Archivi del mese: agosto 2017

La Rocca dei Papi …

Siamo a San Martino ormai da parecchi giorni. Nostra figlia si sposa il 3 di settembre qui e quindi abbiamo un pò di ”cosette” ancora da sistemare.
Con noi c’è anche la mia mamma che di solito non ama muoversi e preferisce restare a casa sua … ma, considerato il fatto che sua nipote si sposa, mi ha regalato la sua presenza.
Inutile dire quanto io sia felice di poter passare con lei un pò di preziosissimo tempo.
Ovviamente approfittiamo anche per stare in compagnia di parenti ed amici e di andare a zonzo per la zona.
San Martino si trova in una zona felicissima dal punto di vista turistico, praticamente attaccata a Viterbo si erge suo monti Cimini e pochi passi dal Lago di Vico,  un piccolo lago di origine vulcanica. Insomma un posto idilliaco e lontano dalla confusione.
Ieri ad esempio siamo stati a Montefiascone dove abbiamo visitato la Rocca dei papi ed il museo di Antonio da Sangallo il Giovane, l’ingegnere responsabile delle ‘’Fabbriche pontificie’’.
Per Fabbriche pontificie si intendono tutti quei lavori legati all’edilizia che, il potere temporale e la ricchezza dei papi permettevano, durante quel meraviglioso periodo detto ‘’rinascimento’’ di dar lavoro ad un sacco di gente.
La Rocca dei Papi è situata in cima ad un colle, in una posizione strategica e dominante. Fu scelta dai Papi come temporanea residenza,  per salvarsi la pelle visto che a Roma succedeva di tutto di più. Ampliamenti e fortificazioni nel corso del tempo accrebbero il loro prestigio e la loro ‘’sicurezza’’.
Dal 1058 fin quasi alla fine del 1500 qui si susseguirono papi, imperatori e personaggi illustri che vi soggiornarono per periodi più o meno lunghi, vi convocarono parlamenti o vi si recarono in villeggiatura.

Veduta del cortile della Rocca dalla Torre del pellegrino. Si vede la grossa cisterna collegata al pozzo e messa ”a vista”.

Ho scoperto tra l’altro che i pozzi non venivano scavati in profondità fino a raggiungere una ‘vena d’acqua’ ma che un intelligente sistema di raccolta, permetteva di avere acqua a sufficienza sfruttando l’acqua piovana.
Decisamente più intelligenti di noialtri che invece la perdiamo senza problemi.
Per coronare la giornata siamo andati a pranzare sul lago di Bolsena alla ‘’Trattoria della Jolanda’’!
Posto che avrebbe fatto la felicità della Littizzetto.

Non voglio commentare quanto successo a Barcellona.  Mi limiterò ad una laica preghiera per tutti coloro che hanno perduto i loro cari.

Un abbraccio e … alla prossima!

Elena

Mio marito è un genio!

Non lo dico per fargli un complimento, ma proprio perché è vero, fin da bambino ha dimostrato un grande interesse per il mondo che lo circondava e dedicava la maggior parte del suo tempo libero alla lettura.
Voi direte: ‘’E allora? Cosa c’è di strano’’?
Bè … in effetti anche io leggevo tantissimo quando ero bambina. All’epoca non esisteva la televisione, quindi era assolutamente normale e piacevolissimo leggere per far passare il tempo. Ma le mie letture erano: Emilio Salgari, Jules Verne, Mark Twain, Ferenc Molnar … mica leggevo, come faceva, lui la ‘’Grande Storia Universale’’ sui Propilei!
Ma dico … uno legge per divertirsi o solo per imparare? Evidentemente lui si divertiva così! Che dire? Niente per carità! Mica siamo tutti uguali no?
Il liceo classico fatto dagli Scolopi a Roma ha messo un ulteriore ‘marchio’ alla sua ‘forma mentis’’ e, una laurea in Giurisprudenza, ha coronato il suo percorso scolastico.
A parte gli scherzi è davvero in gamba, si interessa ad un sacco di argomenti … si tiene informato in continuazione a 360°, anche ora che è in pensione. Insomma è la persona più intelligente che abbia mai conosciuto.

La cosa che non ama svisceratamente però è il bricolage! Sa quasi tutto sulla ’teoria’’ ma … le mani non lo seguono con altrettanta efficienza.
Quindi preferisce, quando può evitare di far personalmente, pagare qualcuno affinché faccia lavori di manutenzione necessari alla casa.
L’unica cosa che ‘ama’ sono le sfide che pongono gli impianti elettrici … e qui ‘’casca l’asino’’!
Non so per quale motivo si senta così vicino a Tesla … ma tant’è che si cimenta sempre in opere, secondo me, più grandi di lui.
Giorni fa per esempio gli ho chiesto se poteva controllare la luce nella ‘’cucina d’estate’’.

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La cosiddetta ”cucina d’estate” , dietro il muretto c’è il lavandino.

Dunque … con il caldo torrido di questi giorni, avevo deciso di aver amici la sera per cena, invece che a pranzo, ma per farlo, avevo bisogno di maggiore luce. Ho spiegato il problema alla mia ‘metà’ e la risposta è stata:  ‘’Vedo cosa posso fare’’!
Dopo aver trafficato tutto il pomeriggio non senza qualche nervosismo,  quando ha finito, mi ha chiamata tutto entusiasta affinché ammirassi il ‘capolavoro’ !
A quel punto ho scoperto che, per avere la luce sul tavolo dove si mangia, avrei dovuto spegnere la luce sul piano di appoggio interno e sul lavandino e viceversa!
Insomma, per farla breve, se dovevo aver luce per lavare un piatto o tagliare un salame, gli amici rimanevano al buio, in compenso, se loro avevano la luce, io avrei lavato i piatti al buio.
Era troppo da parte mia richiedere la luce in entrambe le postazioni? Tavolo e lavandino in contemporanea?
Quando ho fatto notare al ‘novello Tesla’ che forse non era proprio l’ideale se ne è risentito moltissimo, parlandomi di ‘’cavi’’ a due invece che a tre … cosa che su di me non ha provocato assolutamente nessuna reazione, in quando non solo non capisco niente di elettricità, ma anzi mi fa persino paura!

Alla fine, dopo qualche ‘mugugno’ e tanta pazienza da parte di entrambi … si è trovata una soluzione ‘democratica’ e ha messo una lampada, a metà strada, tra il lavandino ed il tavolo.

Ma non abbiamo finito … purtroppo da alcuni mesi i videocitofoni ‘’ non funzionano bene e quando invitiamo amici, questi sono costretti a: suonare il clacson … urlare come dei matti disturbando tutto il vicinato … telefonarci e,  una volta finalmente entrati in casa ci chiedono: ‘’Perchè cavolo mi inviti se poi non mi fai entrare ’’?
Quindi il mio ‘’Tesla’’ dopo aver fatto ricerche di mercato ed acquistato le nuove video-centraline in rete … sta lottando con queste ultime per poterle installare!

Io lo so che ad ottobre chiameremo l’elettricista … lo so …

Alla prossima
Elena

Commenti sul nuovo assessore grillino ai LLPP di Roma, Margherita Gatta

Non resisto … devo assolutamente mettere questi commenti per iscritto e tenerli per i posteri. Ecco quanto scrive Luca Romano:

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In tanti amici mi chiedono di commentare il nuovo assessore ai lavori pubblici del comune di Roma, tale Margherita Gatta, segnalandomi che tale personaggio, nell’ordine (copio e incollo direttamente dai link che mi sono stati segnalati):

1. Crede che il reiki possa curare il cancro, che mangiare alimenti crudi faccia guarire dai tumori al fegato e ai polmoni, che la cura Di Bella sia efficace contro ogni tipo di tumore e, naturalmente, che i vaccini provochino come minimo l’autismo.

2. Pensa che Renzi sia stato un dittatore in tutto e per tutto paragonabile a Mussolini, che il governo abbia effettuato prelievi forzosi dai conti correnti, che l’Istat dia numeri falsi, che basti stampare moneta a profusione per risolvere ogni problema economico e che si debba immediatamente uscire dall’euro.

3. Crede nella “teoria dell’evoluzione vibrazionale del sistema globale di governo”, ovvero è convinta che economia e politica risentano degli allineamenti planetari.

4. È convinta che gli spaghetti Barilla e De Cecco contengano pesticidi, che una nota azienda pubblica abbia impiantato dei microchip nei dipendenti per controllarli meglio, che la xylella sia una bufala inventata per favorire l’installazione di un gasdotto in Puglia, che l’aereo German Wings precipitato per il sucidio del pilota sia in realtà stato abbattuto dagli Stati Uniti e che si debba organizzare un blocco navale militare contro gli immigrati, perché portano terrorismo.

Che commento volete, esattamente, da me? A me sembra che si tratti di un personaggio con un curriculum di tutto rispetto per fare l’assessore in una giunta a 5 Stelle.
Voglio dire, il MoVimento è questa roba qua eh… è Di Battista che non sa dov’è Boko Haram e si fa nominare cazzaro dell’anno dal New York Times (e con questi presupposti vorrebbe trattare con l’ISIS), è Di Maio che riscrive tre volte lo stesso tweet, tutte e tre col congiuntivo sbagliato, è Vito Crimi che pensa che se sua figlia si sporca camminando per casa a piedi nudi sia colpa delle scie chimiche, è Sibilia che pensa che l’uomo non sia mai stato sulla luna e che la Raggi sia vittima di un complotto alieno, è Bartolomeo Pepe che crede alla terra piatta (uscito dal MoVimento, ma eletto con loro), e via dicendo…

D’altra parte, i 5 Stelle rappresentano appieno il loro elettorato. Non è un caso se Roma affonda tra spazzatura, pantegane, siccità e scene di guerriglia urbana per prendere l’autobus: i 5 Stelle stanno semplicemente governando Roma come la governerebbe l’ubriacone che passa le giornate al videopoker del bar sotto casa, il che è assolutamente in linea con la loro idea di democrazia diretta.

Tutto ciò che è stato scritto sul nuovo assessore ai lavori pubblici si poteva tranquillamente riassumere con “iscritta al Movimento 5 Stelle”.

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Ahahahahahah … alla prossima

Elena

Margherita Gatta … la nuova Assessora ai Lavori Pubblici di Roma

Si sapeva da un bel po’ che Margherita Gatta doveva diventare Assessore ai Lavori Pubblici della città. Candidata flop alle recenti elezioni (poche decine di voti nel V Municipio), Gatta – come avviene da sempre nella politica romana che i Cinque Stelle erano stati chiamati per cambiare nel profondo – era stata assunta nello staff dell’assessore all’urbanistica Montuori: era solo un passaggio per salire ancora un gradino, questione di tempo.
Virginia Raggi d’altronde promise ai tempi della campagna elettorale una giunta snella, fatta solo di 9 assessorati. Ovviamente anche questa promessa si è rivelata una bugia e, per questioni di equilibri interni, di continui dissapori e di mera gestione del potere, ogni delega si sta spezzettando (l’ultima ieri, al Patrimonio, di cui si è spossessato l’assessore Mazzillo non senza polemica) e la Giunta si allarga fino ad arrivare a 12 componenti sempre sul punto di dimettersi per essere sostituiti tanto da ipotizzare per il futuro un assessorato alle dimissioni.

Virginia Raggi e Margherita Gatta

La new entry della giornata è appunto, come previsto, Margherita Gatta. A lei uno degli assessorati più strategici e cruciali in una città ridotta allo stremo quanto a manutenzione, progettualità e trasformazione: i lavori pubblici. Se qui fai bene puoi cambiar faccia alla città in pochi anni, se fai male puoi contribuire alla morte di una capitale occidentale. Abbastanza inquietante, francamente, che questo ruolo sia stato lasciato vacante da Raggi per 13 mesi. Coi risultati che vediamo semplicemente uscendo dal portone del nostro palazzo.
Non si sa molto di lei oltre al fatto che ama il tango, è laureata in Giurisprudenza (già è qualcosa!) ed è una attivista storica per quanto si possa essere considerati “storici” avendo iniziato una militanza politica nell’anno 2012 ovvero quattro o cinque anni fa dopo una esistenza intera (la signora ha 55 anni) a digiuno di politica e cosa pubblica
Come facciamo tutti noi quando dobbiamo cercare notizie su qualcuno che conosciamo poco e vogliamo inquadrarlo per intuire che tipo è? Andiamo, nei limiti della privacy e dei filtri attivati, a sbirciare la relativa pagina Facebook. E così abbiamo fatto appena saputo della nomina.

Va bene che la signora è stata fatta assessora proprio per dare un contentino al network dei meetup composti dai fondamentalisti grillini della primissima ora, ma non fatichiamo a dire che la pagina Facebook della Gatta è caricaturalmente agghiacciante. Consigli per la cura omeopatica del cancro presi dal sito LaFucina della Casaleggio, elogi del cocktail Di Bella per curare il tumore, post a casaccio contro i vaccini, ovviamente invettive scomposte contro Renzi, poi contro le banche (condividendo notizie più false di una banconota da sette euro, tipo la bufala del prelievo forzoso notturno pubblicata sul famoso organo di informazione GrandeCocomero.com, secondo solo al Wall Street Journal quanto ad autorevolezza) e infine contro l’Expo 2015 di Milano con tanto di esultanza su fantomatici padiglioni pericolanti. Il post è di maggio, nei mesi successivi Expo si rivelò un successone ma questo poco importa… Nello stesso periodo poi la Gatta letteralmente sghignazza perché, durante un ricevimento a Venezia, gli ospiti vip della Fondazione Prada (ente culturale della maison milanese) cadono nel Canal Grande per un difetto all’imbarcadero. Chissà cosa ne pensa ora che il vip è lei.

Non mancano i casi di guarigioni miracolose (immancabile il post sull’ennesimo sito di fake news in cui la malata di metastasi ai polmoni e al fegato guarisce semplicemente mangiando un po’ meglio), il terrorismo sui terremoti (“saremo sommersi dai terremoti se continuiamo ad estrarre petrolio”) spiegato come se fosse un gioco da spiaggia perché la nostra Gatta è anche immancabilmente “no-triv” e le ricondivisioni agonistiche di post presi direttamente dal vastissimo network di siti di clickbaiting pirata facenti capo al partito (da La Cosa a TzeTze News). Inoltre decine e decine di post dal mood “firma anche tu la petizione”. Mancano insomma soltanto i punti esclamativi fatti col numero 1, le scie chimiche, le teorie sulla terra piatta e sulla protezione delle sirene e siamo a posto!!!1!1!1!

Nella speranza che nel frattempo Gatta, visto che ora ricopre un ruolo istituzionale, non abbia fatto pulizia del suo profilo, potete verificare voi stessi a che livello siamo cliccando qui. Un autentico catalogo di distillato di grillismo puro alla potenza ennesima. Un chiaro linguaggio in codice per appartenenti a quella che si configura come una setta politica e sociale: dimmi cosa condividi e ti dirò chi sei; se non dai voce ai siti della Casaleggio, se non metti in circolo notizie false e pericolose non sei un vero attivista! Micidiale onestamente, un vero insulto all’intelligenza umana e al progresso civile dall’Illuminismo in poi.
Attirandoci l’ennesima querela (dovete sapere che ormai basta una semplice critica, lontanissima dalla diffamazione, come questo articolo, per scatenare gli avvocati grillini che lavorano pancia a terra per cercare di far chiudere questo blog a suon di querele temerarie; e probabilmente ci riusciranno per il semplice fatto che i mezzi economici di cui dispongono non ci consentiranno di resistere ancora a lungo), non fatichiamo a dire che avere un assessore così ci fa paura, spavento, raccapriccio, fastidio e ci inquieta moltissimo.

Attenzione, Gatta non è una incompetente cronica come tanti altri suoi compagni di partito. Di appalti e gare pubbliche qualcosa sa e qualcosa ha approfondito per cui stiamo parlando di qualcuno che potrebbe fare il proprio mestiere con una qual certa competenza. Tuttavia quello che preoccupa è la mentalità, l’ideologia, la forma mentis, l’approccio concettuale e intellettuale col quale si andranno ad affrontare ed a risolvere i problemi della città. In un momento storico in cui giovani amministratori (basti pensare agli assessori di Milano) con competenze e tanta tanta concretezza stanno riuscendo a far uscire alcune città italiane dalle secche della burocrazia e del malgoverno guardando ad esperienze internazionali, noi abbiamo un personaggio che si batte strenuamente contro la moneta unica europea (decine i post contro l’Euro) e che invita a firmare petizioni per il libero utilizzo dei buoni pasto per fare anche la spesa e non solo per pagare il lunch al ristorante.

Dopodiché Gatta si rivelerà la migliore assessora ai lavori pubblici che la città abbia mai avuto, risolverà brillantemente il problema della manutenzione delle strade facendo arrivare a Roma le migliori ditte internazionali (non come si sta facendo adesso, assegnando appalti alle solite incapaci dittuncole romane), promuoverà un piano vastissimo di protezione dei marciapiedi oggi ingombri di auto parcheggiate (è pieno di progetti pronti in Dipartimento, basta solo dare il via libera, un esempio è il sottopasso dello Scalo San Lorenzo), realizzerà una città a misura dei disabili, dei non vedenti, delle mamme con passeggino, scriverà un inflessibile regolamento sui lavori pubblici in special modo per quello che concerne i dimensionamenti delle carreggiate e le sagome dei marciapiedi così da sconfiggere semplicemente con l’arredo urbano la pratica della doppia fila e così via. E noi saremo felicissimi di dire che ci eravamo sbagliati…

UPDATE: dopo alcune ore dall’uscita di questo post la signora Gatta ha ritenuto, secondo noialtri facendo benissimo, di effettuare una sana eutanasia del suo profilo Facebook aprendone al contempo uno istituzionale. Ma perché vergognarsi di tutte quelle sciocchezze quando la base che ti sostiene e in nome della quale sei stata nominata le considera vangelo? Sarebbe interessante che qualcuno glielo chiedesse. Eppure … non appena la sua passione per la cura Di Bella, l’antipatia per i vaccini,  le favole sul cancro curato con l’alimentazione, la nuova assessora ai lavori pubblici della Giunta Raggi cancella il profilo su Facebook. Perfetta per la Giunta della ”trasparenzaquannocepare” !

L’articolo è preso pari pari in rete sul sito di ”romafaschifo” … era per mia conoscenza personale ed ho pensato di condividerlo con quei pochissimi che mi leggono.

Alla prossima

 

Elena

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Fonte: http://www.romafaschifo.com/2017/08/chi-e-margherita-gatta-la-nuova.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Italia – come siamo arrivati alla Repubblica Italiana …

Ogni tanto mi sveglio e penso … oggi pensavo alla nostra Repubblica e mi è venuto in mente che prima di parlare della nascita della repubblica italiana sia necessario fare molti passi indietro e cercare di capire cosa sia successo in quel pezzo di terra a forma di stivale nel Mediterraneo che è stato, non per vantarci, la culla della civilizzazione europea.

I passi indietro che dobbiamo fare devono, per forza di cose, risalire all’epoca romana.

Roma fu fondata nel 753 a.c. e dopo soli due secoli, passo dopo passo, battaglia dopo battaglia aveva conquistato tutta l’area mediterranea e mezza Europa.
L’impero romano con la sua presenza ovunque pose le basi per la civilizzazione che conosciamo oggi. Il diritto romano, il cattolicesimo, l’arte, la cultura, il progresso tecnico caratterizzarono non soltanto la storia d’Italia, ma anche la storia dell’intero mondo occidentale.
Ma si sa … quando le cose vanno troppo bene, iniziano inevitabilmente a peggiorare … l’impero era immenso ed i ‘’capi’’ volevano potere … ecco che iniziarono a frammentare il territorio e con questa frammentazioni iniziò anche il declino dell´Impero stesso che venne diviso in due parti, quello occidentale e quello orientale.

Mentre l´Impero Romano d´Oriente, detto anche Impero Bizantino” con capitale Costantinopoli, continuò ad esistere fino al 1453, il regno romano in Italia si dissolse in seguito alle continue invasioni da parte di popolazioni ‘’barbare’’ e alla conquista definitiva di Roma nel 476 d.c. da parte di Odoacre, capo degli Unni o degli Eruli?  Mai capito …ma il fatto che costui si chiamasse ‘’Odoacre’’ (odore acre/cattivo) la dice lunga sulla sua igiene! Eppure … il ‘’puzzolente Odoacre’’ mise fine al potere dei raffinatissimi ed acculturati romani.
Poco dopo la caduta dell´Impero Romano, l´Italia diventò la preda delle nuove potenze europee.

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Impero romano …

Praticamente tutti arrivarono sul nostro terreno e la fecero da ‘’padroni’’! Noi italiani siamo un ‘’melting pot’’ composto da: Germani, Ostrogoti,  Visigoti, Franchi, Arabi e Longobardi che regnarono uno dopo l´altro diverse zone della penisola e caratterizzarono con la loro presenza la popolazione italiana.

Nel tempo l´aumento del potere del Papa e l´ascesa dei Franchi portarono alla sconfitta del regno longobardo e alla divisione del paese in tre parti:

– il Sacro Romano Impero Germanico al nord, divenuto in seguito l’Impero Franco
– lo stato pontificio nel centro
-diverse potenze che si alternarono a regnare il sud dell´Italia.

Qui dobbiamo, per limiti di spazio, tralasciare tutti i secoli di guerre sanguinose avvenute in Europa e dire semplicemente che, con lo sviluppo della borghesia e durante la lotta per le investiture tra papa e imperatore si formarono sul territorio settentrionale e centrale italiano delle ‘’Città Stato’’ che influenzarono la storia dell´Italia fino all´età moderna.

Dopo un lungo periodo ‘’buio’’ nel XV secolo l’Italia riconquistò finalmente il primato culturale ed economico in Europa. Le potenti città-stato furono il ‘’motore’’ per quello che è diventato il ‘’Rinascimento’’! Periodo che vide l’Italia nuovamente al centro del benessere economico, culturale e artistico.
Con la conquista dell’America l’Italia perse questo primato e divenne nuovamente ‘’preda’’ delle nuove potenze che stavano nascendo.

Le Repubbliche-Città furono unite per la prima volta nel 1805 sotto Napoleone Bonaparte, già imperatore dei francesi, che proclamò il primo regno d’Italia e incoronò se stesso re e, mettendosi in testa la corona pronunciò le parole: “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca”!
In realtà il Regno d’Italia napoleonico fu uno Stato posto sotto il controllo delle forze armate francesi e comprendeva l’Italia centro orientale, buona parte del settentrione e aveva come capitale Milano.
Alla caduta di Napoleone il Regno d’Italia si disciolse nel 1814 e tornò ad esser nuovamente una ‘’preda ambita’’.

In seguito alla diffusione sempre più larga del nazionalismo i popoli italiani con le guerre risorgimentali si ribellarono contro l’Austria e fondarono, sotto la casata dei Savoia, il regno d´Italia nel 1861, con prima capitale Torino.

Dal 1861 al 1946 l’Italia fu una monarchia costituzionale basata sullo Statuto Albertino, concesso nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia ai suoi sudditi.
Al vertice dello Stato vi era il re, il quale riassumeva in sé i tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario seppur esercitati non in maniera assoluta.

La prima guerra mondiale procurò al paese gravi problemi economici e sociali, spianando la strada al Fascismo di Mussolini.

Alla fine della seconda guerra mondiale l’Italia, alleata alla Germania, usciva malconcia e perdente.
Venne indetto un referendum che chiedeva ai cittadini di esprimersi tra Monarchia e Repubblica e, dopo 85 anni di regno sabaudo, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l’Italia divenne una repubblica ed i monarchi di casa Savoia vennero esiliati. (Anche allora l’Italia era divisa in due).

Nello stesso anno i padri fondatori della neonata Repubblica si riunirono in un’Assemblea Costituente e scrissero la ‘’Costituzione’’ . Un documento che aveva il valore di legge suprema dello Stato repubblicano e che sostituì lo Statuto Albertino sino ad allora vigente.

La Repubblica entrò in funzione nel giugno del 1946 ed il capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, divenne il primo Presidente della Repubblica Italiana.

Ecco qui, in sintesi la storia di quel bellissimo Paese chiamato Italia!

Alla prossima

Elena