Erdogan detto anche il ”Califfo” o il ”Sultano” …
Il Consiglio di sicurezza nazionale (Mgk) ha deciso di adottare lo stato di emergenza in Turchia per 3 mesi, in base all’articolo 120 della costituzione turca e questo per ”affrontare rapidamente le minacce” legate al fallito golpe.
Cosa intenderà il Califfo per ”rapidamente”? Mah …
Lo ”Stato di emergenza” deve ora essere ratificato dal Parlamento ma figuriamoci se si permetteranno di non ratificarlo!
Comunque, durante lo stato di emergenza il Consiglio dei ministri guidato dal presidente può emanare decreti che avranno valore di legge nelle materie sulla sicurezza dello Stato. Erdogan spergiura che verranno garantiti i diritti delle persone … ma intanto chiede a gran voce che sia ripristinata la pena di morte.
Al momento si procede con con le epurazioni contro i sospettati golpisti e perché no … mentre c’è anche con tutti quelli che non la pensano come lui.
In questi giorni il Califfo sta riorganizzando i vertici militari … bombarda i Curdi in Iraq … manda via tutti i rettori di tutte le università laiche … manda via professori … giornalisti … già da tempo si era impossessato del più grande giornale turco e lo aveva fatto diventare un organo di propaganda a suo beneficio.
Secondo Erdogan dietro al colpo di stato c’è Gülen, il fondatore del GM (Gulen Movement) che predica un islam alleato di scienza e democrazia e partito nemico dell’ AKP (pro-Islamic Justice and Development Party) di Erdogan, attualmente al potere.
Gulen ed Erdogan
Gulen vive in America ed Erdogan sta chiedendo agli USA l’estradizione per poterlo giudicare a modo suo.
Anche se non passasse la tanto agognata legge per ripristinare la pena di morte, essere in un carcere turco non garantisce proprio nulla. Per fortuna gli americani non si fidano e per l’estradizione chiedono prove e non sospetti.
Il concetto di democrazia di Erdogan è ”molto particolare” … non dimentichiamo che oltre ad essere intriso di autoritarismo è un ex teppista da strada passato alla politica. In ogni caso ‘sto colpo di stato invece di ”indebolirlo” lo ha ”rafforzato” alla grande. Il ”popolo” sta dalla sua parte e a questo punto sull’intelligenza di ”noi popolo” nutro dubbi sempre maggiori.
Ergodan al momento dell’attentato era in vacanza sul mar Egeo, ma quando i militari golpisti sono arrivati per arrestarlo non lo hanno trovato!
Combinazione … era appena scappato a bordo di un volo, ed era tornato ad Istanbul dove lo aspettavano migliaia di sostenitori che, allertati dai media di regime del ”colpo di stato in atto” , avevano reagito contro i militari … e che reazione!
All’aeroporto una nutrita schiera di costoro sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A costoro Erdogan ha sparato una serie di frasi populiste tipo: ”Voglio ringraziarvi per quello che avete fatto stanotte a nome mio e della nazione … restiamo insieme … noi siamo una nazione … un’unica bandiera … una sola patria … un solo Stato” … bla… bla … bla …” ,
Vorrei proprio sapere ”chi” cavolo lo ha avvertito di ‘sto colpo di Stato … anche se, conoscendo l’individuo e vedendo i risultati, si potrebbe sospettare che quanto successo lo abbia organizzato lui stesso per aumentare a dismisura grazie allo ”stato di emergenza” il suo potere e sbarazzarsi quindi di tutti quelli che, contrariamente a lui, vorrebbero uno stato laico.
Come diceva l’orribile Andreotti: ”A pensar male si fa peccato … ma quasi sempre ci si azzecca”!
Alla prossima
Elena