Archivi del mese: novembre 2014

Il DIRETTORIO DEL M5S …

La domanda ai militanti in rete: “Sei d’accordo con la decisione di formare una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale?”.

A parte il fatto che se la domanda è stata veramente posta in questi termini,  si direbbe che la decisione fosse stata già presa, quindi, per il quieto vivere, la risposa era scontata. Comunque il 97% dei ”fedelidelblogdigrillo” ha risposto SI!

Ecco gli ”uomini”  imposti dall’ortottero:

>ANSA/GRILLO, SONO STANCHINO. E PROPONE DIRETTORIO PER GESTIONE M5S

A parte l’ortottero, partendo dall’alto al centro abbiamo:  Carla Ruocco, Alessandro Di Battista,  Roberto Fico, Carlo Sibilia e Luigi Di Maio

Che cosa ci ricorda il Direttorio? Come non pensare a quanto avvenne in Francia dopo il regno del Terrore (1795-1799)?

Sparito Robespierre …  sembrò finito il tempo del terrore e dei rancori … venne emessa una nuova Costituzione che cercò di riportare alla normalità il paese, ponendo fine al regime del terrore, con la soppressione dei tribunali rivoluzionari, con l’abolizione delle leggi speciali sui sospetti, con la riduzione dei poteri del Comitato di salute pubblica.

I 5 componenti del Direttorio, che erano stati uomini del periodo del terrore, non avevano facoltà né di prorogare né di sciogliere il corpo legislativo.

Il fatto di essere in cinque non favoriva certo la loro ”unità”.  Venne inoltre stabilito che ogni anno uno di essi doveva lasciar la carica per venir rimpiazzato da un altro. Se da un lato questo evitava ”connivenze ed accordi” dall’altro lato non c’era nessuna possibile continuità per portare a termine qualche cosa.

I cinque non è che andassero poi tanto d’accordo … ma i tre aspetti deleteri del Direttorio furono:

  1. la lotta continua fra il metodo costituzionale di governo e quello rivoluzionario …
  2. il fallimento dello Stato costituzionale …
  3. il sorgere di Napoleone.

Ma i nostri sono solo ”giochi” stiamo tranquilli!

Grillo è uno che si è lanciato su un terreno più ”grande di lui ” adesso se ne rende conto e vorrebbe non averlo mai fatto. I  suoi ”adepti” sono ragazzi che hanno riscoperto finalmente  il piacere del confronto e della partecipazione.

D’altronde una volta c’erano le assemblee universitarie … adesso c’è il M5S! Anche se  credono di aver scoperto l’acqua calda … non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole.

Alla prossima

Elena

 

Come stanno i nostri figli oggi?

Il solito ritornello che i genitori ripetono ai propri figli: ”Studia che in questo modo avrai un futuro migliore”!  … e loro, i nostri figli,  hanno studiato. Sono diventati quindi psicologi … architetti … veterinari … geologi … e poi?

Gli piscologi …

Gli psicologi sono una professione che si può definire a rischio povertà. Il reddito medio dichiarato nel 2012, e rimasto pressoché invariato nell’anno successivo, è stato di 15.871 euro lordi; in calo di circa 200 euro rispetto al 2007. Nello stesso anno gli psicologi iscritti alla Cassa di previdenza, l’Enpap, erano 41.870, 13.959 in più rispetto a sette anni prima. La situazione economica della categoria peggiora sensibilmente se si guarda ai giovani; il reddito lordo dichiarato per l’anno 2012 dagli under 40 scende infatti a 9.063 euro l’anno; nel 2007 i giovani dichiaravano un reddito pari a 11.929 euro

I veterinari …

I veterinari nel 2012 hanno dichiarato un reddito medio di 14.600 euro, in aumento del 6% rispetto all’anno precedente. A svolgere questa professione nel 2012 erano 27.424, in crescita dell’1,8% rispetto al 2011 e del 9,47% rispetto al 2007. Scendiamo sotto la soglia di povertà se consideriamo solo il reddito medio degli under 40, che nel 2012 è stato di 10.2016 euro, in calo di 200 euro rispetto a sette anni prima. Unica nota positiva, quella dei veterinari è l’unica professione che rispetto al 2007 ha registrato un aumento, seppur marginale ( +1,78%) del reddito medio.

I geometri …

I geometri nel 2012 hanno dichiarato un reddito medio lordo di 18.826 euro, in calo del 5% rispetto all’anno precedente e del 10% rispetto al 2007. Un reddito che se viene spacchettato evidenzia la sensibile differenza che esiste tra maschi (22.247 euro) e femmine (17.694 euro). Ovviamente i giovani registrano entrate sensibilmente più basse, se maschi 15.407 euro e se femmine 12.594 euro. Secondo le prime rilevazioni, ancora da confermare, i redditi 2013 sono in calo di circa mille euro. La categoria conta più di 94.951 iscritti, con una variazione marginale, + 1,57% rispetto al 2007.

Gli architetti …

Gli architetti italiani iscritti all’Albo sono 152.384, di cui il 40% donne. Una professione che deve confrontarsi con una elevata concorrenza di altre categorie (213.399 ingegneri, 111.145 geometri e circa 20mila agronomi). Il reddito medio dichiarato nel 2013 è pari a 17.063 euro; un valore che si alza a 20.071 euro se l’architetto è maschio e che scende a 12.546 euro se è femmina. Secondo Inarcassa, la cassa previdenziale di ingegneri e architetti, la differenza tra reddito professionale di uomini e donne si attestava, nel 2012, al 64%; era l’85% nel 2000.

I geologi …

I geologi nel 2012 hanno dichiarato un reddito medio lordo annuo di 23.512 euro, in calo di circa 4mila euro rispetto all’anno precedente. Se si guarda alle classi di età della categoria chi ha meno di 40 anni guadagna in media 15.587 euro; tra i 41 e i 60 anni il reddito sale a 27.003 euro e oltre i 60 anni si guadagna 28.032 euro. La differenza tra uomini e donne anche in questa professione è sostanziale, se un maschio nel 2012 ha guadagnato in media 25.841 euro una donna scende a 13.570 euro. La professione dei geologi conta circa 15mila iscritti di cui 3200 sono donne.

Agronomi e forestali …

Per gli agronomi e forestali il reddito medio lordo dichiarato nel 2012 è stato pari a 24.613 euro in aumento rispetto al 2011 (24.026 euro). Se si analizza il dettaglio per classi di età il reddito medio scende a 15.735 per gli under 40, sale a 29.056 euro per chi ha tra i 41 e i 60 anni e scende a 24.643 euro sopra i 60 anni. Anche per questa professione l’imponibile medio cambia sensibilmente se si tratta di maschi o femmine, se per i primi il reddito medio 2012 è di 25.688 euro per le donne scende a 15.185 euro. Ma quante sono le donne agronomo? Nel 2010 hanno raggiunto la quota di 4mila, pari al 18% del totale degli iscritti.

Alla luce di quanto sopra … ma che speranze ci sono in questo paese, di convergere tutti sui diritti dei lavoratori? Ma … quali lavoratori? La massa non si riconosce più nell’operaio … categoria in via di estinzione.  Oggi ci sono degli architetti che guadagnano molto, ma molto meno di un operaio, e la stessa cosa avviene per architetti … geologi … psicologi e veterinari.

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Credo questo sia uno dei motivi per cui ormai Renzi abbia in pratica ”mano libera” per fare quello che vuole sui diritti dei lavoratori.  Tutto ‘sto ”fumo negli occhi” sull’art. 18 …  tanto … con o senza art. 18 se non siamo capaci di trovare commesse di lavoro … NON cambierà NULLA! Ma proprio nulla!

Oggigiorno,  specie tra i giovani,  la ”sensibilità” nei riguardi dei diritti diminuisce sempre di più … al massimo ambiscono al ”reddito di cittadinanza” per riuscire a sopravvivere … oppure covano nei loro animi un fuoco rivoluzionario contro tutto e  tutti.

Quando attaccato all’osso c’è troppo poco … diventiamo tutti delle belve egoiste! Eppure, mai come in questo periodo storico, bisognerebbe ”pestare” tutti assieme, su una più equa ”ridistribuzione del reddito nel mondo”!

Continuo a pensare non sia possibile che il 4% della popolazione detenga il 50% della ricchezza mondiale  … e che la faccenda vada bene a tutti!

Voi cosa ne dite?

 

Alla prossima

Elena

 

Fonte: Solde 24 ore

L’UNICO MERCATO IN CRESCITA ESPONENZIALE E’ …

… quello della ”DROGA”!

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Abbiamo un debito pubblico in Italia che, secondo gli ultimi dati EUROSTAT è il 133% del PIL! 

Una tragedia!  Non riusciamo a crescere! Siamo fermi, inchiodati al nulla! Non ci sono iniziative, e le tanto decantate riforme non sono ancora state fatte! 

Le uniche economie che non risentono della forte recessione sono quelle fondate sul narcotraffico! Equivalgono, a quasi i due terzi dell’intero giro d’affari criminale. Un volume di denaro enorme, stimato in circa 500 miliardi di dollari, equivalente all’intero fatturato delle sette maggiori case automobilistiche del pianeta.

Quantità illimitate di denaro che alimentano imperi criminali!

Come si sa ”pecunia non olet” quindi nessuno storce il naso e nessuno si chiede da dove arrivano tutti questi soldi! Fa comodo a tutti avere un ‘entrata  che contrasti in qualche modo la recessione globale che ci sta divorando.

La domanda che sorge spontanea è: ”Quali scelte ”etiche” si possono chiedere alle Democrazie vigenti se l’economia superstite è basata su denaro ”guadagnato” in un modo simile? Un business che genera morti, corruzione, violenza, connivenze anche a livello governativo”? 

Quando il denaro è guadagnato con il cosiddetto ”sudore della fronte” l’etica è quasi certamente assicurata! Quando il denaro che circola arriva dal commercio di droga … pretendere scelte etiche ha della ”fantascienza”!  

Cosa aspettiamo a liberarci da ‘sto problema? E legalizzarla? Voglio dire … anche l’alcool un tempo era proibito … poi lo hanno legalizzato e tassato, chi vuole morire alcolizzato è libero di farlo. 

Quanti siamo sul pianeta? Disponiamo si o no del libero arbitrio? E allora? 

Alla prossima

 

 

Elena 

 

http://gds.it/2014/10/23/debito-pubblico-italiano-in-crescita-sale-al-133_250650/

GLI ORSI E … LE FATTORIE DELLA BILE …

LE FATTORIE DELLA BILE …

Quanto siamo ”bestiali” noi umani? La nostra vergogna NON ha limiti. Nel nome della tradizione e della pseudo-medicina compiamo atti orrendi!

Ecco ad esempio che cosa riusciamo a fare agli orsi!

Preleviamo loro la bile – che è considerata un ingrediente importante per la medicina tradizionale cinese.

Un tempo la bile era, per fortuna, estratta da orsi precedentemente uccisi. Durante gli anni settanta però,  l’orso tibetano  – principale specie utilizzata per l’estrazione –  divenne specie protetta  in quanto in via d’estinzione e se ne proibì, per questo motivo la caccia.

Fu allora ideato, per ”proteggere la specie”  questo orrendo processo, tra l’altro più economico e veloce –  in quanto un singolo orso durante tutto l’arco della sua vita, che dura mediamente intorno ai 20 anni, produce molto più materiale sfruttabile di un esemplare ucciso.

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Gli orsi vengono rinchiuso in una gabbia e subiscono prelievi quotidiani attraverso cateteri di metallo inseriti nella cistifellea. Questo ovviamente in condizioni igieniche nulle che sono quindi fonti di infezioni e tumori.

Per stimolare la produzione di bile, vengono alimentati con pastoni privi di numerosi nutrienti e vitamine normalmente necessari per la loro buona salute, portando spesso a fenomeni di denutrizione.

A causa delle dimensioni estremamente ridotte delle gabbie di detenzione (si parla mediamente di circa 2 m³, per animali che possono raggiungere anche l’altezza di più di 2 m) sono comuni piaghe e deformazioni ossee che portano alla paralisi, oltre ovviamente a dolori spaventosi.

Gli orsi che riescono a sopravvivere a tali torture, impazziscono arrivando spesso a compiere pratiche autolesioniste che possono portare alla morte prematura dell’animale. Per evitare questo, è pratica comune tra gli allevatori estirpare denti ed artigli.

Ora facciamoci una domanda … e diamoci una risposta!

Elena

IL MIO GRANDE AMICO BLACK …

Black arrivò nella nostra vita a fine novembre del 2000. Socrate il nostro Rhodesian Ridgback era mancato il mese prime. Dopo sei mesi di cure,  di speranze rivelatesi inutili contro il mostro ”neospora”! Una sorta di mutazione genetica della ”Toxoplasmosi Gondi” , studiata negli USA perché fa abortire le mucche, e che pare abbia come portatori veicolari i cani. Questo mostro attacca le protezioni nervose e se queste cedono, non c’è scampo per l’animale ”portatore” … una volta riuscito a vincere le fasce protettrici del sistema nervoso … si espande, entra nel cervello, si riproduce ed inizia a fare uno sfacelo. In breve tempo, quello che era uno splendido cane sano e possente diventa una sorta di larva ripiegata su se stessa.

Ma non voglio parlare del dolore per la perdita di Socrate adesso, bensì dell’arrivo di questo nuovo ”amico” a quattro zampe.

Tutto ebbe inizio con una sorta di ”tam tam”  tra veterinari , questo ”tam tam” raggiunse Annamaria, la nostra veterinaria che, conoscendo le condizioni in cui eravamo dopo la perdita di Socrate, ci telefonò.

Risposi io al telefono e dopo qualche convenevole raggiunse subito il punto.  Mi disse – Ho un problema! Dimmi di cosa si tratta – le risposi.

E fu così che iniziò a parlarmi di questo pastore tedesco … un maschio di un anno destinato ad essere abbattuto perché il proprietario non lo poteva più tenere e nessuno lo voleva …

Eravamo alla fine di novembre, prossimi al Natale, istintivamente le risposi – ok portamelo! Un anno di vita è troppo poco per morire e poi proprio a Natale!

Ed ecco arrivare, il giorno dopo, il proprietario con il cane.

Un tizio alto … magrissimo … con un cane altrettanto alto e magrissimo che, di pastore tedesco, aveva giusto i colori. Per il resto era una sorta di cane lupo troppo cresciuto.

Il signore in questione stette giusto qualche minuto e se ne andò via lasciandoci il cane.  Black, quello era il suo nome, rimase tre giorni  in giardino davanti al cancello ad aspettarlo, senza né bere … né mangiare.

Noi avevamo anche Mida, un’ impertinente bastardina somigliante vagamente ad un”pointer”, nera e sterilizzata, che soffriva anche lei la mancanza di Socrate. Ma … neppure la sua presenza riusciva a tranquillizzare l’inquieto Black.

Il terzo giorno mentre, seduta sui gradini dell’ingresso,  lo stavo osservando preoccupata, si voltò verso di me, mi guardò diritto negli occhi per quello che mi parse un’eternità … era impressionante quello sguardo … un pozzo in cui si leggeva di tutto!  Con quegli occhi valutava e chiedeva … E da quel giorno divenne il MIO cane!

Black era sempre con me. Se lavoravo in giardino si sedeva al mio fianco. Se leggevo un libro in casa lui era con me. Se stiravo era ai miei piedi. Se guardavo la televisione la guardava con me. Se uscivo di casa mi aspettava davanti al cancello.

Se era in auto con me ed io parcheggiavo ed uscivo dall’auto per fare una commissione … lo ritrovavo al posto di guida!

Se mi assentavo per qualche giorno entrava in ”depressione”. Non sto scherzando, si deprimeva davvero. Restava mogio mogio, coricato per quasi tutto il tempo per ritornare il buontempone che era quando tornavo in circolazione.

Era un ”evasore” nato. In casa, lo avevamo soprannominato ”Mago Hudini”! Black si era innamorato di Dea la cagna-lupa dei nostri vicini e cercava in tutti i modi di andarla a trovare.

Per farlo scavava dei passaggi simili a trincee sotto la recinzione del confine, oppure se era in ”vena” la saltava! Una volta riuscì a ”mangiare” letteralmente la rete e passare dall’altra parte, nonostante indossasse il collare d’Elisabetta, cosa necessaria dopo aver subito un intervento di asportazione degli ”speroni” che lo infastidivano.

Tra l’altro dopo un solo paio di giorni dall’intervento di punti non ne aveva più! Li aveva mangiati tutti, nonostante il collare! Ricordo che Annamaria, quando lo portai disperata perché le ferite si erano riaperte, mi disse: ”Ma guarda … in fondo ha fatto un bel lavoro! Li ha tolti meglio di quanto avrei fatto io”! Andammo avanti con cicatrene e fasce elastiche per una settimana, e poi un po’ per volta guarì.

Per evitar di andarlo a pescare praticamente tutti i giorni dalla sua ”innamorata”, siamo stati costretti a mettere una recinzione elettrificata. Come quella per le mucche ed i cavalli. Dopo aver subito un paio di scosse sul naso umido … ed essere stato nascosto un pomeriggio dietro di bombolone del gas, siamo riusciti a tenerlo sotto controllo.

Quando andava dai vicini … ed Adriana, la proprietaria di Dea, vedendolo arrivare di gran carriere, faceva entrare Dea in casa. Lui frustrato … le rubava tutto quello che trovava e lo portava da noi. Quindi coperta di Dea … giochi del cane …  compreso il bucato steso … un giorno dovetti tornare da Adriana con un paio di mutande di suo marito, scusandomi …

044[2]Comunque dopo essersi preso un paio di scosse leggere … gli approcci tra i due cani si limitarono a corse forsennate su è giù per il confine.

Era ”argento vivo” … sempre di corsa … sempre a tendere agguati alla postina. Insomma uno che teneva il suo spazio.

Eppure non c’era nulla per me di più rilassante che guardarlo. Black era capace di sostenere lo sguardo come nemmeno una persona sa fare … e dentro quegli occhi c’era solo un enorme, smisurato pozzo d’amore!

Da oggi pomeriggio – ore 16.40 – Black non c’è più! Lo abbiamo portato dal veterinario Antonio ed io.

Era una decisione che è maturata nel tempo … abbiamo aspettato fino all’ultimo … ma poi abbiamo deciso che per il suo bene non era più giusto andare avanti così.

Black prendeva antibiotici da 4 anni. Aveva una malattia auto-immune tipica dei pastori tedeschi, anche se per ironia della sorte lui di pastore tedesco aveva proprio nulla. Reggeva benissimo l’antibiotico, era forte come un toro, ed i campioni di sangue erano nella norma. Il suo problema erano gli appiombi posteriori … non ne aveva più il controllo … e la zampa posteriore destra non lo reggeva più. Questo si è tradotto, inizialmente, nel cadere dalle scale e poi, un po’ per volta, faticare sempre di più ad alzarsi … fino a ieri sera che ha mangiato praticamente imboccato da me, perché non riusciva a star ritto davanti alla ciotola.

Oggi, (19 novembre) il suo ultimo giorno di vita, è stata una bella giornata di sole … siamo ancora riusciti a fare,  in tarda mattinata una passeggiata in giardino,  senza nemmeno strisciare troppo le zampe, poi gli ho aperto il cancello affinché facesse pipì contro l’albero davanti a casa,  cosa che amava in modo particolare.  Dopo pranzo siamo stati assieme, io sul divano a leggere mentre lui ronfava felicemente sul tappeto di fianco a me.

Abbiamo cercato di passare la giornata fino alle quattro del pomeriggio il più normalmente possibile …

Lui aveva una fiducia cieca in me … e quando Antonio lo ha sollevato per metterlo in auto sapeva di andare a fare una delle tante visite dal veterinario … e che sarebbe andato tutto come al solito.

In realtà non è andata affatto come al ”solito”.

Dopo avergli rasato la zampa anteriore, cosa che Black ha controllato con grande interesse, mentre lo abbracciavo, coccolavo e tranquillizzavo,  la veterinaria ha inserito il catetere nella vena, dopo di che ha inserito la siringa e iniettata una massiccia dose di anestesia che lo ha addormentato nel giro di pochi secondi. Quando l’ho sentito rilassarsi e lasciarsi andare, ho continuato a tenerlo stretto vicino a me …  la veterinaria ci ha ulteriormente chiesto conferma per la seconda dose, quella letale che avrebbe fermato il cuore. Alla nostra affermazione, ha eseguito!

Sono convinta che non abbia sofferto assolutamente e, onestamente, se potessi scegliere, vorrei morire così anche io.

Ma il ”male al cuore” che ho da quel momento è difficile da spiegare. Vorrei che fosse ancora qui attorno, non posso immaginare di non vederlo domattina.

Erano anni che, come uscivo dalla camera da letto, lui coricato sulla sua cuccia in sala, sveglio come un grillo, mi aspettava … mi guardava come per chiedermi: ”Tutto ok? Dormito bene”? Mi inginocchiavo vicino a lui e ci regalavamo un po’ di coccole, lo strapazzavo un po’ e lui mi mordicchiava la mano … dopo di che gli aprivo lo porta della veranda per farlo andare in giardino… ed iniziava la nostra giornata.

Quindici anni passati assieme … Mi manchi già i tantissimo amico mio dolce …

Vai in cielo assieme a Blitz, Socrate, Mida, tutti ”pezzi di cuore” che nell’arco di una vita si sono staccati … Oggi un altro pezzo …  ‘grande come una casa’ se ne è andato.

I cani ci regalano sempre molto molto di più di quello che noi diamo loro.

Quel maledetto ”orologio” continua ad andare avanti inesorabilmente …

 

 

Alla prossima

 

Elena

Come eravamo …

Se sei cresciuto negli anni ’50 – ’60 – ’70 – dovresti leggere qui e … riconoscerti

 

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  1. Da bambini andavamo in auto che non avevano né cinture di sicurezza né airbag
  2. Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo
  3. Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo
  4. Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte
  5. Quando andavamo in bicicletta non indossavamo il casco
  6. Bevevamo l’acqua dal tubo di gomma del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale
  7. Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!
  8. Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci.
  9. La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà)
  10. Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
  11. Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
  12. Condividevamo una sola bibita in quattro … bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
  13. Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi , televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet … Avevamo invece tanti AMICI.
  14. Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
  15. Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.
  16. Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
  17. Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.

La grande domanda allora è questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere  a crescere e diventare grandi?

Mah ..

Alla prossima

 

Elena

 

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FIDUCIA … si fa presto a dire …

Pensavo questa mattina a quanto sia vera la relazione tra economia e ‘fiducia” … sembrerebbe ”minimizzare” ma  le due cose sono strettamente correlate.

I nostri ”benamati” (si da per dire)  governanti stanno cercando di dirci: ”Ma spendeteli ‘sti soldi che avete in banca”! Investite! Create lavoro … datevi da fare!

115142676-c9c471b9-fe87-488b-8ef9-d83ff3fd7526Per carità in ”teoria” hanno anche ragione …  a parte che per investire ed assumere sarebbe necessario ”avere delle commesse” … ma pare che questo non li tocchi un gran che. Ma, voglio dire, senza voler parlare dell’industria pesante, che ormai in Italia si è ”volatilizzata”, ve lo vedete un ristorante che assume 5 camerieri stabili, mentre i clienti durante la settimana si contano sulle dita delle due mani? Oppure uno che compre casa mentre l’azienda per la quale lavora sta per chiudere ”baracca e burattini”?  Mah …

Pur non capendo nulla della materia, credo siano indispensabili per un buon funzionamento dell’economia: fiducia, serietà, stabilità politica, progetti per il futuro seri.

Progetti seri. Noi ne abbiamo? Mah … Se quello serio è l’expo 2015 … vedete un po’ voi! Sono in ”mano” a ”chi” esattamente gli appalti per l’expo? Possibile mai che ogni volta che in questo paese si fa qualche cosa … salta sempre fuori un filone ”stra-marcio”? E che cavolo!

Rischiamo di fare la figura dei PIRLA davanti a tutto il mondo, annullando lo stereotipo che ancora all’estero – almeno tra i cinesi –  resiste!  Quello del paese della pizza del sole, del mandolino, della cultura e della moda; per sostituirlo con qualche cosa di legato alla malavita a 360°!

Vigliacco se in questo paese sia mai esistito un progetto a lungo termine per un futuro decente! Mi viene in mente quando abbiamo fatto il referendum, uno dei tanti, sul nucleare. Fermo restando il fatto che sono fermamente ”contraria” al nucleare, (°) nonostante tutto un paese avesse detto e ribadito NO a questa forma di energia, nessuno, dico ”nessuno” del governo si attivò a suo tempo, con investimenti ”pesanti” nella ricerca per produrre energia non dipendente da nucleare e fossile.

Non è che noialtri siamo ”pirla” …e non abbiamo le ”teste” …  è che non c’è mai stata la ”volontà” politica per farlo. Come diceva uno dei tanti ”carciofi” che abbiamo avuto la disgrazia di avere al governo: ”La cultura, quindi la ricerca e la scuola, NON danno da mangiare”? Che dire ad uno simile? No comment.

Ormai in Italia ad investire rimangono gli ”unici” che possiedono valangate di denaro. Sapete a chi mi riferisco vero? Non mi stancherò MAI di dirlo! Sono quelli che fanno quattrini con l’unico mercato in crescita esponenziale da sempre! La cocaina! Queste ”holding” si chiamano ‘Mafia, ‘Nrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita ! Sono le stesse che tengono lontane tutti gli investimenti ”esteri”, a meno che non siano investimenti ”arabi”!  Le ”mentalità” tra i due ”gruppi” non è che siano poi tanto lontane!

Inutile ricordare che malavita organizzata e cultura siano agli antipodi. Quindi,  i loro investimenti saranno certamente poco interessati al benessere futuro della collettività, diciamo che costoro sono più orientati al ”mordi e fuggi”.

Tornando a noi poveri cristi, disoccupati, a cui si chiede di spendere. Secondo i nostri politici, noi dovremmo ”avere fiducia” e tornare ad andare al ristorante, al cinema, dal parrucchiere, in palestra, acquistare auto nuove … insomma far ripartire i consumi.

Mi verrebbe da ritorcere: ”ma perché non lo danno i ”politici” questo buon esempio? Come mai i politici, a tutti i livelli, nonostante il loro stipendio sia più che buono … non spendono una ”cippa” e se lo fanno cercano di farlo a ”spese nostre” o accettando ”regali” dagli ”amici degli amici”?

Ce li ricordiamo tutti gli scandali nelle regioni … nelle provincie … dalle case con vista sul Colosseo,  acquistate ad ”insaputa” del proprietari … alle mutande pagate dalla ragione … all’acquisto di ”vibratori”, considerati questi ultimi come oggettistica omaggio! (°)

Voglio dire … ma come cavolo facciamo noialtri ad avere fiducia? Facciamoci  una domanda … e diamoci  una risposta!

 

Alla prossima

 

Elena

(°)  http://www.wdonna.it/emilia-romagna-consigliera-rimborso-vibratore/51298

 http://www.ladige.it/articoli/2014/03/13/sex-toys-pius-leitner-regalo-regalo

 

GIU’ LE MANI DA ABBATE E DI MATTEO !

Il giornalista Lirio Abbate ed  il PM Nino Di Matteo, ognuno con i propri mezzi,  vorrebbero ”smantellare” il sistema MARCIO, ma tanto ben ”collaudato”, che sta divorando come un cancro il nostro bel Paese.

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Lirio Abbate

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Un paese dove Mafia, Camorra, ‘Nrangheta, Sacra Corona Unita regnano sovrane, e che, grazie allo smercio di cocaina – ricordiamoci che è l’unico mercato in crescita esponenziale – fanno soldi a palate; le poche aziende ”sane” se ne stanno andando via tutte. Impossibile convivere con ”aziende gestite dalla malavita”.  Se da una parte lo Stato tartassa chi non rispetta le regole … dall’altra permette alla malavita di spadroneggiare su tutto il territorio.

Insomma …  le uniche ”multinazionali italiche”,  piene di soldi, restano quelle della malavita organizzata.

Ora tutti sappiamo che il paese Italia, ha un disperato bisogno di denaro … secondo voi QUALI  e QUANTE sono le possibilità che il sistema ”marcio” venga eliminato?

Secondo una povera pirla come me sono proprio poche e non credo di esser poi tanto lontana dalla verità. Il marciume sopra citato ha soldi per fare delle guerre, l’unica ”PECCA”  è che costoro,  con cultura ed etica  ci stanno come i ”cavoli a merenda”!

Diciamo quindi che i loro investimenti non sono sono esattamente mirati al benessere della collettività … ma ad un più ”pragmatico” MORDI E FUGGI!

Il che significa appalti e sub-appalti agli ”amici degli amici” … infischiarsene completamente delle regole … inquinamento a 360° … cemento depotenziato … centri commerciali nel mezzo del ”nulla” … corruzione … e chi più ne ha più ne metta!

Eppure … mi è capitato di parlare con un cameriere a Palermo, tanti anni fa, il quale, di fronte al mio ”orrore” per quanto combinato nella Conca d’Oro … mi rispose: ”Sarà … ma allora c’era lavoro per tutti”!

Alla prossima

 

Elena

11 Novembre – La Francia festeggia la fine della prima guerra mondiale

l’11 Novembre del 1918 veniva firmato l’armistizio tra la Germania e gli alleati.

Dove? In un vagone ristorante, organizzato per l’occasione in sala riunioni. Il vagone faceva parte del treno a disposizione dello stato maggiore del Maresciallo Foch.

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Il quadro rappresenta la scena della firma.

Dietro il tavolo da destra a sinistra si vedono il Generale Weygand, il Maresciallo Foch in piedi, e gli ammiragli inglesi Rosslyn Wemyss e G. Hope. Davanti, il ministro di Stato tedesco, Matthias Ezbergerm, il generale maggiore dell’armata imperiale Detlof von Winterfeldt (quello con l’elmetto), il conte Alfred von Oberndorff del ministero degli affari esteri e il capitano di vascello Ernst Vanselow della marina imperiale.

Una guerra che ha fatto 8 milioni di morti … una marea di feriti … di invalidi …  di mutilati. Un orrore senza fine.

Quel che non riesco a capire è: ”Come mai se i tedeschi le guerre le hanno sempre PERSE … hanno sempre rialzato la testa”?

Cribbio, a noialtri (alleati dei tedeschi anche se facciamo sempre finta di niente)  ci hanno ”liberato”’ e non ”vinto” … ci hanno presi per la ”manina”  gli americani con il piano Marshall … e guardate in che condizioni siamo!

Verrebbe da pensare che ”perdere le guerre”  non sia poi tanto male, e … se le cose stanno così,  forse sarebbe meglio nemmeno iniziarle!

Alla prossima

 

Elena

 

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l’INGLESE DI RENZI … cosa abbiamo fatto di male?

Renzi,  se convince noialtri con la sua parlantina in lingua materna, non è detto che ottenga lo stesso risultato quando utilizza l’inglese.

Qui di seguito alcuni brani della trascrizione di quanto detto dal  ”Renzuccio” nostro al ”Digital Venice”, un’iniziativa sulle politiche per il digitale tenutasi a Venezia nel luglio 2014. Discorso fatto interamente in INGLESE  di fronte ad una platea cosmopolita.

… ecco alcuni estratti del discorso …

1) Campane per tutti (00:00 – 00:15) Grazie grazie, così tanto per queste opportunità… raramente, veramente interessante anche perché, non perché, veramente preoccupato del tempo e del e del campanello. La tua campana.

2) Fare più bello la globalizzazione (01:15 – 02:15) Perché io penso in questi momento idee salveranno europa non limitazioni. Il ruolo dell’Europa attorno al mondo, non è un ruolo di… ehm… associazione di limitazioni, è uno spazio di libertà, Europa sarà utile attorno al mondo se fare dislocazione civile, è… eeeeewwww… veramente impegnata a a a fare più bello la globalizzazione. Questo è lo spazio per l’Europa, dell’Europa.

Se parliamo solo di limitazioni e solo di discussioni burocrocratiche, solo di fogli con i i i i i i diversi punti, dai singoli governi, noi perso opportunità e la mia opinione personale è che abbiamo, siamo veramente tipi buoni e tipi fortunati, solo perché abbiamo un’opportunità. Avere un’opportunità oggi non è facile ma questi sono impegni di sfida.

3) Grazie tante signor Rifkin (intorno al minuto 3) E grazie tante signor Rifkin. Io ricordo il nostro primo incontro a Firenze, ma il mio primo incontro con lei è, nel mio eeeeh, aaaah, heiheiheihei , iiiii lll leggendo i alcuni libri, penso che ha educato una generazione su questi, dos, questi, dos, sfide. E grazie tante per il suo discorso.

4) Venezia può salvare word (05:25 – 05:57) Venezia non è una città normale, Venezia è una città bella, limpido. Ma è la dimostrazione di una città che potrebbe salvare word [office?]. Per questa ragione, la mia gratitudine personale a organizzatori perché la scelta di Venezia è una provocazione anche per l’Italia. Perché se noi cancellare passato e noi consumiamo futuro, noi perdere noi stessi. E discutere internet tecnologia, chiare approccio ICT a Venezia è una buona provocazione.

5) Pro sessi civili (11 – 12:35) È possibile cambiare l’Italia se in prossimi mille giorni, noi usiamo tecnologia per cambiare atteggiamento nei problemi tradizionali del nostro paese, per esempio “giustizia civile”. Ora noi cominciamo con un pro sesso nella rete, il pro sesso telematico per giustizia civile hanno due obiettivi: primo di ovolollo, questi il numero di mmmmm, eeeeeehmmm, pro sesso bloccati, cinque milioni pro sesso in Italia, civili pro sesso e dare lo stesso tempo della Francia, Germania, UK, nel nel cronometraggio dei pro sesso, oggi in Italia è mille giorni più o meno, novanta-cinquanta giorni, in Germania è trecento, trecento giorni.Quindi rosse asce, la riduzione è possibile. Questo è il mio pubblico ufficio per il futuro [un Samsung spento], perché è impossibile abbracciare trenta minuti per stampare un documenti per l’identità di mammà. Se hai un problema di identità, questo è un problema psicologico. In Italia è un problema burocratico. Perché noi dobbiamo aspettare, circa trenta-quaranta minuti per stampare un certificato di identità. È sciocco.

6) Io uomo terribile & civico idea (13:20 – 14:12) Questo non è un problema di Commissione Europea, questo è un problema di persone italiani. Se presento le riforme come un diktat dell’Europa, io uomo terribile. Se io spiego a persone, se io pago la tasssciazione, io sono un corretto e civile gentleman, esattamente come nel wwwwrrraaaaaa resto del mondo, io presento una civico, civico idea, ideale condiviso con il resto delle persone, ma uso la tecnologia e posso continuare in questa direzione molto a seguire per lavori e per burocrazia, per l’educazione, per il governo più sopra, aperta trasparenza, voi spiegate nella vostra spiegazione su quello, per il calcio, per il calcio.

7) Mia madre piangeva dentro la tv (16:40 – 18:44) È molto interessante perché Europa è nata esattamente con il mercato comune [in italiano], il mercato unico, se pensi al posto, se se spieghi a persone giovani “ooooooh l’Europa è una creazione perché nel passato alcune visioni, uomini e donne visionari decidono di creare un posto in cui tutti scambia-condividono lo stesso pro papera. Loro pensano che questa è una creazione su Ebay, su Amazon, sulla troia, non dell’Europa. Perché l’idea di spento Europa, Europa, per la prossima generez, per la prossima—Ohh la, tuooh ovviaamenwwwwkj—alcune compagnie, per la prossima generazione, one. Per la prossima generazione l’Europa non è semplicemente un posto economico, l’Europa è la libertà di movimento, è la stessa mmmm, nella mia esperienza personale l’Europa era mia madre che piangeva dentro la tv, mentre l’hashish, lei sentimento, lei sentiva le mura Berlino distrutte dalle persone, per me, per mia madre l’Europa è esattamente questi momento. Per mio figlio l’Europa è Champions League e normali [serie di facce agonizzanti] vita tutti i giorni. Se con miei bambini, io parlato di Germania “aaah nel passato c’erano due Germania” miei figli guardano me “Daddy tu sei pazzo”. No nel passato il il il il tempo di cambiamento è assolutamente interessante e incredibili. Ma ora è il momento di un mercato unico digitale e autorità digitale.

8) Un piscio di futuro (19:02 – 19:32) E questa sarà la nostra rosa purpurea ad ottobre nel cancellare, ogni singolo euro investito in infrastruttura digitale deve casa della scatola, deve fuori dalle limitazioni (lei sembra aver capito), perché se io investo in una struttura digitale, investo nel futuro. Questo non è un costo, questo è un piscio di futuro e è impossibile di uscire da crisi semplicemente con la discussione, semplicemente con documenti.

9) Il più votato attorno l’Europa (22:30 – 23:11) Ashdaksd Quindi buona discussione tra 5 candidati, nessuno uno, nessuno uno, e quindi il numero, il io sono veramente interessante, perché alcune parti di persona mi hanno detto “Aaaaah tu ss, tu non accetti il risultato di elezioni” quindi sono molto, molto fiero perché il mio partito, io appartengo a un partito che è stato il più eletto partito in Europa. Undici punto due milioni di voti. Il partito democratico in Italia è stato il più votato in Europa. Quindi se pipì discutiamo di democrazia, noi siamo sopra il tavolo, molto impegnati a riguardo.

10) Il buon italiano (24:24 – 25:50) – Meucci è un buon italiano, ma è anche, un a-ah pessimo storia, pessimo storia, perché Meucci è l’arcolaio inventore del mmmm, telefono. Mi dispiace con le persone americane presenti qui, ma anche il congresso degli stati uniti in 2002, 2001, non ricordavo, riconoscere il fondatore, l’inventore telefono è Antonio Meucci. Antonio Meucci è uomo incredibile per un periodo di tempo, lavorava nel teatro, nel più antico teatro d’ Europa: Teatro della Pergola. Lui era un lavoratore, quindi lui inventò il telefono per parlato del nel teatro… un genio… quindi per qualche ragione lui lasciò l’Italia e non poteva usare il copyright lezioni, come si dice brevetto?, licenza ottanta settanta uno, ottanta settanta due, non ricordavo precisamente quindi Graham Bell arriva e nella storia lui fu l’inventore e fondatore del telefono.

Quindi la relazione con Meucci è una buona relazione ma è anche rischio, perché per un uomo d’affari è chiaro, noi dobbiamo avere un buon idea, ma dobbiamo avere anche commerciale e marketing, perché l’idea senza di marketing commerciale ewwww sento eeeeemmmwww struttura, il il il il il il il il ras alt non sono buoni. Ma per il paese questo è anche la rappresentazione di possibilità, pipì non permettiamo a tutti di fare la stessa conclusione di Meucci, se c’è una buona idea, noi lottare assolutamente dobbiamo per questa idea, e amica questa idea.

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CHE DIRE? E’ stato assunto come ”dirigente” nell’azienda paterna e ”noi” gli paghiamo i contributi, altissimi, per la pensione.  E va bene …  ce ne faremo una ragione.  Ma se avessero, in famiglia,  speso qualche soldino per fargli imparare l’inglese NON sarebbe stato poi così male, considerato il fatto che ormai, non si limita a ”far danni” nell’azienda familiare, costui, purtroppo, ci rappresenta!

MI DOMANDO QUALE DELIRIO DI ONNIPOTENZA LO DIVORI …

Non è possibile NON si renda conto di non essere all’altezza di  tenere un discorso in inglese.  Mi domando cosa cavolo avrà capito il pubblico internazionale presente ?

Mah …

Alla prossima

Elena

 

 

 

fonte:

http://www.digitalvenice.eu

http://www.vice.com/it/read/discorso-renzi-inglese-8-luglio-2014-569