Tutti che si preoccupano degli accordi futuri di ‘sta fusione, ma … noialtri, cittadini italiani, come siamo coinvolti?
La PSA – acronimo che mette assieme: Citroen, DS Automobile, Peugeot, Opel, Vauxall e FCA – acronimo per: Fiat, Chrysler, devono trovare un corretto equilibrio nell’azionariato.
Ecco la composizione azionaria di PSA:
- L’azionariato di PSA è della Famiglia Peugeot per il 12,86%
- Della Cinese Dongdeng Motor Corporation per il 12,86%
- Della BPI per il 12,88 (Banca pubblica francese che, tramite una corretta politica industriale, aiuta le Imprese)
- Un altro 55,49% è composto da investitori istituzionali francesi ed italiani
- Autocontrollo 1,13%
- Dipendenti salariati 2,37%
La sede sociale della PSA è in Francia .
Ora guardiamo l’azionariato della FCA, in rete non è facile da trovare ecco le uniche informazioni parziali:
- Exor N.V. che è un’ Azienda di diritto OLANDESE controllata dalla Famiglia Agnelli al 29%)
- Tiger Global Management LLC (5,09%)
- Baillie Giffor & Co. (4,67%)
- Harris Associates LP (3,75%)
- BlackRock Fund Advisors (2,98%)
- Altri (6,48%)
- A questo link ci sono altri ‘’azionisti’’ : https://it.finance.yahoo.com/quote/FCA.MI/holders/
La sede principale di FCA è ad Amsterdam e quella fiscale a Londra. (Tanto per capirci … guardate dove si trova la sede della PSA)
Vedete forse da qualche parte lo Stato Italiano nell’azionariato di FCA? Non mi pare … quindi, per farla breve, come al solito lo Stato italiano è assente, mentre, quello francese, è presente con la ‘’Golden share’’.
Che cos’è la ‘’Golden share’’?
Indica l’’Istituto giuridico, di origine inglese grazie al quale uno Stato, durante e a seguito di un processo di privatizzazione e/o vendita di parte del capitale di un’impresa pubblica si riserva poteri speciali che possono essere esercitati dal Governo durante il processo medesimo. Fra questi poteri si segnalano quello di riservare allo Stato stesso un certo quantitativo azionario, nonché quello di nominare un proprio membro nel Consiglio di Amministrazione della società oggetto di privatizzazione che, a differenza degli altri componenti dell’organo di governo dell’impresa, goda di poteri più ampi. E Macron, che ha una preparazione economico-finanziaria altissima, (visto che era un avvocato al top del free-trade) ha preteso la Golden Share per: PSA Group, Renault, Air-France, Energy Group Engie.
Ora quali saranno gli effetti degli equilibri rappresentativi di ‘sta fusione per l’Italia? Nulli! Perchè? Perchè il termine ‘’politica industriale’’ a noialtri ci fa un baffo! Lo Stato italico ha sempre delegato alla Fiat la politica industriale del paese, ed essendo la Fiat, un’azienda privata che, come primo scopo, aveva quello di garantire ottimi dividendi per la ‘’Famiglia Agnelli’’ si è fatta gli affari propri. Punto! Come mai hanno permesso che la Fiat facesse il bello ed il cattivo tempo? Semplice … al governo ci vanno degli incapaci che si fanno mangiare in insalata dal ‘’cattivo mondo circostante’’!
Quindi, ribadisco, se il suffragio DEVE essere e rimanere universale, le CANDIDATURE non devono esserlo.
Chi siede su quelli scranni deve essere in grado di capire qualche cosa e di muoversi in un mondo che è sempre più complicato.
Lo sputo e la stretta di mano, andava bene per il mercato delle vacche!
Alla prossima
Elena
Dati azionariato presi in rete.