Ho frequentato, per imparare l’inglese, sia l’Abingdon College che il College of Further Education of Oxford, cosa che mi ha permesso di superare gli esami di: Intermediate, First, Advanced e finalmente, il Proficiency.
Diciamo che leggo in inglese capisco tutto, posso tradurre in italiano ma, la mia produzione scritta inglese lascia molto a desiderare e, se ascolto un ‘’inglese’’ con un accento ‘’fuori dal comune’’, come ad esempio un londinese che parla cockney, beh … non ci capisco assolutamente nulla.
Ma non è questo il discorso che volevo fare, volevo metter l’accento sul fatto che, per forza di cose, i miei compagni di scuola non erano inglesi ma stranieri.
Ho fatto delle belle amicizie con persone che arrivavano da tutto il mondo: Colombiani, giordani, argentini, cinesi, tedeschi, russi, pakistani ed indiani.
Questi ultimi, specialmente, erano, per forza di cose, parecchio numerosi.
Ricordo di un gruppetto di lavoro, in cui c’ero io, una francese, un iraniano, un cinese ed una ragazza pakistana.
A furia di stare assieme abbiamo iniziato a conoscerci meglio e quindi dopo un pò, abbiamo iniziato a ficcare il naso ognuno nella vita dell’altro. Devo dire che la ragazza pachistana era cordiale, gentile, attenta e sposata con un suo cugino, molto più grande di lei.
Era venuto fuori che lei era al corrente che avrebbe dovuto sposarlo già da quando era bambina, perché così avevano deciso in famiglia.
Alla nostra ‘’maleducata’’ domanda: ‘’Ma tu gli vuoi bene? Sei innamorata di lui’’? Lei ci aveva guardato con una espressione indecifrabile ed aveva risposto con un: ‘’Sono gentile con lui e gli ubbidisco’’.
Ecco qua … questa è la situazione. Ovviamente la mentalità di un individuo dipende dal paese in cui vivi e cresci, dalle tue esperienze e dal tuo vissuto.
Se si cresce in un paese con usi e costumi diversi dai tuoi, le possibilità di cambiamento aumentano ma se, come avviene di solto, non si conosce altra ‘’realtà’’, eventuali evoluzioni e/o cambiamenti di abitudini sono molto rallentate.
Tutto questo ovviamente per allacciarmi alla recente triste sparizione di Saman, la ragazza cresciuta in Italia, quindi con una visione della propria esistenza simile a quella delle ragazze italiane. Saman si è ritrovata a sbattere contro il ‘’muro reazionario’’ della propria famiglia che, incapace di farle cambiare idea, ha decretato per lei la punizione suprema.
Povera creatura …
Alla prossima
Elena