Roma 24 marzo 1944 – Un massacro organizzato ed eseguito da Herbert Kappler, all’epoca comandante della polizia militare tedesca a Roma.
Nel ”massacro” è assistito dai capitani: Erich Priebke e dal capitano Karl Hass.
Questa carneficina fu perpretata per per punire l’attentato fatto dai partigiani in via Rasella il giorno prima, dove una bomba aveva ucciso 33 tedeschi.
Vennero scelti tra i carcerati tutti i condannati politici ma, essendo in numero insufficiente, venne fatto un ulteriore rastrellamento nel ghetto ebraico. Il numero non bastava nemmeno così quindi … ne ”trovarono altri” fino a raggiungere il numero di 335 persone. I tedeschi non mancavano certo di ”inventiva” !
Il giorno dopo questi 335 ostaggi vennero portati alle miniere di pozzolana del quartiere Ardeatino, nella periferia romana e, metodicamente con un colpo alla testa vennero tutti uccisi.
Herbert Kappler fu arrestato dagli inglesi e consegnato alle autorità italiane nel 1947 e venne condannato all’ergastolo. Nel 1977 malato di cancro venne portato in ospedale da dove evase. Morì l’anno dopo a casa sua in Germania all’età di 70 anni, circondato dai suoi cari.
Erich Priebke e Karl Hass vennero catturati dalla polizia italiana ed entrambi furono condannati all’ergastolo. A causa della loro età non furono messi in prigione ma vennero messi agli ”arresti domiciliari”.
Hass morì nel 2004 a 91 anni … Priebke nel 2013 a 100 anni compiuti.
Si direbbe quasi una ”ingiustizia divina” quella di far vivere così a lungo persone che hanno ucciso con la propria mano altri uomini molto molto più giovani!
La guerra è terribile … riduce gli uomini in animali, in Europa la guerra non c’è da molti anni … cerchiamo di rimanere ”uniti”.
Alla prossima
Elena