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Veterinari italiani in Costa Azzurra …

Oggi sono andata a far fare il richiamo del vaccino di Luke, il nostro cane.
Tra l’altro, nei fogli pre-stampati per giustificare le uscite, non è previsto il veterinario.
Il fatto è che la vaccinazione scade e, se non fatta nei termini previsti, non garantisce la copertura. Quindi, sotto la casella visite mediche per ‘’umani’’, ho aggiunto una casella ‘’visita medica veterinaria’’, l’ho spuntata e l’ho portato, sperando comunque che nessuno mi fermasse, dal veterinario.
Eravamo in auto solo io e il cane, una volta arrivati, tutto il personale indossava la mascherina e non c’era nessun altro ‘’paziente’’ , visto che le visite sono tutte su appuntamento.
Andati, vaccinato, tornati a casa nel giro di un’ora. Nessuno mi ha fermato. Tutto bene.
Ma non è questo il succo del discorso di oggi. La cosa che mi fa ‘’fremere’’ è il fatto che Il Group Veterinarie de l’Argens a Roquebrune sia pieno di medici italiani.

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Ragazzi, per me quelli di 35/40 anni sono ‘’ragazzi’’, simpaticissimi e preparati che hanno studiato e si sono preparati in Italia ma che in Italia non hanno trovato lavoro.
Eppure, sono i quattrini italiani, le nostre tasse tanto per intenderci, che li hanno fatti studiare ma, per trovare un lavoro sicuro e retribuito decentemente, sono dovuti espatriare.
Vi sembra normale? Ma soprattutto vi sembra ‘’giusto’’?
Ricapitolando, l’Italia investe nelle università, prepara una nuova classe di lavoratori altamente qualificati ma poi è incapace di dar uno sbocco lavorativo ai laureati da lei stessa preparati.
Non voglio sembrar monotona ma l’Italia, grazie alla conformazione geografica che si ritrova, avrebbe potuto e dovuto esser una sorta di Florida d’Europa! Il che significa che pensionati, con mezzi economici medio/alti di tutta Europa, avrebbero potuto riversarsi qui in massa e godersi l’agognato riposo. Portando ovviamente un sacco di quattrini!
Siamo o no un ‘’dito nel Mediterraneo’’?
Ma… guarda un pò, invece, questa occasione ce la siamo fatta fregare dai francesi con la Costa Azzurra!
Io vivo in Costa Azzurra, ed è bellissima per carità, ma … non vorrete mica dirmi che il mare della Sicilia è meno bello di questo no? Per favore!
Eppure … eppure … persino i prezzi delle case vicino al mare, qui in Costa Azzurra, a parità di offerta, sono più bassi che in Italia, ma come mai? Come mai?
Senza contare che le fognature qui non si sognerebbero mai di scaricarle in mare, cosa che da noi invece. Ricordo di certe nuotate in Calabria che, dopo una certa ora era meglio non fare, visto quel che ‘’galleggiava’’ in superficie! … bè lasciamo perdere.
Continuiamo a stendere ‘’veli pietosi’’ e a raccontarci delle bugie.
Più che un ‘’velo’’ sul nostro paese bisognerebbe metterci sopra un macigno!
Che cosa abbiamo di sbagliato noialtri? Siamo pieni di risorse, ci inventiamo di tutto, ci togliamo dai pasticci, siamo buoni e collaborativi, ci sciogliamo per un cane ferito o un gattino abbandonato ma … vigliacco se siamo capaci di far funzionare le cose, qualsiasi cosa!
Continuiamo a dire frasi fatto come: ‘’Dove non arriva lo Stato arriva la malavita organizzata’’, oppure: ‘’Le cose non cambieranno mai’’.
Ma che cosa caspita impedisce allo Stato di arrivare ‘’prima’’? Lo abbiamo capito il motivo? Lo abbiamo capito di che si tratta si o no?
No evidentemente! Perché dopo anni e anni che ripetiamo le stesse cose, dovremmo esser pur riusciti a capire che cosa c’è che non va, o no? Continuiamo a rivangare cose fritte e rifritte. Mi si accappona la pelle quando nel Sud si parla ancora di una Unità d’Italia che non è stata ‘’equa’’! Che il Re non è passato da Via Caracciolo, come ci ricorda il libro della Matilda Serao: ‘’Il ventre di Napoli’’!
Sentire che ‘’loro’’ prima erano in gambissima ma che, dalla nascita del Regno d’Italia ahimè, gli son capitate tutte le disgrazie del mondo! Ma che caspita! Non sarebbe ora di superarle ‘ste menate?
Le nostre palle al piede si chiamano Mafia, ’Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita che pare arrivino ovunque e moooolto prima del Governo.
Queste associazioni malavitose infatti NON sono appesantite dalla burocrazia! Ma … vogliamo eliminare ‘ste palle al piede si o no? Vogliamo eliminarle ‘ste pastoie si o no?
Allora tiriamo fuori la rettitudine e l’impegno che è in ognuno di noi. Alleggeriamo la burocrazia, rendiamole snella e corretta. Smettiamo di pretendere che sia il cittadino a dimostrare sempre l’onere della prova ma pretendiamo iinvece che sia la burocrazia a funzionare per aiutare il cittadino e non per metterlo in croce!
Da da pensare al fatto che, nei paesi anglosassoni, il funzionario pubblico si chiami: ”Civil servant” (servitore) mente da noi si chiama ”Pubblico Ufficiale”!
‘’Seghiamo le gambe’’, metaforicamente parlando ovviamente, a quelli che invece la burocrazia pretendono di gestirla a ‘’modo loro’’. Una burocrazia che si inginocchia al ‘’potente’’ e che tartassa il ‘’piccolo’’!

Morale … quelli bravi e intelligenti, studiano e poi espatriano, mentre da noi rimangono, non me ne vogliate, i meno ”titolati” che poi diventano, figuratevi, i Ministri che dovrebbero risolvere problemi atavici che ci attanagliano.

Mah …

Alla prossima

Elena