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TAV … ma non abbiamo ancora finito?

Giorni fa ho letto su fb, da qualche parte, un post che mi ha lasciata perplessa. Il post diceva: ‘’Ridicolo pensare ad una grande opera come la/il TAV che, bene che vada, sarà pronto nel 2030’’?
Ma per quale motivo consideriamo il 2030 lontano nel tempo?
Mio nipote, che è nato nel 2014, nel 2030 avrà 16 anni. Quindi? Vi sembra poi un futuro lontanissimo? Non direi.
Ma poi, dobbiamo affrancarci si o no dai combustibili fossili? E allora?
Per quale motivo privilegiare ruote o aereo per spostare noi stessi oppure delle merci? La globalizzazione che ci piaccia o no continuerà. Saremo sempre di più connessi, specialmente in Europa. Voglio credere che il futuro siano gli Stati Uniti d’Europa e che i miei nipoti viaggeranno per l’Europa come se fossero in un unico Paese.
Tornando all’inquinamento, tutti ci rendiamo conto che gli aerei inquinano e che quindi saremo tutti costretti, in futuro, a viaggiare su treni elettrici. Quindi perché ostinarsi a boicottare il/la Tav?
Eppure tutti, se ci pensiamo un attimo, ci rendiamo conto che andare da Torino a Parigi, per esempio, in aereo, si inquinerebbe molto ma molto di più che non in treno. Senza contare che, da centro città a centro città, è senza dubbio preferibile e più comodo il treno piuttosto che l’aereo, il quale richiede un ulteriore spostamento da casa all’aeroporto, ore prima tra l’altro.
Non capisco questo insistere nel boicottare ideologicamente una tratta che aiuterebbe a collegare il Piemonte e la Liguria al resto dell’Europa. Quando abbandoneremo questi regionalismi e localismi del passato? Siamo sicuri che il ‘’sentimento’’ di pancia sia quello a cui affidarci per costruire un futuro diverso? Che senso hanno manifesti No Tav con su scritto: ”Non ci ruberete il futuro”? Forse chi vuole costruirla questa linea pensa proprio a salvaguardarlo il futuro dei giovani e non viceversa!

Scontri tra No Tav e forze dell'ordine.

Scontri tra No Tav e forze dell’ordine.

E non controbattete per favore, parlando delle ”madamine” che sono a favore del Tav, sareste patetici, non ci sono solo le ”madamine” ad esser favorevoli, ma anche un consistente numero di persone con un cervello in proprio.

Mah …

Alla prossima

Elena

Roberto Bolle su Rai1 … finalmente!

Vivo in Francia e non guardo quasi mai la tv italiana, tranne i telegiornali, che mi servono solo per ‘’tastare il polso’’ della situazione.
Una situazione che è quella che è, ma che potrebbe anche esser peggio.
Stendiamo un velo pietoso che è meglio va.
Il 31 dicembre, per contare i minuti che ci separavano dal nuovo anno, abbiamo voluto vedere un programma italiano. Facendo zapping siamo finiti su una ‘’cosa’’ con un certo Amadeus in cui cantavano Gianni Morandi, Rita Pavone e Gigi d’Alessio.
Una pena incredibile. Il ‘’corpo di ballo’’ poi era l’apoteosi della tristezza, se non dello squallore. Gran belle ragazze che, muovendosi in maniera sensuale, attiravano gli sguardi sul loro ‘’corpo’’ ma non certo sul loro ‘’ballo’’. Una tv simile è inutile guardarla, non comunica nulla di edificante. Se a queste trasmissioni ci aggiungiamo il GF, beh va da se che lo squallore aumenti all’ennesima potenza.
Ieri sera però, su segnalazione di una mia amica, abbiamo guardato su Rai1 ‘’Danza con me’’.
Una trasmissione voluta e ideata da Roberto Bolle. Artista piemontese che alimenta il mio ”orgoglio italico”.
La serata ha ospitato diversi personaggi tra cui Vasco Rossi, Ghali, Diodato, Michelle Hunziker, Fabio Caressa e i primi ballerini della Scala.
La conduzione era stata affidata a Francesco Montanari, Stefano Fresi e Miriam Leone.
Non poteva esserci una serata più piacevole.

Francesco Montanari, Roberto Bolle, Miriam Leone, Stefano Fresi.

Francesco Montanari, Roberto Bolle, Miriam Leone, Stefano Fresi.

Finalmente un pò di ‘’bello’’, di elegante e di educativo.
Roberto Bolle è riuscito a regalarci uno spettacolo degno di tale nome. In un contesto artistico di alto livello è riuscito, in maniera incisiva, a mettere il dito su piaghe come la violenza contro le donne e il razzismo.
Queste le sue parole: ‘’In un periodo terribile in cui lo spettacolo, l’arte e il mondo sono paralizzati, tenuti in ostaggio dalla paura, mi piace pensare a ‘’Danza con Me’’ come ad una trincea di resistenza, dove custodire e difendere l’Arte e la bellezza, nell’attesa di poter tornare a riprenderci i nostri spazi. L’Arte è vita, è la custode della nostra umanità migliore, è la spinta che ci ricorda quello che siamo e ci fa vedere quello che potremmo e potremo tornare ad essere, pensare, creare. L’arte e lo spettacolo sono ristoro per l’anima e per lo spirito. È importante non dimenticarlo ed era importante dare un segnale forte in questo senso. Che sia un tempo sospeso, ma al quale non bisogna abituarsi”.
Che dire? Questo ragazzo è una meraviglia a 360°. Non solo dal punto di vista artistico ma anche da quello ‘’umano’’.
Il lavoro costante, la disciplina a cui si è sottoposto, nell’arco della sua esistenza per poter diventare quello che è, gli hanno fornito gli ‘’strumenti’’ per poter trasmettere a noialtri, popollo, non solo l’ammirazione per il ‘’bello’’ ma anche la possibilità di riflettere sulle ingiustizie del mondo, grazie all’impatto immediato della gestualità! Spesso i ‘’gesti’’ sono più eloquenti di mille discorsi …
Grazie della magnifica serata … cara Rai, cerca di approfittare di personaggi simili.

Alla prossima

Elena

Mia madre mi farà venire un infarto!

Buon giorno a tutti, ecco che cosa mi è successo stamattina.

la mia mamma …

Chiamo mia madre due o tre volte al giorno. Ha 88 anni e vive da sola in Italia, siamo in piena pandemia di Coronavirus, quindi cerco di monitorare la situazione, per quel poco che posso fare, visto che vivo in Francia e siamo quindi propio tanto lontane.

Quindi, stamattina, come al solito la chiamo e, quando finalmente risponde al telefono, non riesce nemmeno a parlare, tanta è la tosse!

Inutile dire il mio stato d’animo! Le chiedo allarmata: ‘’Mamma? Cosa c’è? Come mai tutta ‘sta tosse’’?

Invece di rispondere continua a tossire, respirando a fatica.
La mia ansia, in un batter d’occhio, si trasforma in panico! Cerco il numero delle urgenze in Italia … intanto mia madre continua a tossire come una matta.

Mentre, spempre più agitata,  con il cellulare compongo il numero delle urgenze Covid di Torino ecco che mia madre riesce a dire: ‘’Ma no … tranquilla! Non è niente! Stamattina mentre toglievo la polvere sopra il frigorifero in cucina, non mi sono ricordata che avevo messo un’ albanella piena di pepe macinato! E’ caduta su tavolo vicino al frigo e si è rotta. Il pepe è volato dappertutto! Ecco perché tossisco!

Meno male …

Alla prossima

 

Elena