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Tassare maggiormente gli antibiotici, per scoraggiarne il consumo?

Pensierino del mattino…

Leggevo un articolo relativo ad una ipotetica tassa sugli antibiotici che potrebbe contribuire a contrastare l’emergenza dei superbatteri invulnerabili a questi farmaci.

Si perché noialtri, che ci riempiamo da anni di antibiotici al primo malessere, siamo diventati delle ‘’pappemolli’’ e non riusciamo a guarire ‘’da soli’’ nemmeno per un semplice raffreddore. In compenso questo uso esagerato e sbagliato ha fatto si che si creassero dei super batteri ”resistenti” proprio agli antibiotici.

Questo grazie a ‘sta mania di assumere antibiotici a piè sospinto per qualsiasi cosa e, soprattutto, a non rispettarne la corretta posologia.

antibiotico

Ma torniamo all’articolo, questa ‘’tassa’’ è una proposta avanzata da un team di economisti inglesi dell’University of East Anglia, della Loughborough University e di E.CA Economics, in uno studio pubblicato sull”International Journal of Industrial Organization’.
La resistenza antimicrobica, ricordano, causa circa 700mila morti all’anno e, se non controllata, entro il 2050 potrebbe mettere in pericolo 10 milioni di vite l’anno.

Bla… bla… bla…

Qui si sta parlando di prescrizioni mediche e a quello che noi compriamo in farmacia.
Stanno studiano un modo di tassare maggiormente gli antibiotici ad ampio spettro in modo tale da ridurne il consumo.

Fermo restando il fatto che sicuramente, se usassimo meno antibiotici, il nostro organismo produrrebbe anticorpi più forti, ma… c’è un ‘’MA’’ grande come una casa e non posso fare a meno di chiedermi: ‘’Come mai continuano ad allevare gli animali che noi mangiamo riempiendoli di antibiotici’’?

Ammesso che noialtri non assumessimo più direttamente antibiotici sotto forma di farmaci prescritti dal medico, li assumeremmo comunque, in dosi massicce e in tutto l’arco della nostra vita, tramite tutto quel che mangiamo.

Tutti sappiamo infatti che: maiali, polli, vitelli e via discorrendo sono riempiti di antibiotici affinché non si ammalino e crescano il prima possibile. Tra l’altro in maniera terribile e che provoca pene infinite a ‘ste povere creature. Quindi?

Quindi la smettessero di girare attorno ai problemi ed andassero al ‘’punto’’!

Ma il ‘’punto’’ è che gli allevamenti degli animali da carne non bisogna toccarli, mentre il costo della sanità è sempre più gravoso, quindi cominciamo con il togliere gli antibiotici.

Come al solito si ‘’gira attorno ai problemi’’ e si cercano sempre le soluzioni più ‘’vantaggiose’’ dal punto di vista economico. Tra l’altro la ‘’palla’’ del: ‘’Questi allevamenti hanno risolto la fame nel mondo’’ non è vera, visto che ancora oggi, 1 bambino su 4 nel mondo è denutrito, mentre noialtri ‘’ricchi occidentali’’, buttiamo al macero quantità industriali di cibo!

Comunque… nel frattempo, senza sapere né leggere né scrivere, ho smesso di mangiare carne. Almeno questi tipi di allevamenti ‘’atroci’’ non saranno in ‘’mio nome’’.

Alla prossima

Elena