Archivi del mese: aprile 2020

Irene Pivetti e la telenovela delle mascherine farlocche …

Telenovela Irene Pivetti Mascherine 2° parte … 29 aprile  

Ed ecco che alla fine ci siamo arrivati! La Signora Irene Pivetti è indagata! 

La faccenda è partita del sequestro di 15 milioni di mascherine farlocche destinate alla Protezione civile. 

Dopo il maxi sequestro alla Malpensa, la Finanza ha sequestrato in varie città, novemila mascherine importate dalla Cina da una società che fa capo, ma guada un pò, alla ex presidente della Camera. Il reato ipotizzato è frode nell’esercizio del commercio. La Pivetti, amministratore unico della ‘’Only Italia logistics’’, è indagata perché ha importato e fatto circolare mascherine non a norma sostenendo lo fossero. 

Ricordiamo chi è la Signora Pivetti? Per farla breve diremo che nel ‘94 – in forza alla Lega – è stata Presidente della Camera. Abbandonata poi la carriera politica si è data alla TV, e poi è scesa nel mondo dell’imprenditoria, puntando molto sul commercio tra Italia e Cina. Dove, grazie alla sua ‘’alta referenza istituzionale’’, è riuscita a stabilire numerose relazioni. Grazie a queste ‘’relazioni’’ ha pensato bene di fare quattrini sfruttando la pandemia in atto. 

La ‘’Signora’’ Pivetti infatti ha ottenuto un contratto con la Protezione civile. Non sappiamo ancora con ‘’CHI’’ ha stipulato ‘sto contratto, ma, prima o poi salterà fuori il genio. Il contratto era per importare dalla Cina 15 milioni di mascherine Ffp2 per un totale di 30 milioni di euro, che lo Stato , udite udite … avrebbe pagato per il 60% addirittura in anticipo e il 40% alla consegna!

Eccola qui la Signora Pivetti. Ex Presidente della Camera, ex politica, ex presentatrice TV e adesso ”imprenditrice” …

Mica male come forma di pagamento vero? Gli altri fornitori dello Stato si vedono pagare a ‘’morte babbo’’ lei invece addirittura con un più che congruo ‘’anticipo’’. Mah … i misteri della burocrazia! Pensare che ci sono aziende che falliscono perchè lo Stato non le paga … la Pivetti invece … Ma sappiamo tutti com’è no? Con gli ”amici degli amici” se si può … per la serie: ”Una mano lava l’altra” …

Ma torniamo a noi ed al fatto che chi ha stipulato ‘sto contratto doveva essere, come minimo un caro amico della Pivetti, visto che una percentuale di questa partita di mascherine farlocche, pagate comunque dallo Stato (che tanto per capirci i soldi li prende dalle nostre tasse) per uso e consumo della Protezione Civile, avrebbe potuto anche essere commercializzata dalla società della Pivetti in canali privati. Manco era in esclusiva ‘sta fornitura! Ma pensa tu! Io Stato ti anticipo dei soldi per delle mascherine che devi dare a me Stato ma nel contempo ti permetto pure di venderle per i fatti tuoi! No comment … -( 

Tra questi ‘’canali privati’’ c’erano anche alcune farmacie del Savonese, che però rivendevano le mascherine con ricarichi fino al 250%. Tutti filatropi eh? Grrrrr …

Da questi casi è scattata una denuncia e la Finanza ha risalito la filiera fino alla Malpensa, dove si trovavano le mascherine per le quali è stata contestata la mancanza, tra l’altro, della certificazione richiesta.

Ma come avrà fatto una società piccola come la Only Logistics, che ha appena 70 mila euro come ultimo fatturato, ad aggiudicarsi una fornitura da 30 milioni di euro dallo Stato Italiano? Mah … 

Parte delle risposte si possono trovare ricostruendo la galassia dell’ex leghista. La ‘’Irene Pivetti Corporation’’ è un gruppo fatto di fondazioni, cooperative, onlus, società internazionali, scatole vuote che promette e ‘’vende’’ consulenza e relazioni. Ma di affari veri e propri se ne vedono pochi. Tra l’altro c’è già in corso un principio di fallimento . Quello della Società ‘’Only Italia’’ che è una rete di business proiettata verso la Cina, una Rete nazionale di distribuzione e promozione sul grande mercato cinese’’. Però il sito Only-Italia.it, registrato da una società di Parma che fa capo a una onlus gestita dalla Pivetti, è inaccessibile. E, pur essendoci continui richiami al nostro Paese, la sede delle due principali società, diciamo le holding, sono fuori dai confini nazionali. Una, la Only Italia Club, sta a San Marino. L’altra, Only Italia Tech Trade, in Polonia. La piccola repubblica di San Marino garantisce una buona efficienza burocratica, un sistema bancario ‘’protetto’’ e sopratutto … riservatezza! 

Dati economici consolidati la Finanza non né ha trovati e il fatturato della Logistics che fa consulenza nella distribuzione di merci è come quello di un parrucchiere: 72mila euro all’anno. 

Sarebbe questa l’imprenditoria italiana tanto amata dalla Lega? Non ci voglio credere … ma ho paura che sia la triste realtà. Quando dicono che bisogna ”alleggerire la burocrazia” siamo ovviamente tutti d’accordo ma non certamente in questa maniera!

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Telenovela Iene Pivetti Mascherine 1° parte … 26 aprile

Ai primi di aprile nel Savonese vengono denunciati i proprietari di alcune farmacie, che vendevano mascherine di protezione con ricarichi del 200-250%. 

La procura di Savona affida le indagini alla guardia di finanza, che inizia a risalire la filiera di questa fornitura. Gli uomini delle Fiamme gialle arrivano ad un hangar commerciale del terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa, dove sono custodite appunto migliaia di mascherine Fpp2 un modello di protezione medio-alta ma non sufficiente per gli ospedali. 

La Finanza scopre che le mascherine sono state importate dalla Cina dalla Only logistics Italia srl, società di cui è amministratrice unica Irene Pivetti (l’ex Presidente della Camera della Lega Nord nel 1994). Finita la carriera politica, la Signora Pivetti ha iniziato a fare l’imprenditrice, stabilendo tra l’altro una solida di rete di relazioni con l’estremo oriente. Nei giorni più tragici del Covid-19 le mascherine di protezione sono pressoché introvabili. La Protezione civile, per ragioni di estrema urgenza, firma con la società di Pivetti (gli ex contatti politici aiutano… e quando si ha fretta manco si fanno i bandi di gara) un contratto per la fornitura di 15 milioni di mascherine, al prezzo di 30 milioni di euro! Una buona parte di queste mascherine però sono state sequestrate a Malpensa in quanto non sono quelle che avrebbero dovuto essere. Per 30 milioni di euro la Protezione Civile pretende, giustamente, il massimo della protezione. 

Dimmi con CHI vai e ti dirò CHI sei …

La Pivetti si giustifica dicendo che sono cambiate le regole durante la partita, ”prima” le mascherine andavano bene ”dopo” non più.  30 milioni di euro per delle mascherine che in ospedale non servono, ci sarebbe dovuta arrivare anche la Pivetti che non sarebbero andate bene no? Ma poi … se le compri per la protezione Civile, come mai finiscono nelle farmacie del savonese? Ma quanto fa schifo il cercar di far quattrini, sulla pelle altrui, sia da parte della Pivetti che delle farmacie? Tutti dicono che questa ”prova” ci farà diventare migliori! Ma … siamo proprio sicuri? Mah …

Alla prossima

Elena

Fonte: Corriere della Sera 

Rai Radio Televisione italiana, dov’è finito il teatro?

Pensierino del mattino …

Dicono che sarà la ‘’cultura’’ a salvare il mondo. Come dar torto ad un’affermazione simile? Tutti ci rendiamo conto che la ‘’cultura’’ è la ‘’chiave di volta’’ che sorregge una società civile. Una società degna di tale nome. 

Una società giusta, che dia le stesse possibilità a tutti e che aiuti quelli che, per una ragione o per l’altra, rimangano indietro. 

Ora,  tutti sappiamo che la ‘’cultura’’ viene trasmessa in vari modi: dalla famiglia, dalla scuola, dall’informazione. 

Ultimamente secondo voi questi passaggi di informazione, tra una generazione e l’altra, sono migliorati? 

Nella famiglia, non saprei, visto che la vita sempre più frenetica richiede da parte dei genitori moderni dei tempi di comunicazione veloci e concentrati. Si parla con i figli in auto mentre li si porta a scuola o a fare sport. I bambini oggi non sono liberi in spazi loro, non riescono a stabilire regole comportamentali di gruppo da soli, ma tali regole sono sempre ‘’mediate’’ da adulti spesso sotto pressione per qualche motivo. 

La scuola ha perso molto del suo carisma e del suo rispetto.

Un tempo, parlo di quando ero piccola io, e cioè negli anni sessanta, se prendevo un brutto voto a scuola, come arrivavo a casa, prendevo anche un ceffone, se mi andava bene, se mi andava male mi mettevano in castigo per una settimana. Il che significava star chiusa in casa,  cosa drammatica per me, che ero un vulcano di energia.

Ma a nessuno, della mia famiglia sarebbe mai venuto in mente di andare a parlare alla mia maestra, santa donna che ancora ricordo con stima e affetto, per chiedere il motivo del ‘’brutto voto’’. Il suo giudizio era insindacabile! 

Oggi invece? Oggi, lo sappiamo, se i nostri pargoli prendono un brutto voto, genitori infuriati vanno dall’insegnante e lo prendono, bene che vada a male parole, male che vada arrivano a mettergli le ‘’mani addosso’’! 

Quindi che cosa fa l’insegnante per sopravvivere? Dà il 6 politico a tutti. In questo modo mantiene il suo posto da ‘’precario’’ e ‘’tira avanti’’. Notoriamente i direttori scolastici più che pretendere alti  livelli di istruzione preferiscono bassi livelli di ‘’scontro’’ con i genitori.

Detto questo che cosa rimane per passare ‘’cultura’’ alle nuove generazioni? Semplice, l’informazione. Ma non quella dei quotidiani che, per poterne fruire, bisognerebbe leggerli, ma la tv! Facile, immediata e che richiede poco ‘’sforzo mentale’’. 

Ma … e qui ‘’casca l’asino’’! Che cosa c’è alla tv oggi di facilmente fruibile per i giovani? A parte i cartoni animati per i piccolissimi,  per i più grandi e anche per gli adulti ci sono:  il Grande Fratello, una miriade di trasmissioni di cucina, serie televisive che trovano il tempo che trovano, film spezzati da infinite pubblicità. 

Ora mi domando, ma sarebbe tanto difficile alzare un pò il livello culturale delle trasmissioni? 

Perché mai il teatro è scomparso completamente dai palinsesti della RAI? 

Eppure … la mia generazione è cresciuta con le commedie di Govi, come dimenticare i ‘’maneggi per maritare una figlia, Pignaverde e Pignasecca, Sotto a chi tocca’’?   Come dimenticare il grande Pirandello o le commedie di Eduardo de Filippo? Ma Santa Polenta Svizzera, quella era cultura fruibile per tutti. 

Quanti possono permettersi di andare a Teatro? Mica tutti … Eppure noialtri ormai quando si va anche solo al cinema, preferiamo il film panettone piuttosto che, ad esempio,  Martin Eden di Pietro Marcello!  Perchè?

Facciamoci una domanda  e diamoci una risposta …

Da parte mia, penso che un popolo di deficienti sia più propenso a convincersi della necessità di acquistare cose inutili, di continuare a ‘’consumare’’ di comprarsi mille paia di scarpe quando di piedi ne ha sempre e solo due. 

Ma la cosa più grave è che un ‘’popolo di deficienti’’ nemmeno si accorge quando sta per perdere la democrazia e quando slitta paurosamente verso la dittatura. 

Alla prossima

Elena   

Carignano (TO) – fucilazione del 7 settembre 1944 …

Ecco che cosa succedeva durante il ventennio fascista e la guerra che ne è seguita. Il medico, che aveva dovuto assistere al massacro e redigere gli atti di morte, non fu mai più lo stesso, come testimoniato da mio nonno che lo aveva conosciuto.  Vi consiglio di leggere queste pagine … è un ”mattone” in più per costruire una coscienza e per amare la ”faticosa” democrazia e la pace.

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Queste pagine le abbiamo trovate a casa di mio nonno a Carignano, custodite tra i documenti di casa.  Credo sia un bene che i ”giovani” le leggano …

Alla prossima

 

Elena

Mamma, papà, mi spiegate che cos’è il Coronavirus?

Questa spiegazione è per i miei nipoti.  L’ho trovata in rete ed è semplice e chiara, l’ho ulteriormente semplificata un pochino nei termini perché sia più fruibile per i piccoli.

Mi spieghi che cosa sono i Virus?  Ma che domanda che mi fai… Se ti spiego i virus!?! Ma certo ce te li spiego … ti porto con me in un mondo meraviglioso, che neanche ti immagini. Un mondo fatto di creature microscopiche — che però combinano un sacco di guai. Partiamo allora dalla radice della parola: virus significa veleno in latino. Sai, tanti, tanti anni fa, le cose si descrivevano in maniera un po’ approssimativa, perché molte cose non si sapevano. I virus sono velenosi? Non direi, in compenso agiscono molto spesso facendo un sacco di guai. Però essere velenosi è un’altra cosa. Intanto i virus sono piccolissimi. Ma piccoli, piccoli, piccoli. Su una punta di spillo ce ne staranno migliaia e migliaia. Non li vedi né a occhio nudo né con gli occhiali. Neanche con il microscopio. Ci vuole il microscopio elettronico, che è un affare grande come mezza camera da letto e che ingrandisce le cose migliaia di volte. Diciamo che una lenticchia, quelle che si mangiano a capodanno con il cotechino, riesci ad ingrandirla come se fosse la piscina di nonna.

Ecco i virus – hanno le forme più strane … sembrano dei minuscoli marziani.

Un mondo magico e sempre diverso – Ma cosa si vede? Come sono fatti? Partiamo da fuori. Ecco, intanto, non c’è una struttura generale sempre uguale, come ad esempio negli esseri umani. Tutte le persone, infatti, hanno testa, corpo, gambe, tronco, orecchie, occhi, bocca… a prescindere dal colore della pelle. I virus, invece, sono una collezione straordinaria di forme e di sistemi operativi completamente diversi. È un po’ come aprire una dispensa magica. Il mondo dei virus è così: magico. Dentro c’è di tutto: spaghetti, fusilli, biscotti, ciambelle, bignè, scatolette di tonno, ceci, acciughe, capperi olive, chicchi di caffè, noci, riso, e poi dentro questa dispensa c’è anche la frutta. Ci sono mele e pere sì, le conosciamo e le riconosciamo, ma anche ciliegie ed angurie, pesche e lamponi, banane e fragole. (queste un pò ci assomigliano ai virus). Poi ci sono i frutti esotici: papaya, mango, noce di cocco, dattero. Per non dimenticare l’uva, i mirtilli, le arance, gli ananas. Ecco i virus sono una collezione incredibile di forme diverse, e nella loro dimensione fatta di nanometri, ce n’è di grandissimi e di piccolissimi. Pensa che ce ne sono pure anche a forma di uovo fritto. Una collezione straordinaria.

Questo è il ”coronavirus” che sta facendo disastri proprio in questo periodo.

Lampone e spaghetto insieme – Tu mi chiederai: ma cosa ci stanno a fare questi microscopici microorganismi tutti insieme? Come è possibile accomunare un lampone ad uno spaghetto? I virus sono tantissimi e di forme molto diverse, ma hanno una caratteristica che li rende unici e anche molto simili. Sono parassiti obbligati, ovvero non sopravvivono per molto tempo al di fuori di una cellula e per riprodursi usano le strutture della cellula. Infatti usano il loro genoma, Dna o Rna per dare istruzioni al “motore” della cellula, che in maniera più o meno consapevole produce, a secondo di com’è fatto il virus,  tante bananine, piccole piccole, o spaghetti lunghi lunghi, che sono la progenie virale, ovvero i figli di quel virus. Insomma …  usano la cellula come se fosse una fabbrica!  Il problema è che quando la cellula si mette a disposizione del virus, ed esegue i suoi ordini, in generale ne soffre. La cellula può morire mentre libera le centinaia di migliaia di particelle virali, e nel contempo questo esercito di pallottole infetta a sua volta altre cellule e cosi via. E se si infettano e soffrono più e più cellule, ecco che l’organismo che le ospita si ammala. Ho detto organismo, perché i virus infettano praticamente tutti gli esseri viventi. Ovviamente anche le persone.

Attaccano animali, umani e piante – Il vaiolo (a forma di biscotto rettangolare) ha devastato l’umanità per secoli, uccidendo e mutilando milioni di esseri umani; la poliomielite (fatti come i ceci), la rabbia (a forma di pallottola) fino ad Ebola (lo spaghetto) rappresentano una minaccia costante. Stanno lì nella loro dispensa, ad aspettare l’occasione per venire fuori e fare un po’ di danni. Colpiscono anche gli animali e non solo quelli che conosciamo meglio, come i cani ed i gatti, ma anche le rane, i pipistrelli, le farfalle e le creature marine. I pesci, ad esempio, o i gamberetti, persino le balene. Ma anche le piante. Ci sono infezioni virali che devastano le piantagioni di agrumi, di pomodori o di cetrioli. Per non parlare dei funghi, i virus infettano pure quelli. I virus non disdegnano nessun essere vivente, neanche i batteri. I batteri sono microorganismi molto più grandi dei virus, ma sempre microscopici, invisibili ad occhio nudo. Anche loro provocano malattie molto gravi nelle persone, negli animali e nelle piante. Ed i nostri fantastici virus, infettano anche loro, riescono a diventare i parassiti di un parassita!

Sconfitti dai vaccini – I virus di cui ti sto parlando sono temibili, sì. Pericolosi, molto. Sorprendenti, di sicuro. Ma per fortuna siamo stati in grado di mettere a punto alcuni vaccini che proteggono gli esseri umani e gli animali dalla malattia e dalle sue conseguenze.

Ma attenzione esistono anche altri ”virus” a questi sono altrettanto invisibili ma sono fatti, non di materia, ma di comportamenti ed idee, come, ad esempio,  il “virus” dell’invidia o del gioco d’azzardo, anche loro molto pericolosi, ma ben diversi dai nostri. E poi ci sono i virus dei computer, fatti di numeri e simboletti, stringhe e comandi, pericolosissimi, sempre di più. Anche questi sono contagiosi e funzionano un po’ come quelli veri e bisogna conoscerli per riconoscerli e combatterli. Ma ce n’è uno contro il quale non c’è nulla da fare. È il virus dell’ignoranza. E non te ne voglio parlare, tesoro, perché ancora un vaccino non c’è.

Alla prossima

Elena

Fonte: Ilaria Capua, virologa e deputata della Repubblica Italiana in Scelta Civica per l’Italia di Monti. 

CoVid19 – sei stato tu! No! Sei stato tu!

Buongiorno  tutti, Questa mattina leggevo che gli americani  continuano ad accusare i cinesi per la diffusione del Covid19. Cosa questa che farà presa su tutti noialtri, visto che i cinesi ci stanno e mica poco sulle ‘’OO’’ , dal momento che sono gli unici a crescere economicamente da un sacco di tempo, mentre noialtri  ‘’stentiamo’’ e anche parecchio! 

Questo è più che sufficiente per additarli ormai come ‘’affamatori’’ del mondo.  Ma … facciamo attenzione,  da lì a dire che sono anche gli ‘’sterminatori’’ del mondo il passo è breve.  Non dimentichiamo che l’odio per gli ebrei era cresciuto a dismisura durante una crisi economica. Cerchiamo quindi di non ”fomentare” situazioni che potrebbero aggiungere ”stress” a ”stress esistente”. Fa forse bene Trump a soffiare sul fuoco? Per ottenere che cosa esattamente? Una guerra? Tanto come al solito … ”loro” sarebbero lontani dai campi di battaglia! 

Ma torniamo alle accuse americane che sono alla fine di tre tipi.

 La prima teoria, la più semplice da capire, è che i cinesi stessero lavorando per costruire nei loro laboratori di Wuhan, un’arma batteriologica.  Arma batteriologica simile alla ‘’Chimera’’ creata nei laboratori USA,  e che ci sia stata un’espressa ‘’volontà’’ da parte cinese per distruggere il mondo. La notizia è stata data la prima volta sul Washington Times, quotidiano legato a doppio filo al mondo conservatore di Trump.  L’articolo rilanciava una ricerca dell’ex ufficiale dell’intelligence militare israeliana, Dany Shoham, per sostenere che il “coronavirus’’ ‘’avrebbe potuto’’ (persino il WT ha usato il condizionale) essere nato in un laboratorio collegato al programma di armi biologiche della Cina” a Wuhan. Quindi l’accusa è di un ex dell’intelligence del Mossad. Se questo fosse vero, e cioè che fosse addirittura ‘’voluto’’ il dolo, sorge spontanea una domanda: ‘’Possible mai che la prima potenza economica mondiale, abbia deciso di prendersi, dall’oggi al domani e senza nessuna ragione al mondo, a zappate sui piedi? Mah … 

La seconda  teoria, che sebbene il Washington Post indichi come ‘plausibile’ appare molto simile alla prima. La differenza sta nella casualità: il coronavirus si sarebbe diffuso da un laboratorio a causa di un incidente. Punto. 

La terza teoria è quella che, più in generale, attacca il governo cinese sul fatto che abbia ingannato il mondo intero sul coronavirus”. Che sia stato messo un velo sulle informazioni da parte della Cina. Che Pechino sia stata lenta nella condivisione dei dati, anche con gli esperti dell’Oms, (Organizzazione Mondiale della Sanità). Insomma che il ”gigante asiatico” non abbia dato l’allarme per sei giorni, cruciali per la diffusione del virus.

Quelle sopra sono le accusa, adesso torniamo ai ‘’gossip’’. Il professore Richard Ebright, professore di biochimica della Rutgers University,  come molti altri, sostiene che, in base al genoma e alle proprietà del virus,  non vi sono indicazioni che si tratti di un virus costruito”.

Il premio Nobel francese Luc Montagnier invece, nel video che circola ormai ovunque, sostiene che vi siano tracce di ‘’manipolazione’’ del RNA nel virus, e che proprio per questo motivo sarebbe destinato, non essendo un prodotto di ‘’evoluzione naturale’’ a morire nel breve termine. Il che è ”buono” ma prima di morire farebbe comunque ancora parecchie vittime. 

Sugli ex- agenti del Mossad israeliano lascio a voi le opinioni. 

Per quanto riguarda la ‘’perdita di tempo’’ di cui sono accusati i cinesi, non dimentichiamo che negli USA,  quando finalmente Trump ha avuto le informazioni sulla presenza del CoVid19,  ha fatto passare altri 10 giorni prima di prendere provvedimenti, negando che esistesse il problema. 

Ora, alla luce delle informazioni che circolano, tutto potrebbe esser vero, come tutto potrebbe essere falso, la medicina e la biologia non sono scienze esatte e soprattutto noi ”popollo”,  in generale,  non abbiamo certo strumenti per giudicare. 

Ma ‘’chi’’ li ha? Le notizie che leggiamo qui e là ci aiutano forse a farci un’idea dell’accaduto? Ma assolutamente no, visto che dicono tutto e il contrario di tutto. 

E comunque per noi ‘’poveri cristi’’ che cosa cambia? I nostri genitori ed i nostri nonni continuano ad andarsene, le nostre attività ad essere chiuse, il nostro lavoro a non esserci più e, senza lavoro si è senza soldi, quindi altro che ‘’ridurre i consumi’’, ormai non ci sono più nemmeno i soldi per pagare gli affitti. 

Speriamo di uscire presto da questa situazione che ci ha messi  completamente in ginocchio in soli due mesi. Di uscirci tutti quanti a testa alta:  americani, cinesi, europei, russi, africani e arabi.

Con magari la risoluzione immediata di smettere, tutti quanti,  di costruire ‘’armi batteriologiche’’. Perché che sia vero o no, che ci sia stata fuga oppure no, la ricerca batteriologica deve essere fatta per salvare il ‘’sapiens sapiens’’ non per ‘’distruggerlo’’! 

Alla prossima

Elena 

 

Stamattina cercavo le armi più potenti al mondo e …

2022 – I Sopravvissuti

Ecco un vecchio film del 1973,  da guardare se lo trovate – ma dubito –   in questo periodo, tanto per tirarci su di morale! I giovani difficilmente lo conosceranno, io lo avevo  visto e mi aveva lasciata, all’epoca, a dir poco ”perplessa”.

Soylent Green, il cui titolo in italiano era: 2022 – I sopravvissuti –  è un film di fantascienza del 1973, regia di Richard Fleischer . Tratto dal romanzo distopico di Harry Harrison,  ”Largo! Largo”! del 1966.

La locandina del film.

Siamo nell’anno 2022. la Terra è devastata dall’inquinamento e dalla sovra-popolazione . La natura non esiste quasi più e il clima è torrido. Le stagioni si sono ridotte a una perenne estate con oltre 30º di temperatura. New York è un formicaio di 40 milioni di abitanti pressati in fatiscenti condomini, il dominio tecnologico e il consumismo sono tramontati perché gli oggetti che hanno prodotto stanno cadendo a pezzi, per mancanza di ricambi; manca continuamente la corrente elettrica; cibo ed acqua sono razionati.

I poveri vivono dentro rottami di automobili e dormono sulle scale dei palazzi. Un prete fa beneficenza alla povera gente mettendo loro a disposizione uno spazio dove dormire per terra in chiesa. Nei quartieri ricchi la situazione è migliore, c’è l’aria condizionata, l’acqua corrente, la televisione a circuito chiuso, un maggiordomo di palazzo. Le donne più giovani e belle fanno parte della “dotazione” dell’appartamento. Solo i benestanti possono permettersi una spesa di cibo normale come un gambo di sedano, qualche mela, un pomodoro e la carne, più unica che rara, è venduta a prezzi proibitivi.

Proprio il cibo è il problema maggiore dell’umanità. L’unica risorsa rimasta è il Soylent, gallette nutritive di vari colori. La pubblicità afferma che il plancton è la materia prima del Soylent verde, l’ultimo prodotto della ditta Soylent, destinato a diventare il principale alimento della popolazione con l’inaridirsi della terra. Allo scopo di alleviare il problema della sovrappopolazione il governo ha da tempo legalizzato il suicidio assistito: a questo scopo sono stati creati i Templi, luoghi dove la gente può recarsi a morire in un ambiente confortevole.

Thorn è un poliziotto non integerrimo ma dedito al suo lavoro. Vive con l’anziano Solomon Roth (Sol), uno specialista nelle ricerche in biblioteche e archivi. Sol vive nel quartiere povero ed è abbastanza vecchio da ricordare com’era il mondo prima che l’inquinamento lo devastasse.

Un giorno a Thorn viene assegnato il caso dell’omicidio di William Simonson, un facoltoso membro del consiglio di amministrazione della Soylent. Durante l’ispezione della scena dell’assassinio, Thorn si preoccupa soprattutto dello ‘’strano’’  saccheggio avvenuto nella casa della vittima, e sospetta subito che non si sia trattato di un omicidio durante una rapina. Interroga la guardia del corpo di Simonson, Tab Fielding, e la sua “dotazione”, la bella Shirl. Seguendo i due come pista, Thorn si rende conto che Fielding vive in condizioni troppo agiate per essere una semplice guardia del corpo, e Shirl – di cui egli approfitta anche fisicamente – gli confessa che Simonson era gravemente depresso e si era andato a confessare in chiesa più volte.

Ben presto Thorn si rende conto che ‘’qualcuno’’ dell’ufficio del governatore sta facendo pressioni sul suo capo sezione per insabbiare il caso e, quando lui rifiuta di chiudere le indagini, un sicario prezzolato, tenta di ucciderlo, per fortuna senza successo, poiché il killer viene schiacciato da una ruspa impiegata per reprimere la rivolta. 

Thorn si fa allora curare da Shirl, con la quale sta nascendo un sentimento che entrambi sanno essere impossibile, e poi decide di andare da Padre Paul, il parroco cattolico a cui Simonson aveva confessato un oscuro segreto, e tenta di interrogarlo, ma inutilmente. La mattina dopo il prete viene assassinato da Tab Fielding.

Intanto Sol – il coinquilino di Thorn – consulta l’Ente Supremo – cioè ciò che resta del sistema giudiziario statunitense – per interpretare due libri trovati da Thorn a casa della vittima: si tratta di un rapporto riservato della Soylent, che parla dell’esaurimento delle riserve mondiali di plancton e che pone quindi  in dubbio la composizione base del Soylent verde. In pratica l’unico alimento rimasto. 

Sconvolto dalla rivelazione Sol decide di recarsi al Tempio per mettere fine alla propria esistenza. 

Thorn lo raggiunge, ma è troppo tardi per opporsi al suicidio volontario del suo amico, che ha bevuto un veleno che ne provocherà la morte nel giro di 15 minuti. 

Solomon fa in tempo ad informarlo della sua scoperta e gli chiede di trovare le prove della truffa della Soylent. Non si tratta di ‘’plancton’’ ma deve essere qualche cosa d’altro.

Il corpo di Sol intanto viene caricato insieme a tutti gli altri in camion che li trasportano in impianti di smaltimento fuori città.

Thorn si nasconde su un camion che entra in un impianto di smaltimento e durante l’ispezione scopre che i cadaveri umani sono la materia di cui è costituito il Soylent verde. Poco dopo Thorn viene scoperto da due uomini e fugge fino all’Ente Supremo, che è però piantonato da alcuni sicari della Soylent capitanati da Tab Fielding. Il poliziotto riesce a raggiungere la chiesa, uccide i sicari, compreso Fielding, ma ferito e agonizzante non fa altro che rivelare al suo superiore accorso appena in tempo la verità: l’ultima risorsa umana, il Soylent, è fatta con cadaveri umani.  Thorn viene quindi trasportato in barella fuori dalla chiesa,  urlando la triste realtà alla folla che lo circonda, senza che questa dia l’impressione di capire.

Inquietante vero? 

Bè … buona giornata. 

Alla prossima

Elena 

 

p.s.: Il film lo avevo visto ma, quanto sopra  l’ho preso dalla rete. Lo pubblico  sul mio blog per memoria personale. Chi lo vuole leggere lo legga.

Mascherine salvavita introvabili …

Pensierino del mattino: ”Le mascherine quanto ci costano e … quanto ci costeranno”?

Attualmente, non so in Italia, ma in Francia le ‘’mascherine chirurgiche’’ sono introvabili.
Prima di questa situazione nelle farmacie erano vendute a: 50 centesimi al pezzo.
Noi ad esempio, ne abbiamo un paio ciascuno, grazie al fatto che una mia amica ne aveva fatto una scorta ‘’prima’’ che anche qui in Francia diventassero merce rara. Allora, a metà marzo, aveva acquistato 20 mascherine per 10 euro. I prezzi da allora sono ovviamente lievitati in maniera vergognosa, ma si sa il prezzo lo fa la domanda.

Ma torniamo alle nostre mascherine, quelle più economiche, attualmente sono in vendita al prezzo di 1,50 – 2 euro al pezzo. (°) e, nella stragrande maggioranza dei casi, sono mono-uso.
Quindi dopo averle usate 8 ore andrebbero gettate via.
Oggi che siamo ancora tutti in quarantena e usciamo di casa per brevi periodi, le mascherine possono essere riutilizzate anche per qualche giorno.
Ma se si tornasse ad una “quasi normalità” con uscite di casa più lunghe, dovremmo sostituirle regolarmente.
Questo avrà, visti i prezzi odierni, un costo aggiuntivo non da poco.
Per esempio, una famiglia di 4 persone, dovrebbe farsi una scorta minima di un centinaio di mascherine al mese. In tal caso il costo si aggirerebbe, bene che vada, sui 200 euro.
Parliamo di fase 2 ma saremo almeno in grado di mettere in vendita le mascherine ad un prezzo ‘’politico’’? Ma poi ci sarà gente con mascherine estremamente performanti ed altri con mascherine delle ”OO”? Vi sembra giusto?
Molti si auspicano che, dopo questa ”brutta esperienza”, noi ”sapiens sapiens” si diventi ‘’migliori’’ .
Mah … anche solo a giudicare dall’aumento vergognoso dei prezzi delle mascherine ‘’salvavita’’ e dei disinfettanti … non si direbbe …

Alla prossima

Elena

(°) Fonte: Internet

Pandemia, molti se la prendono con Conte, ma …

Pensierino del mattino …

Sono in molti a lamentarsi del fatto che ci sia Conte a gestire questa emergenza.

Un’emergenza dovuta ad una  pandemia mondiale che genera, a sua volta, una crisi economica peggiore di quella del ’29.

Sono più che sicura che nemmeno a Conte, questa situazione piaccia, e penso fosse lontano anni luce, quando ha accettato il ‘’posto di lavoro’’, dall’immaginare che ‘sta rogna gli sarebbe capitata tra capo e collo.

Detto questo, rimango allibita quando sento dire: ‘’Noi italiani ci meritiamo di meglio’’! Mi spiace ma non credo proprio che noi italiani ci si meriti di meglio! 

Non dimentichiamo che ‘’noi  popolo’’  abbiamo votato Salvini e Di Maio! Quindi, a rigor di logica, in questo frangente al posto di Conte, potremmo avere Salvini o Di Maio!  Dio ce ne scansi e liberi! 

Quindi ringraziamo Mattarella che ha obbligato i due a trovare un personaggio, al di sopra delle parti, da mettere come Primo Ministro e che, dal cilindro del M5S , sia uscito Conte! 

Per cui stiamo zitti e cerchiamo di collaborare invece di criticare a spron battuto ‘sto povero cristo che cerca di fare il meglio che può fare in una situazione difficile.

L’organizzazione italica non è nota per il suo ‘’ottimo funzionamento’’ no? E quindi? Di che stupirsi se in una situazione simile le cose non funzionano? Non sarà mica colpa di Conte se le Regioni fanno quel che caspita gli pare e non c’è un minimo di omogeneità sul territorio, se non abbiamo né tamponi né reagenti? Non è certo nemmeno colpa del personale medico, ma dell’atavica necessità di ‘’risparmiare’’, su tutto, sanità compresa, per ridurre il nostro debito che aumenta a vista d’occhio! Noi siamo il paese che per fare qualsiasi cosa, qualsiasi infrastruttura, ci mettiamo anni ed anni, e non certo perché i nostri lavoratori sono dei cretini,  ma per poter invece far lievitare i prezzi in corso d’opera! Costi  che si traducono inevitabilmente in ulteriore peso fiscale, su noi  ”popolo bue”! 

Noi italiani non siamo ‘’brava gente’’ siamo dei ‘’furbetti’’ e come tali siamo considerati nel resto d’Europa. 

Quindi sarebbe bene farci un profondo esame di coscienza ma …  prendersela con Conte, adesso,  mi sembra proprio una gran vigliaccata. 

Alla prossima

 

Elena

Ma … e costruire ”ventilatori” ?

Pensierino del mattino : ”Eppure, le soluzioni ci sarebbero. Noialtri, uomini e donne ”sapiens sapiens”, abbiamo tre auto per famiglia, in compenso abbiamo, più o meno, un respiratore ogni 20.000 persone.

Visto che i virus mutano alla velocità delle luce e che fatichiamo a ”stargli dietro” con i vaccini, non basterebbe avere abbastanza respiratori per curare noi vecchietti che siamo ”notoriamente” delle ”baracche”?

C’è da chiedersi se abbia ha senso il tenerci in ”vita’‘ in questo modo,  facendo nel contempo, crollare l’economia. Mah …

Se un ”virus” mutato è in grado di metterci in ginocchio che senso ha spendere tonnellate di quattrini per costruire aerei/armi sempre più micidiali? Non potremmo costruire dei respiratori? Degli attrezzi per la ventilazione forzata?  Ognuno se ne tiene uno in casa et voilà! Non sarà mica una follia costruire respiratori no?  E nemmeno una follia istruire del personale in grado di farli funzionare. Cribbio siamo il paese della Ferrari! 

Invece non abbiamo manco le mascherine. Chissà se impareremo qualche cosa da ‘sto casino?  Mah …

Alla prossima

Elena

Come mai in Lombardia e in Piemonte ci sono così tante vittime?

Sono molti coloro che si domandano  come mai in Lombardia e in Piemonte ci siano così tante vittime. Quali saranno le cause? 

Mah … va a sapere, anche se, tutto sommato, i motivi potrebbero essere tanti e diversi. 

Per esempio: 

  1. Sono zone con una concentrazione di popolazione più alta di altre
  2. La presenza di molte infezioni non diagnosticate per tempo
  3. Diagnosi sbagliate e quindi il ‘’conteggio dei deceduti’’  lo è altrettanto. Magari diciamo che il decesso è avvenuto per coronavirus ma magari il motivo è un altro, 
  4. Magari in alcune regioni lo stato della pandemia è più avanzato aspetto ad altre
  5. Alcuni parlano di ‘’fattori ambientali’’ temperature e umidità
  6. magari le zone inquinate sono più colpite delle altre? 
  7. Le persone anziane, grazie ad una sanità gratuita e tutto sommato buona, sono tante e sono le più ‘’vulnerabili’’ 
  8. ‘Sto virus muta alla velocità della luce e noi non gli stiamo dietro.

Alla fin dei fini non sappiamo una cippa, quindi l’unica cosa che dobbiamo fare è #stareacasa per evitare di intasare gli ospedali.

Detto questo. Per riprendere, prima o poi a vivere in maniera decente, le cose che potremmo fare non è che siano poi tantissime.  Potrebbero essere:  

  1. Trovare il vaccino
  2. Se il vaccino non si trova dovremo andare in giro vestiti come i palombari e stare a due metri di distanza uno dall’altro
  3. Fare il bagno nel disinfettante
  4. Negli ingressi di casa dovremo installare accrocchi di disinfezione avanzati
  5. Forse il più semplice di tutti, alla fin dei fini, sarebbe quello di fare in modo che negli ospedali ci siano tanti respiratori quanti sono gli abitanti. 

Non mi viene in mente niente altro. E a voi? 

Alla prossima

Elena