Archivi del mese: settembre 2015

Google festeggia oggi 10 anni! Un ”bimbo” in pratica …

Oggi, aprendo Google ci sono palloncini e candeline … sono andata a curiosare in ‘rete’ ed ecco che cosa ho trovato! E’ necessario, noi anziani, informarci su questo mondo ”virtuale” che poi … tanto virtuale non è affatto!

Google-anniversario

Il colosso Google festeggia oggi i suoi 10 anni di attività .  Anche se ”il concepimento”, vero e proprio,  risale a  17 anni fa nella mente dei due giovanissimi Sergey Brin e Larry Page.  Nel giro di 10 anni , quindi pochissimo tempo, Google è diventato un universo a se che spazia dai servizi di mappe con Maps … alla posta elettronica con Gmail … ai social networking … ai video di YouTube … ai sistemi operativi mobile con Android. Insomma sono ovunque!

Brin-Page

I due studenti universitari nel 1996  iniziano a lavorare ad un prototipo di motore di ricerca chiamato BackRub operante sui server della Stanford University che diventa sempre più imponente. Poi nella loro mente nasce il primo vero Google. L’idea rivoluzionaria di base fu grazie ad un’analisi matematica delle relazioni tra i portali web che avrebbe reso più efficiente il sistema delle precedenti tecniche empiriche.

Perché hanno scelto il nome Google?

L’ispirazione per questo nome arriva dal termine Googol che è stato inventato dal nipote del matematico statunitense Edward Kasner nel lontano 1938 e definisce il gigantesco numero 1 seguito da 100 zeri.

Nel 1998 i due ragazzi ricevono un finanziamento da parte di Andy Bechtoslheim di Sun di 100.000 dollari! il primo Doodle e lo spazio di lavoro allestito ovviamente in un garage. (Ragazzi se avete un garage libero tenetelo prezioso come l’oro!)  Il garage in questione era quello di Susan Wojcicki presso Santa Margarita Avenue in Menlo Park. Il primo dipendente è Craig Silverstein e  l’anno termina con il titolo di ”migliore motore di ricerca” da parte di PC Magazine. Non male come inizi vero? 🙂

Nel 1999 si trasferiscono al 165 University Avenue di Palo Alto con ben otto impiegati a cui si aggiungerà in seguito Yoshka  – il cane del vicepresidente senior delle attività, Urs Hölzle.  Visto che la ”start up” non è ”malaccio” … ricevono un maxi-finanziamento di 25 milioni di dollari da parte di Sequoia Capital e Kleiner Perkins e si trasferiscono a Mountain View.

Nel 2000 debutta  la tecnologia MentalPlex che anticipa cosa gli utenti vogliono cercare (diverrà realtà anni dopo, col completamento automatico delle ricerche).

Google viene poi localizzato in francese, tedesco, italiano, svedese, finlandese, spagnolo, portoghese, olandese, norvegese e danese poi esteso alle lingue con differente alfabeto come cinese, giapponese e coreano. Nasce AdWords per la pubblicità e debutta la Toolbar.

Nel 2001 Eric Schmidt viene nominato presidente del consiglio di amministrazione e successivamente CEO, nasce Google Immagini e viene pubblicato il primo Google Zeitgeist ossia lo spirito dei tempi.

Nel 2002 nascono Google News per le notizie e Froogle che poi diventa Shopping.

Nel 2003 l’importante acquisizione della piattaforma Blogger e la creazione di Google Libri.

Anno importante il 2004 con un nuovo trasferimento di sede, l’acquisizione di Picasa e delle tecnologie alla base del futuro Google Earth; ma soprattutto nasce Gmail.

Nel 2005 nasce Google Maps, Analytics e Talk.

Nel 2006 è tempo di servizi molto utili come Calendar, Trend, Traduttore e Wallet (pagamenti online) e a Ottobre avviene l’acquisizione di YouTube.

Nel 2007 è il tempo di Google Street View che raccoglie foto scattate ad altezza umana e soprattutto viene annunciato Android, il sistema operativo che diventerà egemone nel settore mobile.

Nel 2008 si tiene il primo congresso Google I/O e viene lanciato ufficialmente Chrome, il browser di casa.

Nel 2009 Chrome diventa OS, Google apre il proprio profilo su Twitter ed è anche tempo per il navigatore gratuito di Android.

Nel 2010, Google Instant mostra in tempo reale i risultati man mano che si digita.

Nel 2011 vengono presentati i primi portatili economici Chromebook e lo sfortunato social network Google +.

Nel 2012 debutta il servizio di cloud Google Drive e gli occhiali intelligenti Google Glass, ma soprattutto viene acquistata la divisione mobile di Motorola, debuttano i primi Nexus.

Nel 2013 si acquisisce Waze e l’anno seguente debuttano i primi progetti di quello che poi sarà conosciuto come il laboratorio Google X e debuttano i primi smartphone ultraeconomici Android One in India.

La più grande notizia del 2015 finora è senza dubbio la scomposizione dell’impero in divisioni separate, che fanno capo alla società Alphabet.

Siamo onesti … ‘sti due ragazzi non sono rimasti con le ”mani in mano” un solo momento! Mi vien da pensare che magari le loro mamme, vedendoli sempre armeggiare con il ”pc” più di una volta li avranno rimproverati dicendo: ”e smettila di perdere tempo con quell’aggeggio! Cerca di fare qualche cosa di ‘utile’ nella vita”! Quando si dice che le mamme sono spesso ”inopportune” …

eh eh eh eh …

Alla prossima

Elena

 

Primo giorno d’autunno, detto anche …

Oggi è il primo giorno d’autunno … detto anche equinozio d’autunno.  Ma … perché lo si chiama così?

La parola solstizio deriva dal latino “Solis statio”: che vuol dire ”Sole fermo” , fermata/arresto del Sole”. Solstizio è il termine usato per identificare il giorno in cui il sole raggiunge la massima distanza dall’equatore.
Questo fenomeno avviene due volte all’anno: il 21 giugno – inizio dell’estate – quando durante la giornata sono maggiori le ore di luce rispetto a quelle del buio della notte, e il 21 dicembre, quando inizia l’inverno e la notte è la più lunga dell’anno rispetto alle ore di luce.

Invece il primo giorno di primavera è detto equinozio , dal latino: equus nox , letteralmente ”uguale notte”. l’equinozio è quindi il momento in cui il sole, transitando sull’equatore, rende i giorni uguali alle notti in tutti i paesi della terra. Questo fenomeno avviene solo due giorni all’anno: il 21 marzo, primo giorno di primavera, e il 21 settembre, primo giorno d’autunno.

Bè adesso sappiamo la differenza tra solstizio ed equinozio e siamo più contenti!

Alla prossima

 

Elena

CHE FINE HA FATTO IL COMUNISMO?

Mah … Il ”comunismo” per eccellenza, quello in Russia per intenderci,  è morto e sepolto.   Oggi la  Federazione Russa è una repubblica federale semipresidenziale.   Secondo la costituzione il presidente è il capo dello stato e di un sistema multipartitico dove il potere esecutivo viene esercitato dal governo, guidato dal Primo Ministro, che viene nominato dal presidente e approvato dal parlamento. Il potere legislativo viene gestito dalle due camere dell’ Assemblea federale … detto così potrebbe anche sembrare una faccenda democratica … ma visto che c’è Putin (ex KGB) le cose vanno come vanno. Quello che è certo è che in Russia il ”comunismo” NON esiste più, mettiamoci il cuore in pace. 

Fino a prova contraria, per regime comunista si intende un regime dittatoriale ufficiale, il cosiddetto Stato Socialista, cioè fedele ai principi del marxismo-leninismo e non paesi dove c’è l’ autoritarismo nazionalista come in Venezuela. Il nazionalismo è l’esatto contrario del comunismo.

Gli stati dove ancora il potere è detenuto da un partito che dirige il regime totalitario non sono certo esempi da imitare ad occhi chiusi:

– Repubblica Popolare Cinese (dal 1949); Partito Comunista Cinese

– Repubblica di Cuba (Rivoluzione cubana nel 1959, stato socialista dichiarato nel 1961); il Partito Comunista di Cuba ha il compito di difendere la rivoluzione, ma NON presenta candidati in parlamento

– Repubblica Democratica Popolare Laotiana (dal 1975); Partito Popolare Rivoluzionario Laotiano

– Repubblica Democratica Popolare di Corea (dal 1948); Partito dei Lavoratori di Corea

– Repubblica Socialista del Vietnam (dal 1976); Partito Comunista del Vietnam

– Stato dell’Eritrea (dal 1993); Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia

– Turkmenistan (dal 1924); Partito Democratico del Turkmenistan, fino al 1991 Partito Comunista del Turkmenistan

– Bielorussia – Partito del comunismo democratico

Che siano ”comunisti” poi bisogna vedere,  la Cina ad esempio si è dovuta inventare una nuova ideologia che è una specie di ossimoro …  il Socialismo di Mercato!  Mah …

La Corea del Nord poi è una tragedia, il regime ”comunista”  si è trasformato in una monarchia assoluta ereditaria, retta da monarchi-dittatori comunisti.

06_kim_jong_un.w529.h352.2xKim Jong Un 

Meditiamo gente … meditiamo …

Scrivendo quanto sopra mi è venuta in mente questa canzone di Giorgio Gaber:

 

Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia. 

Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no. 

Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre. 

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo. 

Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica. 

Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano tutti. 

Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto. 

Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto. 

Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista. Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano. 

Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona. 

Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona. Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo. 

Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari. 

Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio. 

Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro. 

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio. Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio. 

Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente. 

Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe… 

Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre. 

Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE. 

Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione. 

Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto. 

Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini. 

Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin. 

Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia. 

Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri. 

Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista. 

Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista. Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio. 

Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa. 

Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda. Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi. 

Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera… 

Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista. 

Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia. 

Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro. 

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana. 

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri. 

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. 

Perché sentiva la necessità di una morale diversa. 

Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita. 

Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso. 

Era come… due persone in una. 

Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita. 

No. Niente rimpianti. 

Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici. 

E ora? Anche ora ci si sente come in due. 

Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente 

lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito. 

Due miserie in un corpo solo.

 

Alla prossima

Elena

il 3 settembre 1982 muore Carlo Alberto dalla Chiesa e sparisce …

Il 3 settembre 1982 venne ucciso a Palermo il generale Carlo Alberto dalla Chiesa …  Era a bordo di una A112,  guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro,  per andare a cenare in un ristorante di Mondello. (località balneare di Palermo) . La 112 era seguita da un’ Alfetta guidata dall’agente di scorta Domenico Russo. Alle ore 21.15,  mentre passavano da via Isidoro Carini, una motocicletta, guidata da un killer che aveva come passeggero il mafioso Pino Greco affiancò l’Alfetta di Russo.  Greco sparò uccidendo l’autista con un mitragliatore  HK47 (meglio noto come Kalashnikov). Contemporaneamente una BMW 518, guidata da Antonio Madonia e Calogero Ganci raggiunse la 112  e i killer aprirono  il fuoco contro gli occupanti – Dalla Chiesa e la moglie.  L’auto del prefetto sbandò, andando a sbattere contro il bagagliaio di una vettura parcheggiata. Greco scese dalla motocicletta e, girando attorno alla A122 andò ad accertarsi che Dalla Chiesa e la moglie fossero morti.  Subito dopo l’auto e la motocicletta servite per il delitto vennero portate in un luogo isolato e lì date alle fiamme.

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Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa come capo del nucleo speciale antiterrorismo dei Carabinieri, aveva guidato, a partire dal settembre 1978, la controffensiva dello Stato sui gruppi eversivi di estrema sinistra, in particolare sulle Brigate Rosse ottenendo notevoli risultati. Aveva avviato, in collaborazione con magistrati coraggiosi,  il processo di disgregazione del fenomeno terroristico in Italia che si sarebbe definitivamente concluso dopo la sua morte.

In virtù dei risultati conseguiti e dell’alto prestigio guadagnato sul campo, venne inviato a Palermo come prefetto della città all’indomani dell’omicidio del sindacalista e uomo politico comunista Pio La Torre.

Nei tre anni precedenti al suo insediamento, la mafia aveva assassinato un sacco di gente: investigatori, magistrati e uomini politici come Boris Giuliano, Cesare Terranova, Piersanti Mattarella (fratello dell’attuale presidente della Repubblica)  Gaetano Costa.

Ma Dalla Chiesa, nei poco più di cento giorni da prefetto a Palermo, non ebbe i promessi e non meglio precisati “poteri speciali” dal Governo, lamentandosene nell’agosto del 1982 in una famosa e polemica intervista concessa al giornalista del quotidiano La Repubblica – Giorgio Bocca.

Nella provincia di Palermo in quel periodo era in corso la cosiddetta  ”seconda guerra di mafia”  nella quale i Corleonesi massacrarono i loro nemici per prendere il controllo dell’organizzazione. In questo clima surriscaldato …  la sera del 3 settembre 1982 il generale Carlo Alberto dalla Chiesa venne assassinato.

La strage fece scalpore anche per le modalità “militari” con cui venne eseguita: Dalla Chiesa e sua moglie vennero infatti uccisi con un  fucile da guerra … non ”arma tradizionale” per la Mafia dell’epoca.

Combinazione … sparirono sia la valigetta 24ore che era a bordo (°) sia documenti dalla cassaforte di casa, questo fatto risulta dalla testimonianza dei figli e  dalle intercettazioni fatte a Riina, che tra l’altro sostiene di aver partecipato all’omicidio.   Ecco che cosa dice il figlio Nando della Chiesa: “Riina sostiene che la cassaforte di mio padre è stata svuotata dopo il suo omicidio? Beh, non abbiamo bisogno della conferma del boss. Noi lo diciamo da 32 anni! Lo abbiamo detto pure nel processo – E’ una cosa plateale! La mattina dopo l’omicidio andammo a casa di mio padre e la cassaforte era chiusa. Chiedemmo ai collaboratori domestici e poi guardammo nel mobiletto. Ma c’erano solo cassetti vuoti. La settimana dopo tornammo e nel cassetto spuntò una chiave su cui c’era scritto ‘cassaforte’. L’abbiamo aperta ma c’era solo una scatola vuota.

Uno dei tanti ”misteri” italiani … l’assassinio di una persona che con troppo zelo indagava sulla mafia e le sue ”eventuali” connessioni con lo Stato.

Morti e documenti scomparsi sono un qualche cosa che drammaticamente ha continuato a ripetersi … nel nostro ”strano” Paese … volete altri esempi? Ecco qui …

  • Nel 1947 SCOMPARE uno dei memoriali di Salvatore Giuliano, quello in cui il ”bandito” indicava il nome dei mandanti dei delitti che servivano a bloccare il movimento dei lavoratori italiani;
  • Nella vicenda Moro SCOMPARE il memoriale dello statista assassinato;
  • Nel ”caso Calvi” SCOMPARE la borsa del banchiere;
  • Nell’attentato in cui morirono Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie SPARISCE la valigetta con tutti i documenti che portava con sé – e la cassaforte di casa … fu trovata completamente vuota
  • Nella Strage di Capaci del 23 maggio 1992 in cui morirono il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo  e gli uomini della scorta, SCOMPAIONO i dati sia dal computer portatile che da quello nell’ufficio dove lavorava Falcone e SCOMPARE anche la ”ram card” esterna che Falcone utilizzava per l’agenda elettronica;
  • Nell’attentato di 22 anni fa, la domenica del 19 luglio del 1992 in cui moriva il giudice antimafia Paolo Borsellino e assieme a lui, perdevano la vita i ragazzi della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina …  l’inseparabile AGENDA ROSSA del giudice SCOMPARE!
  • Metterei nell’elenco, come ciliegina sulla torta,  anche la DISTRUZIONE quindi SPARIZIONE delle intercettazioni telefoniche intercorse tra Mancino e Napolitano. La tempistica scelta per distruggere queste intercettazioni  è quantomeno ”inopportuna”  e,  per forza di cose , desta degli orribili sospetti …

Mah …

Alla prossima

 

Elena

 

 

(°) pare la borsa sia stata ritrovata …