Archivi tag: ricorso

FB – Non per fare polemica ma …

FB continua a sospendere il mio account. Secondo ‘’lui’’, pubblico post incompatibili con la loro politica/etica.
Il fatto è che trovo ridicolo condannare un post come quello della foto di Bin Laden, con la didascalia: ‘’Se fossi vissuto in Sicilia sarei ancora vivo’’.

Ma veramente 'sto post incita al terrorismo? Alla faccia dell'ironia!

Ma veramente ‘sto post incita al terrorismo? Alla faccia dell’ironia!

Che cosa c’è di così ‘’grave’’ in questo post? Ma veramente è da considerarsi ”apologia al terrorismo’’?
Tra l’altro io l’ho ‘’pescato’’ in rete, quindi, da qualche parte evidentemente circola indisturbato.
Non nego che quando l’ho visto non ho potuto fare a meno di ridere. Una risata ‘’amara” quanto volete, ma comunque una ‘’risata’’.
Eppure FB mi ha sospeso l’account.
Giorni fa, avevo pubblicato un post su Putin, del quale non condivido l’aggressione all’Ucraina e, tanto per far capire che cosa io pensi di costui, avevo messo la fotografia di Mussolini e di Hitler, idem con patate, account di nuovo sospeso!

Posso dire che Putin mi ricorda 'sti due o no? Posso essere a favore della Democrazia piuttosto che a delle fanatiche dittature o no?

Posso dire che Putin mi ricorda ‘sti due o no? Posso essere a favore della Democrazia piuttosto che a delle fanatiche dittature o no?

Ho l’impressione che non siano ‘’persone’’ quelle che visionano i post segnalati (perché è chiaro che ‘’qualcuno’’, a cui non sto simpatica, li segnali) ma bensì una qualche forma di AI, ovvero una ‘’intelligenza artificiale’’.
E qui dovremmo veramente farci un pensierino, se sono le AI a condizionare quanto scriviamo … e a renderci la vita difficile, siamo davvero ‘’mal messi’’.

Inviare una contestazione a FB non è un’impresa facile.
In rete si trova di tutto di più per ”segnalare” le cose che non ci piacciono pubblicate da ”altri” sulla piattaforma ma, per discutere le decisioni che riteniamo ”ingiuste”prese a proposito della ”nostra pagina” è un pò più complicato. Tanto che una vecchietta come me, presa dallo sconforto, lasci perdere.

Parecchio tempo fa avevo messo la foto di Putin a torso nudo sull’orso. L’abbiamo vista tutti ’sta foto che circolava in rete senza problemi. Ebbene alla sottoscritta è stato sospeso l’account. Ovviamente ”qualcuno” mi aveva nuovamente segnalata – e FB aveva deciso che il post in oggetto violasse le nome della politica di FB, con la scusa, udite … udite … di ‘’nudità/attività sessuale’’! Insomma, per farla breve, FB aveva deciso che Putin a torso nudo, quindi con le tette al vento fosse ”osceno”! In fondo … come dargli torto?
Altra sospensione della mia pagina fb.

E’ chiaro che non si tratti di una ‘’persona’’ a controllare le foto, ma è sicuramente una ‘’persona’’ a segnalare in continuazione quanto pubblico.

Ottimo sistema questo per zittire chi non si apprezza, non trovate? Con blocchi di 24 ore in 24 ore passa la voglia di scrivere qualsiasi cosa su ‘sta piattaforma.

La grande libertà della ‘’rete’’ sta riducendosi sempre di più.

FB diventerà il festival dei ‘’post’’ con cagnolini e gattini!

Alla prossima

Elena

ILVA … verrebbe da ”ridere” se non ci fosse invece da …

…  ”piangere” calde lacrime!
Ecco che cosa sta succedendo all’ILVA!
I ”media” in generale parlano di un poco chiaro ”ricorso su una questione ambientale” mentre invece è proprio lì che anderebbe messo l’accento!
Per farla brevissima, visto che la gente non ama leggere, ecco qui in sintesi la situazione:
Chi ha deciso di rilevare l’azienda,  vuole che prima si risolva il problema delle polveri sottili che inquinano l’aria mettendo in pericolo i cittadini di Taranto.
Perfetto … per questo motivo hanno fatto un piano per coprire con dei capannoni le montagne di residui pericolosi! Tutti d’accordo? Macché! Il sindaco di Taranto ed il Governatore Emiliano non sono d’accordo perchè i capannoni ”deturpano il paesaggio”!
Quindi la questione ILVA – parliamo di 10mila posti di lavoro diretti più l’indotto – non va avanti perchè ‘sti due hanno fatto ricorso in quanto i capannoni sono brutti!
Insomma questo ricorso sta mettendo  in crisi il futuro dell’ILVA e il posto di lavoro degli operai.
Allora che lo dicano che anche loro sono per la ”decrescita felice” … e facciamo prima!
24232489_10210812120075299_6706525615372543382_n
Qui di seguito la questione nel dettaglio per chi ama leggere:
”Nel 2013, quando l’Amministrazione straordinaria dell’Ilva commissariata decise la copertura dei parchi minerali, la principale fonte di inquinamento da polveri sottili di Taranto, l’ordine degli architetti della città jonica denunciò che l’altezza delle coperture avrebbe penalizzato il PANORAMA!
Vi rendete conto? Muoiono di ‘’polveri sottili’’ e le coperture rovinano il ‘’panorama’’!
Naturalmente, le proteste degli architetti caddero allora nel vuoto. Infatti, impedire al vento di trasportare nel quartiere Tamburi di Taranto le polveri inquinanti, principale causa delle malattie respiratorie dei cittadini di Taranto era una priorità assoluta.
Ma … un mese fa però, il neoeletto sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e il Governatore della Regione Puglia, il magistrato in aspettativa Michele Emiliano, hanno presentato un ricorso contro il decreto che contiene le prescrizioni ambientali a cui la nuova Ilva deve adeguarsi per attuare la vendita dello stabilimento alla cordata AmInvestco.
Qual è la prescrizione fondamentale del decreto ambientale? La copertura dei parchi minerali, i depositi di materiale ferroso e volatile alti come piccole colline che inondano Taranto di polveri di ferro!
Per quanto possa sembrare paradossale e al limite dell’inverosimile, il sindaco e il governatore, i rappresentanti del territorio, si oppongono alla principale misura ambientale a favore dei cittadini diTaranto.

In attesa che si pronunci il Tar di Lecce, il ministro Calenda ha interrotto le trattative per arrivare all’accordo sindacale, indispensabile per chiudere il contratto di vendita dell’Ilva, sottolineando che rischia di saltare un investimento di 5,1 miliardi di euro, il più grande di una multinazionale al Sud dal Piano Marshall.
Alcuni pericolosissimi industrialisti e liberisti, tra cui l’ex segretario della Fiom e attuale segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini, hanno chiesto alla Regione Puglia di RITIRARE IL RICORSO e di consentire alla trattativa di ripartire. Il segretario della Uilm, il tarantino Rocco Palombella, ha definito il ricorso «UNA OPERAZIONE SCIAGURATA», il segretario della Cisl, Annamaria Furlan, «UN GRAVE ERRORE».
In gioco ci sono circa 10mila posti di lavoro diretti e altrettanti nell’indotto, la definizione di circa 5mila posizioni di cassa integrazione attualmente attive. In sintesi, l’intera economia di una città stremata da sei anni di battaglie attorno al suo asset principale.

Definire in tempi brevi la vertenza e il ricorso e chiudere il contratto di vendita dell’Ilva non è una priorità solo per Taranto e la siderurgia. In gioco c’è la credibilità di un Paese nei confronti di un investitore internazionale, il leader globale dell’acciaio ArcelorMittal, disposto a scommettere su un rilancio industriale di Taranto fondato sulla riconversione e la messa in sicurezza ambientale. Gli investitori internazionali potenzialmente interessati all’Italia … si scoraggiano con i casini che facciamo … lo spettacolo che offriamo è penoso …

Che dire? Verrebbe da pensare che l’ego personale del Governatore e del Sindaco siano ormai ”prima di tutto e di tutti”…
Alla prossima
Elena