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Tra il ministro della Giustizia Bonafede e il Pubblico Ministero Nino Di Matteo …

… è saltato fuori uno dei tanti ‘’pastrocchi’’ italiani … tanto per cambiare. Ecco che cosa è successo.

Durante la trasmissione ”Non é l’Arena su La7”, maiivista ma so che esiste perché leggo i giornali, c’è stato tra il Pubblico Ministero, Nino Di Matteo, e il Guardasigilli Alfonso Bonafede un ‘’botta e riposta’’.

Il Magistrato Nino Di Matteo e il Ministro della Gustizia Alfonso Bonafede del M5S.

Il magistrato, conosciuto in quanto si è occupato degli scomodi processi che vanno sotto il nome di: ”Trattativa tra Stato e Mafia” ,  ha detto al telefono : “Bonafede mi chiese se ero disponibile ad accettare il ruolo di capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o, in alternativa, quello di direttore generale degli affari penali. Chiesi 48 ore di tempo di tempo per dare una risposta, ma, quando ritornai, avendo deciso di accettare la nomina a capo del Dap, il ministro mi disse che ci aveva ripensato e nel frattempo avevano nominato Basentini’’.

Di Matteo ricorda che, nelle ore intercorse tra la proposta del ministro della Giustizia e la sua decisione, alcune informazioni che il Gom della polizia penitenziaria aveva trasmesso alla procura nazionale antimafia ma anche alla direzione del Dap, quindi penso fossero conosciute dal Ministro, avevano descritto la reazione di importantissimi capimafia, legati anche a Giuseppe Graviano e ad altri stragisti all’indiscrezione che io potessi essere nominato a capo del Dap. Quei capi-mafia, racconta, dicevano “se nominano Di Matteo e’ la fine”.

Io sarò anche un ”cane sciolto” ma dico sempre quello che penso! A parte il fatto che Di Matteo, secondo me, non ne può più! E prima il Quirinale gli chiede di distruggere le intercettazioni Napolitano/Mancino … e poi il CSM lo mette in croce con una azione disciplinare, perchè dato che è ‘’scomodo’’ gli rompono le ‘’OO’’ in tutti i modi da tutte le parti … e poi gli dicono di non ficcare più il becco nel processo ‘’Trattativa Stato mafia’’ perché lui non fa parte della DDA, che di punto in bianco ne è diventata la sola responsabile, togliendo di fatto a Di Matteo, che conosceva la ”rava e la fava”, di intervenire!
Penso che chiunque sarebbe scocciato! O no? E che caspita! L’uomo è mica di ghiaccio!
Continuiamo a sputar veleno su chi cerca di far chiarezza va … Poi ci stupiamo se nel nostro paese ci sono: Mafia, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita! Ma va la …
E comunque … ciliegina sulla torta! Pochi giorni fa si è dimesso Basentini, quello scelto da Bonafede al posto di Di Matteo, e sapete perché? Per le polemiche sulle scarcerazioni, da lui effettuate, dei boss mafiosi. Li hanno fatti uscire perché non si ammalassero di coronavirus … poverini …

Quindi a quelli che cascano dal pero e dicono: ‘’Ma adesso Di Matteo se ne esce con ‘sta faccenda della nomina di Basentini ‘’? Vorrei ricordare loro che se se n’ è uscito ‘’adesso’’ è perché è ‘’adesso’’ che sono usciti dal carcere, andando ai domiciliari, 376 boss mafiosi! Mi raccomando, fate uscire i boss invece che gli immigrati a cui una legge delle ”OO” impedisce di fare i lavapiatti e li obbliga di fatto a fare i galoppini della droga! Grrrrr …
Invece, tanto per fare un esempio, anche Cataldo Franco stava scontando l’ergastolo ma è andato ai domiciliari perché è malato e avevano paura che si prendesse il coronvanirus! Il Cataldo è quello che ha tenuto sequestrato il bambino Giuseppe di Matteo per anni, facendogli fare la fame prima di scioglierlo nell’acido tanto per rinfrescarci la memoria! Mandiamolo a casa il Cataldo va … poverino …

Mò, dopo il casino sollevato, il Ministro della Giustizia Bonafede corre per metter delle ‘’pezze’’.

Fanno le ‘’corse’’ per preparare un decreto-legge, per poter rificcare in galera quelli che già sono usciti e che non avrebbero dovuto farlo. Tipo boss mafiosi, tanto per intenderci. Intanto la lista di quelli che hanno fatto domanda è aumentata.
Se Di Matteo non avesse sollevato la questione nessuno si sarebbe mosso.
Se il ‘’popollo’’ non è informato tutto fila liscio. Se invece il ‘’popollo’’ viene a sapere le cose, mica si può fare la figura dei pirla no? E quindi di corsa a metter delle pezze per non perdere elettorato!

Di sicuro Bonafede è in ‘’Bonafede’’ ma … bisognerebbe anche esser ‘’svegli’’ e monitorare, non aspettare che un Magistrato scomodo ricordi quello che sta accadendo.

Comunque per la serie: ‘’non lasciamoli soli’’ #iostocondimatteo,  ma non certo con i ”destri” che ora cavalcano il caso mettendosi dalla parte del Magistrato scomodo. Ci manca solo più che lo ”gnomolaccatodibiaccamarroneintesta” (alias Berlusconi)  faccia il paladino di Di Matteo! Per favore … non siamo ridicoli su …

Alla prossima

Elena

Mori, Ubinu, Le sentenze si rispettano …

Ok ! Sono perfettamente d’accordo! Ma …  è lecito che a volte facciano girare le ”OO” o no? 

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Giorni fa, dopo aver letto sui giornali la sentenza di assoluzione per Mori ed Ubinu, ho pubblicato la foto qui sopra. Foto che ha suscitato perplessità in alcuni. Un amico ha postato questa frase: ”Come sempre non sono allineato. Avete elementi concreti per il giramento? Altrimenti è berlusconesimo “toghe rosse” se SI un bell ‘esposto, se NO è fuffa”! 

Ha perfettamente ragione … continua, ad essere sempre e solo ”tuffa”. Il che è un peccato. Ma per qualche strano motivo in questo paese scovare la verità non è un’impresa facile. Si direbbe persino che qualcuno voglia ”depistare” . Che strano vero?

Facciamo un esempio che rimane politicamente nel vago. L’esempio del missile di Ustica! Vi ricordate il Dc9 che precipitò la sera del 27 giugno 1980 … quello che era in volo da Bologna a Palermo, che aveva  81 persone a bordo e che morirono tutte?  Ebbene dopo  ”SOLI”  35 anni,  l’8 aprile 2015 , la Corte d’Appello di Palermo ha decretato che fu un missile ad abbattere il Dc9 !  CONTENTI?  Magari … tra altri 30 anni sapremo anche di CHI era il missile! Con calma … noi non abbiamo fretta vero? Sigh …

Torniamo ora alla faccenda del processo sulla Mancata cattura di Provenzano in cui viene confermata l’assoluzione per il generale Mori!

Ricapitoliamo la sentenza:

Nessun favoreggiamento, nessuna complicità con il boss Bernardo Provenzano. La Corte d’appello di Palermo conferma l’assoluzione per il generale Mario Mori, ex comandante del Ros, e per il colonnello Mauro Obinu, attualmente in servizio all’Aisi.

I due erano stati accusati dalla procura di Palermo di aver fatto fallire un blitz importante, il 31 ottobre 1995, nelle campagne di Mezzojuso.  Un ufficiale dell’Arma, il colonnello Michele Riccio, ha sempre sostenuto invece che quel giorno si sarebbe potuto arrestare uno dei super latitanti di Cosa nostra, Bernardo Provenzano. Ma anche i giudici d’appello, come quelli del tribunale, non hanno creduto alla ricostruzione di Riccio, che all’epoca gestiva un confidente d’eccezione, il boss di Caltanissetta Luigi Ilardo.   “Il fatto non costituisce reato”, avevano detto i giudici di primo grado, e adesso il collegio presieduto da Salvatore Di Vitale ha confermato quella decisione!

Ora cerchiamo di far chiarezza per noi ”comuni mortali” a che cosa si riferiscono quando parlano di ‘sto incontro a Mezzojiuso? I giornali non spiegano di solito la ”rava e la fava” … partono dal concetto che tutti sappiano tutto. Il che non è vero! Mica possiamo correre dietro a tutto quel che capita in ‘sto paese no?

Allora, l’incontro era tra il ”boss (collaboratore di giustizia) Luigi Gino Ilardo” e Provenzano. Questo incontro era avvenuto il 31 ottobre ’95 nella zona di Mezzojuso, e, secondo quando sostiene il Riccio, doveva servire per catturare il boss latitante. Chiaro no? Bene!

Era stato chiesto di inserire un dispositivo nella cintura di Ilardo e  il blitz, da parte degli agenti del ROS, sarebbe scattato solo al segnale di Ilardo,  ovvero quando avrebbe avuto davanti il boss in persona. Ma … il generale Mori … DECISE  per il NO. Disse che quell’incontro doveva servire SOLO per prendere informazioni!  Infatti , grazie a questa ”decisione sbagliata”, con il senno di poi,  il Provenzano sarà catturato solo 11 anni dopo!

iuIl generale Mario Mori

Eppure secondo il colonnello Michele Riccio,  Luigi Gino Ilardo aveva un programma ben preciso … e ogni ulteriore rinvio alla prima possibilità di contatto con Provenzano, quella appunto del 31 ottobre,  lo avrebbe messo in serie difficoltà e soprattutto avrebbe messo a rischio la sua sicurezza. Infatti, guarda caso,  venne ammazzato alcuni mesi dopo, la sera del 10 maggio,  mentre rientrava nella sua abitazione a Catania.

A sapere del suo segretissimo ruolo di informatore, erano Riccio, alcuni magistrati di Palermo e Caltanissetta e i Ros. Questi Signori erano tutti presenti il 2 maggio del 1996 a Roma, giorno in cui Ilardo doveva “formalizzare” il suo ingresso tra i ”collaboratori di giustizia”, previsto ufficialmente per il 14 maggio! Combinazione lo hanno ammazzato il 10 di maggio! Quindi ”ciccia” nessuna protezione per i ”collaboratori di giustizia”! Soldi risparmiati per lo stato? Mah … Intanto Provenzano era ”libero come l’aria”!

Adesso, siamo onesti … finalmente i ROS il 31 ottobre del ’95, hanno tra le mani uno come Provenzano e NON lo arrestano? Ma sono matti?

Sarà anche che i giudici d’appello, come quelli del tribunale, siano convinti che, nonostante si potesse metter già allora,  le mani su Provenzano, e che invece dei geni come Mori e Ubinu avessero deciso di NON arrestarlo ma di prendere SOLO ”informazioni” … questo “fatto non costituisca di per se un reato”. Sarà anche giuridicamente vero … magari non costituisce reato … ma vogliamo almeno ammettere che Mori e Ubinu siano  stati degli incapaci a prendere ‘sta decisione o no?

Ma come caro Generale Mori? Hai tra le grinfie uno come Provenzano, non proprio uno ”stinco di santo” e lo lasci andare? Vuoi solo delle informazioni? Bè … così facendo hai pure fatto ammazzare un collaboratore di giustizia!  Che dire? Sarà pure che il ”fatto non costituisce reato” … ma a noi sembra che il ”fiuto” di costoro non sia proprio quello dei ”detective” che ci rifila la TV e che ci piacciono tanto. Anzi … si direbbe che costoro non ci azzecchino proprio per niente!

Ma d’altronde … il Mori aveva sostituito, a capo dei ROS, un altro ”genio” dal fiuto incredibile! Chi? Ma Antonio Subranni!

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Antonio Subranni è quello che alla morte di Peppino Impastato, seguendo ostinatamente e in totale malafede,  la pista di un Peppino Impastato “terrorista”,  morto quindi perché ”saltato in aria” mentre metteva lui stesso una una bomba, aveva insistito per mettere la scorta di protezione sapete a chi? Ma al mafioso Gaetano Badalamenti!  Ritenendolo parte lesa ed in pericolo!  Hai capito il genio?

Se il ”fiuto” è quello che contraddistingue un buon poliziotto/detective … ebbene ‘sto Subranni di ”fiuto” ne aveva dimostrato proprio pochino! Visto che i fatti erano esattamente al contrario di come li aveva interpretati lui.  Tutti sappiamo che Badalamenti, ”zio Tano” aveva fatto ammazzare Peppino Impastato e non viceversa! Ma si sa … ”combinazione” proprio il giorno in cui venne trovato il corpo di Moro … fu ucciso Peppino. L’Italia era distratta dal ritrovamento di Moro e non si fece domande di sorta per questo ragazzo ”saltato per aria” sui binari del treno a Cinisi!

Eppure, nonostante la conclamata ”mancanza di fiuto” … l’allora maggiore Antonio Subranni è diventato nientepopodimeno che generale di Corpo d’Armata! E, come se non bastasse anche comandante dei ROS!  (acronimo di Raggruppamento Operativo Speciale)  Chi sono i ROS?  Sono uomini specializzati in indagini di polizia giudiziaria.  In particolare per sequestri di persona, lotta alla criminalità organizzata – Mafia, ‘Nrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita,  terrorismo,  traffico di armi e droga.  Sono militari estremamente preparati che si infiltrano nelle bande criminali e vivono, se le indagini lo richiedono, per mesi sotto copertura … nell’ombra … “infiltrati” in ogni livello sociale e che rischiano la vita!  Uomini low profile capaci di “intercettare” e ricollocare come in un puzzle, movimenti, malesseri e traffici di soggetti che appartengono alle organizzazioni criminali e terroristiche ma anche a gruppi eversivi e che vivono e si ‘mescolano’ quotidianamente al resto della società.

Mò ci si chiede … ma com’è che uno come il Subranni prima e il Mori dopo,  gente che ha sbagliato clamorosamente nell’interpretare fatti gravissimi …  siano stati ”premiati” diventando addirittura comandanti dei ROS?  Mah …

Nei secolo fedeli … ma ”fedeli”  a ”CHI” esattamente?

Alla prossima

 

Elena

 

p.s.:

  • Non per essere ulteriormente ”maligna” … ma la Signora Danila Subranni, la biondina dal volto imbronciato sempre a fianco di Angelino Alfano, ministro della Giustizia prima e Ministro degli Interni ora, è la figlia di Antonio Subranni.
  • Il Signor Ennio Subranni, figlio di A.S. è un membro del Roc, (Reclutamento operativo centrale dei nostri servizi segreti)
  • Per il generale Subranni è stata chiesta ed ottenuta l’archiviazione della gravissima ipotesi di favoreggiamento della latitanza di Bernardo Provenzano, per decorrenza dei termini.

fonti:

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/05/19/news/mancata_cattura_di_provenzano_-140146626/

http://malgradotuttoblog.blogspot.fr/2012/03/subranni-famiglia-di-stato.html

http://www.palermoreport.it/notizie/processo-mori-di-matteo-riccio-voleva-catturare-provenzano-ma-fu-bloccato-dai-vertici-del-ros

 

GIU’ LE MANI DA ABBATE E DI MATTEO !

Il giornalista Lirio Abbate ed  il PM Nino Di Matteo, ognuno con i propri mezzi,  vorrebbero ”smantellare” il sistema MARCIO, ma tanto ben ”collaudato”, che sta divorando come un cancro il nostro bel Paese.

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Lirio Abbate

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Un paese dove Mafia, Camorra, ‘Nrangheta, Sacra Corona Unita regnano sovrane, e che, grazie allo smercio di cocaina – ricordiamoci che è l’unico mercato in crescita esponenziale – fanno soldi a palate; le poche aziende ”sane” se ne stanno andando via tutte. Impossibile convivere con ”aziende gestite dalla malavita”.  Se da una parte lo Stato tartassa chi non rispetta le regole … dall’altra permette alla malavita di spadroneggiare su tutto il territorio.

Insomma …  le uniche ”multinazionali italiche”,  piene di soldi, restano quelle della malavita organizzata.

Ora tutti sappiamo che il paese Italia, ha un disperato bisogno di denaro … secondo voi QUALI  e QUANTE sono le possibilità che il sistema ”marcio” venga eliminato?

Secondo una povera pirla come me sono proprio poche e non credo di esser poi tanto lontana dalla verità. Il marciume sopra citato ha soldi per fare delle guerre, l’unica ”PECCA”  è che costoro,  con cultura ed etica  ci stanno come i ”cavoli a merenda”!

Diciamo quindi che i loro investimenti non sono sono esattamente mirati al benessere della collettività … ma ad un più ”pragmatico” MORDI E FUGGI!

Il che significa appalti e sub-appalti agli ”amici degli amici” … infischiarsene completamente delle regole … inquinamento a 360° … cemento depotenziato … centri commerciali nel mezzo del ”nulla” … corruzione … e chi più ne ha più ne metta!

Eppure … mi è capitato di parlare con un cameriere a Palermo, tanti anni fa, il quale, di fronte al mio ”orrore” per quanto combinato nella Conca d’Oro … mi rispose: ”Sarà … ma allora c’era lavoro per tutti”!

Alla prossima

 

Elena