… o per esser più precisi, possiede cimiteri solo per le piccole minoranze musulmane e cristiane.
Circa l’80% della popolazione del Nepal infatti è di religione Hindù, il 10% buddista, il 4% musulmana, l’1% cristiana … e poi vi sono i fedeli della religione ”Bon” che credono nella natura mentre il resto della popolazione è ateo.
In questo momento nelle preghiere dei buddisti tibetani si sente in continuazione la frase: ”Om mane padme hum” . Questa frase, conosciuta come ”mantra del cuore”, invoca Avalokiteshvara, il Dio Buddista della compassione.
Secondo loro, questo Dio, se pregato lascia il suo ”nirvana” per aiutare chi ne ha bisogno. La drammatica coincidenza è che il terremoto sia scoppiato proprio durante le celebrazioni dedicate a Avalokiteshvara.
Comunque adesso in Nepal uno dei compiti più impegnativi per i sopravvissuti è di costruire pire per dar fuoco ai corpi.
In Nepal non ci sono cimiteri … non vestono eleganti i loro morti e non li chiudono in scatole sottoterra come facciamo noialtri.
Le pire funerarie sono, secondo loro, il modo migliore per trattare i corpi dei defunti.
Se il corpo non è distrutto subito, lo spirito continua a vagare, rimanendo intrappolato tra due regni incompatibili … rischiando così di non trovare un’ altra ”casa” in cui vivere.
Alla prossima
Elena