Ma … ai nostri tempi, a noialtre, non ci molestava nessuno?

Sono del ’55 e, quando ero giovane e carina, per strada e non solo, sono stata più volte al centro di attenzioni maschili.

Da quello che ti passava vicino dicendoti sottovoce: ‘’non sai che cosa ti farei’’ … a quello che sul bus, profittando della calca, cercava di muoversi in modo tale che il suo pene si poggiasse esattamente al tuo corpo in modo inequivocabile.

Oppure quello che al cinema allungava la mano mettendola sul tuo braccio, poggiato sul bracciolo condiviso, se tu spostavi il gomito, provava a metterti la mano sul ginocchio. A quel punto i casi erano due: o lo riprendevi a voce alta, ma in quel caso lui si sarebbe difeso dicendoti che eri matta, il secondo caso, quello adottato da me, era di prendere ben bene la misura e poi di piantargli con forza il tacco nel piede. A quel punto, trattenendo un gemito, il pirla in questione di alzava e cambiava posto, senza che nessuno notasse niente di particolare.

Da quello che telefonava di notte dicendo di masturbarsi pensandoti, a quello che in ufficio, forte della sua posizione dirigenziale, cercava di metterti le mani addosso, fingendo di essere ‘’distratto’’ e/o costretto dall’esiguità dell’ambiente.
Al primo rispondevo che la notte capitava a molti di masturbarsi ma che non era il caso di svegliare mezzo mondo per tenerli informati di una attività decisamente ‘’personale’’; al secondo, fingendo di esser distratta pure io, mi spostavo in modo da essere irraggiungibile dalla mano che vagava.

Alcuni passavano proprio all’insistenza, girandoti attorno senza tregua e rompendo decisamente le scatole ma, noi ‘’giovincelle’’ del ‘’55, eravamo capacissime di gestire e tener a freno le escandescenze maschili, senza lasciarci imporre nulla.

Più volte, quando portavo la sera il cane a fare l’ultimo giretto sotto casa verso le 23,00 mi sono imbattuta in buzzurri insistenti ma, anche lì, sono sempre riuscita a scamparla senza troppi problemi.

Devo ammettere che ho sempre fatto atletica e, a meno che il pirla in questione non fosse stato un armadio a muro e/o avesse avuto un coltello, un eventuale confronto uno ad uno lo avrei potuto gestire e, forse, ne sarebbe uscito più malconcio lui che la sottoscritta.

Quando la sera uscivo tardi dall’ufficio, cosa che alla Sede Fiat di Corso Marconi capitava spesso, uscivo tenendo tra le mani non la chiave dell’auto ma bensì l’enorme ‘’antonioli’’ di casa mia. La tenevo impugnata come fosse stata un coltello e, se un malcapitato avesse tentato una aggressione, si sarebbe trovato la Antonioli ficcata dritta in un occhio.

Insomma mi sono sempre difesa e, se ho accettato attenzioni, l’ho sempre fatto per piacere e scelta mia personale.

Detto questo mi stupisco che le donne di oggi siano così fragili e che subiscano tutte indistintamente attenzioni aggressive da parte dei maschietti in circolazione.

Evidentemente i tempi sono cambiati, noi, forse, eravamo più sveglie e vestite in modo meno aggressivo mentre gli uomini erano più galantuomini. Mah …

Alla prossima

Elena

Ma … ai nostri tempi, a noialtre, non ci molestava nessuno?ultima modifica: 2022-05-11T09:43:32+02:00da elenasaita
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