Pensierino del mattino …
Le api sono sempre di meno. Noi tutti sappiamo che gli insetti impollinatori sono fondamentali per la nostra sopravvivenza, eppure questi animali sono sempre di meno e quindi fanno sempre di meno il loro fondamentale mestiere che è poi quello di impollinare, andando di fiore in fiore e quindi di permettere alle piante di riprodursi e a noi, grazie a questa loro attività, di sopravvivere.
Come mai sono sempre di meno questi insetti? Beh … anche questo lo sappiamo tutti.
Sono anni che multinazionali come Bayer e Syngenta utilizzano pesticidi per tenere sotto controllo gli insetti che infestano le produzioni agricole, ma tutti sappiamo anche che questi prodotti, nonostante le rassicurazioni e le pressioni mediatiche esercitate dai giganti farmaceutici, sono dannose anche per le nostre amiche api.
Le coltivazioni estensive sono costrette ad utilizzare pesticidi, viceversa la loro manovalanza dovrebbe essere immensa. Solo i contadini di un tempo, conoscevano ed esercitavano un controllo locale e naturale sulle loro produzioni. Come ad esempio favorivano la presenza di coccinelle e di uccelli che si nutrivano di insetti nocivi. Ma oggi? Oggi non abbiamo nemmeno più le rondini invece.
Oggi le produzioni agricole sono immense distese pelate dove un singolo individuo, seduto dentro un trattore mastodontico, con aria condizionata e musica, getta nel terreno, nell’ordine: fertilizzante, seme, pesticida. Che cosa volete che costui abbia a che fare con l’equilibrio della natura? Che cosa volete che a costui importi di quello che effettivamente succede sotto di lui? Lui vuole solo un buon raccolto a fine stagione. Non importa se per produrlo muoiono milioni di insetti impollinatori.
Ma … alla lunga, questo ‘’sistema’’ siamo sicuri sia quello ‘’vincente’’?
Naaaa …
Forse sarebbe preferibile ritornare ad una dimensione più umana e ridotta della produzione agricola. Per non perdere quel ‘’contatto’’ meraviglioso e fondamentale tra noi e la natura che ci circonda e che ci permette di vivere in equilibrio con essa.
Alla prossima
Elena