Archivi del mese: giugno 2015

De Luca e De Magistris situazioni ”simili” … ma …

De Magistris, condannato in primo grado per abuso d’ufficio (assieme a Gioacchino Genchi nel caso ”Why Not”) viene eletto sindaco di Napoli.  Ma la legge Severino impone la ”sospensione della carica”  in caso di condanne, quindi il prefetto di Napoli – Francesco Antonio Musolino – sospende De Magistris il 1° ottobre 2014.  De Magistris fa ricorso al TAR che lo reintegra nelle sue funzioni il 30 ottobre 2014. Anche in tribunale la prima sezione civile conferma la sentenza del Tar e decide che De Magistri rimarrà in carica sino alla decisione della Corte Costituzionale sulla ”legittimità della legge Severino”, calendarizzata per il 23 ottobre 2015.                                                                                                                                         De Luca, eletto presidente della Regione Campania,  come De Magistris fa ricorso per sospendere la Severino, in attesa che la Corte Costituzionale faccia giurisprudenza!

E’ inevitabile chiedersi come mai ci sia stata per De Magistris un’opinione pubblica e una rete a ”favore” … mentre per De Luca avviene esattamente il contrario? Forse che De Magistris è visto come il ”nuovo” e De Luca il ”vecchio”? Basta questo per interpretare la giustizia a livello di ”pancia”? Mah … PicMonkey-Collage1

Per chi volesse ”trastullarsi” ecco la situazione giudiziaria di De Luca:

Nel dicembre 2008 Vincenzo De Luca, con altri 46 imputati, viene rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stato e falso in relazione alla vicenda relativa alla delocalizzazione delle  Manifatture Cotoniere Meridionali. Nell’aprile 2009 il rinvio a giudizio viene confermato per De Luca ad altri 13 imputati (tra cui il già sindaco di Salerno, Mario De Biase, ed il presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Gianni Lettieri). A marzo 2013 è stata dichiarata la prescrizione, RIFIUTATA da De Luca e dagli imputati, in attesa di una pronuncia nel merito prevista per il successivo 19 giugno. Il 19 giugno il pm  Montemurro chiede l’assoluzione per tutti gli imputati. L’11 dicembre 2013 De Luca viene assolto dalla magistratura perché “il fatto non sussiste”.  Per la maxi inchiesta Sea Park per i reati di  corruzione, truffa aggravata e falso nei confronti De Biase, Grieco e Fortunato, proprietari dei suoli, e Santopietro e Benetti, imprenditori locali. Per il sindaco De Luca e gli altri dirigenti e funzionari comunali implicati nell’inchiesta, la prescrizione sarà richiesta dall’accusa lasciando, dunque, in piedi le sole due accuse di associazione a delinquere e concussione. De Luca, però, insieme all’ex-sindaco De Biase, al dirigente comunale Di Lorenzo e il segretario generale Marotta, RINUNCIANO alla prescrizione chiedendo di farsi giudicare nel merito per ottenere un’assoluzione piena.

Nel luglio 2010  De Luca viene condannato in PRIMO GRADO dalla Corte dei conti (sezione giurisdizionale di Napoli), insieme all’ex-sindaco De Biase ad alcuni dirigenti comunali, per questioni inerenti agli stipendi dei dirigenti del Comune di Salerno. De Luca viene condannato a pagare 23.000 euro di multa, mentre De Biase 46.000 euro.

Il 6 luglio 2010 la Corte d’Appello di Salerno dichiara la prescrizione nei confronti di De Luca e degli altri imputati del processo per lo sversamento di rifiuti, nel 2001, nel sito di Ostaglio, non ancora completato. L’inchiesta sullo sversamento illecito di rifiuti nella discarica scatta nell’agosto 2001, all’indomani di un incendio che sollevò delle forti proteste dei residenti della zona, stanchi di convivere con odori nauseabondi. Il sindaco di Salerno afferma di non essere stato lui a richiedere la prescrizione ma di essere stata una scelta del tribunale giudicante, dopo dieci anni di processo, tuttavia il codice di procedura penale consente in ogni caso all’imputato di rinunciare alla prescrizione. Il 17 novembre 2010, De Luca, con gli altri indagati tra cui l’ex-sindaco Mario De Biase e l’ex-presidente dell’ ASLFelice Marotta, è stato PROSCIOLTO dalle accuse di associazione a delinquere e truffa relative alla costruzione di una centrale elettrica da 800 megawatt, a cui il sindaco si era OPPOSTO, sui suoli dell’ex-Ideal Standard. Il filone dell’inchiesta riguardante il possibile danno erariale è stato invece trasmesso dalla  Procura Generale alla Corte dei Conti ed al Ministero delle Attività Produttive.

Il 21 aprile 2011 è firmata dal procuratore capo di Salerno Franco Roberti la richiesta di rinvio a giudizio per peculato per il sindaco De Luca, Alberto Di Lorenzo e Domenico Barletta. Resa pubblica la notizia, in quanto momentaneamente secretata dallo stesso Roberti per non influenzare l’imminente votazione, solo a seguito delle elezioni comunali, l’udienza preliminare è fissata all’ 8 novembre. La vicenda risale al tempo in cui il sindaco era stato nominato commissario straordinario per la costruzione del termovalorizzatore di Salernon relazione alla grave emergenza rifiuti di Napoli del 2008.  Il pm Roberto Penna contesta, dunque, la nomina a project manager dell’ingegnere del comune Alberto Di Lorenzo, carica non prevista dall’ordinamento legislativo italiano. Nel novembre 2011 il gup  Franco Orio, su richiesta dei legali dei tre imputati, dispone il giudizio immediato.  Il sindaco De Luca si difende da tale accusa affermando che la figura di project manager, a cui sono dedicati numerosi congressi internazionali, è ampiamente utilizzata sia a livello locale che nazionale. Il 21 gennaio 2015 nella requisitoria finale il pm conferma la richiesta di condanna tre anni per peculato, ma il collegio giudicante assolve gli imputati dall’accusa, condannandoli contestualmente in primo grado ad un anno di reclusione per abuso d’ufficio e alla pena accessoria di un anno di interdizione dai pubblici uffici.

 Il 15 maggio  2013 è stato condannato in primo grado, dal  Tribunale di Napoli per diffamazione aggravata nei confronti di Marco TRAVAGLIO, a seguito di alcune dichiarazioni fatte il 4 marzo 2010 nel corso di una pubblica manifestazione organizzata dal Partito Democratico per le imminenti elezioni regionali. In quell’occasione, De Luca affermò: “Quel grandissimo sfessato di Travaglio, che aspetto di incontrare per strada al buio qualche volta a  Roma … questo pipì… è scorretto… parla in televisione dieci volte di cose che non capisce e su cui io non c’entro niente… Imbecille!… Aspetto di incontrarlo al buio”!

Il 19 novembre del 2013 Vincenzo De Luca, risulta iscritto nel registro degli indagati insieme a sette consiglieri comunali per la variante al Piano Urbanistico Attuativo (Pua), del 16 marzo 2009, che consentiva l’acquisizione di aree demaniali sulle quali è sorto il cantiere (attualmente sottoposto a sequestro giudiziario) del “Crescent”, edificio in costruzione a ridosso del lungomare di Salerno, al centro di molte polemiche. La procura di Salerno ha emesso i provvedimenti a carico di trenta persone, accusate a vario titolo di abuso di ufficio, falso in atto pubblico e altre ipotesi di reato. Il 7 novembre 2014 il gup Sergio De Luca rinvia a giudizio il sindaco di Salerno e gli altri 22 imputati; l’inchiesta è iniziata nel 2008 in seguito agli esposti di Italia Nostra e del comitato “No Crescent” (costituitesi parti civili) contrarie al progetto Crescent secondo il loro parere “ecomostro di Salerno”.

Dopo aver letto quanto sopra, De Luca, considerata la zona in cui opera e cioè ”terra di Camorra”, ne esce, alla fin dei fini, ancora bene. Quello che invece è ”triste” è che il PD non avesse altri ”nomi da giocarsi’.

Come ”comune mortale”,  se io dovessi avere tutte le ”rogne”  che ha De Luca,  mi sarei già buttata dal balcone, ma pare che ”certa gente” viva tranquillamente tra le aule dei tribunali.  Detto questo, quel che è certo è che farsi un nemico come Travaglio sia assolutamente ”controproducente”! Tra FQ,  blog di Grillo e M5S,  è partito un  ”lavaggio del cervello” a 360° per buttar fango sia su De Luca che sul ”nemico naturale” del M5S …  il PD!

Quel che si evince è che, mentre per De Magistris l’informazione della ”rete” ha scatenato la ‘contraerea’ mirando a far pendere la bilancia a favore dell’ex PM,  per De Luca la battaglia ”contro” è ”implacabile”.

Sorgono spontanee domande come: ”Ma … che l’informazione in ‘rete’ sia ‘manipolata’ esattamente come quella vecchia e ”di parte”? Oppure: ”i fatti vengono esposti in modo tale fa farci ragionare con la ”nostra di testa” o con la ”loro”? Le nostre reazioni … sono ”spontanee” e fonte di ragionamento personale o … sono ”indotte”?

Mah …  L’unico consiglio spassionato è quello di leggere ”fonti diverse” e poi cercare la verità nel ”mezzo”.

Alla prossima

 

Elena

Il discorso fatto da Tsipras ai greci …

Ecco quanto Tsipras ha detto al popolo. E non si tratta di esser ”Ponzio Pilato”…  si tratta di non tradire i cittadini che, con il loro voto, gli hanno dato fiducia. La traduzione l’ho presa dal blog di  Strelnik . (°)

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”Da sei mesi a questa parte, il governo greco ha condotto una battaglia in una condizione di asfissia economica senza precedenti, allo scopo di rendere concreto il mandato che il popolo greco ci ha dato il 25 di gennaio.      L’obbiettivo per il quale stavamo negoziando con i nostri partner era porre fine all’austerità, e permettere che la prosperità e la giustizia sociale potessero tornare nel nostro paese.                                                                                                              Era una proposta per un accordo che fosse sostenibile, che rispettasse tanto la democrazia come le leggi comuni europee, e che ci conducesse finalmente all’uscita della crisi. Durante le trattative, ci è stato chiesto di accettare gli accordi conclusi dai precedenti governi attravrso i Memorandum, sebbene essi siano stati condannati e respinti dal popolo greco nelle recenti elezioni. Tuttavia, non abbiamo pensato nemmeno per un momento di arrenderci e di tradire la vostra fiducia. Purtroppo, dopo cinque mesi di trattative serrate, i nostri partner dell’Eurogruppo due giorni fa hanno emesso un ultimatum contro il popolo greco e la sua democrazia. Un ultimatum che va contro ai valori e ai principi fondativi dell’Europa, i valori del nostro comune progetto europeo.                                                                                                                                         Hanno chiesto al governo greco di accettare una proposta che reca un nuovo insostenibile fardello sul popolo greco e mina la ripresa dell’economia e della società greca, una proposta che non solo perpetua lo stato di incertezza, ma accentua ancora di più le diseguaglianze sociali.                                                               Le proposte delle istituzioni includono: misure che portano a una maggiore liberalizzazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, ulteriori riduzioni dei salari nella pubblica amministrazione, aumento dell’IVA su cibo, ristoranti e turismo, eliminando gli sgravi fiscali per le isole greche.                                             Queste proposte violano direttamente i diritti sociali e fondamentali dell’Europa: dimostrano che per quanto riguarda il lavoro, l’uguaglianza e la dignità, lo scopo di alcuni dei partner e delle istituzioni, non sia un accordo sostenibile e vantaggioso per entrambe le parti, ma sia l’umiliazione dell’intero popolo greco.                                                                                                                                Queste proposte evidenziano specialmente l’insistenza del Fondo Monetario Internazionale nel volere politiche di austerità dura e punitiva, e rendono più attuale che mai la necessità da parte delle principali potenze europee di sfruttare l’occasione per fare definitivamente i conti con la crisi del debito sovrano in Grecia, una crisi che interessa anche altri paesi europei e che minaccia il futuro stesso dell’integrazione europea.                                                  Cittadini greci, proprio adesso ricade sulle nostre spalle la responsabilità storica verso le lotte e i sacrifici del popolo greco per il rafforzamento della democrazia e della sovranità nazionale. La nostra responsabilità verso il futuro del nostro paese. E questa responsabilità richiede una risposta all’ultimatum che arrivi dalla volontà sovrana del popolo greco.                                                           Poco tempo fa, in un consiglio dei ministri, suggerì l’organizzazione di un referendum per fare in modo che il popolo greco fosse in grado di decidere in  ”modo sovrano”. Il suggerimento fu accettato all’unanimità.                              Domani il Parlamento sarà convocato d’urgenza per ratificare la proposta del governo riguardo a un referendum da tenere domenica 5 luglio, in merito alla richiesta di accettare o no l’offerta delle istituzioni. Ho già messo al corrente il presidente della Francia, il cancelliere della Germania e il presidente della BCE, e domani una mia lettera chiederà ai leaders e alle istituzioni dell’Unione Europea di prolungare di alcuni giorni l’attuale programma di liquidità, in modo che il popolo greco possa decidere senza nessun tipo di pressione o ricatto, così come previsto sia dalla nostra costituzione sia dalla tradizione democratica dell’Europa.

Cittadini greci, al ricatto dell’ultimatum che ci chiede di accettare una pesante e degradante austerità senza fine e senza nessuna prospettiva di ripresa economica e sociale, vi chiedo di rispondere in maniera sovrana e orgogliosa, come la storia del popolo greco richiede.                                                      All’autoritarsimo e alla grave austerità, noi risponderemo con la democrazia, in maniera calma e decisa. La Grecia, la culla della democrazia, fornirà una risposta democratica che risuonerà in Europa e nel mondo.                                       Sono personalmente impegnato al rispetto della vostra scelta democratica, qualsiasi essa sarà. E sono assolutamente sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia del nostro paese e lancerà un messaggio di dignità al mondo.                  In questo momento così critico, dobbiamo ricordarci tutti che l’Europa è la casa comune dei popoli, in Europa non ci sono padroni di casa e ospiti. La Grecia è e rimarrà parte integrante dell’Europa e l’Europa una parte integrante della Grecia. Ma senza la democrazia, l’Europa sarà un’Europa senza identità e senza bussola.                                                                                                                                               Invito tutti a dimostrare senso dell’unità nazionale e calma, in modo da prendere la giusta decisione. Per noi, per le generazioni future, per la storia dei greci. Per la sovranità e la dignità del nostro popolo.

Alexis Tsipras

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Che dire? Umanamente parlando non si può certo dargli torto! A questo punto qualunque cosa possa succedere …  comprese eventuali alleanza della Grecia con la Russia o con la Cina … la responsabilità sarà dell’ Europa! E se vogliamo proprio mettere i ”puntini sulle i” diciamo che la responsabilità,  in particolare, è dei tedeschi!

Un Europa che, grazie alla ”testa quadra” di alcuni,  esiste solo sulla carta … ma che in realtà continua a vivere nei propri ”giardinetti” e non è capace di ”fare il salto necessario” richiesto dalla storia!                                                                          Peccato!

Alla prossima

Elena 

 

p.s.: Traduzione del discorso presa da Strelnik pubblicata sul blog omonimo due ore prima della versione di grillo:  http://www.strelnik.it/blog/?p=3468

 

Attentati estremisti islamici … il venerdì nero …

Francia – Dipartimento dell’Isere zona industriale impianto di gas, viene trovata la testa di un uomo, separata dal resto del corpo con un semplice coltello, e lasciata in bella mostra infilzata sulla recinzione del cortile …  intanto fanno esplodere sparando alcune bombole di gas … per fortuna non sono arrivati ai depositi grandi di gas  … viceversa il danno sarebbe stato inimmaginabile.     Cresce il senso di insicurezza e di paura … senza parlare del malessere per un lavoro di ”macelleria” indegno persino di bestie feroci!

Kuwait – La strage della moschea durante la preghiera, morti in 27. Anche dove il terrorismo raccoglie ”simpatizzanti” e ”donazioni” non ha paura di spargere sangue, tanto … il nemico che deve morire è sempre Sciita!

Tunisia –  Susa, a pochi chilometri da Tunisi, i terroristi sono arrivati sulla spiaggia … hanno tirato alcune granate, tanto per avvisare … e poi sparato con un  kalashnikov decimando turisti ignari che prendevano il sole. Una strage in cui sono morte 37 persone tra inglesi, tedeschi, belgi e irlandesi , altre 36 sono rimaste ferite. Dopo il Bardo ecco che cosa si sono ”inventati”! La Tunisia è terra di Jihad e produce militanti su scala industriale! Andranno avanti così … tanto non hanno nulla da perdere … si sentono importanti e compiendo queste follie, credono di dare un senso alla loro esistenza!

Somalia – un attentatore suicida si è fatto saltare in aria a bordo di un’autobomba all’ingresso del villaggio di Leego a sud di Mogadiscio, sede della forza di peacekeeping dell’Unione africana, nota con l’acronimo Amisom, che è composta principalmente da soldati di Kenya, Uganda e Burundi e la maggior parte delle vittime, 50 soldati,  sarebbero di quest’ultimo paese.  Colpiti, bombardati, a volte divisi, con molti capi eliminati, i terroristi somali hanno comunque conservato la loro capacità distruttiva. Hanno dimostrato di poter organizzare azioni a Nairobi, di portare morte nelle scuole in Kenya o di tenere testa alle forze internazionali schierate in Somalia. Inoltre sono il polo d’attrazione per decine di volontari, spesso d’origine occidentale, come Thomas Evans, detto la bestia, ucciso di recente in uno scontro a fuoco. La missione suicida nella base del contingente dell’Unione Africana è solo l’ultima risposta di un movimento che è comunque rimasto fedele alla casa madre qaedista ma che quanto a orrore non vuole essere meno dell’Isis.

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All’angoscia e all’impotenza che proviamo per questi attentati … aggiungiamo il fatto che siamo nel mese sacro di Ramadan, un periodo di preghiera e digiuno che da sempre è sfruttato dai movimenti radicali.                                                               In rete infatti i capi fanatici dell’ISIS lanciano continui messaggi ”ispiratori” contro il ”nemico” ! Con i tempi che corrono … trovare dei giovani scontenti e vulnerabili non è certo difficile … cosa c’è di più semplice per dare un senso alla propria esistenza  se non facendo ”contenti” i capi religiosi che martellano le loro meningi con messaggi folli sulla rete? 

ISIS-ExecutionI giovani attentatori kamikaze sono semplici strumenti nelle mani di chi ”tira le fila” di questo gioco al massacro … ma che non rischia certo la propria di esistenza … né si vuole ”sporcare”.

La manovalanza a ”bassissimo costo” a questi ”bastardi” non manca!  Questa è una battaglia di potere tra sciiti e sunniti … e ”noialtri” ci lasciamo le ”penne”!

Alla prossima

 

Elena

 

”WAG” … una sorta di ”UBER” per cani …

Per chi non ha il tempo per portare a spasso ”Fido” tutti i giorni, negli Stati Uniti esiste un’applicazione ideale, una sorta di ‘Uber’ per i cani.  Si chiama ‘Wag!’ e con pochi click consente di ‘noleggiare’ il servizio di una persona che porti il proprio cane a fare una passeggiata.

wag_0Sullo smartphone – strumento ormai indispensabile per la vita quotidiana, chi non lo possiede è considerato alla stregua di ”figlio di un Dio minore” –  i proprietari dei cani potranno conoscere in ogni momento il percorso svolto grazie alla posizione in tempo reale indicata su una mappa. Il servizio non è gratuito ovviamente ma costa ben 20 dollari per una passeggiata di mezz’ora e  30 dollari per un’ora. La trovata geniale di ”marketing” (alla Casaleggio per intenderci)  è che per ogni miglio percorso dal cane vengono donati 10 centesimi a un’associazione che si occupa dei migliori amici dell’uomo.  Quindi chi lo utilizza si sente anche un ”benefattore”! Cosa volere di più? Oltre a delegare le faccende ”scomode” si fa pure del bene! Per ora il servizio è disponibile solo a San Francisco, Los Angeles e New York, ma in futuro potrebbe ampliarsi e di sicuro arrivare qui da noi che amiamo tantissimo scimmiottare gli altri.

Ma vi rendete conto? Ci si compra un cane e poi non si ha nemmeno il tempo per portarlo a spasso!  Quindi che cosa si fa? Si telefona ad uno sconosciuto e gli si chiede di portarlo a sgranchirsi le zampe.

Prima o poi arriveremo a fare la stessa cosa con i figli. Dobbiamo andare a prenderli a scuola? Non possiamo? Perché scomodare la nonna impegnata a quell’ora a far ”pilates”? Ormai le ”nonne” sono molto impegnate, finiti i tempi di quando facevano i ”ragù” per i figli che lavoravano, facevano orli e rammendavano calzini. Ora la ”famiglia moderna” previo ”smartphone, manda un messaggio a qualche perfetto sconosciuto e gli affida serenamente il cane e … prossimamente, se le cose continueranno di questo passo, gli affiderà anche i propri figli!

Queste soluzioni sono  ”comode ed utili” di sicuro, ma segnalano un malessere. Il malessere della solitudine. Nel caso non si possa fare una qualunque cosa personalmente, siamo costretti a rivolgerci a perfetti ”sconosciuti” … perché attorno a noi, la famiglia, si è completamente ”sfaldata”. Che dire? Mah …

Alla prossima

 

 

Elena

ALFA ROMEO – GIULIA 952 !!!

Il suo nome è … Giulia come la vecchia vettura ”disegnata dal vento”  nata nel 1962 .  Una delle mitiche vetture dell’ Alfa Romeo che ”riaccende i motori” e si ripresenta con forti ambizioni globali !

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La nuova vettura ha esordito nella simbolica data del 24 maggio, nel giorno del 105esimo compleanno della A.L.F.A.  (Acronimo di: Anonima Lombarda Fabbrica Automobili), ed è stata presentata dalla voce di Andrea Bocelli che ha cantato in suo onore il brano: ”Nessun dorma” tratto dalla Turandot.

Che la nuova Giulia sia il simbolo della rinascita del marchio del Biscione lo testimonia anche il luogo in cui il debutto è avvenuto: Arese, nella sede del Museo Storico di Alfa Romeo, nei pressi della vecchia, e dismessa, fabbrica alle porte di Milano che diede i natali alla Giulia.

La nuova Giulia, nota con il nome in codice 952, debutta in una variante, top di gamma e superpotente, battezzata “Quadrifoglio“. Sotto linee muscolose ed eleganti e di forte impatto, abita un V6 tremila da 510 cavalli, un motore che non lascia dubbi circa le ambizioni di rilancio del marchio in chiave sportiva.

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Mira chiaramente a competere con marchi come BMW , Mercedes e Audi ed ed è strategica per sostenere le ambizioni di rilancio globale del marchio italiano del gruppo Fca.

Cribbio … dopo tanti anni, la FIAT … anzi  la FCA, ha finalmente capito che marchi come Alfa Romeo e Lancia non erano da ”inglobare” senza tirar fuori un soldo, come avrebbe potuto fare un’ameba per eliminare la concorrenza, ma si doveva ”giocare” sul nome che queste vetture avevano nel mondo, per ”allargare” appunto,  la presenza nel mondo.  La visione globale e a lungo termine la Fiat proprio non l’aveva.  Grazie al mercato interno che la teneva in vita senza colpo ferire, e al fatto che, quando c’erano problemi, la Cassa Integrazione le ”toglieva le castagne dal fuoco”,  il ”salto” qualitativo necessario per competere non lo ha fatto.  Come al solito abbiamo sfruttato il periodo delle ”vacche grasse” come le ”cicale”! All’epoca vivevano di ”rendita” insomma, poi le cose sono cambiate e loro non hanno capito … vedremo se oggi ce la faranno.  Speriamo tutti che marchi prestigiosi come Alfa Romeo e Lancia  non siano stati ”bruciati” completamente.

Quando ero ”giovane” le vetture dell’Alfa Romeo erano molto apprezzate. Anche se la ”nomea”, specie a Torino e Milano,  non era proprio quella della vettura elegante e di classe, quanto quella della ”vettura” che ti permetteva di ”scappare” in fretta.

Oltre ad esser la vettura dei ”commenda” e delle persone ”arrivate” … era anche considerata la vettura dei … ”garga”! Appellativo che oggi non dice probabilmente nulla a nessuno, ma che si riferiva a quei personaggi dai traffici ”poco puliti” che ruotavano attorno al malaffare.

La polizia disponeva all’epoca di Alfa Romeo e … stessa cosa facevano i ”garga” … per poter seminare facilmente la ”madama”, nomignolo dato dai piemontesi alla polizia,  nel caso si fosse fatta troppo intraprendente.

In quel periodo il nostro vecchio ”maggiolino” aveva deciso di rendere l’anima al costruttore,  decidemmo quindi di acquistare una Giulietta blu d’occasione,  allora il costo della benzina non era ancora un problema eccessivo.

Dopo aver trascorso una domenica intera a togliere ”decalcomanie” da vetri e  carrozzeria,  ed averla resa il meno ”taroccata” possibile,  andammo la sera, a fare un giro d’inaugurazione!  Ma … con quella macchina, due giovani proprio non potevano circolare. Ad ogni piè sospinto c’erano poliziotti che, a bordo di una ”Giulietta” , ci fermava per chieder il controllo dei documenti, quasi ci considerassero dei criminali!

Ma … bando agli scherzi, speriamo oggi che questa vettura, dallo stile morbido ma muscoloso, con una motorizzazione di tutto rispetto, piaccia a parecchi.

L’Italia ha bisogno di ”ripartire” anche e soprattutto dai suoi ”fiori all’occhiello”!

 

Alla prossima

 

 

Elena

 

L’acqua è un bene prezioso non sprechiamola!

Inizia a far caldo e …  aumenta l’uso dell’acqua!  Usare l’acqua evitando gli sprechi, non solo si traduce in un enorme risparmio sulla bolletta di casa, ma la sua conservazione aiuta a prevenire l’inquinamento delle acque nei laghi, fiumi e bacini idrici vicini, causato dalle enormi perdite conseguenti al sovraccarico dei sistemi di fognatura locali.

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Ecco che cosa ho trovato in rete per aiutarci e non sprecarla.

  1. Controllate che tutti i rubinetti e i tubi della vostra casa non abbiano perdite. Infatti  anche una piccola goccia che fuoriesce da una rondella può arrivare a far sprecare 20 litri di acqua al giorno. Immaginate quanta acqua potrebbe essere sprecata nel caso di perdite più grandi. Una corretta manutenzione dei rubinetti di casa fa risparmiare acqua e denaro.
  2. Il  WC non è un posacenere o ancor peggio un cestino! Ogni volta che buttate mozziconi di sigarette, carta igienica non biodegradabile, fazzoletti di carta o altra spazzatura nel water, vengono sprecati di norma dai 5 ai 7 lt di acqua per il deflusso.
  3. Controllate periodicamente che non ci siano perdite nel WC. Una prova molto semplice da fare anche da soli è quella di versare nella cassetta del water, la sera prima di andare a dormire, una boccetta di colorante alimentare (non tossico e di facile smaltimento) o del borotalco, la colorazione delle pareti del water, o dell’acqua sul fondo segnalerà una eventuale perdita.
  4. Per verificare che non vi siano perdite, un’altra soluzione è quella di leggere il contatore dell’acqua ad esempio prima di andare a dormire la sera e una volta svegli la mattina. Se il contatore non riporta la stessa cifra della lettura precedente, allora vuol dire che c’è una perdita di acqua.
  5. Per un risparmio idrico dell’acqua anche sotto la doccia – cercate di fare docce brevi (è sottointeso che la doccia consuma meno che il bagno), evitate temperature alte e non lasciate aperto il rubinetto mentre vi insaponate. In media per ogni doccia si consumano dai 5 ai 10 lt di acqua al minuto.
  6. Installate delle docce areate (ma anche in tutti i rubinetti della casa) ovvero con un sistema che permette di mescolare aria con l’acqua aumentandone il getto, dunque rendendolo più potente, ma diminuendo allo stesso tempo il consumo.
  7. Lo sciacquone del water consuma in media ad ogni getto all’incirca 10 litri d’acqua. Non sarebbe necessario utilizzarla tutta ogni volta. Per ridurne dunque il consumo basta regolare il galleggiante interno, ma per questo dovreste chiamare un esperto. Mentre un ottimo rimedio ”fai da te” per interrompere il flusso e fare uscire solo l’acqua necessaria ogni qual volta che utilizziamo lo sciacquone, è quello di mettere nel serbatoio una bottiglia di plastica riempita d’acqua e con qualche sassolino, che limiterà automaticamente il getto.  Un suggerimento, soprattutto per chi è in fase di ristrutturazione del bagno, è quello di sostituire gli sciacquoni di vecchia generazione con quelli a “basso flusso” o a “flusso differenziato” che utilizzano per ogni scarico all’incirca 2 litri di acqua con un risparmio altamente maggiore.
  8. Per avere acqua calda in modo più veloce, senza dover far scorrere a lungo la doccia o i rubinetti, isolate le tubature con della schiuma apposita.
  9. Chiudete sempre l’acqua mentre vi lavate i denti. Ma ancora meglio è bagnare lo spazzolino e riempire un bicchiere d’acqua per il risciacquo della bocca.
  10. Quando vi fate la barba mettete nel lavandino un po’  di acqua e risciacquatevi dentro il rasoio. Non è necessario passarlo ogni volta sotto il getto dell’acqua corrente. Questo vi permetterà di risparmiare acqua facendovi la barba in modo intelligente.
  11. Per un risparmio energetico ed idrico in casa usate sempre lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico, durante le ore serali, nei giorni festivi, a basse temperature e optate per il lavaggio “eco” o rapido. Assicuratevi che siano in Classe A++ ovvero con il marchio Energy Star di efficienza energetica. Infatti i nuovi modelli di lavastoviglie e lavatrice con questo marchio permettono di risparmiare il 50% sia di elettricità sia di acqua in meno.
  12. Minimizzate o ancor meglio evitate l’uso del trita rifiuti o dissipatore rifiuti da lavello. Infatti questo per funzionare correttamente richiede l’uso di molta acqua e inoltre aumenta notevolmente il volume dei rifiuti negli scarichi, il che oltre a problemi di manutenzione porta ad enormi problemi ambientali. Per ridurre i rifiuti organici in modo consapevole ed eco-sostenibile meglio optare per il compost domestico.
  13. Per il  lavaggio a mano dei piatti, non lasciate scorrere l’acqua in abbondanza ma optate per un lavabo o contenitore di acqua calda insaponata dove laverete i piatti e  e l’altro lavabo per sciacquarli.   Usate detersivi ecologici …
  14. Quando lavate le verdure, chiudete il rubinetto! Meglio riempire una ciotola o il lavabo con dell’acqua e con un po’ di bicarbonato, ottimo rimedio per disinfettare la frutta e la verdura.
  15. Invece di far scorrere in abbondanza l’acqua potabile (soprattutto d’estate) da bere e dunque sprecarla inutilmente, per averla fresca, tenetene sempre una bottiglia in frigo.

Piccole semplici regole che possono aiutare tutte le persone di ”buona volontà”  a risparmiare un bene prezioso e di tutti!

Alla prossima

 

Elena

 

CI VUOLE PIU’ EUROPA … NON ‘MENO” !

Ridicoli tutti coloro che auspicano un’uscita dall’Europa e un ritorno nei propri miseri ”giardinetti”! Oggi per aver ”peso” e voce in capitolo bisogna essere ”grandi e grossi”! Non ”piccoli”! Almeno quello grazie alle orrende multinazionali avremmo dovuto capirlo no?  A livello di ”pancia” tutti vogliamo tornare ”indietro”! Ma indietro dove?  Il mondo bucolico che ci disegniamo nei nostri sogni non esiste più! O peggio ancora, tutti vogliono tornare a viver nei ”boschi” … ma lo vogliono fare andandoci in automobile e con il congelatore pieno!

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Il mondo NON torna indietro, bisogna esser capaci di cavalcare il ”mostro” nel migliore dei modi cercando di salvare ”capra e cavoli”! Il modo migliore per farlo non è chiudersi nei propri giardinetti ma è esattamente il contrario,  quello cioè  di ”unirsi” ! Grrrrr …

I guai della Grecia non si risolvono in sei mesi! La Grecia ha problemi strutturali profondi ma, se non si vuole la ”morte dell’economia” greca e la sofferenza della popolazione, questi cambiamenti devono essere fatti a ”lungo termine” … 10 anni minimo.
Il problema reale è che l’Europa NON esiste se non sulla ”carta” e non si può certo pretendere che singoli stati possano aspettare 10 anni per vedersi restituiti crediti che vantano nei confronti della Grecia.

Quindi che cosa si aspetta? Le soluzioni sono solo due:

1) si fa finalmente l’Europa con tutti gli annessi e connessi
2) si butta tutto all’aria e si ritorna ad essere degli anonimi ”nessuno” soggetti alle pressioni di chiunque!

Non ci sono altre alternative, ma la soluzione NON la può certo trovare la ”politica” dei singoli stati creditori, in quanto condizionata da un’opinione pubblica che farebbe perder ”voti” in caso di ”cedimenti” nei confronti della Grecia.
Nel frattempo … la Grecia … senza aiuti, muore … ma non può certo nemmeno vivere di ”elemosina”!
La soluzione sarebbe solo quella di un’Europa vera e strutturata in grado di agire in maniera UNITA nel suo ambito. Tutto il resto è ”fuffa”!

L’economia, se non si fa un passo avanti, non ripartirà mai! E questo vale non solo per la Grecia.
Questa situazione è uno ”stillicidio” … si rimanda da lunedì a lunedì … si mettono delle ”PEZZE” che NON hanno nulla a che vedere con delle SOLUZIONI! Questo è un cane che si morde la coda!

Il dramma è che politicamente si va proprio nella direzione opposta a quella che servirebbe … che dire?  Sigh …

Alla prossima

Elena

20 giugno – Giornata Mondiale dei Profughi

Questo giorno è stato introdotto nel 2001 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Parlare di immigrazione oggi … è parlare contemporaneamente di Europa. Ma per una volta smettiamola di fare polemiche da ”giardinetto” e proviamo ad affrontare il problema su larga scala, con una visione possibilmente più ampia di quella che vorrebbe sterminare tutti gli immigrati!

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I fenomeni migratori sono una tragica realtà e bisogna occuparsi seriamente del  dramma umano che comportano. Degli aspetti giuridici del diritto di asilo … delle storture del sistema e dell’ infantile tentativo di nascondere la testa sotto la sabbia! Mentre a Ventimiglia stiamo assistendo alla pagina più triste dello spazio Schengen, la Gioventù Federalista Europea – grazie a Dio esistono dei giovani con una visione ad ampio raggio –  propone soluzioni concrete al problema dell’immigrazione.

La Gioventù Federalista chiede a gran voce che le istituzioni europee procedano alla formazione di un diritto di asilo europeo e ottengano dagli Stati membri un equo sforzo per l’accoglienza dei rifugiati. Chiedono che la cooperazione tra gli esponenti dell’Unione si rafforzi dotandosi di strumenti di azione comune;

E poi chiedono quello che veramente è indispensabile:  ”Una politica estera europea unica …  ovvero … uno Stato federale europeo”!

Solo una Federazione Europea sarà in grado farsi carico nel mondo di un simile potere politico, diplomatico e militare ! Solo una Federazione Europa sarà in grado di mobilitare le risorse necessarie a risolvere il problema, ormai endemico, dell’immigrazione!

Questo potrà essere fatto favorendo lo sviluppo del continente africano (la Dichiarazione Schuman lo auspicava già nel 1950), come l’Unione africana vorrebbe favorire varando un nuovo tentativo di costituzione di un mercato unico entro il 2025. 

I tempi sono ”strettissimi” … o si fa un’ Europa vera … guardando al mondo intero in modo adulto e consapevole … o si butta tutto all’aria per un becero populismo mirante miseramente solo alle prossime elezioni …

Cosa stiamo aspettando?

Grrrr …

 

Il calcolo biliare ci mancava proprio …

Dato che noialtri non ci facciamo mai mancar nulla …  Ecco qui alcune informazioni/delucidazioni sulla calcolosi biliare …CDR658899-571

COS’È? – È una malattia caratterizzata dalla formazione di calcoli all’interno della colecisti. In alcuni casi i calcoli si possono spostare all’interno della via biliare principale (coledoco). l coledoco è un tubicino lungo circa sei centimetri, per un calibro medio di 5-7 mm, deputato al trasporto della bile e dei succhi pancreatici verso l’intestino. Il coledoco, infatti, si apre nel lume della seconda metà del duodeno,  riversando il proprio contenuto in questo tratto iniziale di intestino tenue. Superiormente, il coledoco rappresenta la continuazione del dotto epatico comune; stiamo quindi parlando di due segmenti contigui di un canale unitario, che prende il nome di coledoco nel momento in cui il dotto cistico, proveniente dalla cistifellea, si fonde con quello epatico proveniente da fegato. Per questo motivo il coledoco è noto anche come dotto biliare comune. Per quanto riguarda le condizioni patologiche a carico del coledoco, particolarmente comuni sono i disturbi ostruttivi legati alla presenza di un calcolo formatosi in sede o proveniente dalla colecisti. Tale condizione, nota come coledocolitiasi, si accompagna tipicamente ad ittero (colorazione giallastra della cute e delle sclere oculari), urine scure e feci pallide; in questi casi, la concomitante presenza di febbre e brividi suggerisce complicazioni di natura infettiva (colangite ascendente). Di incidenza assai più limitata sono invece le alterazioni anatomiche congenite del coledoco, come dilatazioni od atresie, e le neoplasie in situ. I calcoli di colesterolo sono i più comuni (85% dei calcoli) nel mondo occidentale.  Più rari sono i calcoli pigmentari, costituiti da cristalli di bilirubina e calcio.

COME SI RICONOSCE? – Due terzi circa dei soggetti portatori di calcoli non hanno alcun sintomo e disturbo. Il gonfiore, la cattiva digestione, il peso allo stomaco, le eruttazioni, talvolta presenti in queste persone, non sono di solito correlati ai calcoli e spesso persistono o addirittura si aggravano dopo l’intervento di colecistectomia (Asportazione della cistifellea).

La colica biliare è il sintomo più comune: essa si manifesta con dolore a insorgenza improvvisa, spesso notturna, piuttosto intenso, crampiforme localizzato nella parte alta dell’addome, irradiato verso il fianco destro e il dorso. L’indicazione al trattamento chirurgico si pone proprio quando compaiono le coliche biliari. Se i calcoli migrano nel coledoco – dotto biliare comune –  si possono determinare ittero ostruttivo (colorazione gialla della cute), colangite acuta (°), pancreatite acuta.

La diagnosi si effettua con l’ecografia, con la tomografia assiale computerizzata (TAC) o con uno SCAN.  Nei casi di calcolosi difficile da diagnosticare (ad es. calcoli piccoli nel coledoco) ci si avvale di sofisticate metodiche d’immagine (colangio-risonanza magnetica) o colangiografia retrograda transpapillare (ERCP).

CHI SI AMMALA? – La calcolosi biliare è una patologia molto diffusa nei paesi socioeconomicamente sviluppati. In Italia si calcola che circa 3-4 milioni di persone siano portatrici di calcoli o siano già stati sottoposti a intervento chirurgico di asportazione della colecisti. La presenza di bile soprasatura di colesterolo (bile litogena) fa sì che questa sostanza precipiti creando fango biliare e microcristalli all’interno della colecisti, che nel tempo tendono a calcificare con formazione di calcoli. Ciò avviene più facilmente se la colecisti presenta disturbi della sua attività contrattile. La rapida perdita di peso, a seguito di diete dimagranti troppo spinte, può essere un fattore precipitante.

COME SI CURA? – Il trattamento da preferire è la colecistectomia (l’asportazione della colecisti). Nella grande maggioranza dei casi, l’intervento viene effettuato per via laparoscopica, eseguendo solo tre piccoli tagli sull’addome del paziente, con un tempo di degenza molto breve. (Fatto!)

Spyglass3Quando i calcoli invece migrano dalla colecisti al coledoco, ostruendo il passaggio della bile nell’intestino e provocano un colorito giallo della pelle denominato “ittero”. Anche in questo caso è possibile evitare l’apertura dell’addome. Infatti i calcoli del coledoco si possono asportare con un sottile apparecchio endoscopico del diametro di un maccherone che si introduce attraverso la bocca (Colangio Pancreatografia Retrograda Perorale “ERCP” con Papillo-sfinterotomia endoscopica ed estrazione dei calcoli). (Fatto!)

Bene adesso il calcolo è stato rimosso … il colorito torna ”rosa” e … la vita continua!

Alla prossima

Elena

 

 

(°) La colangite acuta o colangite ascendente (o, talvolta, semplicemente colangite, dal greco chol, bile + Ang, conca + itis, infiammazione) è una infezione del dotto biliare solitamente causata da batteri che provengono dalla dalla sua confluenza nel duodeno – la prima parte dell’intestino tenue. Ciò tende a verificarsi se il dotto biliare è già parzialmente ostruito da calcoli biliari.  La colangite può essere pericolosa per la vita ed è considerato un’emergenza medica.I sintomi caratteristici comprendono ittero, febbre, dolori addominali e, nei casi più gravi, bassa pressione sanguigna e stato confusionale . Il trattamento iniziale è costituito dalla somministrazione di fluidi per via endovenosa e di antibiotici,  ma vi è spesso un problema di fondo (come la presenza di calcoli biliari o il restringimento del dotto biliare) che rende necessario eseguire ulteriori esami e trattamenti, solitamente tramite procedura endoscopica. 

Grecia sul filo del rasoio … ma …

… può anche darsi che questo sia un modo per darle uno scossone e farla migliorare!  Le pressioni fatte dall’Europa in fondo non sono proprio tutte negative. Se stiamo a guardare il compromesso onesto e fatto per il bene collettivo non è mai da considerare una perdita di tempo.

Il 30 giugno la Grecia ha promesso che pagherà 1,6 miliardi di euro al Fmi e successivamente, a luglio, un altro rimborso di 3,4 miliardi di euro. Ma … secondo voi ce la faranno? Dove li prenderanno ‘sti soldi? economia-greciaIl partito di Syriza al momento ”tiene” ma se dovessero saltare le linee degli accordi il partito probabilmente si spaccherebbe e andrebbero a nuove elezioni. A chi la vittoria?  Difficilmente sarà la sinistra radicale – in fondo – i sondaggi parlano di greci che non vogliono affatto uscire dall’euro … quindi vincerebbero i moderati con tutti gli annessi e connessi …  tradotto in parole povere significherebbe che nessuno prenderebbe le parti dei più poveri.

I temi più critici della discussione con gli altri paesi europei sono la riforma del mercato del lavoro,  delle pensioni, e la velocità del risanamento dei conti pubblici.

La Grecia ha già liberalizzato considerevolmente il proprio mercato del lavoro che ora, secondo l’Ocse, è persino più flessibile di quello tedesco.

Nonostante questo, le esportazioni, a eccezione del turismo, sono cresciute molto poco, al contrario di altri Paesi del sud Europa. Insomma, è improbabile che sia la scarsa flessibilità del mercato del lavoro a frenare l’economia greca. D’altronde i greci sono famosi nel mondo per essere stati degli ”armatori” navali mica – ad esempio – per la produzione di macchine utensili!

Il sistema pensionistico poi,  un tempo fin troppo generoso, è già stato riformato, creando ovviamente una marea di ”scontenti”.  Saranno necessari altri aggiustamenti/limature ma soprattutto perché i fondi pensionistici con l’economia a picco non hanno  risorse da dedicare alla gestione previdenziale.

Per rendere il sistema sostenibile nel lungo termine bisognerà fare ulteriori ritocchi, tanto più alla luce della recente sentenza di tribunale contro una parte dei tagli. Tuttavia, la via maestra per rendere il sistema pensionistico sostenibile è la crescita economica, non certo altre decurtazioni dei diritti acquisiti, sono già fin troppi i pensionati greci ai limiti di povertà!

L’ostacolo tra la Grecia e la prosperità NON è un’altra pesante riforma del lavoro o altri tagli dei salari per rendere l’economia più ”competitiva” …  e nemmeno un’ulteriore stretta sui conti pubblici o una riforma delle pensioni finalizzate a infondere più fiducia negli investitori. Le vere questioni sul tappeto sono più profonde.  Per sbloccare il potenziale della Grecia, per mettere in moto le sue competenze imprenditoriali e le sue risorse naturali sottoutilizzate, il Paese deve apportare miglioramenti alle istituzioni ”incancrenite” e che vivono di privilegi … che governano la sua economia. Ma dai? Si direbbe quasi che l’Europa sia un pungolo per asportare il ”marcio” …

Come prima cosa Atene deve riformare la pubblica amministrazione, affetta da decenni da scarsa trasparenza, inefficienza e clientelismo. I vari tentativi di riforma che si sono succeduti hanno prodotto scarsi risultati e l’apparato burocratico rimane soggetto a una pesante influenza politica. (Vi ricorda qualcuno? Da noi questi discorsi li facevano Falcone e Borsellino)

Dopo lo scoppio della crisi qualche passo avanti è stato fatto, per esempio nel contrasto alla corruzione, ma l’impulso al cambiamento stava venendo meno già prima che Syriza arrivasse al potere.  Il problema vero è che la riforma delle istituzioni non può avvenire senza un ampio consenso della società greca, dei politici e degli stessi dipendenti pubblici.  Anche in questo caso, ammesso e non concesso che costoro siano disposti a rinunciare ai loro vantaggi,  non sarà facile e ci vorrà tempo. (Sante parole!)

La seconda riforma fondamentale riguarda il sistema giudiziario. Un sistema giudiziario funzionante è il nucleo essenziale di un’economia di mercato: beneficia gli imprenditori, gli investitori, gli esportatori e riduce la disuguaglianza. Attualmente sono necessari 1.580 giorni per far rispettare un contratto in Grecia, secondo l’indagine della Banca mondiale sulla facilità di fare impresa (la media Ocse è di 540 giorni): questo dato colloca la Grecia al 155° posto su 189 paesi del mondo, accanto al Pakistan, al Ciad e all’Italia. (Nelle classifiche dei peggiori noi ci siamo sempre! Sigh … )

La classifica più generale sul grado di legalità stilata dal World Justice Project piazza la Grecia all’ultimo posto fra i Paesi ad alto reddito, appena sopra la Russia. Una riforma della giustizia di solito richiede parecchio tempo, e per condurla in porto serve quindi un ampio sostegno tra le forze politiche e l’opinione pubblica.

Il terzo punto dolente su cui intervenire è l’eccesso di regolamentazione e il coinvolgimento del settore pubblico nei mercati dei prodotti. La regolamentazione serve a far funzionare meglio i mercati dei prodotti e a ridurre al minimo i costi legali, ma può anche essere usata dalle aziende già consolidate per soffocare la concorrenza. I regolati hanno quindi un incentivo a fare pressione sulle autorità perché distorcano la normativa in loro favore.

Alla fin dei fini se guardiamo bene la Grecia ha difetti molto simili ai nostri  … in fondo siamo ”mediterranei”. Per uscire da questo pantano dobbiamo lavorare tanto e tutti assieme. Unica maniera se vogliamo davvero fare il ”salto” da economia ”clientelare” ad economia ”corretta”.

Ma questo non richiede rivoluzioni! Non è necessario, come diceva Di Pietro ”buttar via il bambino con l’acqua sporca”!  Le tanto ammirate ”primavere arabe” alla fin dei fini hanno aperto corridoi di instabilità tali da far prosperare integralisti folli come quelli dell’ISIS.

Per migliorare le cose ci vuole lavoro costante nella giusta direzione e tempo … speriamo in una gioventù onesta e con tanta buona volontà. Il consiglio che vorrei dare ai giovani di oggi è una frase di Amos Oz:

Nel mio mondo la parola compromesso è sinonimo di vita! E dove c’è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte.

Alla prossima

 

Elena

 

 

 

fonte: http://centreforeuropeanreform.blogspot.gr/2015/06/greece-after-deal-work-on-solution.html