Archivi del mese: giugno 2018

Finalmente l’Europa parla di noi … porta avanti le nostre istanze … 

Ma quando? Ma dove? Ma che film hanno visto ‘sti due?

Il duo Salvini/Di Maio, tramite quel ‘’festival di competente autonomia’’ di nome Conte,  si dice è felicissimo di aver portato a casa un accordo che altro non si potrebbe definire se non ‘’ridicolo’’ .

Il duo della ”meritocrazia”. Uno mantenuto 12 anni a giurisprudenza dai genitori senza laurearsi, l’altro iscritto a Scienze Storiche senza laurearsi. Più che di ”meritocrazia” per i due in oggetto si dovrebbe parlare di ”miracolati”!

Infatti è un accordo che vede l’accoglienza degli immigrati su base ‘’volontaria’’! ‘’VOLONTARIA’’ … ma avran capito cosa significhi il termine ‘’volontario’’ si o no? Secondo me lo hanno capito eccome, il fatto è che quando si rivolgono a noialtri credono di rivolgersi sempre ad una massa di beoti ignoranti , quindi girano la frittata per farci ‘’digerire’’ qualsiasi cosa.  Sono peggio dello ‘’gnomolaccatodibiaccamarroneintesta’’,  quello che quando parlava del ‘’popolo italiano’’ faceva sempre riferimento alla ‘’casalinga di Voghera’’, tanto per chiarire in maniera dispregiativa, l’inutilità/incapacità/ignoranza dell’elettorato. 

La tanto decantata ‘’Vittoria’’ per ora altro non è se non quello dell’accoglienza basata sulla ‘’volontarietà’’ e che i centri di smistamento restino nei Paesi di primo sbarco. Quindi? Di che cosa dovremmo esser contenti? E’ peggio di prima … Mah … 

Ma veramente Lega e M5S pensano che in Europa noialtri ci si possa permettere di andare a ‘’fare la voce grossa’’? Ma poveri illusi … persino la Merkel è educata e diplomatica, e dire che i tedeschi hanno una voce in capitolo che noialtri ce la sogniamo!

Noialtri abbiamo eletto due individui che ci rappresentano benissimo, due ’’bambini capricciosi’’ che pestando i piedi e facendo i cafoni credono di ottenere chissà che cosa dagli altri Stati membri della Comunità.

I due ‘’monelli’’ passano la ‘vita’’ ad aggredire l’Europa … l’ultimo intervento in ordine di tempo è quello del Ministro degli  Interni Salvini, che giovedì, di fronte alla condanna dell’Italia da parte della corte europea dei diritti umani per la confisca di terreni dove, secondo le autorità, si era costruito abusivamente, ha attaccato: ‘’La Corte di Strasburgo condanna l’Italia e difende gli eco-mostri?  Ennesima prova del fatto che certe istituzioni dovrebbero essere chiuse’’. (°)

Il fatto che noialtri non si sia capaci di gestire problemi legati al nostro territorio in maniera autonoma e che si sia costretti a far ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo la dice lunga sulla nostra efficienza. 

Salvini e Di Maio comunque non fanno altro che ‘’calcare la mano’’ sull’Europa …aggredirla buttando ‘’sassi’’ a destra e a manca e poi nascondere la mano. Tra l’altro questo atteggiamento non si direbbe tanto mirante a risolvere questioni politiche ma sia solo una strategia mediatica per aumentare la propria personale visibilità,  la ‘’supremazia’’ tra i due. E quindi vai con ‘’annunci’’ che se fossero fatti da bambini meriterebbero, come reazione, solo dei ceffoni! 

Ecco che Salvini dice che la Tunisia è un Paese libero e democratico che non sta esportando ‘’gentiluomini’’ ma spesso e volentieri solo galeotti! Il che ovviamente è risultato in una ‘’mezza crisi diplomatica’’.  

Poi ecco il ”genio” Salvini uscire con un’altra ‘’chicca’’, stavolta sul limite del denaro ’’contante’’ voluta da tutti in Europa, per contrastare sia il ’’nero’’ che la ‘’malavita organizzata’’: ‘’Fosse per me non ci sarebbero limiti di spesa al contante’’!  Ma ‘ste uscite le fa per attirarsi le simpatie di ‘’chi’’ esattamente? Non certo degli altri Paesi europei che sanno benissimo che noi abbiamo dato i ‘’natali’’ ad associazioni come:  ‘’Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita’’! 

Poi fa la ‘’guerra dei censimenti’’ chiedendo il monitoraggio dell’etnia ROM. 

Ecco quindi che Di Maio (sembra di essere a scuola tra liceali)  fa la ‘’controproposta’’. Dato che devono avergli spiegato che la Costituzione italiana non prevede il censimento per ‘’etnie’’, chiede allora il ‘’censimento dei ‘’raccomandati’’ della Pubblica Amministrazione compresi quelli della Rai’’ e poi, sempre Di Maio, ha il coraggio di dire che il governo del cambiamento deve ristabilire un po’ di meritocrazia! Mamma mia da che pulpito! Era un disoccupato senza né arte né parte, mantenuto 12 anni a giurisprudenza dai genitori, senza peraltro dare esami e laurearsi … e mò è nell’ordine:  Ministro del lavoro, Ministro dello Sviluppo Economico nonché Vice Primo Ministro!  Alla faccia della ‘’meritocrazia’’! Lui più che ‘’raccomandato’’ è proprio un ‘’miracolato’’! 

Ma torniamo al Salvini che butta un’altra pietra, quella sulla ‘’sanatoria fiscale’’. E dice: ‘’Bisogna chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse». Un’ipotesi che interesserebbe il 94% dei crediti fiscali,  in pratica l’86,4% dei ricorsi incardinati nei vari gradi della giustizia tributaria alla fine del 2017. Ovviamente queste ‘’boutade’’ attirano le simpatie in patria ma non sono certo ben viste in Europa. 

Poi eccolo che ‘’rompe di nuovo le scatole’’ sul tema dei vaccini e,  dall’alto della sua laurea MAI conseguita (come l’amico Di Maio) in Scienze Storiche,  dice che dieci vaccini obbligatori sono inutili, dannosi e pericolosi’’!  

Di Maio non sapendo come farsi notare esce con: ‘’Lo Stato deve intervenire  e fornire gratuitamente una connessione ad Internet di almeno mezz’ora al giorno a chi non può ancora permettersela’’.  E, come se non bastasse, attacca la riforma del copyright che, secondo lui, invece di mettere regole ai guadagni assurdi a scapito di altri nel far-west della rete, rappresenterebbe invece un grave pericolo che arriva direttamente dall’Ue e che potrebbe mettere il bavaglio alla rete. D’altronde da gente che vive del ‘’blog di Grillo’’ e di una Agenzia di Strategie Digitali che cosa ci si può aspettare? Una regolamentazione della ‘’rete’’? Macché! Quindi avanti con il ‘’far-west’’ e i guadagni esentasse dei pionieri. 

Poi ‘’ciliegina sulla torta’’ ecco che paventa di sovvenzionare il cavallo di battaglia del ‘’Reddito di cittadinanza’’ con fondi europei!  

Infatti il 21 giugno il giovane leader del M5S, al termine del Consiglio dei ministri degli Affari sociali a Lussemburgo ha chiesto una accelerazione sul reddito di cittadinanza attraverso l’utilizzo dei fondi Europei per i centri per l’impiego. 

Immaginatevi come possono aver reagito gli altri paesi. Tutti sanno che siamo pieni di debiti ma che in campagna elettorale i due hanno promesso mari e monti e mò i soldi per finanziare le promesse le vogliono dall’Europa? Ecco infatti che dall’Unione Europea arriva la frenata della ‘’Commissaria al welfare’’  che ribadisce che il Fse (Fondo sociale europeo) NON può essere utilizzato per sostituire la spesa nazionale, né per misure ordinarie o per politiche ‘’passive’’.

D’altronde,  né Lega né M5S hanno mai voluto né vogliono l’Europa, quindi che cosa stanno facendo? Stanno facendo la ‘’voce grossa’’, chiedendo tutto quello che passa loro per la testa,  tanto … male che vada ci butteranno fuori, quindi potranno dare la colpa all’Europa dicendo: ‘’Vedete? Noi avremmo voluto un’Europa diversa ma loro non vogliono … ’’. 

Il ‘’nemico’’ da combattere è diventato l’Europa. Costoro non hanno un piano per il futuro … costoro combattono ‘’nemici’’ … come i bambini sono solo in grado di giocare a fare la ‘’guerra’’. 

Intanto … Trump prova a spaccare l’Europa in tutte le maniere, mò inizia a proporre alla Francia accordi ‘’separati’’ …

Alla prossima

Elena 

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(°) La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che le autorità italiane non avrebbero dovuto procedere con la confisca di numerosi terreni per costruzione abusiva senza una precedente condanna dei responsabili (assenti nei casi esaminati per varie ragioni, tra cui la prescrizione): la sentenza riguarda Punta Perotti (Bari), Golfo Aranci (Olbia), Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio Calabria).

Naturalmente Salvini ha colto la ‘’palla al balzo’’ ed ha attaccato la Corte Europea dicendo che ‘’difende gli ‘’eco-mostri’’. Ovviamente lo ha fatto per farsi ‘’bello’’ insultando l’Istituzione Europea.  Quello che mi lascia perplessa non è la sentenza in se ma il fatto che il Ministro degli Interni,  non si chieda nemmeno per un attimo come mai noialtri non si sia capaci né di costruire case in maniera decente da soli né di distruggerle in caso di errori,  ma di aver bisogno di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo! Tutti sappiamo che la giustizia non può fare altro che applicare la legge. Cerchiamo di applicarla noi e non rompiamo le palle al resto del mondo per poi lamentarci delle decisioni altrui!  Noi costruiamo dove non dobbiamo, non siamo capaci di gestire il territorio se non con delle ‘’mazzette’’ a destra e a manca, poi passiamo la patata bollente, dopo anni ad anni di contenziosi alla Corte Europea e poi ne critichiamo la sentenza? Ma che pena … 

Fumi? Ti ammali di cancro? Sono ‘’fatti’’ tuoi … 

Una storica sentenza quella emessa dalla Cassazione nella vicenda che vede un malato di cancro contro la multinazionale Philip Morris Italia.

I familiari dell’uomo, morto nel frattempo, si sono visti respingere il ricorso  contro la multinazionale in considerazione del fatto che il ‘’fumare’’ è una libera scelta dell’individuo, pur sapendo che il fumo fa male.

Il contenzioso era stato aperto contro la Marlboro accusata di aver inserito subdolamente nella propria miscela di tabacco, sostanze in grado creare dipendenza fisica e psichica, tanto da far diventare i fumatori esattamente come i drogati! 

Mio padre è morto di cancro ai polmoni. Ricordo ancora le sue parole quando gli diagnosticarono il tumore: ”Quando ho iniziato a fumare … non sapevo …”! Ed aveva ragione! Era nato nel 1931 ed aveva iniziato a fumare da ragazzo quando nessuno metteva in relazione cancro e fumo. Quando iniziarono a farlo lui aveva già smesso da anni … ma era troppo tardi.

Non si fuma per rilassarsi ma è la sigaretta che dà dipendenza. Il fumare una sigaretta non è un rilassamento in sé, ma è semplicemente accontentare la ‘’necessità’’ la ‘’dipendenza fisica’’ provocata dalla sigaretta. Insomma quando si accende una sigaretta non lo si fa per ‘’rilassarsi’’ ma perché si è a ‘’rota’’ e si deve ”accontentare la bestia”.

Il ricorso era anche stato fatto contro il Ministero della Salute accusato di non aver salvaguardato la salute pubblica, non obbligando i big del tabacco e lo Stato ad offrire un prodotto più”naturale” e meno dannoso. L’uomo aveva anche chiesto che venisse accertato e dichiarato che le sigarette da lui fumate contenessero sostanze provocanti assuefazione. Richieste rinnovate dai familiari che speravano di ribaltare il verdetto sfavorevole. 

La Cassazione li ha condannati invece anche al risarcimento delle spese per circa 20 mila euro! 

La Suprema corte ha condiviso gli argomenti della Corte d’Appello. I giudici hanno ricordato che è ormai da tempo acclarata la dannosità del fumo.  Già dagli anni 70 si sapeva benissimo che il fumo fosse dannoso alla salute e provocasse il cancro. Già in quegli anni c’erano campagne pubblicitarie, promosse da organizzazioni no-profit che mettevano in guardia gli amanti del tabacco. I film in cui Hamphrey Bogart teneva la sigaretta sempre tra le labbra erano ormai finiti da tempo … quindi nessuna scusa di sorta.

Una legge comunitaria già dal 1990 impone che sui pacchetti di sigarette vi siano avvertenze e fotografie che mettono in correlazione il fumo con il tumore … quindi per quale motivo la colpa dovrebbe ricadere solo ed esclusivamente sul produttore? Conosco personalmente gente che acquista dei ‘’graziosi’’ porta sigarette in modo tale da non vedere le terribili fotografie stampate sulle confezioni! Occhio non vede … cuore non duole.

Insomma, facendola breve, se è vero che esiste il ‘’libero arbitrio’’ esiste anche la responsabilità delle proprie scelte. Fumi? Ti piace? Non sei capace di smettere? Sono cavoli tuoi!

Fate attenzione fumatori … perché da questa sentenza, che vede penalizzati i consumatori e non i produttori, si potrebbero innescare ulteriori effetti a ‘’cascata’’. 

Non pochi già oggi iniziano a chiedersi: ‘’Ma per quale motivo la Sanità Pubblica, alimentata quindi dalle tasse di tutti quanti, fumatori e non fumatori, deve spendere montagne di danaro per curare ‘’gente’’ che si ammala di tumore al polmone provocato dal fumo? Possibile che ci siano persone che, pur sapendo benissimo quanto il fumo faccia male,  continuino a farlo? 

E quindi … per farla breve: Fumi? Ti ammali di cancro? Bè … te lo sei cercato! E’ una tua libera scelta quella di ammalarti … quindi perchè dovrebbero curarti a spese mie’’? 

Se questo ‘’concetto’’ dovesse entrare naturalmente nel ‘’pensare comune’’ … allora si potrebbero, per esempio fare altri ‘’passi’.  Perché non liberalizzare l’uso delle droghe? Anche e soprattutto della cocaina?  In questo modo si eliminerebbe una delle maggiori ‘’entrate’’ della malavita organizzata … senza peraltro intaccare la spesa pubblica sanitaria.  

Cari fumatori … meditate … meditate …

Alla prossima

Elena 

Strage di Ustica, dopo 38 anni …

… 38 anni fa,  il 27 giugno 1980 il volo di linea da Bologna Borgo Panigale a Palermo Punta Rasi perse il contatto radio con l’aeroporto di Roma-Ciampino e cadde nel Mar Tirreno. Tutti gli occupanti dell’aeromobile, 81 persone, morirono.

Perché? Mah …

L’aereo era un DC-9 della compagnia Itavia ed era sotto il controllo di Ciampino e sotto la sorveglianza dei radar militari di Licola (Napoli) e di Marsala (Sicilia). Tra queste tracce radar è stata accertata la presenza di numerosi tracciati radar civili e militari, nazionali e internazionali. 

Durante le indagini venne fuori che il registro di controllo del sito radar di Marsala, aveva una pagina strappata nel giorno dell’incidente. Il pubblico ministero giunse quindi alla conclusione che fosse stata fatta sparire la pagina originale del 27 giugno e se ne fosse riscritta poi, nel foglio successivo, una versione diversa. Interrogato a questo proposito, il sergente Muti, del centro controllo in servizio quella sera a Marsala rispose: ‘’Non so cosa dirle’’.

L’’ammiraglio James Flatley al comando della portaerei americana Saratoga, ancorata il 27 giugno 1980 nel golfo di Napoli dopo aver inizialmente dichiarato che dalla Saratoga non fu possibile vedere nulla perché tutti i radar erano in manutenzione, successivamente cambiò versione (ma dai?) e disse che, nonostante fossero in corso lavori di manutenzione dei radar, uno di essi era comunque in funzione ed aveva registrato un traffico aereo molto sostenuto nell’area Sud di Napoli. Purtroppo i registri radar della Saratoga, nonostante l’organizzazione americana,  sono andati ‘’persi’’. 

Secondo Brian Sandlin però,  ex militare della US Navy in forza sulla Saratoga nel 1980, durante una intervista rilasciata al giornalista Andrea Purgatori e trasmessa durante la trasmissione televisiva Atlantide nel 2017 ha detto che quella sera il comandante della Saratoga informava l’equipaggio che aerei F4 della Saratoga avevano dovuto abbattere due Mig libici che apparentemente si apprestavano ad attaccarli smentendo le dichiarazioni ufficiali a suo tempo rilasciate dal governo americano al giudice Rosario Priore che si occupava del caso, stando alle quali la nave Saratoga quella notte era ancorata in rada a Napoli. Sandlin dichiara inoltre che quella sera la portaerei era al largo e che oltre metà dei caccia erano decollati per ‘’una prova di forza’’ con la Libia e che due di questi erano rientrati senza armamenti perché avevano sostenuto uno scontro con ‘’DUE’’  Mig libici e li avevano abbattuti. In zona era presente anche la portaerei francese Clemenceau per lo stesso motivo.

E ci stupiamo perché non si sa nulla sulla morte di Ilaria Alpi o Giulio Regeni? 🙁

Il 18 luglio 1980 in effetti la carcassa di un MiG-23MS dell’Aeronautica militare libica venne ritrovato sui monti della Sila in zona Timpa delle Magare, in Calabria da contadini del luogo.

Il Giudice Istruttore ipotizzò una correlazione del fatto con la caduta del DC-9 Itavia, in quanto furono depositate agli atti delle testimonianze di diversi militari in servizio in quel periodo, che affermavano di aver effettuato servizi di sorveglianza al MiG-23 non a luglio, bensì a fine giugno 1980, periodo che concordava con la caduta del DC-9. Si teorizzò quindi che il caccia libico non fosse caduto il giorno in cui fu dichiarato il ritrovamento dalle forze dell’ordine (il 18 luglio), ma molto prima, probabilmente la stessa sera della strage, e che quindi il velivolo fosse stato coinvolto, attivamente o passivamente, nelle circostanze che condussero alla caduta dell’aereo Itavia.

Molti testimoni dell’epoca sono morti … alcuni anche in maniera sospetta … 

A 38 anni dall’accaduto, noi oggi sappiamo che, al 99% fu un missile ad abbattere l’aereo causando la morte di 81 persone tra i quali numerosi bambini … la domanda che rimane senza risposta è: ‘’Di chi era ‘sto missile’’? 

Mah …

Alla prossima

Elena  

Tasse e regole alla ”Rete” … finalmente!

Come è strano il mondo … 

tutti ci rendiamo conto che di lavoro ce n’è poco,  tutti ci rendiamo conto che nel ”calderone delle tasse” mancano quindi i soldi di chi il lavoro non lo ha, ma ci rendiamo anche conto che mancano i soldi di aziende come Google, Amazon, Fb, Twitter, YouTube, Apple e via discorrendo. Costoro non pagano le tasse dove fanno reddito ma solo dove scelgono di pagarle! E non ci vuole molto a capire che scelgono di farlo dove è loro più conveniente no? Quindi ricapitolando,  guadagnano in tutto il mondo, ma pagano le tasse solo in un posto, un tantino ingiusto non trovate? 

Costoro guadagnano come Stati interi … ma in proporzione pagano come uno che ha la ”pensione sociale” … vi sembra giusto? 🙁

Eppure … a mettersi di traverso per farli finalmente pagare sono incredibilmente tanti.

Prima di tutto gli stessi proprietari delle aziende in oggetto, ma anche e soprattutto tutti quelli che, grazie alla ‘’rete’’, hanno fatto la loro fortuna. Vediamo un pò di chiarire che cosa stanno cercando di fare per far tornare in circolo, a beneficio di tutti, denari provenienti da una giusta tassazione.

Oggi sappiamo che chi opera in ‘’rete’’ gode di una libertà illimitata ma che soprattutto non paga tasse dove fa reddito ma solo dove decide di mettere la sede fiscale.  Questa mancanza di regole deriva dal fatto che sono aziende ‘’nuovissime’ che, nel giro di pochissimo tempo, sono diventate delle vere e proprie fontane di denaro, per chi li ha inventate ovviamente, perché di lavoro effettivo non è che ne diano poi tanto in proporzione alle loro dimensioni e a quello che guadagnano. Costoro penalizzano tra l’altro tutte le aziende legate al ‘’vecchio sistema’’. Per esempio oggi tutti compriamo su ‘’Amazon’’,  il che significa che non solo negozi tradizionali, ma anche i grandi magazzini sono  penalizzati da questo nuovo sistema di ‘’acquisti’’. 

Se pensiamo che un tempo il ‘’vecchio negozio’’ dava da mangiare ad una famiglia di magari 5 persone, oggi i supermercati danno da ‘’mangiare’’ a molti meno. Nel negozio ci lavoravano padre, madre, figli … nel supermercato ci lavora invece magari solo un membro di una famiglia, ad Amazon ancora di meno. Al di la di questo fatto, la cosa che infastidisce di più, non è solo la mancanza progressiva di lavoro per noialtri, è che costoro non pagano proprio le tasse che dovrebbero invece pagare.

Oggi si vogliono finalmente dare delle regole. Sia sulla diffusione di contenuti online sia delle tasse alle vendite dei giganti dell’e-commerce.  Dopo anni di’ ’bengodi’’  e dei ‘’pionieri del tech’’, i regolatori internazionali stanno fissando qualche paletto in più nel far west dell’industria tecnologica globale. Non si parla solo della maxi-sanzioni comminate dalla Commissione europea a Google (2,4 miliardi di euro) o del suo pressing a Mark Zuckeberg e Facebook, ma di norme rette su un doppio presupposto: uniformare le leggi delle imprese della new economy a quelle delle aziende “normali” o creare parametri inediti, calibrati su modelli di business che sfuggono alle vecchie logiche commerciali. Ormai le aziende del mondo digitale sono entrate in una fase di maturità che fa cadere la scusa della ‘’l’eccezionalità’’ rivendicata quando si trattava di respirare sotto al peso schiacciante della old economy. Quindi devono operare ed essere tassate con regole simili a chi concentra il suo business nel mondo offline, sempre che esista ancora questa distinzione …

Lunedì 2 luglio l’Europarlamento, riunito in plenaria a Strasburgo, voterà la direttiva proposta dalla Commissione Europea nel 2016 per la creazione di un ‘’Digital single market’’.  Il mercato unico digitale in Europa. Il testo è appena uscito dal vaglio della Commissione giuridica dell’ Eurocamera con due modifiche di peso sul fronte dei diritti d’autore. A scatenare le polemiche sono soprattutto gli articoli 11 e 13 del testo. L’articolo 11 prevede l’implementazione di quella che è stata ribattezzata subito ‘’link tax’’, la tassa sui link. La regola imporrebbe a colossi aziendali come Google o Facebook di pagare gli editori ogni volta che linkano un articolo sulle proprie piattaforme. Come?

Rendendo obbligatoria la richiesta di una licenza per pubblicare i cosiddetti  ‘’snippet’’: le anticipazioni dell’articolo dove si possono leggere titolo e prime righe, utilizzati per catturare i navigatori prima di rimandare al contenuto originale. Un “ritaglio” che finisce, spesso, per sostituirsi alla fruizione integrale dei contenuti, soprattutto quando i lettori si trovano di fronte alla necessità di pagare. L’articolo 13 tocca da vicino gli utenti, perché richiede a piattaforme di largo utilizzo come YouTube o Instagram di installare dei filtri (upload filter) che che impediscano ai navigatori di caricare materiale protetto da copyright. Fino ad oggi, social network e aziende tech non erano tenute a vigilare sulla violazione dei diritti d’autore sulle proprie piattaforme. Né, a quanto pare, sono intenzionate a farlo .

Secondo il Financial Times, Google avrebbe già scritto alle aziende beneficiarie della Google digital news initiative (un programma che offre finanziamenti alle iniziative editoriali più innovative) di fare pressing sugli europarlamentari perché blocchino le modifiche alla direttiva. La Commissione è sempre riuscita a tenere testa al lobbying del colosso californiano, ma l’Europarlamento potrebbe essere più vulnerabile alle sue ingerenze. Oltretutto l’argomento della ‘’tassa sui link’’,  tocca anche le corde degli attivisti per il diritto alla Rete libera, rappresentati all’ Eurocamera da una schiera abbastanza trasversale di forze politiche. Incluso il Movimento cinque stelle. Il vicepremier Luigi Di Maio si è schierato apertamente contro la direttiva, accusata di ‘’mettere il bavaglio alla Rete’’.  Se il testo dovesse restare come è stato presentato, ha aggiunto il Ministro dell’Economia, nonché ministro dello Sviluppo Economico, nonché Vice Primo Ministro, nonché  precedentemente disoccupato Luigi Di Maio, il governo ‘’sarebbe pronto a non recepirla’’ e a non accogliere le sue linee guida nel diritto italiano! 

L’Europa, che è quella che più di tutti si rende conto della realtà delle cose, non dimentichiamo che i ‘’diritti’’ sono nati in Europa, che il Welfare è nato in Europa, che la sanità pubblica è nata in Europa, che insomma, noialtri siamo i più evoluti del pianeta,  si è intestata alcune delle battaglie più dirompenti contro lo strapotere, o l’assenza di regole, delle aziende tecnologiche. 

L ’Europa ha segnato una  svolta con i 99 articoli del GDPR (General Data Protection Regulation) un regolamento generale sulla protezione dei dati entrato in vigore nel 2016 e divenuto applicativo dallo scorso 25 maggio. Tra i punti caldi del testo ci sono l’obbligo di richiedere il consenso in maniera chiara e comprensibile (articolo 7), la portabilità dei dati (articolo 20), la notifica di violazione di dati entro 72 ore (articolo 33), la designazione di un ‘’responsabile protezione dati’’ che faccia da vigilante sul rispetto delle regole (articolo 37). Le violazioni sono sanzionate con multe che possono arrivare fino a massimi di 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuale (quando è superiore a 20 milioni di euro). Le misure hanno fatto scattare, a tempo di record, i primi ricorsi:  nel giorno stesso di debutto del GDPR un’associazione no-profit  ha sporto quattro reclami accusando di ‘’consenso forzato’’ Google, Facebook e aziende affiliate come Whatsapp e Instagram.

Un secondo pilastro normativo, e fiscale, dovrebbe arrivare con un progetto tanto pubblicizzato quanto indefinito: la cosiddetta web tax, la tassa sul web. Lo sbocco finale della legge (tecnicamente una direttiva: un atto che va recepito dai singoli paesi e impone di raggiungere un target) è di consentire agli Stati membri di tassare i profitti generati sulla propria giurisdizione, a prescindere dalla collocazione fisica dell’azienda. La Commissione europea ha avanzato lo scorso 21 marzo due diverse proposte: una proposta ad interim per tassare al 3% i ricavi delle aziende digitali che fatturano almeno 50 milioni nel perimetro dell’Unione Europea; una proposta di lungo termine, successiva, per tassare gli utili generati in Europa da aziende digitali che raggiungono nel corso di un anno almeno 7 milioni di ricavi l’anno in un dato paese, 100mila ‘’utenti’’’ o 3mila contratti di business. L’argomento ha già provocato diverse spaccature su scala europea, complicando le speranze del commissario Pierre Moscovici di portare a casa l’approvazione di Europarlamento e Consiglio in tempi accettabili.

Se pur con fatica qualche cosa di ‘’muove’’ … e non solo contro i ‘’migranti’’, che paiono essere l’unico problema mondiale, come se  lavoro e tasse fossero invece cose di poca importanza.  I novelli imperatori della ‘’rete’’ fanno sparire miliardi di tasse dal circuito, soldi che finiscono in una sorta di ‘’buco nero’’ inutile alla collettività, mentre sarebbe un bene che questo denaro, grazie a giuste tasse,  tornasse in circolazione a beneficio di tutti quanti. 

Siamo in pochi, oggi come oggi a lavorare … in compenso tra quei pochi c’è gente come Zukerberg, che  guadagna da solo come uno Stato, quindi è giusto che gente come lui paghi le tasse in proporzione.  

Si chiama ‘’ridistribuzione del reddito’’ Signori … e deve essere fatta al più presto se non vogliamo che il mondo sia diviso in:  quattro gatti da una parte che vivono come nababbi ed una marea di individui dall’altra che fatica ad arrivare a fine mese e a cui vengano offerti solo mestieri degradanti, mal pagati e che paiono più una schiavitù piuttosto che un lavoro dignitoso. 

Caro Di Maio, capisco che Lei alla ‘’rete’’ ci sia ‘’affezionato’’ e che grazie alla rete sia stato ‘’miracolato’’ … ma si rassegni è necessario che a questa rete, tanto utile per prendere ‘’pesci’’, vengano messi seri ‘’paletti’’ e soprattutto è necessario far pagare a chi con essa guadagna fior di quattrini altrettante tasse. Altrimenti … dove vuoLe trovarli i denari per il ‘’reddito di cittadinanza’’? Tassando noialtri poveri cristi? Naaaa …

Alla prossima

Elena 

Migranti: il tandem: ”Salvini/DiMaio” ha colpito ancora …

‘’Sequestreremo la nave’’, annuncia su Fb il ministro delle Infrastrutture Toninelli: ‘’Ci assumiamo noi la responsabilità di portarli sulle navi della nostra Guardia costiera, ma la Lifeline (Nave olandese di una ONG)  la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo: è una nave apolide che non può navigare in acque internazionali’’. Come al solito facciamo i ”duri”. Chi abbiamo preso di mira stavolta? Ma le navi delle ONG naturalmente! Imbarcazioni dove giovani o meno giovani, volontariamente,  prestano soccorso ad altri esseri umani.  Il modo migliore per instaurare delle trattative pacate e ragionate vero? Abbiamo al governo gente che,  invece di discutere nelle sedi preposte,  batte le testate contro le saracinesche! Cribbio come stiamo migliorando!

Intanto scoppia la polemica tra il presidente francese Macron e il tandem Di Maio-Salvini. A cui Di Maio, da buon populista qual’è dà dell’ipocrita. Se Macron considera il populismo dei due geni come la ‘’lebbra’’ dovremmo farci delle domande.  A parte il fatto che quel he noi sappiamo son solo le cose che vogliono farci sapere … in Francia, nonostante tutto il  ‘’can can’’ che viene fatto alla frontiera di Ventimiglia e/o Bardonecchia, gli immigrati continuano ad entrare tranquillamente. Ci sono persino i cartelli lungo l’autostrada al confine in cui si dice di fare attenzione ai ‘pedoni lungo la banchina’’ .  Non dimentichiamo che il VAR è ‘’il regno di Marine Le Pen’’ e quindi il braccio di ferro è, per forza di cose, locale e mediatico. Ma entrare entrano eccome. Per 10 fermati, soprattutto sui ‘’media’’ 100 entrano in realtà.  Questo è un esodo che sarà difficile da contenere perchè, come tutti sappiamo,  il problema è a ‘’monte’’. 

Fuggono da guerre? Fuggono dalla carestia? Fuggono dalla povertà? Cambia qualche cosa?

Se questi nostri fratelli provengono da dove ci sono guerre, bisognerebbe farle finire. Più facile a dirsi che a farsi no? Se invece emigrano perché hanno ‘’fame’’? Che si fa? Li si butta a mare? Nel ‘’sentir comune’’ quelli che hanno ‘’fame’’ è perchè hanno governi di ‘’M’’ … già forse è vero … e allora? I nostri governi come sono? Quanto li abbiamo ”cambiati/migliorati”? Pensate per un attimo se noi italiani vivessimo in Africa, con la malavita organizzata che siamo capaci di produrre … quanto riusciremmo a migliorare la situazione? 

Quanto fanno comodo a ‘’noialtri benpensanti occidentali’’ il fatto che questi Paesi abbiano governi di ‘’M’’? Tanto mi verrebbe da pensare,  visto che in questo modo sono molto facili da corrompere per farci i comodi nostri. Quindi? Non crediamoci assolti perché non lo siamo. 

Torniamo al ‘’duo’’ Salvini/Di Maio … costoro hanno fatto campagna elettorale, mirando entrambi ad un’ Europa dalla quale era più che necessario allontanarsi.   Abbiamo forse dimenticato il famoso referendum sull’uscita dall’euro proposto dal M5S? Abbiamo forse dimenticato le ‘’sparate’’ di Salvini, pappa e ciccia di Marine Le Pen,  contro l’Europa che ci attanaglia? Ebbene i due, per essere eletti, hanno dovuto ”tirare un pò i remi in barca” e promettere, ipocritamente pur di arrivare agli agognati scranni,  di non esser affatto contro l’Europa. Hanno persino dovuto cambiare il Ministro dell’Economia, mettendone uno che tranquillizzasse nell’ordine:  Mattarella, i mercati e gli altri Paesi. 

Ma … una volta arrivati al Governo che cosa hanno iniziato a fare? Hanno iniziato a fare i ‘’duri’’, hanno iniziato a mostrare i ‘’muscoli’’ … hanno iniziato ad essere ‘’cafoni’’. Purtroppo con il nostro ‘’metro bacato’’  noi italiani siamo convinti che l’essere ‘’cafoni’’ sia un pregio e quindi l’ammirazione per Salvini sta crescendo in modo esponenziale ma … non sono tutti ‘’primitivi’’ come noialtri. 

Non dimentichiamo che il resto dell’Europa e del mondo ci vede anche come un paese che ha dato i natali ad organizzazioni come: Mafia, ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita! Ci vede come un Paese che, cito letteralmente ‘’Le Point’’ del 24 maggio 218 n. 2386: ‘’Senza il soccorso dell’Unione Europea l’Italia sarebbe già a terra. L’Europa l’ha salvata dalla bancarotta già nel 2012, quando il Presidente dell’Unione Europea Mario Draghi ha impedito il contagio della crisi greca. Da anni gli acquisti massicci di debito pubblico tengono a bada l’economia della penisola. Gli xenofobi della lega e gli anti-capitalisti del M5S hanno studiato un programma comune che, se attuato, condurrà al disastro! Gli apprendisti stregoni attualmente al governo pensano di far pagare l’incuria dello Stato italiano ai partner europei.  L’incuria italiana è il prodotto di decenni di negligenza e di corruzione, di cui i dirigenti della penisola sono i primi responsabili. L’economia italiana, la cui crescita è anemica paga il prezzo delle insufficienti riforme. In aggiunta, le banche italiane sono fragili, Da sole detengono un quarto di crediti insolvibili. Basterà una scintilla per accendere la miccia’’!

E comunque tornando ai due geni della lampada … quello che riusciranno ad ottenere con la loro aggressione non sarà altro che altra aggressione. Finirà che si coalizzeranno tutti contro questo paese di populisti ignoranti e gli immigrati ce li rimanderanno tutti in Italia, visto che è sulle nostre coste che sbarcano.  Allora si che saranno cavoli amari.  I due volevano uscire dall’Europa? Ci riusciranno benissimo! Nel senso che verremmo sbattuti alla porta!

Abbiamo un debito di 2.300 miliardi di euro … manco riusciamo a pagarne gli interessi. Torniamo alla lira e annulliamo il debito? Bell’idea? Siamo sicuri? Il debito minimo raddoppierebbe … e noialtri senza il ‘’paracadute europeo’’ dove andremmo a finire? Non possediamo ‘’materie prime’’ e se dovessero mai farci un embargo, visto che il debito non potremmo certo pagarlo, torneremmo al Medio Evo! Pensiamo forse di vivere ancora nell’epoca del: ’’Abbiam tre mari … abbiamo tanto pesce che a chi lo vuole lo possiamo regalar’’? 

La politica di Salvini e Di Maio è quella del ‘’ricatto’’? Ma … siamo sicuri di potercelo permettere? Non è che ‘sti due giovani populisti ed incoscienti stanno sopravalutando un pò troppo la realtà?  A chi abbiamo dato le redini del Paese? Mah … 

Poveri noi …

Alla prossima

Elena 

 

Salvini continua la sua campagna elettorale, intanto …

… intanto il debito pubblico italiano a marzo 2018 ha raggiunto il picco di 2.302,3 miliardi. Una montagna insormontabile che rischia di mettere in discussione sia il nostro futuro economico che quello politico.
Uno Stato altamente indebitato come il nostro brucia risorse solo per pagare gli interessi che potrebbero invece servire per finanziare la crescita.
Quello italiano è il terzo debito pubblico più alto del mondo. In rapporto al Pil presto supereremo il 132%. Peggio noi, tra i Paesi più grandi, ci sono solo il Giappone, con un rapporto debito/Pil pari al 239,2%, e la povera Grecia al 181,3%.
La media europea invece è intorno all’85%. L’unico Stato a vedere in calo il debito è stata la Germania, con uno stock al 65% del Pil. (Facciamoci una domanda e diamoci una risposta)

La Padania come Topolinia, non esiste, ma Salvini è convinto di si. Giusto in Padania dovrebbe stare invece che essere il Ministro degli Interni della Repubblica Italiana! 🙁

In questa situazione seria e grave l’unica cosa a cui pensa Salvini è lo sbarco degli immigrati, e continua a farsi campagna elettorale raccontando ai beoti che lo ascoltano felici: “Non siamo mai stati così centrali ed ascoltati. Finalmente i tedeschi, francesi, belgi, olandesi e spagnoli ci ascoltano”.
C’è gente convinta che gli immigrati vengano in Italia e prendano 900 euro al mese! Perchè è quello che gli hanno venduto con informazioni fasulle e strumentalizzate. Quella che i migranti siano mantenuti dallo Stato è una balla colossale, forse la più grossa delle bufale sugli immigrati. Lo Stato italiano non distribuisce nessuna remunerazione mensile a nessuno!  C’è un sistema di accoglienza che costa circa 35 euro al giorno e che serve per garantire alloggio e servizi di base a una percentuale minima di queste persone. Questi 35 euro vengono riconosciuti dallo Stato agli enti che poi effettivamente gestiscono l’accoglienza. Punto. Ma un’ informazione di parte ha fatto si che diventassero 900 euro/mese per immigrato. E di stupidaggini simili ce ne sono a bizzeffe!
Comunque il Salvini più che volersi far sentire sta cercando di farsi buttare fuori dall’Europa e se continua a fare il gradasso è la volta che ci manderanno a stendere di brutto.
Ricordiamo che noialtri ci ha salvati Draghi con la BCE con acquisti massicci e costanti di debito pubblico … quando smetterà, perché prima o poi dovrà farlo,  saranno ‘’cavoli amari’’! Altro che ascoltarci … è la volta che il resto dell’Europa tirerà su un muro contro noi italiani. Invece di dimostrare di essere capaci di fare riforme e cercare di far ripartire l’economia riducendo il debito e aumentando il PIL, abbiamo un governo che ha promesso follie come il reddito di cittadinanza e la flat tax … che se dovessero mai essere attuate porteranno il paese verso il suicidio nazionale.
Ma intanto a noi che ce ne frega … noi adesso siamo contenti perché ci ascoltano per via dei porti che vogliamo chiudere agli immigrati.
Siamo un paese di poveretti …

Alla prossima

Elena

Virgina Raggi sindaco di Roma da due anni …

… cosa è cambiato a Roma da quando c’è Virginia Raggi?
Domani, 19 giugno, festeggia due anni da sindaca e tra due giorni inizierà il processo che la vede imputata per falso sulla vicenda Romeo. Un paio di giorni fa ha avuto il ”problemino” della via intitolata a Giorgio Almirante. Naturalmente si è detta completamente estranea alla faccenda, mentre i grillini in Municipio si sono  scusati dicendo di non sapere proprio chi fosse Giorgio Almirante. Quindi … visto che non sapevano chi fosse il personaggio in questione hanno votato a favore di intitolargli una strada/piazza assieme ai colleghi di Fratelli d’Italia. Noialtri dovremmo forse gioire per il fatto che, dato che costoro non conoscono nemmeno la storia più recente, votano così … tanto per votare? Ma come si fa a non conoscere Giorgio Almirante se si è di Roma? Mah … no comment.
Comunque … a peggiorare la situazione proprio in questi giorni a Roma non si parla altro che del caso, molto ingarbugliato, dello stadio di Tor Vergata. La sindaca, si dice estranea alle inchieste e conferma la volontà di andare avanti con il progetto, sempre che nessun atto amministrativo risulti viziato e che la magistratura non blocchi l’iter. Cosa normalissima nel nostro Paese … vigliacco infatti se riusciamo a fare delle gare d’appalto senza un sistema di corruttela. Un esempio eclatante è la Salerno Reggio Calabria. E’ anni che è ferma, perchè ogni singolo appalto è stato fatto dagli ”amici degli amici”. Questo non è che lo sappiamo solo noi italiani lo sanno anche all’estero. Quindi proviamo ad immaginare il motivo per cui da noi non vengono ad investire degli stranieri? Vabbè … torniamo alla sindaca del cambiamento.

la Raggi con il ”discusso” Lanzalone, l’uomo che era a cena con Davide Casaleggio prima di essere arrestato. Casaleggio junion ha detto di averlo incontrato per ”caso” al ristorante. Peccato che le bugie abbiano le gambe corte e che sia venuto poi fuori che, quella sera, tutto il risotrante fosse stato prenotato dalla Piattaforma Rousseau …

Il biennio Raggi, alla fin dei fini,  si chiude con le stesse emergenze di quando era cominciato: i rifiuti sono sempre lì … gli assessori che, per un motivo o per l’altro hanno dovuto dimissionare sono stati addirittura otto, interrompendo in questo modo qualsiasi tipo di continuità … l’Atac sull’orlo del fallimento era e sull’orlo del fallimento è rimasta … le buche per le strade, a due anni di distanza, sono sempre lì, se non peggiorate.
Alla luce di quanto sopra, se nei primi mesi del suo insediamento era legittimo e normale da parte della Raggi il lamentarsi della ‘’penosa situazione trovata’’ … alla lunga, passati due anni,  si è rivelata una mancanza di soluzioni, una mancanza di professionalità, una assenza di metodo, una carenza di pianificazione. Insomma per farla breve: ‘’una notevole incapacità a risolvere in modo organico qualsiasi cosa’’.
Non mancano segnali positivi  è vero … ma sono slegati da una visione ampia e coordinata. Quella del M5S è un’organizzazione ‘’stellare’’ … e, se si sposa bene con il loro nome, d’altra parte non le permette di agire in maniera coordinata e incisiva. Il bando di gara da 188 milioni di euro in 11 lotti per portare 1,2 milioni di tonnellate di rifiuti indifferenziati per due anni fuori da Roma, per esempio, altro non è se non una resa! Eviterà probabilmente imprevisti ma allontanerà sempre di più una soluzione stabile e strutturale che non arriverà neanche con i due impianti di compostaggio Ama da 35 milioni in corso di progettazione a Casal Selce e a Osteria Nuova.
In fondo basterebbe che copiassimo l’organizzazione e le soluzioni altrui. Non dovremmo nemmeno fare lo sforzo di inventarci qualche cosa di nuovo.
Le città europee si sono date piani di lungo periodo che attirano risorse pubbliche e private, puntando su obiettivi ambientali, produttivi, turistici per attrarre capitali nazionali ed esteri. Roma non può non accettare la sfida di una competizione mondiale anche perché oggi la competizione fra Paesi è anzitutto competizione fra città, fra grandi poli aggregati di sviluppo, capaci di attrarre intelligenze, ricerca, cultura.  Sviluppo significa popolazione residente, servizi adeguati. Uno dei freni più gravi allo sviluppo oggi è lo spopolamento. Le città nel mondo si distinguono fra quelle che crescono e quelle che invece si ‘’svuotano’’ …
Insomma anche per la gestione di Roma, dopo aver speso quantità industriali di ‘’belle parole’’ di slogan …e altrettante quantità industriali di insulti nei confronti di ‘’tutti gli altri’’ … il M5S si è rivelato per quello che è: ‘’tanto fumo e poco arrosto’’!
Facciamo gli auguri alla Raggi per il processo che inizierà dopo domani e di cui nessuno pare essere a conoscenza … tanto meno il suo elettorato, che notoriamente, legge solo la stampa ”amica”.

Alla prossima

Elena

Problemi giudiziari di Virginia Raggi:
https://cosamipassaperlatesta.myblog.it/2018/04/18/3723/

Sogni … incubi …  timori … manie … 

Chi non ha mai sognato o avuto incubi? Chi non ha delle piccole ‘’manie’’ o delle ingiustificate paure?

La sottoscritta per esempio, per qualche strano motivo non ama, quando dorme,  mettere fuori dal letto piedi o braccia. Anche d’estate, se mi scopro per via del caldo,  non li lascio penzolare fuori dal materasso. 

Perché vi chiederete voi? Semplice!  Perché ho l’impressione che qualche ‘’cosa’’ me li possa prendere. Ma sarà ridicolo? Eppure ancora adesso a 63 anni suonati se girandomi metto fuori il braccio e lo lascio penzolare, magari perché fa caldo, dopo un pò immagino una mano biancastra, magra, secca, rugosa, con unghie sporche ad artiglio che esce da sotto il letto e che mi afferra la mano! Quindi terrorizzata la ritiro in gran fretta. Una volta tutta dentro il limite del materasso mi sento tranquilla e sicura. Devo avere qualche problema … 

Quando ero giovane, sono anni che non mi succede più, sognavo in modo abbastanza ricorrente un paio di sogni. Erano sempre gli stessi anche se, ogni volta, le situazioni in cui si svolgevano erano leggermente differenti. 

Premetto che di sogni ne faccio tantissimi anche adesso e che di solito me li ricordo e li racconto poi a mia madre che si diverte.  

Tornando a quando ero giovane, il primo sogno riguardava me che fuggivo da qualche cosa di non ben definito, un qualche cosa che sentivo come estremamente pericoloso e che avrebbe messo in pericolo la mia stessa vita. Per quanto strano possa apparire sapevo che quel qualche cosa era un ‘’punto’’. Si un punto, come quello che si mette con la penna alla fine di una frase conclusa. Questo ‘’punto’’ mi inseguiva inesorabile e sempre con lo stesso passo e io non riuscivo a sfuggirgli perché le mie membra diventavano sempre più pesanti e non riuscivo più a sollevare i piedi da terra per poter scappare e mettermi in salvo.  Quindi rimanevo incollata al pavimento, impotente in attesa di chissà quale triste fine. Questa situazione mi creava un panico tale che, normalmente, mi svegliavo spaventata. Realizzando che si trattava solo di un sogno, dopo un pò mi riaddormentavo e, generalmente, non lo ripetevo più. Direi comunque che questo più che un sogno fosse un incubo. 

Il secondo sogno, a differenza del primo, era estremamente piacevole. Camminavo per una strada, a volte affollata, a volte con pochissime persone, a volte anche solo con una sola persona in lontananza e, ad un certo punto, spinta da qualche forza incontrollabile iniziavo a muovere le braccia come se fossero ali e, con mia grande sorpresa, ogni volta mi libravo in aria,  pur se con un pò di fatica ed iniziavo a volare. 

Ovviamente le persone che erano per strada mi guardava esterrefatte e io gioivo di questa immensa libertà, di questo immenso potere. 

Il bello è che mentre volavo e guardavo dall’alto il mondo, mi impietosivo per quelli che non potevano farlo come me. Era una stranissima sensazione, ero veramente convinta di volare, di essere l’unico ‘’umano’’ bipede in grado di librarsi in cielo e di vedere il mondo dall’alto. Il problema è che anche nel sogno, per quanto bello fosse, non era sempre facile mantenere l’altitudine che mi ero prefissata e quindi dovevo sbattere le braccia in maniera vigorosa.  

Se, alcune volte,  riuscivo a planare senza fatica altre volte la forza di gravità mi attirava al suolo con ostinazione e, proprio per quel motivo anche nel sogno,  mi chiedevo del perché non mi avessero fornito delle ali più decenti, più ampie e più adatte di queste due misere braccia poco funzionali, anche se sapevo benissimo che il mio volo dipendeva non tanto dalle mia braccia quanto dalla mia mente. Ero convinta di usare la mente per sollevarmi da terra e restarci. Ma comunque la sensazione maggiore era quella di estrema felicità e di fierezza. Mi sentivo veramente una ‘’privilegiata’’ e mi domandavo spesso  il motivo per cui mi fosse stato fatto quel bellissimo regalo. 

Il terzo sogno che mi ricorderò per tutta la vita, l’ho fatto solo una volta ma è stato terribile.  Dormivo e nel sogno ero consapevole di dormire, non ricordo dove fossi, se a casa mia o dei miei nonni, ero ragazzina all’epoca, avrò avuto 14 o 15 anni, ad un certo punto non ricordo il motivo, qualcuno mi sparò alcuni colpi di pistola o di fucile. La sensazione di dolore era incredibile. Sapevo anche che non si trattava di un fucile da caccia perché il dolore non era quello che può causare una ‘’rosata’’ di pallini (mio padre vendeva armi e sapevo tutto sui proiettili e sui loro effetti) ma era il dolore secco e tremendo di singoli proiettili distinti. I colpi erano parecchi direi almeno una decina.  Infatti in circa una decina di punti della mia schiena sentivo queste fitte lancinanti che mi trapassavano da parte a parte strappandomi pezzi di polmone, costole e cuore. 

In questo male assurdo, che ricordo ancora benissimo oggi, i miei pensieri erano: ‘’Bè … fa male è vero … ma poi … alla fin dei fini pensavo che morire fosse peggio.  Non mi sarei mai immaginata di morire così giovane, avrei voluto arrivare almeno ai quarant’anni … chissà che cosa diranno i miei amici e i miei genitori? Mi spiace per nonna’’.  All’epoca mia nonna era purtroppo già morta ma nel mio sogno era ancora viva e vegeta e mi preoccupavo per lei. 

Parlando invece di timori come non pensare al fatto che, dopo aver visto il film ‘’lo squalo’’ ho paura a nuotare in mare aperto da sola? E’ una sensazione veramente fastidiosa, perché se c’era una cosa che amavo era nuotare un pò lontano dalla costa, dove non c’era nessuno e mettermi nella posizione detta a ‘’morto’’ a pancia all’aria e godermi la pace assoluta cullata dal movimento delle onde e pensare ai fatti miei.  Ebbene, da quando ho visto il film ‘’Lo squalo’’ questa pace non la trovo affatto. Dopo appena pochi secondi inizio a pensare a quell’enorme bestione che arriva a tutta velocità spalancando le fauci, con quelle migliaia di denti aguzzi che mira direttamente al mio fianco! Terrorizzata, mi giro e nuoto verso riva più in fretta che posso ed esco dall’acqua talmente esausta che la gente mi guarda come per chiedere: ‘’Ma chi te lo ha fatto fare di nuotare a quella velocità? Sei matta? Mica è una gara’’?  Spiegare che scappavo dallo squalo bianco sarebbe troppo complicato …

Tornando a noi, se in mare aperto questa ‘’paura’’ potrebbe avere anche un senso ed essere giustificata, in fondo nel Mediterraneo alcuni squali sono stati avvistati no? Magari non proprio degli enormi squali bianchi ma comunque ce ne sono, il problema vero è che non riesco a star tranquilla a fare il ‘’morto’’ nemmeno in piscina! 

Parliamo di ‘’manie’’ …

Dunque non credo di averne molte ma alcune le ho eccome. La prima riguarda il pane. Mai nella mia vita ho buttato via del pane. I pezzetti avanzati li conservo in una cesta apposita e li faccio seccare per poi grattugiarli ed utilizzarli per le panature. Mai metterei sulla tavola il pane al contrario. Secondo me è una mancanza di rispetto per chi ha fame.  

E poi quando passa un’autoambulanza o un carro funebre mi faccio il segno della croce e per l’ autoambulanza prego sempre che si tratti di una donna in procinto di partorire. 

Questi sono i pensieri con cui mi sono svegliata questa mattina. Concordo sul fatto che avrei avuto bisogno, già da giovane, di ‘’uno bravo’’! E comunque incubi a parte sono considerazioni meno tristi  di quelle che faccio sull’attuale governo italiano, che mi lasciano non solo perplessa … ma proprio disgustata. 

Alla prossima

Elena 

Trump il ‘’Salvini’’ americano … 

Trump, l’uomo del ‘’prima gli americani’’!

Parrucchinogiallo, con la scusa di ‘’violazioni della proprietà intellettuale americana da parte di Pechino’’ , fa scattare tasse del 25% su prodotti di importazione cinese per un valore di circa 50 miliardi di dollari. Come non pensare al fatto che, per esempio, gli americani fanno costruire gli iPhone ai cinesi,  in quanto la loro manodopera è ottima e costa una ‘’cippa’’,  poi li incolpano di ‘’furto’’ di proprietà intellettuale! In pratica i cinesi devono produrre oggetti tecnologici a basso costo per gli americani ma non imparare a fare gli stessi oggetti per il loro mercato. Geniale vero? Certo che i cinesi sono un problema serio per l’economia altrui. Sanno fare cose complicate e imparano pure a farle. Che ingiustizia.  Certo che sono meno complicati i rapporti con l’Africa. In Africa americani ed europei fanno estrarre il coltran ai bambini di 4 anni nelle miniere e chi si è visto si è visto! I bimbi muoiono per l’enorme lavoro? E chi se ne frega! Noi abbiamo le pile per i nostri smartphone a prezzi bassissimi. E… soprattutto non si sognino di venire qui a rompere le scatole!

Ma torniamo ai cinesi che non sono ‘’esattamente come gli africani’’ … Pechino non è certo rimasta a ‘’guardare con le mani in mano’’ e, ieri sera, è arrivata la risposta a Trump: la Cina imporrà una tariffa aggiuntiva del 25% su 659  prodotti americani per un valore di altrettanti  50 miliardi di dollari. Lo fa sapere una nota del Ministero delle finanze di Pechino, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Le tariffe scatteranno il 6 luglio e includono prodotti sia agroalimentari come: semi di soia, mais, grano, sorgo, carne di manzo e di maiale, pesce, formaggi, sia automobili. Per altri beni come medicine, materiale medico e prodotti energetici la data in cui verranno introdotte nuove tariffe sarà comunicata più avanti.

La Cina ha minacciato quindi di rispondere con rappresaglie di identica entità e Trump ha promesso di ‘’alzare la posta in gioco’’ identificando dazi su altri cento miliardi di beni cinesi accanto a crescenti restrizioni sugli investimenti di Pechino negli Stati Uniti.

Parrucchinogiallo ovviamente non si limita a boicottare la Cina ma se la prende anche con altri. Non dimentichiamo che all’ultimo G7 si è alzato, da cafone qual’è, e se ne è andato senza firmare né salutare nessuno e questo perchè  il premier canadese, Justin Trudeau, aveva criticato i dazi statunitensi imposti anche ai ‘’paesi amici’’ su acciaio e alluminio motivandoli con la scusa della ‘’sicurezza nazionale’’! Per la cronaca i maggiori esportatori di acciaio e alluminio negli Usa sono Canada e Unione Europea. (Noialtri italiani stiamo comunque perdendo l’ILVA e quindi ormai non facciamo nemmeno più parte del ‘’gioco’’, senza l’ILVA contiamo sulla scacchiere decisionale come il due di picche!)

Donald Trump: ”Prima gli americani”! Vi ricorda qualcuno?

Trump, non contento di penalizzare acciaio ed alluminio, con la scusa assurda della ‘’sicurezza nazionale’’  ha anche minacciato gli alleati di ulteriori dazi sulle auto di importazione, che colpirebbero anzitutto marchi tedeschi e giapponesi. Noialtri, ci siamo portati avanti con in lavori e siamo già andati a produrre auto negli USA! 🙁 

Insomma la terza guerra mondiale probabilmente non sarà fatta con le armi ma con il commercio. Visto come stanno andando le cose si direbbe che la tendenza di molti politici, e del popolo che li ha eletti, sia quella di ‘’rinchiuderci nei nostri giardini’’, di chiudere le frontiere a tutto ed a tutti. 

Autarchia! D’altronde noi avevamo Mussolini che diceva sempre: ‘’Ci infliggono le sanzioni? E chi se ne frega! Abbiamo tre mari, abbiamo tanto pesce che a chi lo vuole lo possiamo regalare’’! Peccato che oggi ce ne sia un pò pochino e che sfamare a pesce 50 milioni di persone sia un ‘’tantino difficile’’! 

Le frontiere per gli uomini non le abbiamo mai aperte … adesso inizieremo a chiuderle anche per le merci … e poi chissà? Forse anche per la finanza, il che non sarebbe un male visto che non siamo nemmeno capaci di imporle regole comuni.  Ognuno farà con quello che ha … in fondo se non siamo capaci di gestire un futuro tanto complicato meglio tornare all’unica cosa che conosciamo no? Il passato!  Si chiama ‘’decrescita felice’’ e si direbbe siano in molti ad auspicarla.  

Tutti vogliono tornare a vivere nei boschi … il dramma è che tutti lo vorrebbero fare con l’automobile, il cellulare, l’energia elettrica e l’acqua in casa … bè quello forse non sarà possibile. 

Alla prossima

Elena 

Salvini e Macron … braccio di ferro …

Cribbio sono appena arrivati e già sono riusciti a litigare con i francesi!  Salvini d’altronde lo ‘’scontro’’ con l’Europa lo ricerca un tutti i modi.  Non dimentichiamo che deve farsi ”bello” con Marine le Pen. Quando in Europa ci avranno mandati a ‘’stendere’’ di brutto almeno potrà dire: ‘’Non ci vogliono’’! 

Sono anni che, ringraziando il Signore,  non c’è una guerra in Europa ma Salvini,  se continua con ‘sto atteggiamento,  potrebbe esser capacissimo di provocarla. 

Comunque per tornare alla diplomazia, di solito funziona così: ‘’Sono necessarie azioni e parole moderate’’, se si passa la vita a fare annunci tipo: ‘’Chiudo i porti e non ne voglio più sapere di migranti, che se li prendano gli altri, per me possono anche morire in mare’’. Non è che si possa poi pretendere di attirarsi  simpatie e risposte ‘’pacate’’. 

Intanto Macron dice che la Francia NON ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale di scuse da parte dell’Italia , che stanno lavorando con l’Italia comunque, che prega tutti di non cedere all’emozione.  Ma sostiene anche che la provocazione è stata cercata da Salvini, che, altro non ha fatto se non provare di essere più ‘’forte’’ dei democratici.  Salvini in pratica ha detto ai francesi: ‘’Se una nave arriva davanti alle mie coste la caccio via.  Macron si domanda: ‘’Ma … se dò ragione a Salvini aiuto forse la democrazia’’? Non dimentichiamo ‘’chi’’ ci sta parlando e chi si rivolge a noi … perché anche noi abbiamo a che fare con gli stessi’’! (Riferendosi al Front National di Marine Le Pen).

Marine Le Pen with Italian Northern League chief Matteo Salvini in Milan, 28 January 2016. The leader of France's far-right Front National (FN) was on hand in Milan Thursday for a convention of Italy's rightwing, anti-immigrant Northern League (LN). ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO

Eccoli qui ”pappa e ciccia” questa foto risale al 28 January 2016. Il leader del Front National (FN) a Milano assieme a Salvini durante una ”Convention anti immigranti” organizzata dalla lega Nord.

Cari Signori lo avete votato Salvini? E beh …non pensate di non aver votato il Fronte degli euroscettici aggressivi e che non sanno nemmeno cosa sia la parola ‘’dialogo democratico’’. Salvini fa tanto ”can can” ma vigliacco se è mai andato a Bruxelles a sbattere i pugni sul tavolo, eppure era ”europarlamentare” costui no? In Europa è famoso solo per l’assenteismo! D’altronde, paga poco a livello politico la battaglia in Europa, mentre il populismo in patria paga eccome!  Macron con gente simile combatte tutti i giorni e mò gli è pure arrivato Salvini tra i piedi con i suoi proclami populistici.

Comunque, come tutti sappiamo: ‘’Chi semina vento raccoglie tempesta’’, per cui non stupiamoci se tra poco saremo finalmente, come vuole il Padano Salvini e il Fronte Nazionale,  fuori dall’Europa. Preparatevi a tirare la cinghia e a mangiare pesce inquinato.  Altro che reddito di cittadinanza!

In questa brutta situazione il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il Primo Ministro Giuseppe Conte – allineati e coperti e senza voce in capitolo –  hanno annullato i rispettivi incontri a Parigi previsti per oggi con Bruno Le Maire e venerdì con il presidente Macron. (Cominciamo bene) 

Salvini il novello Ministro degli Interni invece di calmare le acque rincara la dose e con il suo solito populismo ripete, riscuotendo il consenso di chi vede gli immigrati come satanasso in persona: ‘’Macron continua istericamente la sua guerra al popolo italiano che in quanto a generosità ha poco da imparare’’. 

Generosità!  Cribbio!  Detto da uno che milita nello stesso partito di Borghezio, quello che dà fuoco agli immigrati sotto i ponti tanto per intenderci, è quasi commovente. 

Comunque tornando ai francesi, i numeri ufficiali dicono che in pochi giorni mille africani sono arrivati a Ventimiglia per entrare in Francia e che sono stati respinti. In realtà sono molti ma molti di più. La maggior parte però ha già capito l’andazzo e ai valichi presidiati dalla polizia manco si fa vedere. Si arrampicano sui sentieri che portano oltre-confine attraverso uliveti e boscaglie. Oppure trovano un passaggio in macchina. Alcuni cronisti del Gazzettino a fine giornata fanno i conti: ‘’Io ne ho portati di là sette in due viaggi’’. Alla faccia delle severe disposizioni dell’Eliseo.

E’ vero che quando la polizia francese becca degli immigrati a Mentone ce li rimanda indietro. Ma, come dice Sameh mentre sale sul furgone della polizia italiana: ‘’Domani rientro in Francia, perchè c’è mia sorella che mi aspetta a Parigi’’! 

Più giù, a Ventimiglia,  c’è l’altro posto di frontiera, quello famoso per i migranti che bivaccano sugli scogli. Parigi ha scelto questo luogo per mostrare al mondo di saper fare la faccia feroce. Gli agenti delle forze speciali stanno sulla linea di confine, come a dire: ‘’di qui non si passa». Ma a conti fatti è soltanto una messinscena. A Napoli direbbero che fanno ammuina. Perché fermare il mare è impossibile, e non bastano certo le facce truci dei gendarmi per interrompere il viaggio di una moltitudine in cammino. Tant’è che al confine,  all’imbocco della galleria dell’autostrada, c’è un cartello che recita:’’ attenzione rischio pedoni in banchina, fate attenzione’’! Come mai? Perchè, nonostante tutto passano ugualmente. Faccio quella strada mille volte all’anno e ne ho visti tanti di giovani uomini e donne in fila indiana passare. Hanno occhi immensi,  spaventati, camminano per chilometri in cerca di una ‘’vita nuova’’ e niente e nessuno li potrà fermare.

Questa Grande Ipocrisia ‘’mediatica’’ serve al governo francese per placare l’insofferenza di chi gli immigrati non li vuole, e non dimentichiamo che il VAR è di ‘’destra’’ e molti sono i sindaci del Fronte Nazionale qui.  In un giorno, tempo fa,  la gendarmeria di Menton ne ha rimandati indietro quasi un’ottantina: ‘’Avevano scontrini di bar italiani in tasca, o biglietti del treno delle nostre Ferrovie’’. Altri però non avevano nulla che potesse certificare una loro presenza in Italia, e il Commissariato di Ventimiglia li ha riconsegnati ai francesi, che hanno dovuto farli entrare senza se e senza ma. E’ una situazione difficile, l’uomo è un migratore per eccellenza e in Francia come in Italia l’insofferenza verso di loro è tantissima. Tenete conto che i francesi poi hanno una massa di ‘’arabi’’ enorme tenuto conto delle precedenti colonie, quindi l’insofferenza è ancora più alta che da noi.

Ma … non sarà certo l’atteggiamento da ‘’duro’’ di Salvini ad attirarsi le simpatie in Europa. Ho l’impressione che lo faccia apposta … lui ‘’vuole’’ la ‘’rottura’’ più che il ‘’cambiamento’’! 

Alla prossima

Elena 

 

Fonte: il Gazzettino.it