ciacoliamo’’ …. 

Porticciolo di Mèze …

Non male eh?

Ci siamo fermati a pranzo a Mèze sullo stagno di Thau , dove allevano le ostriche e naturalmente che cosa avemmo potuto mangiare se non un plateau royal? Infatti ce ne siamo fatti portare due che abbiamo diviso equamente. Vino ottimo.

Dopo pranzo siamo ripartiti in direzione di Castelnaudary dove avevamo l’albergo prenotato. Janine è il festival dell’efficienza! Ha fatto tutte le prenotazioni lei. Siamo arrivati verso le 17,00. Un riposino e poi via al supermercato a prendere 6 bottiglie di Prosecco. Non si sa mai … se a bordo dovessimo aver sete. 🙂

Dopo aver fatto una bella passeggiata lungo il canale siamo andati a cena alla Maison du Cassoulet dove abbiamo optato per una cena leggera. Ho preso un uovo ‘’cocotte’’ al tartufo,  una meraviglia e, per dessert, una creme brulè. Ottimo vino come al solito. Adesso siamo in camera dove contiamo di riposarci fino a domani mattina.

Fin qui tutto benissimo! 

Alla prossima

Elena 

Venerdì 20 settembre 2019

Partiti da Castelnaudary verso le 09,00 per andare al Museo del Canal du Midi – Le Resevoire. Un interessante museo sorto accanto all’enorme bacino di Saint-Ferreol, un bacino artificiale che raccoglie l’acqua durante il periodo invernale e che serve a mantenere al giusto livello le acque del canale.

la vita lungo il canale …

Molto interessante davvero la storia di questo canale che risale al 1600 e che prevedeva l’ambizioso progetto di collegare tramite un canale artificiale il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Immaginate per l’epoca che cosa significava dover passare attraverso lo stretto di Gibilterra per poter finalmente portare le merci sulla costa Atlantica.

Il sistema di chiuse …

Un certo Pierre Paul Riquette chiese a ‘’re Sole’’ Luigi XIV l’aiuto economico per poter costruire questo canale. All’epoca le vie terrestri erano malridotte, anche perché erano ancora quelle romane,

Il trasporto di merci voluminose e pesanti non poteva essere fatto se non con imbarcazioni, Re Sole voleva evitare di far passare le proprie navi attraverso Gibilterra, in quanto gli spagnoli pretendevano diritti di passaggio e non ultimo, viaggiare per nave all’epoca non era proprio una passeggiata, considerati i pericoli del mare ed i pirati sempre in agguato,  ecco quindi che si iniziò questa opera che vedrà la fine solo nel 1989 quando ormai il turismo ha sostituito completamente il trasporto di merci. 

Questo è l’antipasto …

 

Questo è il cassoulet … non esattamente il tipico piatto estivo, ma cribbio quanto è buono!

Notate l’espressione di Luke … darebbe non so cosa per poter mette il muso nel piatto.Pranzo appena fuori da Castelnaudary dove abbiamo mangiato una ‘’cassoulet’’ fantastica! Barthè e Janine sono due buon gustai che conoscono tutti i ristoranti dove si mangia e si beve benissimo e noi siamo più che felici di far loro compagnia. Noi di ‘’dieta’’ ne parliamo con simpatia ma non è che sforziamo poi più di tanto per farla.

Pranzo appena fuori da Castelnaudary dove abbiamo mangiato una ‘’cassoulet’’ fantastica! (°) Barthè e Janine sono due buon gustai che conoscono tutti i ristoranti dove si mangia e si beve benissimo e noi siamo più che felici di far loro compagnia. Noi di ‘’dieta’’ ne parliamo con simpatia ma non è che sforziamo poi più di tanto per farla.

Comunque, questa sera ci siamo limitati tutti ad una Perrier alla menta e stop! Domani si vedrà.

In tutto questo Luke si comporta benissimo. Domani alle 16,00 ci imbarcheremo ed il tempo previsto è pessimo. Di sicuro caricheremo il battello sotto un diluvio universale. 

Vedremo.

Alla prossima

Elena 

Sabato 21 settembre

Arivati a Carcassonne sotto una pioggerella leggera, pranzato in un bistrò anni ’30 presso la stazione e nel pomeriggio abbiamo preso possesso della nostra imbarcazione che è un Tarpon 37due il cui nome è ‘’Margot’’.  

20190921_113651E’ spaziosissimo con due grandi cabine una per noi ed una per Barthé e Janine. Luke dorme in camera con noi. Mangiato a bordo una pasta, due chiacchiere e poi una bella partita a rami.

Alla prossima

Elena 

Domenica 22 settembre

Svegliati verso le 7,00 fatto colazione e poi alle 09,00 siamo partiti. Inversione ad ‘’U’’ sul canale eseguita alla perfezione! Evidentemente si inizia sotto una ”buona stella”!

Dopo soli 20 minuti la nostra prima chiusa, attimo di panico ma tutto è passato liscio come l’olio! Siamo bravissimi!

20190922_160257

Purtroppo il tempo non è bellissimo e verso le 13,00  si è messo a piovere. Abbiamo attraccato lungo una sponda ed abbiamo mangiato a bordo un’insalata di pomodori.

Dopo aver passato una chiusa a tre, abbastanza complicata, eccoci arrivati a Marseillette. Attracchiamo lungo una banchina e ci prepariamo per la cena e la
notte.

20190922_155022 Quando l’acqua passa la corrente è proprio tanta … ecco il motivo per cui tengo Luke legato in cambusa.

Luke è bravissimo, l’unica cosa che non ama è quanto lo chiudo in cabina mentre manovriamo alle chiuse. E’ pericoloso ed ho paura che vedendo la banchina e le altre imbarcazioni tanto vicine gli venga la tentazione di saltarci sopra. 

Per il resto tutto bene.

Stasera si mangia ancora a bordo. 

Alla prossima

Elena 

Lunedì 23 settembre

Partenza dopo una notte tranquilla. Ci siamo svegliati al suono della campana della chiesa di Marseillette. Una cosa romantica, il tempo dopo la pioggia di ieri è abbastanza pulito, Vedremo nell’arco della giornata. Partiamo senza problemi, visto che eravamo ancorati nella buona direzione. Appena usciti dal Paese la prima chiusa a due. Abbastanza impegnativa ma ormai abbiamo acquistato una certa ‘’manualità’’. 

Io salto a terra e recupero le cime che mi vengono gettate per dare di volta alle bitte preposte. Prima ormeggio a poppa e poi immediatamente a prua. Ormeggiamo a poppa prima in quanto i ‘’thruster’’ sono a prua e quindi è più facile manovrare lateralmente a prua. Su questa manovra Antonio e Janine non sono proprio d’accordo … ma prima o poi troveranno una ‘’quadra’’.

Le chiuse sono ovali in maniera che ci possano stare fino a quattro battelli, ovvio che lo spazio non è un gran che e che di conseguenza è bene non allontanarci troppo dalla banchina.  Antonio o Barthè timonano a turno, Janine a poppa con le cime di attracco, mentre uno dei due va a prua. Il timone della nostra Margot è un incubo, è demoltiplicano all’ennesima potenza ma reagisce con una vita di ritardo, il canale è stretto e spesso di incontrano battelli in direzione opposta. 

Quindi non si va mica solo a spasso ma bisogna fare molta attenzione. Non bisogna avvicinarsi troppo alla riva in quanto c’è parecchia melma e si rischia di rimanere incastrati, né bisogna ovviamente avvicinarsi troppo agli altri battelli, per ovvi motivi.

Dopo aver passato circa una decina di chiuse siamo finalmente attraccati ad Homps. Riusciti ad ormeggiare di poppa nonostante tutto grazie alla calma ciclopica di Antonio. 

Siamo andati al supermercato a far spesa, mangiato a bordo, doccia, lavato un pò di cosette e adesso sto scrivendo. 

Saluti a tutti, mò ci facciamo una bella partita a Ramino. 

Alla prossima

Elena 

Martedì 24 settembre

Partiti da Homps dopo una notte tranquilla in porto, ci imbattiamo in una serie di chiuse alcune doppie, ma nessun problema, ormai siamo dei campioni. Bè … campioni si fa per dire. 

Dato che quella più ‘’atletica’’ del gruppo pare sia la sottoscritta, oggi sono riuscita a saltare e ad infilare una gamba in acqua, l’ho ritirata alla velocità della luce e sono andata alle bitte di ormeggio senza colpo ferire! 

Verso Le Somali il timone di Margot, che già tende a sinistra di natura, è morto del tutto e governare sta diventando un vero incubo.  Ormeggiamo dopo il bivio per Narbonne e chiamiamo la società che ci ha affittato il battello per una riparazione. Nel giro di mezz’ora sono arrivati e hanno sostituito il blocco del timone, speriamo in bene.

Aperitivo a bordo … qui si beve come dei matti, e poi cena in un piccolo ristorante, proprio davanti a dove siamo ormeggiati. 

Luke in tutto questo è felicissimo, perché siamo ormeggiati perfettamente contro il prato, per cui sale e scende dal battello senza problemi. Tornati su Margot abbiamo fatto la nostra solita partita a Rami. Bè … proprio solita non direi visto che eravamo tutti tanto allegri per via della quantità industriale di vino che siamo riusciti a buttare giù. Specie io e Barthè!

Andati a dormire, sono praticamente svenuta.

Alla prossima

Elena 

Mercoledì 25 settembre

Oggi è il compleanno di Antonio! Partiamo dopo aver fatto colazione e scopriamo che Margot ha ancora una sorpresa in serbo per noi,  Il frigorifero non funziona! Cribbio! Contiamo di arrivare a Colombier, dove c’è il porto di Canalu, la società che ci ha affittato Margot, per vedere di aggiustarlo. Per il resto tutto procede a gonfie vele. 🙂

A più tardi. 

Arrivati a Colombier verso le 17,00 dopo aver fatto un pò di chiuse senza intoppi, siamo anche passati dento il tunnel di ‘’Malpasse’’ scavato nel tufo e decisamente suggestivo.  20190925_115336Si intravedono ancora i colpi di piccozza, che con il tempo e le infiltrazioni d’acqua sono diventati dei buchi tondi. Sembra di entrare in una gola con le tonsille gonfie!

Arrivati nel porto abbiamo ormeggiato di poppa, ci siamo attaccati alla corrente e abbiamo fatto il pieno d’acqua.

Preparato aperitivo, che oggi è stato Champagne! Bè … è il compleanno di Antonio bisogna pure festeggiare no? 

Il tecnico è venuto a controllare il frigo, che comunque ‘’magicamente’’ si era rimesso in funzione. Ci hanno spiegato che quando è ‘’tarato’’ troppo freddo e si sta fermi negli ormeggi in ‘’natura’’ ovviamente consuma le batterie. Questo lo avevamo capito anche noi, ma non sapevamo che anche con il motore in moto la luce all’interno non si riaccende fino a quando la batteria non è ricaricata almeno all’80%. Poco male, adesso lo sappiamo. 

Vediamo che cosa ci regalerà ancora Margot domani.

Stasera cena al ristorante sul porto. 

Partita a Ramino e nanna … 

Alla prossima

Elena 

Giovedì 26 settembre

Partiti da Colombier in direzione di Bezier, ed ecco dopo circa un’oretta di navigazione le famose 6 chiuse da passare una dietro l’altra. Il dislivello è forte visto che stiamo andando verso il Mediterraneo, quindi alè! Al lavoro!

Tutto bene, ormai siamo dei campioni. Contiamo di fermarci nel porticciolo di Portiragne, ma stranamente ce lo siamo perso. Evidentemente il paese è nell’interno e quindi non lo abbiamo visto. Purtroppo la segnaletica sul canale lascia a desiderare e consultare il portolano di bordo è una faccenda un pò noiosa.

Anche perché il portolano in mare ha un senso qui … tutto sommato fa un pò ridere. 

In realtà se lo avessimo consultato avremmo capito dove ormeggiare. Pazienza sarà per un’altra volta, non importa …

Continuiamo verso Vlas passando in una sorta di tunnel in ferro che ci separa da due fiumiciattoli che in questa stagione hanno poca acqua, quando ne hanno troppa un sistema idraulico fa si che l’acqua del rigagnolo passi sotto il canale e noi si continui tranquillamente il nostro percorso. Incredibile sistema. 

 

Verso le 16,00 ormeggiamo in ‘’natura’’ intanto il sole scende. Oggi brucia in un modo innaturale rispetto alla stagione, in fondo siamo a fine settembre. Contiamo di fermarci qui e di mangiare a bordo.

Domani si va già ad Agde. 

Alla prossima Elena 

Venerdì 27 settembre

Ieri sera cenato a bordo e giocato a ramino. Dormito benissimo, silenzio totale, l’unico rumore lo sciacquio dell’acqua. Svegliati verso le sette, oggi possiamo permetterci di fare tutto con calma, siamo a pochissima distanza da Adge.

Dopo colazione siamo partiti, tempo bellissimo di nuovo, siamo stati veramente fortunati. Per essere settembre non possiamo proprio lamentarci.

Alle 10.00 abbiamo attraccato al porticciolo di Canalous. Ormai il nostro viaggio è finito, anche se dobbiamo consegnare Margot domani mattina alle nove, abbiamo finito la navigazione. 

Adesso andiamo a recuperare l’auto che ci hanno gentilmente portato qui da Carcassonne ed andiamo a fare un giro qua attorno tanto per vedere che cosa c’è da ‘ste parti.

Rientreremo a bordo per pranzo. Questa notte dormiamo qui e domani si torna a casa. 

Alla prossima

Elena 

Sabato 28 settembre

Ieri pomeriggio, visto che il porto in cui siamo ancorati non è lontano da Beziers, siamo andati a visitare la Cattedrale di Saint-Nazaire. Un’imponente cattedrale in stile gotico costruita sulle rovine di un tempio romanico. 

La Cattedrale ha avuto nel tempo diverse disavventure, compresa la triste ‘’guerra agli Albigesi’’ del 1209 durante le crociate contro i Catari.

I ‘’catari’’ occupavano alcune diocesi nel sud della Francia Occitana e riscuotevano le tasse che venivano usate direttamente nella zona per finanziare appunto le necessità delle diocesi. Questo ovviamente non andava bene alla Chiesa di Roma che preferiva ricevere direttamente questo danaro per gestirlo poi come ‘’meglio credeva’’. Quindi Papa Innocenzo III, nel 1208 indisse la Crociata contro i catari, e fece pressione sui ”Signorotti” francesi locali, affinché combattessero, nel nome di Dio, contro i monaci catari che furono cacciati dalle loro chiese, accusati di ‘’eresia’’ ed annichiliti. Quel periodo coincise anche con la scomparsa dell’occitano, la cosiddetta ‘’Lingua d’oc’’ che si contrapponeva con la ”lingua d’oil”.

La Cattedrale di San Nazzaro venne quindi distrutta dai crociati ”amici” del Papa e ricostruita anni dopo in parte anche sul terreno dell’adiacente cimitero, dove erano sepolti i resti di San Nazzaro e San Celsio, da cui prese il nome. 

Ah … quante cose orribili si sono fatte e si fanno tuttora nel nome della ‘’religione’’ e del ‘’potere’’. 

Stamattina, dopo una notte tranquilla cullati da Margot ci prepariamo alla partenza. 

Caricati i nostri bagagli sull’auto di Antonio ci mettiamo in strada per la Ferme Marine di Marseillan. 

Barthè e Janine conoscono tutti i posti in cui si mangia bene, ecco quindi che ci hanno potati in questo ristorante che, per chi ama i ‘’frutti di mare’’ è un vero paradiso. 

La ‘’Ferme Marine’’ è un ristorante con una terrazza immensa che si affaccia sul mare,  in cui si mangiano frutti di mare che vengono allevati direttamente sul posto. 

Ad un pezzo ‘’fisso’’ c’è un buffet spettacolare composto da: ostriche, capesante, vongole, cozze, telline, sconsigli, gamberi, gamberetti, aragoste, granchi e chi più ne ha più ne metta.

Va da se che, tra ostiche e Pic Poul,  ci siamo fatti proprio un grande regalo. 

Dopo aver fatto una passeggiata lungo la costa, tanto per ‘’smaltire’’ un pò il pranzo, siamo risaliti in macchina ed abbiamo imboccato la strada di casa.

Che dire di questa vacanza? Splendida! La navigazione sul ‘’Canal du Midi’’ è rilassante, piacevole ed ovviamente meno impegnativa di quella in mare a vela. 

L’unica cosa che rende un pò ‘’marina’’ la situazione sono le chiuse, che, se fatte con disattenzione possono provocare dei guai. 

Ma noialtri, passata la prima chiusa, avevamo già capito tutto. Eravamo tutti e quattro perfettamente consci di quel che si doveva fare e tutto è passato ‘’liscio come l’olio’’.  L’unico poco felice nelle chiuse era Luke, che veniva legato sotto in cambusa.  Non mi fidavo di lasciarlo circolare sul battello durante le manovre. 

Le chiuse sono piccole e ci sono di solito tre battelli, uno vicino all’altro, Luke sarebbe stato troppo tentato di saltare da uno all’altro, rischiando di finire in acqua.

Con Barthè e Janine la convivenza è stata ottima, nessun problema di sorta. La cosa è fondamentale per una convivenza in spazi ristretti.

Quindi, ricapitolando, è stata una vacanza favolosa, scandita da serene navigazioni attraverso un paesaggio calmo e tranquillo e da fantastici ‘’aperitivi’’ presi chiacchierando e ridendo sul ponte della nostra bella Margot!

 Alla prossima

Elena 

 

(°) Le Tirou – 90 Avenue Monseigneur de Langle, Castelnaudary, 11 11400 – il cuoco è di origine Vicentina, ed è riuscito a fondere assieme l’abilità italiana con quella francese, ve lo consiglio vivamente!