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#Costituzione Italiana – volevano il Presidenzialismo, ma si sono rifugiati nella …

..nomina diretta del Presidente del Consiglio!

Dovo averci fiaccato i ”maroni” sproloquiando di #Presidenzialismo, hanno ridotto le ambizioni in una sorta di ”Premierato pasticciato”!

Dunque, come provare a far capire che il fatto di modificare la #Costituzione Italiana, inserendo l’elezione diretta del Presidente del Consiglio da parte di noi ‘’popolo’’ è una cosa sbagliata?
Vediamo se ci riesco.

La Costituzione Italiana la facciamo cambiare a costoro? Vi fidate? Non sarebbe meglio che cambiassero la legge sugli stabilimenti balneari?

La Costituzione Italiana la facciamo cambiare a costoro? Vi fidate? Non sarebbe meglio che cambiassero la legge sugli stabilimenti balneari?

A parte il fatto che nel programma costoro promettevano il Presidenzialismo, quindi l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, poi, per qualche motivo loro personale, lo hanno cambiato in elezione diretta del Primo Ministro. Confidando in che cosa? Nel fatto che tanto per noialtri va bene tutto e non capiamo una cippa? Probabile.

Oggi il #Presidente della #Repubblica nomina il #Presidente del #Consiglio e, su proposta di questi, i ministri.

Il nome del Primo Ministro non è che cada dal cielo, ma viene identificato in seguito ad una fase di consultazioni tra il Presidente della Repubblica ed i membri della Camera e del Senato.
Se, dopo aver ascoltato tutti, viene fuori un nome che raccoglie un largo consenso, a costui il Presidente affida l’incarico.

Facciamo adesso finta che, come vuole la Giorgia, il Presidente del Consiglio lo si elegga con un referendum noi popolo.

Ci sottopongono dei nomi, che potrebbero essere ”chiunque” e noi sceglieremo tra quelli proposti.

Non dimentichiamo mai che noialtri tra Barabba e Gesù non abbiamo avuto dubbi!

Comunque, non facciamo sterili polemiche e facciamo l’ipotesi che l’eletto da noialtri piaccia solo a noi, ma non abbia, in Parlamento, i numeri per governare, che si fa?
Semplice! Per onorare, il voto di noi popolo, hanno deciso di dare un premio di maggioranza tale da permettergli di governare. La proposta del premio è il 55%! A questo punto costui avrebbe un potere enorme e potrebbe decidere alto e basso quel che gli pare.

Pensate sia una buona decisione? Ricordiamoci che costui potrebbe essere eletto con il solo 20% delle preferenze, e… quindi?

Governerebbe il Paese nonostante a sceglierlo sia stato solo il 20% dell’elettorato?
Facciamo finta di si, cosa succederebbe ora che è su quella poltrona? Visto che la maggioranza ce l’ha, grazie al premio che gli consente una maggioranza bulgara, metterebbe nei posti di comando tutti i suoi nominati, tutti i suoi fedelissimi yes man! Che ovviamente, grati dello scranno ricevuto, farebbero i fatti suoi e non i nostri.

In questa situazione a che cosa servirebbe il Presidente della Repubblica? A nulla! E il Parlamento? E le due Camere? Nemmeno visto che sono tutti nominati e fedelissimi dal Primo Ministro.

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Qui di seguito l’estratto del testo approvato dal Consiglio dei Ministri, leggetelo e fate le vostre considerazioni.

Il testo opera su cinque versanti: (tra parentesi le mie considerazioni)

1 – introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni per le Camere, mediante una medesima scheda. Si prevede, inoltre, che il Presidente del Consiglio sia eletto nella Camera per la quale si è candidato e che, in ogni caso, sia necessariamente un parlamentare; (Ora facciamo un pensierino a quello che è il ‘’lavaggio delle meningi’’ che possono farci intorno al nome dell’eletto da ‘’loro’’ sponsorizzato)

2 – fissa in cinque anni la durata dell’incarico del Presidente del Consiglio, favorendo la stabilità del Governo e dell’indirizzo politico; (Quindi anche se dovesse cadere il Governo, l’Eletto resterebbe in carica oppure, al suo posto ci sarebbe un suo ‘’yesman’’!)

3 – garantisce il rispetto del voto popolare e la continuità del mandato elettorale conferito dagli elettori, prevedendo che il Presidente del Consiglio dei ministri in carica possa essere sostituito solo da un parlamentare della maggioranza e solo al fine di proseguire nell’attuazione del medesimo programma di Governo. (Come volevasi dimostrare al punto 2) L’eventuale cessazione del mandato del sostituto così individuato determina lo scioglimento delle Camere;

4 – affida alla legge la determinazione di un sistema elettorale delle Camere che, attraverso un premio assegnato su base nazionale, assicuri al partito o alla coalizione di partiti collegati al Presidente del Consiglio il 55 per cento dei seggi parlamentari, in modo da assicurare la governabilità; (Sarebbero in una botte di ferro e potrebbera fare tutto quel che vogliono!)

5 – supera la categoria dei senatori a vita di nomina del Presidente della Repubblica, precisando che i senatori a vita già nominati restano comunque in carica. (Gente troppo intelligente e libera, quindi incontrollabili dalla maggioranza.)

Il testo si ispira a un criterio “minimale” (alla faccia!) di modifica della Costituzione vigente, in modo da operare in continuità con la tradizione costituzionale e parlamentare italiana e da preservare al massimo grado le prerogative del Presidente della Repubblica, figura chiave dell’unità .
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Se non riusciamo a capire che, quanto sopra, sia una perdita di democrazia, ci meritiamo tutto quello che potrebbe succedere.
Noi possiamo votare in Referendum che ci toccano personalmente e che siamo in grado di capire; come ad esempio: divorzio, aborto, fine vita… ma non fateci votare su probabili Primi Ministri e/o su separazione delle carriere dei magistrati! Lì noialtri, su questi argomenti, ci si perde un pò.
Quando il potere dà la parola al ”popolo” è perché confida nella sua stupidità.

D’altronde… le democrazie evolute prevedono soprattutto un popolo ‘’evoluto’’!

Alla prossima

Elena

Referendum sulla Giustizia! Ma … a noialtri fanno decidere?

Referendum Giustizia – Il 12 giugno p.v. i cittadini italiani che hanno diritto di voto potranno recarsi alle urne per votare i referendum sulla giustizia.
Mi sorge il dubbio che ci stiano prendendo per i fondelli … a voi no?
Noi siamo tutti capaci di capire di che cosa si stia parlando? Ma se abbiamo delle difficoltà a capire come pagare una multa … mò vogliono farci decidere per questioni delicatissime e prettamente tecniche? Non ho capito se lo fanno per fare i ”Ponzi Pilati” o se fingono di migliorare una democazia che è sempre più una democratura.
Comunque, tornndo a noi, i quesiti referendari nascono dalla raccolta firme promossa dai partiti della Lega e dei Radicali italiani  e sono stati dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale lo scorso 16 febbraio. Si ricorda che per la validità del referendum abrogativo l’art.75 della Costituzione stabilisce che la proposta soggetta a referendum è approvata se ha votato la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.
Ok! Detto questo cerchiamo di capirci qualche cosa …

Questo è l’elenco dei quesiti abrogativi che troveremo nelle schede colorate che ci verranno consegnate ai seggi.

1 Quesito referendario numero 1: abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. (Non colposo significa ‘’volontario’’ – cd. “legge Severino”). (Scheda rossa)
2 Quesito referendario numero 2: limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art.274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. (Scheda arancione)
3 Quesito referendario numero 3: separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati. (scheda gialla)
4 Quesito referendario numero 4: partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. (Scheda grigia)
5 Quesito referendario numero 5: abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. (Scheda verde)

Spiegazione semplificata per noi ‘’semplici umani’’.

Quesito nr. 1 – vogliono abolire la legge Severino, che impedisce a chi è stato condannato con sentenza passata in giudicato per crimini volontari contro l’amministrazione pubblica di ricandidarsi ed essere eletto. Ma vi pare normale?
Quesito nr. 2 – Oggi gli incriminati in un processo vengono messi nelle condizioni, se lo stabilisce il giudice, di non poter andare in girundula ad inquinare le prove contro di loro e/o scappare all’estero. Bene! Mò vogliono togliere queste misure … così possono inquinarle o scappare dove gli pare, e lo vogliono fare decidere a noialtri! Hanno la faccia come il ….!
Quesito nr. 3 – oggi un Magistrato può essere sia un Giudice che un PM. E’ bene che costoro si rendano conto al 100% della situazione e non siano fossilizzati né in un compito nè nell’altro. Non dimentichiamo che sia Falcone che Borsellino oltre a PM erano anche chiamati Giudice Falcone e Giudice Borsellino.
Quesito nr. 4 – abolire l’attuale sistema di composizione e deliberazione del Consiglio direttivo della corte di Cassazione e dei consigli giudiziari allargandola a ‘’membri laici’’. Il che significa che gli avvocati come, ad esempio Coppi, quello che, per intenderci ha difeso gente come Berlusconi e l’Amministratore delegato della Thyssen può partecipare ad eleggere i membri del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione? Naaaa … non mi piace affatto. Ma poi, non stanno discutendole in parlamento ‘ste leggi? E quindi? Cosa ce le fanno decidere a noi che non ci capiamo una emerita mazza?
Quesito nr. 5 – oggi per essere eletto e candidarsi nel CSM un magistrato deve aver ottenuto delle firme che lo appoggino. Non vogliono! Questo ‘’dicono’’ servirebbe per evitare le‘’correnti’’ ma … in fondo questa è ‘’democrazia’’! Se non decidono i diretti interessati chi facciamo decidere per mettere gente nel CSM? Gente nominata dalla politica? Da Berlusconi? Naaaa …

Noi cittadini dobbiamo votare per argomenti che ci tocchino personalmente. Leggi come aborto, divorzio, discriminazioni razziali e di sesso e non per la composizione del Consiglio Superiore della magistratura!
State solo facendo inutile propaganda! La nuova legge sulla Giustizia la dovete discutere in Parlamento, vedremo che cosa sarete in grado di combinare! La vogliamo leggere e poi, eventualmente prenderemo delle decisioni con un referendum! Non ”prima” di fare la legge. Roba da matti! Grrrrr …

Alla prossima

Elena

Per il SI: Lega, Forza Italia, Azione, Radicali, Italia Viva

Fratelli d’Italia SI sui primi 3 quesiti e NO per gli altri due

M5S – NO per tutti e 5

PD – lascia libertà di coscienza

Azione, il nuovo partito di Calenda. Ma …

Pensierino del mattino …
Il partito di Calenda, ‘’Azione’’, sarà con i suoi aderenti in 150 piazze italiane da venerdì a domenica.
Nata da pochissimo ha già 15 mila iscritti e queste piazze dovrebbero esser un modo per incrementare le iscrizioni.
La parola d’ordine di Calenda è: ‘’Non ci può essere un cambiamento dello Stato se non ci sarà un cambiamento nel modo in cui i cittadini si relazionano alla politica. Prima di tutto smettendo di affidarci, come criceti su una ruota, a politici “eco” che ripetono solo i problemi, senza spiegare come risolverli’’. E poi aggiunge: ‘’Entra in Azione per dimostrare che l’Italia è più forte di chi la vuole debole’’.
Come non essere d’accordo? Ma … ci sono dei ma.
Sono stata a suo tempo una degli amministratori del PV e non vi sto a dire le discussioni per trovare, tra noi simpatizzanti, un minimo di condivisione. Credo la stessa cosa stia succedendo per le Sardine.
Pur di non perdere di vista l’obiettivo primario del PVT, che era all’epoca quello di monitorare e di indignarci per quel che combinava lo gnomolaccatodibiaccamarroneintesta, ho lasciato, anche perché ero in minoranza, che si fondasse una strana associazione, voluta da gente che apparteneva ai sindacati. Non mi candidai lasciando ad ‘’altri attivisti’’ le cariche di Presidente, Vice Presidente, amministratori, etc. Credevo che, finalmente diventati dei ‘’personaggi importanti’’, si focalizzassero sui problemi seri, invece? Invece io attivista della primissima ora fui all’epoca, su pressione dei nuovi ‘’eletti’’, estromessa dalla pagina fb con la scusa che ero troppo ‘’invadente’’. E niente … siamo così.
In ogni nuovo partito/movimento che nasce c’è sempre qualche cosa che ‘’divide’’. Anche perché i movimenti sono talmente trasversali che dentro i loro contenitori c’è di tutto di più e, trovare una quadra, è difficilissimo.
Quel che dice Calenda è giusto, dobbiamo smettere di subire la politica ed alitare sul collo a chi di dovere, ma è necessario fondare un partito per farlo? Un altro partito? Ancora?
Le sardine in fondo si ripromettono di fare politica attiva senza peraltro fondare un partito ma cercando di creare ‘’massa informata’’ che vota!
Un Popolo informato otterrà migliori risultati rispetto ad un ‘’popollo’’ che segue come un criceto slogan populisti che mirano al mero consenso di chi li lancia.
Bisogna diventare popolo informato che non delega ad occhi chiusi ma che pretende esponenti politici degni di tale nome. Il popolo informato deve scendere in piazza, organizzato e corretto senza vandalizzare nulla, ma con immensi numeri se vuole far pressione! E comunque, fermo restando il fatto che il suffragio debba essere universale NON devono esser universali le candidature. Abbiamo bisogno di persone capaci e preparate che agiscano per la collettività e non ‘’pro domo’’ loro.
Questo se ci pensate bene è il motivo per cui, tutto sommato, ci piace Conte. Ci sembra finalmente uno preparato. Conte ha cultura, è paziente, cerca di mediare, non fa ‘’politica’’ mirante al consenso ma sta cercando di capire come risolvere i problemi, chiamando all’appello, negli Stati Generali, i rappresentanti del tessuto economico del Paese tutto.
Quando ha accettato ‘sto ‘’posto di lavoro’’ non si sarebbe mai immaginato di dover gestire la più grande pandemia mondiale e la più grande crisi economica dal ’29! Eppure non ha ha buttato la spugna.
Ma … sapete perché Conte ci sembra il ‘’sale sulla terra’’? Un pò perché ha uno ‘’spin doctor come Casalino, (sul quale stendo un velo pietoso dal punto di vista umano) ma soprattutto perché Conte è circondato dal ‘’nulla’’!
Noialtri, con il nostro disinteresse di popolo abbiamo permesso che su quegli scranni ci andassero degli emeriti cretini. Degli incapaci che hanno trovato un buon sistema per campare. Un tempo si entrava in banca e ci si sistemava oggi entrano in politica.
Mi fa rabbia il pensare che oggigiorno la Lega, nelle intenzioni di voto, risulti esser il primo partito italiano mentre a ‘’sinistra’’ sorgono come funghi partitini che raccoglieranno percentuali da prefisso telefonico assolutamente inutili per risolvere i guai che ci attanagliano.
I ‘’distinguo’’ sono il nostro forte, in fondo siamo un popolo di artisti, ma a furia di ‘’distinguo’’ si perde d’occhio l’obiettivo fondamentale e ci si perde come al solito in mille rivoli inconcludenti. Se invece di fondar partiti la sinistra si mettesse assieme, dimostrando di esser capace di mediare e trovare una quadra forse le cose migliorerebbero ma … soprattutto arriverebbe al 28,5%.

Alla prossima

Elena

Progetti di sviluppo ‘’italici’’ che finiscono nel ‘’nulla’’ … 

Stamattina leggevo un articolo di Jacopo Gilberto che riporto in parte.

Parla del solare termodinamico che, in Italia purtroppo, chiude definitivamente senza esser in pratica mai nemmeno nato. 

L’associazione di categoria, Anest – Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica, si scioglie e con lei se ne vanno in fumo ben 14 progetti avviati con investimenti privati.

Eppure … la maggioranza di noi italiani si professa ‘’ecologista’’, insiste sulle ‘’energie rinnovabili’’ , quindi dovremmo, in tutti i modi e su tutti i livelli facilitare tali innovazioni no? Macchè! Abbiamo speso e persi nel nulla investimenti privati pari a 300 milioni di euro e li abbiamo spesi per NON costruire 14 grandi centrali solari termiche a concentrazione, quelle che nel resto del mondo producono elettricità concentrando con specchi l’energia del sole.

Le Centrali Solari Termiche sono un’invenzione italiana, utilizzano una tecnologia italiana, ma, in compenso, gli impianti realizzati in Italia sono …  zero!

Il settore industriale del solare termodinamico (quindi non inquinante) in Italia è già morto senza essere riuscito nemmeno a costruire una centrale! Ucciso in fasce da politici assetati di consenso, da comitati nimby (Non in my back yard) del no-a-tutto, da funzionari pubblici miranti alla ”mazzetta”, da norme contraddittorie e tardive, da piani energetici, climatici e ambientali pieni di verbi al ”condizionale” !

All’estero: Usa, Spagna, Nordafrica, Cina, Golfo Persico le centrali termiche a concentrazione piacciono e si costruiscono.

Concentrare i raggi del sole  – Il solare termodinamico a concentrazione è diverso dai comuni pannelli fotovoltaici, nei quali il silicio che viene battuto dal sole emette un flusso di corrente elettrica. Il solare a concentrazione si basa sugli specchi che riflettono e concentrano il calore del sole per far bollire l’acqua con il cui vapore far girare la turbina del generatore. È un’invenzione antichissima nata nel 212 prima di Cristo quando la città siciliana di Siracusa era assediata dal console romano Marco Claudio Marcello; dalle mura di Ortigia lo scienziato Archimede puntò specchi contro le unità del blocco navale, concentrandovi il sole e incendiandole. Si chiamarono specchi ustori.

Un primato italiano andato all’estero  – Presa in mano dagli scienziati italiani in tempi più moderni, la tecnologia del solare a concentrazione è diventata un’esperienza di punta dell’Enea, tanto che il fisico Carlo Rubbia ne fece una bandiera dell’innovazione italiana.  Centri di ricerca si erano impegnati; aziende italiane avevano sviluppato le tecnologie per industrializzare specchi e tubi ricevitori. Risultato? Rubbia ha sbattuto la porta indignato ed è andato a realizzare le centrali termodinamiche in Spagna.

La  Cina che, come al solito, pensa in grande e intende aggiungere 5mila megawatt nei prossimi cinque anni. La Francia medita a impianti di taglia piccola. Vi lavorano il Marocco e il Sudafrica. Ma anche l’Australia, il Messico, l’India, l’Egitto che ha annunciato 1,2 GWe, e la Spagna, che è già forte (hanno almeno 40 centrali da 50 MWe e le più forti società di ingegneria!), il Dubai, ma al solare termodinamico guarda anche l’Oman, per esempio con un progetto cui sta pensando l’italiana Salini Impregilo nella dissalazione con un impianto ibrido fotovoltaico e termodinamico.

La Sardegna del no  – La stessa Italia dove gli specchi ustori furono inventati NON vuole questa fonte di energia pulita perché gli specchi — asseriscono i comitati nimby — ‘’devasteranno il nostro territorio’’ e perché ‘’non è questo il modello di sviluppo che vogliamo’’. (Ma … quale sviluppo vogliono esattamente? La decrescita felice? Chi ha convinto costoro che la decrescita sarà ”felice”?)

Ma andiamo avanti … dei 14 progetti mai completati sui quali sono stati investiti per nulla 300 milioni, la maggior parte erano stati avviati in Sardegna,  ebbene … Non uno ha raggiunto la fase costruttiva. A tutt’oggi sono riusciti ad arrivare solo all’autorizzazione due impianti in Sicilia — ad Aidone e a Gela — per un totale di 53,5 megawatt. Ma … com’è la situazione ad oggi? Vediamo …

Gela …  – l’impianto solare di Gela (Caltanissetta) è un campo ben coltivato a ortaggi fra la strada ferrata per Butera e la provinciale 83. Il progetto era stato proposto dalla Reflex, azienda veneta la cui tecnologia degli specchi per la concentrazione del calore del sole piace all’estero.

Già nel 2011, ai tempi ormai remotissimi del Governo Berlusconi, fu avviato il primo studio di impatto ambientale con un progetto dell’archistar Italo Rota. Progetto splendido, in teoria sarebbero bastati appena 2 anni per realizzarlo. Potenza prevista e produzione di energia elettrica 12,5 megawatt elettrici, ottenuti coprendo di specchi 350mila metri quadri su un’area complessiva di 500mila metri quadri con un investimento di 88 milioni di euro, dei quali opere civili, strutture e impianti sviluppati e spesi nella zona sono 44 milioni. Nei 2 anni di lavoro previsti dal progetto sarebbero stati creati almeno 150 posti di lavoro diretti e indiretti e poi la centrale per la sua operatività avrebbe impiegato 30 operai su 3 turni per i 25-30 anni di esercizio.

Era il 2011. Di nulla in nulla, sono scivolati nella memoria remota i Governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte1 e ora c’è il Governo Conte 2. Ma per il progetto di Gela gli anni sono passati nel niente sottovuoto; sono stati firmati e controfirmati alcuni ettometri di carta protocollata e di sentenze del Tar, ma sul terreno non è stato piantato nemmeno un paletto.

Qui Villasor: la sassaia incolta  – Ciò che sarebbe dovuto essere da anni l’impianto solare di Villasor (Cagliari) è ancora una sassaia incolta alle spalle dell’azienda sperimentale regionale dell’Agris. Il progetto dell’Energogreen (gruppo Fintel) è sfumato. Qui nel Medio Campidano il progetto da 50MWe era appoggiato dall’agricoltore proprietario del terreno, ma venne osteggiato da enti pubblici regionali e da aziende agricole confinanti. Il progetto non è mai arrivato a realizzazione nonostante quintali di carte e di pareri tecnici e legali profusi dalla società proponente.

A Cossoine (Sassari) un progetto simile è stato definito ‘’un’autentica bomba ecologico-ambientale’’! Un incredibile attentato in cui ogni giorno il sole si sarebbe specchiato riempiendo di soldi le tasche di chi voleva catturare i suoi raggi! 

Qui Gonnos: fra i ventilatori eolici – su un terreno ancora incolto a Gonnosfanàdiga (Cagliari) in direzione di Gùspini è dove l’Energogreen ha dilapidato milioni per tentare di realizzare una centrale da 50 megawatt. La Regione Sardegna ha detto che a Gonnosfanàdiga non si dovrà costruire una centrale di specchi perché danneggerà le pecore del famoso pecorino (il cui latte viene venduto per fare il ‘’pecorino romano’’ – perchè vigliacco se sono capaci di fare il ‘’pecorino sardo’’ ; oppure viene rovesciato per protesta sull’asfalto) e perché renderà meno biologiche le colture biologiche. 

(Una nota a margine: la Regione Sardegna che ha detto no alla centrale a specchi di Gonnosfanàdiga ha appena detto sì al gasdotto per alimentare l’isola. Che dire?)

Che cosa manca?  – Il settore muore perché manca da anni l’annunciato decreto denominato Fer2, cioè il sistema di incentivazione di queste tecnologie sperimentali. Intanto il Governo esulta per il piano integrato energia e clima (Pniec) per ridurre del 55% le emissioni di CO2 dell’Italia entro dieci anni.

Emigrazione industriale  – Vi avevano investito denaro e competenze decine di aziende come (qualche nome a titolo di esempio) l’Enel, la Techint, la Maire Tecnimont, l’Eni. Racconta Gianluigi Angelantoni, imprenditore e presidente della morta associazione Anest: ‘’Noi avevamo costituito la società Archimede Solar Energy, che oggi senza più progetti è rimasta con un solo dipendente, che è l’amministratrice delegata Federica Angelantoni, mia figlia, con l’incarico di definire un trasloco forzato in Cina’’.

Rossella Maroni – parlamentare LeU dice: ‘’Si parla molto di green deal, ma non può essere solo una dichiarazione di intenti. Così come il contrasto alla crisi climatica ha bisogno di azioni concrete, accelerazione della transizione energetica in primis. Invece nel nostro Paese si parla molto ma di azioni se ne vedono ben poche. Siamo ancora in attesa del decreto che dovrebbe incentivare le rinnovabili più innovative, mentre la versione definitiva del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima è per diversi aspetti peggiore rispetto alla bozza precedente’’.

A queste idee innovative che finiscono nel ”nulla” se ne devono aggiunger tante altre. Ad esempio si deve aggiungere il progetto fallito del ‘’fotovoltaico’’ nel territorio di Trino Vercellese.

Trino è il ‘’paese simbolo’’ del nucleare italiano.  Aveva  infatti una centrale che, al suo avvio nel ’64, era la più potente del mondo, ma che è morta a causa di un ‘’libero referendum di popolo’’. 

Trino con la Agatos Energia si voleva convertire al fotovoltaico, avviando la realizzazione di un maxi-parco da 70 megawatt. L’investimento da 250 milioni era stato annunciato dalla Agatos Energia, che aveva acquistato dall’Enel per 1,5 milioni di euro un terreno di 164 ettari nell’area di Leri Cavour, a poca distanza dall’impianto nucleare Enrico Fermi, in via di smantellamento dal lontano 1990. Il parco fotovoltaico avrebbe dovuto utilizzare moduli Suntech e sarebbe dovuta entrare  in funzione “entro la fine del 2013”, dando lavoro a 200-250 persone nella fase di realizzazione e a 15 stabilmente durante l’esercizio. L’energia prodotta avrebbe dovuto essere immessa nella rete nazionale sfruttando le connessioni già esistenti nell’area di Leri, dove avrebbero anche dovuti esser realizzati, nella casa del conte Cavour, un centro di ricerca sulle agro-energie e un sala multimediale didattica sull’energia. E anche di questo … non si è fatto ‘’nulla’’!

Un altro esempio recente, sotto gli occhi di tutti, è quello della TAV. Un progetto di trasporto ferroviario che avrebbe inizialmente dovuto unire Kiev a Lisbona, che si è trasformato in un ben più modesto: Torino-Lione, sostituendo comunque i camion sulle autostrade che inquinano, ma … pian piano, tra blocchi No Tav … contestazioni  … reticenze … ideologie ”pro domo sua” …  anche questo progetto  è destinato a morire.

Che dire? Sono tante le cose che non vanno. Si direbbe che noi ‘’popollo’’,  più che ragionare con la testa, lo si faccia con la pancia! Ci si faccia ‘’strumentalizzare’’ da ‘’chi’’ queste innovazioni NON le voglia.  Si direbbe che la burocrazia sia incapace e corrotta,  si direbbe anche che la politica viva solo di ‘’consenso’’ ! Un ‘’consenso’’ fine a se stesso ma che non le serva per il bene del Paese ma solo per rimanere arroccati su poltrone di potere.

Alcuni industriali per bene, che esistono e che sono quelli che fanno andare avanti il paese,  i soldi ce li buttano anche dentro progetti a lungo respiro;  ma … invece di esser aiutati vengono boicottati.

Facciamoci delle domande … e diamoci delle risposte, che non siano ‘’intestinali’’ come sempre però! 

Alla prossima

Elena 

Regionali in Umbria … ottobre 2019

Regionali in Umbria –  A sezioni quasi ultimate c’è un fossato di 20 punti tra la candidata del centrodestra, guidato da Matteo Salvini, Donatella Tesei (57,5%) e il rivale del centrosinistra, Vincenzo Bianconi (37,6 ). L’affluenza finale alle urne è del 64,4 per cento.

Per farla breve, è stata quindi scelta la candidata del partito populista anti Europa.

Di che stupirsi?
Quando le cose vanno male, quando i cittadini non vedono risultati tangibili nel giro di poco tempo, si rivolgono all’ ‘’uomo forte’’! Stavolta l’ ‘’uomo forte’’ è Salvini! La democrazia è percepita come l’ultimo dei problemi e, nonostante la Storia ci abbia insegnato quali siano i risultati delle scelte del popolo, si assiste impotenti ad una coazione a ripetere.

Mi permetto, sommessamente, di ricordare che il popolo, tra Gesù e Barabba, non ebbe dubbi di sorta.

Alla prossima

 

Elena

Taglio parlamentari, legge risolutiva o … specchietto per allodole?

Et Voilà! Il taglio dei parlamentari è legge! La Camera lo ha approvato ieri mentre il Senato lo aveva già fatto in Febbraio. 

Modificando gli articoli 56 e 57 della Costituzione Italiana, gli eletti passeranno da 945 a 600.

I fautori della legge diranno che: ”E’ giusto, in fondo alcuni altri Paesi europei ne hanno anche di meno” . Peccato che non venga loro in mente che il numero dei parlamentari dipenda anche dal numero della popolazione. Ovvio che un paese con quattro gatti avrà meno parlamentari di uno molto popolato no? Visto che la ”rappresentanza” dovrebbe essere ”proporzionale”, va da se che …

Ma lasciamo perdere e torniamo alla ”legge” appena approvata.

La riduzione dei seggi diventerà effettiva al primo scioglimento del Parlamento ma non prima di 60 giorni dall’entrata in vigore della riforma. Quindi questo Governo, a meno che non capiti chissà che cosa,  si è blindato fino alla fine della legislatura.

In che cosa consistono le ‘’riduzioni’’?

Alla Camera e al Senato tutte le circoscrizioni vedranno una riduzione, con una media del 36,5%. 

Sopra la media alla Camera le circoscrizioni Sicilia 1 (da 25 a 15 deputati) e Lazio 2 (da 20 a 12). Da segnalare al Senato il caso dell’Umbria e della Basilicata. Sono le due Regioni che subiscono in percentuale l’emorragia maggiore. Qui i senatori sono più che dimezzati (-57%). In entrambe le regioni infatti si passa da 7 a soli 3 eletti.

Il taglio“costerà” al Nordest la perdita di 39 rappresentanti in Parlamento: 26 al Veneto, 8 al Friuli Venezia Giulia e 5 al Trentino Alto Adige. Il calcolo è riportato dall’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto. Alla Camera il Veneto perderà 18 deputati (da 20 a 13 in Veneto 1 e da 30 a 19 in Veneto 2), il FVG (Friuli Venezia Giulia) passerà da 13 a 8 mentre il Trentino Alto Adige scende da 11 a 7.

Al Senato, per il Veneto si prospetta un calo di 8 seggi (da 24 a 16), 3 invece quelli che saranno persi dal Friuli (da 7 a 4) e 1 sarà tolto al Trentino AA (da 7 a 6). A Palazzo Madama il Friuli avrà un taglio del 42,9% dei rappresentanti, mentre alla Camera la sforbiciata arriverà al 38,5%.

Tutti questi dati sono proprio solo ‘’numeri’’ perchè la ‘’cosa importante’’ che avrebbero dovuto fare sarebbe stata quella di inserire questi ‘’tagli’’ in un discorso organico, compresa soprattutto una legge elettorale degna di tal nome.  A me non importa tanto quanti sono, vorrei però eleggere io i miei rappresentanti … cosa che invece non accade ma continuano a nominarseli loro. 

A parte questa ”eresia” contro la quale ormai nessuno ”batte ciglio”, Di Maio sostiene che il Taglio dei parlamentari ci farà risparmiare 100 milioni di euro l’anno il che significa 500 milioni a legislatura.  E anche qui ”la spara grossa”.

Infatti, secondo l’Osservatorio dei Conti Pubblici, Edoardo Frattola, aveva analizzato su Repubblica quanto effettivamente avrebbero risparmiato le casse dello Stato. Guardando agli stipendi dei parlamentari, tra indennità (soggette a ritenute) e rimborsi, Frattola affermava: “Il risparmio netto complessivo sarebbe quindi pari a 57 milioni all’anno e a 285 milioni a legislatura, una cifra significativamente più bassa di quella enfatizzata dai sostenitori della riforma e pari appena allo 0,007 per cento della spesa pubblica italiana”.

Al di là delle ‘’OO’’ che ci propinano sui ”numeri” del presunto risparmio, questo provvedimento altro non è se non una una ‘’bandiera’’ psicologica,  o uno ”specchietto per le allodole”,  che vengono sventolati sotto il naso di noi ‘’popollo’’ che, non capiamo, ma applaudiamo. 

Questo è il rapporto che gli italiani hanno ormai nei confronti dei parlamentari. Atteggiamento giusto? Atteggiamento sbagliato? Ai posteri l’ardua sentenza. Fatto sta che la ”riduzione” degli stessi genera sicuramente consenso tra noi ”popollo’ e … la Casaleggio&Associati lo sa benissimo!

Questa riforma avrebbe avuto un senso se accompagnata da una legge elettorale che restituisse a noi cittadini la possibilità di eleggere i nostri rappresentanti. Cosa che si guardano bene dal fare. Anzi non solo continuano a nominarli, ma ‘’meno sono’’ e più li controllano. A breve vedrete che ci metteranno anche l’obbligo di mandato. E noi ‘’popollo’’ continueremo ad ‘’applaudire’’, tanto …

Alla prossima

Elena 

Fonte: ‘’Politica today’’ 

Noialtri popolo … la politica … la rete …

Spesso mi faccio delle domande, a cui non so dare risposte. Troppo spesso mi rendo conto di quanto poco so, di quanto poco tempo mi resta per conoscere e di quanto tempo ho sprecato quando ero ragazzina. Ma, come giustamente diceva mia nonna: ”inutile piangere sul latte versato”.

Eppure come non porsi delle domande tipo: ”Noi ‘’popolo’’ dobbiamo essere informati nel dettaglio o ci bastano gli slogan”? Quando ci rifilano uno slogan, siamo capaci di ”leggere che cosa c’è dietro”?

E’ solo colpa nostra se non ”capiamo”, perché non abbiamo studiato abbastanza,  oppure lo fanno apposta a parlarci in questo modo? Ma poi … chi ci parla così, è al corrente dei ”risvolti” complicati che l’applicazione semplicistica dello slogan che ci propina potrebbe provocare?

Insomma chi si rivolge a noi, tramite la rete, creando spesso dei ”casus belli” , grazie a ”slogan” e frasi fatte a tavolino, ha rispetto di noialtri o gli serve solo il nostro consenso/voto?

E’ meglio un popolo con una cultura tale da permettergli di ragionare in proprio o è sufficiente un popolo che creda a chi gli racconta la fiaba migliore? 

I giornali, che devono vendere,  fanno da ‘’gran cassa’’ a quanto in ‘’rete’’ fa scalpore ma … chi decide che cosa in rete ‘’fa scalpore’’? 

La televisione da ‘’mostro sacro’’ qual era l’abbiamo fatta diventare una sorta di Grande Fratello, sdoganando malcostume e ignoranza. 

La politica, grazie alla rete, è diventata parte integrante del dibattito pubblico, dove ognuno racconta quel che vuole e da ‘’mostro sacro’’ qual era è diventata una sorta di Grande Fratello sdoganando di tutto di più. 

Una volta ci si confrontava al ‘’bar’’ e lì tutto rimaneva … adesso è un ‘’dominio pubblico’’ tanto che nemmeno il Presidente della Repubblica ha un attimo di ‘’tempo bianco’’ per pensare con calma. 

Ma tutto ciò è ‘’voluto’’ da ‘’qualcuno’’ oppure siamo proprio noi ‘’popolo’’ che diamo importanza alle ‘’cose sbagliate’’? Mah …

Pensare che un tempo ero fermamente convinta che la ‘’rete’’ fosse il ‘’salto’’ di cui avevamo disperatamente bisogno. Il ‘’mezzo’’ che avrebbe permesso a noi cittadini di tutte le fedi politiche di intervenire in ‘’prima battuta’’, di organizzarci liberamente per far ‘’pressione a chi di dovere’’. Adesso, che la ‘’politica’’ si è impossessata della ”rete”  penso che serva solo più a prendere ‘’pesci’’.

Detto questo, conosco giovani, i miei figli per primi, che sono positivi e che pensano e progettano per un futuro migliore, quindi mi consolo e penso che tutto sommato, la mia pessimistica visione sia dettata più che tutto dal confronto con l’epoca in cui sono vissuta – anni 70/80 – dura e non facile come tutti pensano, ma con ”prospettive” differenti da quelle attuali,  e dalla mia età, che non mi permette più di ”cambiare nulla” ma di subire quello che mi circonda, che, quasi mai mi piace.

Quando sono nata eravamo 2 miliardi e mezzo … oggi siamo quasi 8 miliardi ed il Pianeta ci sopporta tanto quanto io sopporto Salvini e/o Di Maio!

Mah … 

Alla prossima

 

Elena

Migranti – decreto sicurezza e il ”vuoto” dei partiti

Pensierino del mattino …

Siamo un paese cristiano cattolico ma … lasciar morire della gente annegata non ci disturba affatto. Complimenti ai grillini che, grazie ai loro 101 voti – la lega ne ha solo 56 quindi da sola non avrebbe potuto far passare una cippa – hanno, di fatto, garantito il decreto sicurezza bis.

Il ”popollo” cristiano cattolico che li vota è felice. Ma … quali sono i confini morali del M5S? In base ai click che riceve in rete? E i nostri? Quali sono i ”nostri confini morali”? Mah … A chi mi dice che i migranti potrebbero esser portati in in Francia, in Spagna, in Portogallo … etc … vorrei ricordare che le navi che soccorro questi disperati, non navigano nell’oro come credono molti, ma che sono quasi tutti dei volontari che tirano la cinghia e, dato che il carburante costa e che quindi per loro, visto che i migranti partono dalla Libia, i porti più vicini e più sicuri quali sarebbero? Fatevi una domanda e datevi una risposta!

Bacino Mediterraneo …

Che squallore … chiudere gli occhi davanti a gente che annega mentre cerca solo di ”sopravvivere” è ancor peggio di quando il ”popolo” chiudeva gli occhi nonostante l’odore che usciva dai camini dei campi di concentramento!

Per quanto riguarda i grillini … sono anni che sostengo che costoro semplicemente tastino in rete, grazie agli algoritmi della Casaleggio&Associati, il polso della situazione e che agiscano di conseguenza. Sono loro d’altronde che sostengono di essere i ”portavoce del popolo” no? Ebbene lo fanno! Fanno i nostri portavoce. Ma ”noialtri” come siamo? Tutti ”stinchi di santo”? Avrei dei dubbi in proposito …

Quando la gente capirà che costoro non hanno né idee né ideali propri ma che le ”loro” idee le prendono dalla ”pancia” del popolo in rete, sarà troppo tardi. Chi li ha votati non ha votato un partito, ha comprato un prodotto pubblicizzato in rete tramite la contraerea della Casaleggio, della stampa affiliata, vedi FQ,  e sponsorizzato direttamente nelle piazze da un comico … e a noi gli spettacoli gratuiti dei ”comici arguti” piacciono un sacco.

Ed ecco che il sogno si è avverato! Con il M5S governa il ”popolo” e noi sappiamo che il popolo è il meglio che ci sia sulla piazza no? Fa sempre le scelte giuste vero? Alla domanda: ”Preferite Gesù o Barabba”? Il ”popollo” non ebbe dubbi di sorta!

Buon proseguimento

 

Elena

Riduzione numero parlamentari – M5S e Lega

Pochi o tanti cosa cambia per noialtri? Non sarebbe meglio che sapessero fare qualche cosa? Non sarebbe meglio che noi cittadini pretendessimo che costoro portassero effettivamente del ‘’valore aggiunto reale’’? 

Comunque il Senato ha dato l’ok per la riforma costituzionale che riduce il numero dei deputati da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200, difficilmente la Camera voterà in modo diverso. Guarda caso, anche Mussolini, per combinazione,  ridusse a 400 il numero dei seggi alla Camera. 

Se questa riforma venisse approvata l’Italia avrebbe un deputato ogni 151 mila abitanti. Nel Regno Unito c’è un deputato ogni 101 mila cittadini, nei Paesi Bassi uno ogni 114 mila, in Francia e in Germania circa uno ogni 116 mila e in Spagna uno ogni 133 mila.

Ma, per quanto riguarda noi ‘’popolo’’, abituati a fare i ‘’conti della serva’’, questa riduzione va benissimo, visto che la leggiamo solo come ‘’Bocche in meno da sfamare’’. 

Ma davvero cambia qualche cosa? Con quale legge elettorale verranno eletti costoro? Se è vero che sono ‘’bocche da sfamare’’ in meno è anche vero che, se non cambia la legge elettorale, costoro meno sono e più  sono ”controllabili”, ovviamente non certo da noi ”popollo” però!

Infatti, pochi o tanti che siano faranno quello che vogliono quelli che su quegli scranni li hanno messi e non certo l’interesse di noi cittadini che, al massimo ormai, votiamo i partiti. 

Per l’effettiva entrata in vigore dovremo aspettare il voto della Camera che, presumibilmente arriverà a settembre dopodiché dovranno passare 3 mesi prima della promulgazione.

La legge per ora non è stata approvata con la maggioranza dei due terzi dei parlamentari e quindi, in teoria, si potrebbe e ‘’dovrebbe’’ ricorrere al referendum previsto dall’articolo 138 della Costituzione, come è successo con la ‘’riforma Renzi’’. Solo che difficilmente qualcuno chiederà la consultazione popolare.  Noi ‘’popolo’’, in questo caso, vedremmo la consultazione referendaria come un voler  ‘’salvaguardare il cadeghino’’ del potere e quindi ‘’ciccia’’, sarebbe quindi un ‘’suicidio politico’’.

M5S e Lega,  fantastici ‘’comunicatori’’ , grazie alla ‘’Casaleggio&Associati’’ e alla ‘’Bestia’’ hanno ‘’blindato’’ l’opinione pubblica a loro favore e tutti i discorsi che potrebbe far l’opposizione ‘’contro’’ questa riduzione non verrebbero capiti.

E poi vuoi mettere l’effetto ‘’mediatico’’? Riduciamo il numero di persone da ‘’mantenere’’ e il ‘’popollo’’ è felice e batte le mani!    … se l’ottica è questa,  allora eliminiamo il Parlamento del tutto! Una dittatura e via! Decide uno solo!  Non perdiamo tempo e spendiamo molto di meno!  Tanto a noi ”popolo” basta spendere meno no? Mah … 

Ecco quindi che sta andando in ‘’porto’’ la tanto agognata ‘’modifica della Costituzione’’ che, per gli attuali deputati e senatori è un ‘’regalo’’ nel vero senso della parola, visto che garantisce la vita a questa legislatura. 

Significa cioè che non si andrà a elezioni anticipate a breve. Anche perché il 20 luglio si chiude la ‘’finestra elettorale’’ che avrebbe consentito di votare a settembre, prima cioè dell’apertura della sessione di bilancio. Ed era questo l’unico vero timore di Luigi Di Maio e del suo Movimento che perde elettori alla velocità della luce a favore della Lega, ma,  tutto sommato,  la cosa va benissimo anche a Salvini visto che il ‘’Russia-gate’’ sta eliminando un pò del ‘’consenso’’ che potrebbe penalizzarlo nel caso di eventuali prossime elezioni.  

La domanda che rimane a noi cittadini è: ‘’Ma costoro, a parte gli show propagandistici per mantenere in vita il Governo,  che cosa stanno facendo per l’economia del Paese?

E poi … la legge elettorale ‘’prima’’ faceva schifo a tutti ma ora,  che hanno la maggioranza e potrebbero cambiarla, la lasciano così com’è? Come mai? 

Tanto … che importa a noi ‘’popollo’’ delle ‘’cose importanti’’?  Noi inseguiamo slogan e pagliacciate … ed ecco quindi la riduzione dei parlamentari e la pagliacciata dei porti bloccati … 

Dai … forza italiani … se andiamo avanti così siamo pronti per la Dittatura! Contenti?

Alla prossima

Elena 

CSM … Palamara … Politica …

Pensierino del mattino …

Visto che i miei nipotini stamattina dormono ancora sono riuscita a scrivere un pensiero sul casino che sta coinvolgendo Magistatura e politica italiana. Come se noialtri ne avessimo pochi di guai!

Ci si stupisce del fatto che nel CSM ci sia gente disposta a ‘’farsi corrompere’’ … ma di che stupirsi? Siamo forse in una ‘’fase di miglioramento’’? Siamo forse in una fase in cui vengono premiati i ‘’migliori’’? Oppure dove i ‘’furbetti’’ la fanno da padrone? 

Ma torniamo a quello che dovrebbe essere  la ‘’natura’’ del CSM.  E’ un  ‘’Organo costituzionale’’  oppure ha soltanto un ‘’Rilievo costituzionale’’ ? Eppure la Corte Costituzionale si è pronunciata e ha stabilito che a tutti gli effetti il CSM sia un ‘’Organo Costituzionale’’! 

Questo fatto crea qualche problemino alla ‘’politica’’ che non ama affatto che qualcuno competente ”metta il becco’’ nelle sue decisioni! 

Detesta in modo particolare che il CSM faccia proposte al ‘’Ministro della Giustizia’’ sulle materie di sua competenza! Come ad esempio dare pareri sui disegni di legge in qualsiasi modo attinenti all’organizzazione della giustizia …  che abbia il potere di pronunciarsi manifestando la propria opinione su qualsiasi vicenda possa interessare il funzionamento della giustizia.

E’ ovvio che alla ‘’politica’’ questo fatto dia fastidio all’ennesima potenza e quindi cerchi di asservire la magistratura cercando ‘’anelli deboli’’ e pilotando le nomine … 

Eppure tutti sappiamo che i tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario dovrebbero essere completamente ‘’autonomi’’, autorevoli e svincolati tra loro per permettere davvero un bilanciamento che possa garantire la democrazia.

Tutto questo avrebbe un senso ed un valore se le persone avessero dei ‘’valori’’ ma … visto e considerato che, tutti considerino ”normale” il fatto che Conte vada in giro per il mondo assieme a quel ‘’cane da guardia’’ che è Rocco Casalino, i  ‘’valori’’ si direbbe siano ‘’tanto cambiati’’ e, secondo la sottoscritta, in peggio! 

La ‘’democrazia’’ la meritano le persone ‘’evolute’’ e noi ci possiamo ormai considerare tali? 

Noialtri ai ‘’Padri Costituenti’’ non arriviamo nemmeno alle caviglie e … il ‘’Governo’’ che abbiamo ce lo siamo meritato! Il Governo attuale è l’espressione, nel bene e nel male,  del popolo che lo ha eletto!

Alla prossima.

Elena 

 

Ammirate il ”portavoce” del nostro Primo Ministro!

https://www.youtube.com/watch?v=bwN2B3O7GM4